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Roma

BRACCIANO, IL SINDACO SALA: A CHI FA COMODO IL FALLIMENTO DELLA BRACCIANO AMBIENTE?

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Tempo di lettura 3 minuti Sala: “La conseguenza sarebbe che chi, come il privato, persegue il profitto e non l’interesse pubblico, potrebbe nuovamente avere il controllo e gestire il sito di Cupinoro".

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Redazione
Bracciano (RM)
– ”A chi fa comodo il fallimento di una azienda al 100 per cento pubblica? Forse ai privati professionisti del rifiuto? Sono queste le domande che mi pongo oggi. Sono queste le mie preoccupazioni”.  E’ quanto si è chiesto il sindaco di Bracciano Giuliano Sala ieri nel corso di una intervista per un servizio che andrà in onda su La7.   “Con una Autorizzazione Integrata Ambientale, approvata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la quale si rinnova il decreto che autorizza a realizzare nel sito un impianto di trattamento meccanico biologico e un impianto di trattamento della frazione organica con digestore anaerobico, gli unici due impianti autorizzati nella Regione Lazio ultimamente, Cupinoro – ha detto Sala – è un sito che può valere milioni di euro, in grado  di attrarre sul territorio molti “appetiti” di imprenditori privati che puntano al business dei rifiuti”.
 
“Qualora la Bracciano Ambiente non riesca a superare la fase critica della richiesta di fallimento, per la  mancata approvazione del  piano di continuità aziendale – ha precisato ancora Sala-  la Società andrebbe in fallimento e con pochi spiccioli si potrebbero acquisire le autorizzazioni dei due progetti approvati, previsti nell’autorizzazione integrata ambiental”.
 
Ed ancora “La conseguenza sarebbe  che chi, come il privato, persegue il profitto e non l’interesse pubblico, potrebbe nuovamente avere il controllo e gestire il sito di Cupinoro. E l’ultimo esempio di privati che hanno gestito il sito e l’impiantistica, lo abbiamo avuto con la Soc. S.E.L., a.r.l. ,che nel 2004 è scappata, o messa nella condizione di scappare (direi ben volentieri), dalla gestione di Cupinoro, proprio nel momento in cui doveva sostenere i costi elevatissimi della gestione post-operativa. E il tutto è avvenuto nell’assordante silenzio delle varie autorità commissariali o regionali, che non hanno nemmeno preteso il rilascio delle garanzie finanziarie previste nel D.lgs. 36/2013”. 
 
Rispondendo alle domande sui monitoraggi ambientali in atto, Sala ha sottolineato che la Bracciano Ambiente, come prescritto dall’AIA, attua i monitoraggi di propria competenza secondo i tempi e le modalità stabiliti nella stessa autorizzazione e sotto il controllo del direttore tecnico dell’impianto. Ha aggiunto inoltre che Arpa Lazio compie i propri monitoraggi in autonomia e che pertanto sarebbe da chiedere all’Agenzia Regionale Protezione Ambiente Regionale perché, come risulterebbe da una risposta inviata dall’Agenzia al sindaco di Cerveteri, gli ultimi monitoraggi risalirebbero al 2010.
 
Riguardo la messa in sicurezza della discarica, Sala ha inoltre ribadito, come ha già fatto più volte, che è stata la Bracciano Ambiente a farsi carico della tenuta in sicurezza, del controllo e della  bonifica dell’area coltivata dal privato sino al 2004, accollandosi tutte le spese necessarie dal 2004 , anno in cui fu costituita la multiservizi  Bracciano Ambiente Spa, ad oggi e che la Regione Lazio, a ristoro parziale delle spese relative sostenute, con un recente delibera di Giunta Regionale,  ha disposto l’assegnazione a titolo di risarcimento di una somma di oltre 10 milioni di euro al Comune di Bracciano, in qualità di socio unico della Bracciano Ambiente.
 
Nel sottolineare poi che la discarica è chiusa al conferimento dal 31 gennaio 2014, Sala ha precisato che il 10 agosto scorso si è conclusa la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto di modellazione morfologica finale e della realizzazione del capping definitivo, ai sensi del Decreto legislativo. 36/2003, presentato sull’intero sito di Cupinoro, dalla Bracciano Ambiente Spa, “passaggio amministrativo propedeutico – ha concluso il sindaco di Bracciano – alla emissione del decreto di chiusura che dovrà emettere la Regione Lazio. Successivamente, ricevuto detto decreto, si provvederà alla sistemazione del sito, seguendo i passaggi previsti nel progetto approvato, sino alla piantumazione finale delle essenze arboree”.  

 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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