Connect with us

Roma

BRACCIANO: COSTITUITO IL COMITATO TURISMO LAGO DI BRACCIANO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti Il primo atto del neo Comitato è quello di inserirsi nel dibattito riguardante l’introduzione dell’imposta di soggiorno, proposta avanzata dal Comune di Bracciano.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 5 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Bracciano (RM) – Lo scorso 8 novembre 2015: su iniziativa di 18 imprenditori si è costituito il “Comitato Turismo Lago di Bracciano”, ente che ha per scopo quello di dare rappresentanza e unità alla categoria degli operatori turistici, anche in sede istituzionale. Come primo atto il Comitato, forte di rappresentare la maggioranza dei campeggi, alberghi e agriturismi, e di buona parte delle altre strutture extralberghiere, che, nell’insieme, generano la maggior parte del flusso turistico che annualmente interessa il paese, intende inserirsi nel dibattito riguardante l’introduzione dell’imposta di soggiorno, proposta avanzata dal Comune di Bracciano. Per fare chiarezza sull’argomento il Comitato ha elaborato, sotto forma di FAQ (Frequently Asked Questions), una guida sull’argomento.

Q01: Cos’è l’imposta di soggiorno?
A01: L’art. 4 del D.Lgs. 23/2011 ha conferito ai soli Comuni capoluogo di Provincia, alle Unioni di Comuni, e ai “Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte” la facoltà di istituire “un'imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul  proprio  territorio”.

Q02: Il Comune di Bracciano ha facoltà di istituire l’imposta di soggiorno?

A02: No: non essendo Bracciano né un Comune capoluogo di Provincia, né parte di un’unione di comuni,  può trarre la legittimità soltanto dall’essere incluso negli elenchi delle località turistiche e città d’arte della Regione Lazio. Tuttavia la Regione Lazio non ha mai deliberato l’elenco delle località turistiche e città d’arte in ottemperanza al D.Lgs. 23/2011: è lo stesso Assessore Regionale Ciminiello, in vece del Presidente Zingaretti, ad ammettere la mancanza dell’elenco, in pubblica seduta (“la Regione Lazio non ha redatto gli elenchi delle località turistiche e città d’arte nell’attesa del Regolamento che, ai sensi del comma 3 dell’articolo 4 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 sarebbe dovuto uscire entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso, ossia entro il 6 giugno 2011 e che avrebbe dovuto dettare la disciplina generale di attuazione dell’imposta di soggiorno”: interrogazione a risposta immediata n. 60/2015). Pertanto l’introduzione dell’imposta di soggiorno nel Comune di Bracciano è illegittima.

Q03: L’elenco di località turistiche e città d’arte emanato dalla Regione Lazio nel 2002 non è un presupposto sufficiente all’introduzione dell’imposta di soggiorno?

A03: No: quell’elenco fu redatto ai sensi del D.Lgs. 114/1998 e serviva a regolare le aperture domenicali degli esercizi commerciali. Non solo riguarda materie completamente diverse, ma appoggiarsi ad esso costituirebbe un’astuzia che il TAR ha già sonoramente bocciato, reputandola contraria alla Costituzione: “Ne consegue che anche per ragioni di ordine costituzionale, riveste carattere fondamentale l'accertamento dell'effettiva vocazione turistica del Comune nel quale si intenda istituire l'imposta di soggiorno; accertamento che l'art. 4 del d.lgs. n. 23/2011 ha rimesso all'esclusivo scrutinio della Regione (con l'eccezione delle Unioni di Comuni e dei capoluoghi di Provincia per i quali vige una sorta di presunzione di legge), con una disposizione da ritenersi ragionevole e volta a conservare la corrispondenza tra carattere prevalentemente turistico del soggiorno dei non residenti e imposizione tributaria. Ne consegue che la predisposizione degli elenchi regionali non può essere surrogata, come pretenderebbe l'Amministrazione resistente, da qualificazioni del tutto diverse per presupposti e fini quale quella volta a consentire la deroga agli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, ai sensi dell'art. 12 del d.lgs. d.lgs. 31 marzo 1998, n. 114. Peraltro, l'attribuzione alla Regione del compito di predisporre gli elenchi dei Comuni abilitati ad imporre l'imposta di soggiorno, si inquadra nel riparto di competenze tra Stato e Regioni disegnato dall'art. 117 Costituzione che, nell'ambito della legislazione concorrente, assegna alla Regione il coordinamento del sistema tributario; coordinamento che, nel caso di specie, si realizza attraverso la predisposizione degli elenchi previsti dall'art. 4 citato attraverso i quali la Regione decide quali siano i Comuni che, per vocazione turistica, possono istituire l'imposta di soggiorno”.

Q04: Il Comune di Bracciano ha consultato i titolari delle strutture ricettive?
A04: No, ma il co. 3 art. 4 del D.Lgs. 23/2011 obbliga il Comune a sentire “le associazioni maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive”, prima di deliberare in materia di imposta di soggiorno. Il Comitato Turismo Lago di Bracciano riunisce la maggioranza dei campeggi, hotel e strutture extralberghiere esistenti nel Comune di Bracciano: è, pertanto, il rappresentante di categoria più autorevole e il naturale interlocutore delle istituzioni in materia di turismo.

