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Redazione
BRACCIANO (RM) – “I sequestri operati questa mattina a Bracciano dal NOE sono da accogliere con soddisfazione perché, oltre a garantire il principio della legalità, testimoniano l’alto tasso di attenzione sul tema della crisi idrica. Ora, però, pur condividendo e sostenendo l’attività giudiziaria promossa dalla Procura di Civitavecchia, è fondamentale dare il giusto peso alle cose: far passare questi allacci abusivi come il male assoluto del lago di Bracciano e la causa principale dei paventati disservizi idrici di Roma, è un’assurdità che non possiamo permetterci. Stiamo parlando di piccoli impianti di irrigazione che, tra l’altro, non esercitando un’attività continuativa rappresentano delle vere e proprie quisquilie rispetto al volume dei prelievi fatti da Acea Ato 2. In quest’ottica, dunque, sarebbe opportuno non mettere sullo stesso piano l’azione captativa dei 20 cittadini di Bracciano, che saranno comunque chiamati a rispondere davanti alla Giustizia, con quella perpetrata da Piazzale Ostiense. In estrema sintesi, non possiamo permetterci di vedere la pagliuzza e non vedere la trave. Se il lago di Bracciano si trova in queste condizioni e se Roma rischia di vedersi razionalizzare l’acqua, il responsabile è uno ed uno solo: Acea Ato 2. La cosa grave è che tra uno scarica barile e l’altro il nostro bacino sta morendo e con lui le realtà imprenditoriali operanti nel settore turistico: anche per questo il 9 settembre scenderemo in piazza per una grande manifestazione a tutela del lago di Bracciano che non possiamo veder morire sotto i nostri occhi senza muovere ciglia”. Lo ha riferito il deputato PD, Emiliano Minnucci, commentando i sequestri effettuati questa mattina a Bracciano dagli agenti del NOE.
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