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BRACCIANO (RM) – Condividiamo appieno le preoccupazione di oltre 2500 cittadini serviti dall’acquedotto Lega che non possono contare ancora sull’acqua potabile nelle proprie case. Constatiamo che malgrado i cronoprogrammi la situazione per moltissimi cittadini resta molto grave. Per capire quanto ancora dovranno attendere ho ritenuto opportuno presentare una interrogazione.
Lo afferma Claudio Gentili, consigliere comunale di Per un’altra Bracciano.
In particolare ho richiesto di conoscere – sottolinea Gentili – quali siano “le esatte tempistiche entro le quali le famiglie residenti nella zona di Vigna di Valle e tutte quelle servite dall’acquedotto Lega potranno finalmente contare sulla erogazione presso le proprie abitazioni di acqua a norma di legge” e se “sia stata corretta la procedura adottata di condizionare il ripristino della potabilità dell’acqua al rilascio di autorizzazioni varie piuttosto che avviare azioni per la soluzione immediata della questione”.
Prendo atto – aggiunge – di quanto mi è stato segnalato di recente dal Comitato residenti della zona di Vigna di Valle che sottolinea in una nota che “da agosto 2015 a tutt’oggi, ininterrottamente, viene erogata nelle abitazioni di circa 2.500 famiglie acqua non potabile in totale dispregio di tutte le normative nazionali ed europee” e della scarna comunicazione pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Bracciano in data 8 maggio 2017 nella quale si afferma che “Continuano i lavori di potabilizzazione dell’acquedotto Lega” che sono stati “Sostituiti gli impianti di rimozione di arsenico e fluoruro, l’Acea sta procedendo con i lavori di allaccio alla fognatura, aspetto tecnico necessario al rispetto della normativa ambientale”.
E’ importante che sulla questione – conclude Gentili – l’amministrazione comunale faccia piena chiarezza e dia finalmente, a circa un anno dall’insediamento, soluzioni concrete.
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