Q05: L’imposta di soggiorno è a carico dei turisti: cosa cambia per gli albergatori?
A05: L’IVA è a carico degli acquirenti: cosa cambia per i commercianti quando aumenta? In entrambi i casi il costo finale per il cliente aumenta, e il commerciante/albergatore ne paga il prezzo, vuoi assorbendo la differenza (lasciando invariato il prezzo finale attraverso l’erosione del guadagno), vuoi subendo una diminuzione di lavoro.

Q06: L’imposta di soggiorno ha effetti negativi sul turismo?
A06: Si. Secondo L’Osservatorio sul Turismo di JFC il 27% degli italiani tiene conto dell’imposta di soggiorno nella scelta delle vacanze, mentre il 28% dei tour operator internazionali ha ridotto la programmazione in Italia per lo stesso motivo e il 17% ha concentrato la propria attività nei Comuni dove non è prevista. L’applicazione dell’imposta di soggiorno nel Comune di Roma si è riverberata positivamente nel territorio, che ha assorbito il flusso turistico in fuga dalla Capitale. E’ evidente che lo spostamento dei turisti da Bracciano ai paesi contermini seguirà immediatamente dopo l’istituzione dell’imposta di soggiorno.

Q07: Con l’imposta di soggiorno il turista concorre alle spese che il comune sostiene per predisporre i servizi e i beni pubblici presenti nella località di soggiorno?

A07: Si, ma in modo disfunzionale. Le attività turistiche contribuiscono già considerevolmente agli introiti del Comune: TARI, TASI e IMU delle strutture ricettive sono calibrate in funzione dell’attività che svolgono e della quantità di persone che possono ospitare, mentre la quota versata come addizionale IRPEF locale cresce all’aumentare del numero dei turisti (e quindi dei guadagni). A ciò va sommato l’effetto della ricaduta positiva sull’indotto, che a sua volta genererà un maggior gettito per le casse comunali. Al contrario l’imposta di soggiorno non ha effetti sul turismo mordi e fuggi, come quello che Bracciano subisce da Roma, che consuma le risorse del territorio senza lasciare nulla in cambio. Una strategia funzionale è quella di prevedere tariffe distinte tra residenti e non residenti per servizi quali musei, spettacoli, autobus, o in occasione di manifestazioni.

Q08: L’imposta di soggiorno si paga dappertutto?

A08: No. In Europa non esiste tassa di soggiorno in Spagna (eccetto la Catalogna), Portogallo, Norvegia, Regno Unito, Malta, Svezia, Finlandia e Danimarca. In Italia i Comuni che hanno introdotto l’imposta di soggiorno sono circa 500: una frazione insignificante rispetto al totale di 8.047; oltre 5.000 sono quelli in cui non è nemmeno possibile introdurre l’imposta di soggiorno. Nessuna delle località lacustri della penisola applica l’imposta di soggiorno, che, infatti, non si paga attorno ai laghi di Nemi, Albano, Bracciano, Vico, Bolsena, e Trasimeno. Nei laghi del nord è stata introdotta in previsione dell’Expo: come se a Bracciano venisse introdotta nel 2023, in occasione delle (eventuali) Olimpiadi di Roma 2024.

Q09: L’imposta di soggiorno è uno strumento valido per promuovere il turismo?

A09: No. La legge (co. 1 art. 4 D.Lgs. 23/2001) consente di spendere l’introito da imposta di soggiorno per finanziare i “servizi pubblici locali”, cioè qualsiasi cosa abbia “per oggetto produzione di beni e attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo delle comunità locali”. Cioè qualsiasi cosa. Nella realtà l’applicazione di tali imposte è utilizzata principalmente “per ridurre il deficit generale dei bilanci, secondo il principio per il quale i turisti non partecipano alle elezioni locali, per cui è più facile chiedere a loro che ai residenti il pagamento di un importo addizionale per fare quadrare i bilanci” (HOTREC).

Q10: Qualora il 100% dell’imposta di soggiorno venisse spesa per azioni di promozione turistica, sarebbe uno strumento utile al rilancio del turismo?

A10: No. Il primo effetto dell’imposta di soggiorno sarebbe quello di spostare fuori Bracciano il 27% del turismo italiano e il 17% di quello straniero (vedi punto 6). Quindi ci ritroveremmo a spendere l’imposta di soggiorno per tentare di recuperare i flussi turistici persi per via dell’imposta di soggiorno.

Q11: Se il settore turistico vuole dei servizi, non è giusto che paghi?
Dopo che una struttura ricettiva ha pagato TASI, TARI, IMU, IRPEF, addizionale IRPEF Comunale, addizionale IRPEF regionale, IRAP, IVA, INPS, INAIL, Camera di Commercio, Canone Rai Speciale, Equo Compenso, Diritti Fonici, deve pagare una tassa in più per riuscire ad avere dei servizi?

Gallery

Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti