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Roma

BRACCIANO, DISCARICA: VECCHIE E NUOVE SU CUPINORO…

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Tempo di lettura 5 minuti Dalle polemiche scaturiscono nuove domande. Quale impatto ambientale avrà l’ampliamento della discarica di Cupinoro?

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Luca Pagni

Bracciano (RM) – E’ ormai noto a tutti il documento del Ministero dell’Ambiente con cui il Commissario di Malagrotta Goffredo Sottile ha disposto "in via immediata e urgente l'utilizzo fino al 31 dicembre 2013 dello spazio di conferimento disponibile presso la discarica di Bracciano, località Cupinoro, nel limite della volumetria massima di 20.000 tonnellate per lo smaltimento dei rifiuti urbani trattati provenienti dai comuni di Roma Capitale, Fiumicino, Ciampino e Stato Città del Vaticano".

Il Sindaco di Bracciano Giuliano Sala ha subito tentato di rassicurare la popolazione locale anche con questa dichiarazione postata sul proprio diario Facebook “Vedo un rincorrersi di comunicazioni, preoccupazioni o peggio non verità che si danno in pasto su fb, per cercare, come al solito, di screditare gli altri. La mia preoccupazione è quella che le notizie corrano in maniera inesatta. E, seppur argomento complesso, cerco di fare una sintesi di quanto successo questa mattina. La Bracciano Ambiente Spa ha, nel pieno della autonomia gestionale del Cda, messo a bando pubblico l'utilizzo di una spazio pari a 20.000 mc a privati, dove è possibile conferire rifiuti "trattati", escluso quindi il cosiddetto rifiuto indifferenziato (quello per capirci che proviene dai comuni del bacino conferente). La prima gara è andata deserta e la seconda ha scadenza il giorno 4 ottobre. Il "Commissario per il superamento della situazione di grave criticità dei rifiuti urbani nel territorio della Provincia di Roma", delegato dal Ministero per l'Ambiente, venuto a conoscenza della volumetria disponibile, ha emesso un decreto di requisizione, acquisendo i 20.000 mc messi a bando, da utilizzare per conferire rifiuto trattato avente codice CER 191212 (rifiuto rigenerato proveniente dal trattamento meccanico di rifiuti urbani non pericolosi), quindi esattamente in linea con le procedure di gara previste nell'avviso della BA. Il conferimento sarà "nei rigorosi limiti della volumetria e della capacità disponibile pari a 20.000 tonnellate". Così recita il Decreto del Commissario, così prevede l'avviso della BA. Nessuna vendita a privati della Bracciano Ambiente, nessuna vendita di terreni a privati e rispedisco al mittente o ai mittenti, la tesi che Cupinoro sia il sito alternativo a Malagrotta. Cerchiamo di far parlare i fatti, senza fare ipotesi irrealistiche o peggio mistificando la verità contenuta in atti istituzionali. Roma, Fiumicino, Ciampino e lo Stato Città del Vaticano producono 1.800.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all'anno, 700.000/800.000 tonnellate di rifiuto proveniente da trattamento meccanico e biologico. La Bracciano Ambiente ha messo a bando la concessione di uno spazio di mc.20.000 per il conferimento di rifiuto trattato. I calcoli e le deduzioni le faccio fare a chi legge.”

I cittadini di Bracciano  non sono affatto soddisfatti ne rassicurati da questa dichiarazione, e chiedono notizie sulla richiesta di una V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) presentata con deliberazione del Consiglio Comunale del 10/010/2012, “relativa  al progetto di realizzazione di un nuovo invaso di conferimento dei soli rifiuti trattati, adiacente all’attuale discarica in via di esaurimento,  per una volumetria di mc 450.000, con costo di circa 3.000.000, 00 Euro”. Sul sito della Regione Lazio è visibile a tutti la “Sintesi degli elaborati progettuali” per la realizzazione di un lotto funzionale di discarica per rifiuti non pericolosi – VAIRA 1 – in loc. Cupinoro – proponente BRACCIANO AMBIENTE SPA – data 31/10/2012.

Se i rifiuti che arriveranno a Cupinoro dovranno essere trattati, quali ditte si occuperanno del trattamento per rendere i rifiuti realmente corrispondenti a quelli classificati con il codice CER   191212 ?

Al 1 aprile 2013 la discarica di Cupinoro presentava una situazione di equilibrio ambientale soddisfacente, nei limiti del possibile per un sito di questo tipo. Dalle analisi, infatti, risultava che non vi fossero tracce d’inquinamento delle acque o dell’aria da parte della discarica”. In caso di attuali e future richieste di monitoraggio ambientale, l’ARPA troverà le analisi già fatte utili per un confronto diretto di dati, con un’immediata constatazione di eventuali variazioni in peggio o in meglio. 

Quale impatto ambientale avrà l’ampliamento della discarica di Cupinoro ?

Nel corso del 2013 è stato cooptato un partner finanziario e tecnologico di primaria rilevanza sul piano nazionale, come Siena Ambiente SpA, società mista pubblico/privato, al fine di realizzare l'impianto de quo, per mezzo di una società di scopo, la cui costituzione era espressamente prevista nel bando di gara, a cui parteciperà anche il socio finanziatore. Della società di scopo, che realizzerà e gestirà l'impianto di trattamento della FORSU, Bracciano Ambiente avrà la maggioranza delle quote, dei
consiglieri in CdA, nominerà l'amministratore delegato e si è riservata la gestione operativa e del personale, come previsto dalla procedura ad evidenza pubblica citata.

Anche la Siena Ambiente sarà dunque nelle mani decisionali del Comune di Bracciano!

E’ bene ricordare che la municipalizzata è di proprietà dei cittadini perciò è implicito che il Comune ed il Cda della municipalizzata stessa, agiscano in comunione d’intenti a garanzia della tutela di un bene collettivo, quale è la discarica di Cupinoro. Ne consegue che l’autonomia gestionale del Cda della Bracciano Ambiente e le volontà del Comune di Bracciano  debbano essere coincidenti e rappresentativi della volontà dei cittadini, in caso contrario gli interessi degli stessi non sarebbero garantiti. A conferma di quanto detto è sufficiente visionare l’organigramma della Bracciano Ambiente per constatare che vede nel consiglio direttivo capiarea del Comune. Infatti il consigliere Biancamaria Alberi è anche Capo Area in “AREA DI STAFF – Ufficio di Gabinetto del Sindaco – Statistica e Formazione”ed il consigliere Antonio Bucefalo  è anche Capo Area in “AREA Pubblica Istruzione” del Comune di Bracciano. Il tutto deliberato il 10/10/2012 in attuazione al decreto “Spending Review” e dando mandato al Sindaco di procedere alla loro nomina. Se il Consiglio Comunale è “deputato ad assumere le determinazioni in materia di indirizzi da dettare al consiglio d'amministrazione della società pubblica” dov’è la “autonomia gestionale del Cda” ?
Gli attori in campo sono ormai  tanti, tante figure si muovono intorno a Cupinoro,
quale sarà il ruolo del “popolo sovrano” ?

DOCUMENTI ALLEGATI ALL'ARTICOLO:

1.    ISTANZA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE
2.    DECRETO MINISTERO AMBIENTE
3.    REGIONE LAZIO SINTESI NON TECNICA
4.    REGIONE LAZIO PLANIMETRIA GENERALE

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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