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Redazione
Bracciano – Martignano (RM) – Il Commissario dichiara: ”dopo le gravi difficoltà di gestione dovute alla mancanza di fondi e al lungo periodo di assenza del direttore, auspico che con l’insediamento del Dott. Danilo Casciani inizi una fase di rinascita dell’Ente Parco. La mia impressione positiva trova riscontro nelle parole pronunciate dall’Assessore Regionale all’Ambiente Fabio Refrigeri in occasione dell’incontro con i Commissari dei Parchi del Lazio avvenuto il 19 novembre.
L’importanza della riunione, sollecitata a firma di tutti i Commissari, è testimoniata anche dalla presenza del Responsabile della Segreteria, Dott. Nazzaro ed il Capo di Gabinetto della Presidenza, Dott. Venafro, che hanno potuto registrare gli interventi di tutti i colleghi ed elaborare un chiaro quadro dell’attuale situazione delle Aree Protette del Lazio. Tra gli argomenti trattati, oltre la comune problematicità di gestione dovuta ai tagli dei contributi regionali, sono emerse tematiche come: i danni da fauna selvatica, loro indennizzo e revisione delle norme per la cattura e l’abbattimento della fauna stessa; la complessità di percorsi amministrativi che rallentano la vita lavorativa quotidiana dei Parchi; la revisione e la razionalizzazione delle figure professionali presenti nei Parchi (ad esempio nel nostro Parco non ci sono operai con conseguenti difficoltà nella manutenzione delle opere realizzate).
L’Assessore – prosegue Curatolo – ha accolto le richieste dei Commissari soprattutto per quanto concerne il loro coinvolgimento riguardo: la stesura della riforma della legge quadro regionale dei Parchi; la semplificazione delle procedure di approvazione dei Piani d’Assetto a partire dalla loro pubblicazione (è il nostro caso); il chiarimento degli ambiti operativi relativi al Piano Territoriale Paesistico Regionale, al Piano d’ Assetto, alle norme delle Zone a Protezione Speciale e quali siano le gerarchie (è di vitale importanza che la Regione, speriamo sentendo anche Parchi e Comuni, dia una norma chiara in merito a questi ambiti di tutela oggi in parte sovrapposti).
Dall’incontro è emerso un comune sentire che vede i Commissari e i rappresentanti regionali d’accordo nel ridisegnare un ruolo per i Parchi che non sia solo quello di Ente censore ma quello di promotore e facilitatore delle attività utili alla tutela dei beni naturali ed allo sviluppo economico dei territori”.
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