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Roma

BRACCIANO OSPEDALE PADRE PIO: GIULIANO SALA ANNUNCIA BATTAGLIE A TUTTI I LIVELLI

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Tempo di lettura 4 minuti Sala: “I tagli sono una scelta politica che pone Roma sopra tutto”.

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Redazione

Bracciano (RM) – “Ad oggi non esiste alcun atto specifico di riconversione del Padre Pio ma consideriamo la proposta emersa nell’incontro con la cabina di regia sulla sanità regionale, irricevibile e indecorosa per un territorio con 140mila abitanti. Si attua una vera e propria diseguaglianza tra cittadini di Roma, che possono vantare su un rapporto abitanti/posti letto di oltre  6 posti letto ogni mille abitanti, contro lo 0,5, ovvero mezzo posto letto ogni mille abitanti di quest’area nel caso in cui la proposta venisse trasformata in un provvedimento definitivo. Noi  faremo tutte le battaglie in difesa del nostro ospedale ricorrendo a chi di competenza per mantenere la struttura ospedaliera e ribadire il principio del rispetto della sentenza del Consiglio di Stato che ci ha dato ragione. E’ una questione politica che vede Roma, ancora una volta, farla da padrona rispetto ai Comuni della cintura metropolitana. Si attua la desertificazione sanitaria e ospedaliera in un territorio che cresce di residenti che lasciano Roma e che scelgono di venire a vivere in provincia: ma nella programmazione sanitaria ci si comporta al contrario tagliando i livelli essenziali di assistenza dove la popolazione cresce e mantenendo i privilegi ai residenti di Roma. Ma noi continueremo  portare avanti a tutti i livelli la nostra battaglia affinché si attui un giusto equilibrio del sacrosanto diritto alla salute di ciascun cittadino”. 

Così ieri il sindaco di Bracciano Giuliano Sala nel corso della conferenza stampa convocata dopo le ipotesi di riconversione-chiusura dell’ospedale Padre Pio di Bracciano ventilate nel recente incontro con la cabina di regia regionale sulla sanità. Non solo protesta ma anche una proposta concreta di rilancio. A presentarla il consigliere comunale delegato alla Sanità Mauro Negretti che ha tirato fuori dal cassetto, per l’occasione, la maglietta arancione simbolo della battaglia contro la chiusura dell’ospedale che sembrava vinta e che ora  invece viene rimessa in forse dai nuovi tagli regionali. 
“Abbiamo elaborato una proposta che consente di gestire al meglio l’ospedale, 88 posti letto, contro i 30 proposti, suddivisi in 40 posti di area medica, 36 di area chirurgica, 2 terapia sub intensiva, 3 breve osservazione, 8 di day hospital. Il rapporto ricavi costi, a fronte di un investimento di un milione di euro, salirebbe dal 42 per cento proposto al 72 per cento”. 

“Questo ospedale – ha detto ancora Negretti – non può non essere sede di pronto soccorso. La proposta che ci viene fatta – ha aggiunto –  è un insulto per questo territorio”. 
Nel corso dell’incontro hanno preso la parola anche alcuni medici  tra i quali il primario Gennaro Caianiello il quale ha ribadito che “l’ospedale di Bracciano non può essere ridotto ad un ospedale da campo”. Lucia Francocci, primario di Radiologia si è detta pronta a presentare una denuncia alla Corte dei Conti denunciando il mancato impiego di una Tac, nuova di un anno, che verrebbe tagliata fuori dalla proposta regionale. 

Da alcuni interventi è emerso poi il perenne dualismo con Civitavecchia a vantaggio della quale sarebbero andati alcuni servizi già del Padre pio di Bracciano. E’ stata inoltre chiamata in causa la Conferenza dei Sindaci della Asl Rm/F presieduta come di norma dal sindaco di Civitavecchia.  Al riguardo il sindaco Sala ha annunciato di aver preso contatti col neosindaco della città portuale.

Tra gli intervenuti anche il neodeputato Pd Emiliano Minnucci il quale ha ribadito che “non si tratta di una battaglia di campanile, ma di ribadire il diritto alla salute nel territorio. Il fatto che sia stata avanzata una proposta è sintomatico che non si fa solo protesta”. Minnucci ha poi auspicato che il milione che serve per appoggiare la proposta di rilancio del Padre Pio di Bracciano possa derivare dai  400milioni che lo Stato trasferirà alla Regione Lazio in virtù del nuovo conteggio della popolazione regionale annunciata.
“La nostra battaglia – ha ribadito ancora il deputato – andrà avanti non guardando in faccia nessuno, nemmeno gli amici”.

“Avere a disposizione 400milioni di euro in più all’anno di trasferimenti offre l’opportunità alla Regione Lazio – ha poi proseguito il sindaco di Bracciano Sala – di poter mantenere o ampliare l’offerta sanitaria e i posti letto per acuti negli ospedali che si vorrebbero chiudere e in particolar modo nell’Ospedale Padre Pio di Bracciano che potrebbe essere rilanciato con l’intesa di verificarne  i risultati attesi per un periodo concordato di 3 o 5 anni”.

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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