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In merito alle prossime amministrative a Bracciano, il Consigliere provinciale del Pd Emiliano Minnucci ha concesso un'intervista all'osservatore laziale
Chiara Rai direttore del quotidiano gli rivolge 4 domande.
Come commenta l'attuale situazione politica a Bracciano in vista delle prossime amministrative?
Con la Giunta uscente il Pd è compatto. Si va verso la riconferma del sindaco Sala e del proseguimento di un’ancorata tradizione di centrosinistra, aperta a forze civiche indipendenti e con il contributo delle forze moderate, come l'Udc. Si prefigura una coalizione di alleanza fra la sinistra democratica e le forze moderate con l’obiettivo comune di crescita e buon governo. L’aspirazione è governare bene e a lungo mentre non comprendiamo la strana 'convergenza' che si sta delineando tra estrema sinistra e destra.
Cosa intende?
Abbiamo assistito a tentativi di diffamazione, ad attacchi frontali, quasi ossessivi nei confronti della figura del sindaco, peraltro con povertà di idee e assenza di confronto e dibattito pubblico. Finora la destra ha fatto un opposizione pregiudiziale, poco costruttiva e lontana dagli standard maturi di una coalizione degna di una realtà di governo. In questa fase pre-elettorale sta prevalendo la rissa interna, tesa a placare gli appetiti di potere a costo di dar vita a una ammucchiata elettorale. Le spaccature e i rancori personali nella destra rischiano di trascinarsi fino alla fase conclusiva delle elezioni e lasciano presagire altre future divisioni. Paradossale però anche l'atteggiamento dell’estrema sinistra che nella Giunta ha avuto un ruolo piuttosto preminente, con assessorati importanti come quello ai Servizi sociali. Non so come si possa giustificare davanti a chi ha votato la contraddizione politica di 'alleanze' tardive e male assortite, incomprensibili per l'elettorato. Un appello a quest'area politica va dunque rivolto da chi ha un ruolo provinciale affinchè non si disperda il consenso, soprattuto in presenza di una legge elettorale come quella attuale del turno secco.
Ritiene che ci siano molte idee per Bracciano? oppure poche e confusionarie?
Ritengo che manchi ancora il confronto sulle idee. La destra ha posto barriere, rifiutando un dialogo col sindaco e l'amministrazione uscente e, per questo, accumulando debolezza sul piano strutturale e incapacità di esprimere una visione di insieme. Per quanto riguarda l'estrema sinistra la visione risulta invece poco pragmatica e aderente alla realtà. Si privilegia il confronto su idee tematiche generali tralasciando le questioni locali. Prendiamo la vicenda della discarica di Cupinoro. Non è possibile arroccarsi nella logica del 'nimby', senza però proporre alternative o aprire un spazio di trattativa. L’amministrazione ha tuttavia potuto proseguire sull’indirizzo di Alessandro Baroni, compianto presidente di Bracciano Ambiente, al quale si deve l’impostazione moderna di far tramontare il ciclo storico dell’indifferenziata per aprire una nuova fase di trattamento dei rifiuti. Su questi temi si chiede anche alla cosiddetta sinistra antagonista un approccio meno ideologico e proposte più concrete.
Secondo lei quale criticità non è stata ancora affrontata, perlomeno, nella dialettica politica dei candidati?
L’auspicio è che si inizi a parlare al più presto delle cose da fare. Il dibattito deve uscire dallo scontro personale per concentrarsi sulle prospettive, il futuro di Bracciano, per interrogarsi su come migliorare la qualità della vita dei cittadini. L’amministrazione ha trovato il sostegno della Provincia di Roma, ha avviato e portato avanti battaglie importanti, ricordiamo quella per l’Ospedale Padre Pio, ha accolto la sfida di modernizzare il ciclo dei rifiuti, ha investito in opere pubbliche, lavorato affinché in tempi di crisi lo standard dei servizi non diminuisse, ha promosso politiche culturali che favorissero l’associazionismo e lo sport. E il test efficienza l’amministrazione l’ha superato anche con l’emergenza neve, per cui a Bracciano cooperazione e solidarietà sono state parole d’ordine.
Ora si va verso le elezioni ed è tempo di cominciare a discutere le questioni di merito senza attardarsi in tattiche. Sono certo che prevarrà la volontà di una continuità del buon governo e di una prospettiva salda e lungimirante per la città.
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