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Roma

BRACCIANO CUPINORO, ANTONIO TURRI ALL'ANTITRUST PER VERIFICARE BRACCIANO AMBIENTE

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Tempo di lettura 2 minutiPossibile intervento della Regione Lazio circa un finanziamento di 10 milioni di euro alla Bracciano Ambiente S.P.A. per la gestione del post mortem della discarica di Cupinoro

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Redazione

Bracciano (RM) – In merito alle dichiarazione del sindaco di Bracciano Giuliano Sala sul possibile intervento della Regione  Lazio circa un finanziamento di 10 milioni di euro alla Bracciano Ambiente S.P.A. per la gestione del post mortem della discarica di Cupinoro e la possibile realizzazione di un impianto industriale per il trattamento dei rifiuti per la biostabilizzazione al fine di tutelare i livelli occupazionali, riceviamo e pubblichiamo un comunicato a commento, del dr. Antonio Turri, presidente nazionale dell’Associazione “I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione”.

 

di Antonio Turri*

Bracciano (RM) – Abbiamo preparato una nota in cui chiediamo all’Anti Trust- Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato -se l’attività della Società per Azioni Bracciano Ambiente, interamente partecipata dal Comune di Bracciano sia in linea con quanto dettato dalle vigenti disposizioni di legge in materia di Concorrenza e tutela del consumatore. In particolare vogliamo conoscere se tra i compiti di vigilanza di detta Autorità, espressamente delegati dalla legge istitutiva e riportati sul sito dell’ Anti Trust in materia di Concorrenza,  non vi sia quello di accertare se l’Ente Comune di Bracciano, evitando di ricorrere al libero mercato, non incorra   “chiudendo l’accesso ai potenziali concorrenti o, ancora, attuando politiche che taglino fuori imprese che competono sullo stesso mercato” ad eventuali erogazioni di sanzioni. Se e come opera la Bracciano Ambiente S.P.A. in regime soggetto a proroga o meno di assegnazione diretta dei pubblici servizi e se i costi per l’utenza siano o meno concorrenziali rispetto a quanto avviene in altri comuni.

Se gli eventuali debiti contratti dalla Società Bracciano Ambiente S.P.A. ricadranno per intero all’ente che partecipa la stessa, cioè il Comune di Bracciano e quindi sui Cittadini.
Le stesse domande saranno rivolte alla Corte dei Conti, al presidente della Regione Lazio e al Procuratore della Repubblica di Civitavecchia , visto che si è appreso da organi di stampa, giornale on line” Terzo Binario”,  che nel mese di Aprile 2014 i Revisori dei Conti del  Comune di Bracciano chiedevano al sindaco Giuliano Sala di appurare: “ il mantenimento del requisito di continuità aziendale della Bracciano Ambiente SPA” e “ l’opportunità di assoggettamento dell’impresa ad una delle ordinarie procedure concorsuali previste dalla legge in materia”.
Per quanto attiene la proposta di realizzare un impianto industriale per il trattamento e la biostabilizzazione dei rifiuti urbani,la nostra associazione ricorda come tali impianti prevedano l’utilizzo di non elevate unità di lavoratori e che tali siti industriali  vengono da alcuni considerati  remunerativi  solo se funzionanti ad elevati regimi di impiego che causerebbe, ad avviso del sottoscritto, un imponente movimento di automezzi  pesanti ,in una zona a vocazione turistica ed agricola, già con evidenti carenze delle infrastrutture viarie esistenti, su tutte ricordiamo le difficoltà per  le strade denominate Braccianese e Settevene Palo. Impianti che comunque non risolverebbero la crisi occupazionale già gravemente manifestatasi con le decine di licenziati e cassaintegrati.  La nostra contrarietà va rimarcata anche per quanto attiene l’alto valore archeologico e paesaggistico dell’area che resterebbe, a nostro avviso, definitivamente compromesso.

*presidente nazionale dell’Associazione “I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione