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Roma

BRACCIANO, CONSIGLIO COMUNALE SU BRACCIANO AMBIENTE: LA SEDUTA FA SCINTILLE

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Tempo di lettura 6 minuti L'ordine del giorno: “Organo Amministrativo Bracciano Ambiente spa. – Modifica organismo societario – Nomina amministratore unico”.

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Redazione

Bracciano (RM) – Ulteriore riduzione della spesa e una verifica costante delle azioni messe in campo dall'amministratore unico, sia quelle tendenti a ricondurre in attivo il bilancio 2014 che quelle relative all'attuazione del Piano Industriale 2013/2017. Queste le motivazioni delle quali ha parlato al Consiglio comunale di Bracciano il sindaco Giuliano Sala in relazione al punto all’ordine del giorno “Organo Amministrativo Bracciano Ambiente spa. – Modifica organismo societario – Nomina amministratore unico”.
A dirigere la società multiservizi interamente di proprietà del Comune di Bracciano ci sarà ora un amministratore unico e non più un consiglio di amministrazione di tre membri due dei quali dipendenti comunali. “Se è vero che – ha detto il sindaco – i due dipendenti comunali non percepivano alcun compenso, per svolgere il ruolo di consiglieri di amministrazione del cda, è pur vero che la società era tenuta a versare al Comune di Bracciano il compenso annuo pari a complessivi 32mila euro circa, oltre agli oneri riferiti al trattamento di fine mandato”.
Il sindaco ha inoltre sottolineato, riferendosi all’introduzione dell’istituto dell’amministratore unico, “sia necessaria una verifica più stringente dei vertici istituzionali”. Nel corso della discussione i consiglieri di minoranza hanno espresso forti critiche nei confronti del presidente uscente della Bracciano Ambiente chiedendone le dimissioni oltre all’avvio di azioni di responsabilità nei suo confronti.
Consegnate inoltre al segretario comunale dal consigliere Elena Carone Fabiani 1.500 firme con le quale si è chiesta la revoca del mandato del presidente della Bracciano Ambiente. Le minoranze hanno inoltre puntato il dito contro i recenti licenziamenti di 21 dipendenti della Bracciano Ambiente. Le minoranze hanno poi riferito di una nota dell’attuale direttore generale Andrea Riccioni indirizzata al segretario generale in qualità di responsabile del controllo analogo e ai revisori dei conti del Comune, nella quale si formulavano alcune ipotesi rispetto alle modalità per tenere in equilibrio i conti della Bracciano Ambiente. Il sindaco Sala, in riferimento alla breve relazione, ha sottolineato come la nota citata costituisca “la possibile strategia delle operatività secondo il pensiero del direttore generale” che seppur convincente nei punti riferibili alla realizzazione dell'impiantistica, tuttavia non è assolutamente condivisibile in riferimento alla modificazione della quantità concedibile ai privati di conferire rifiuti non pericolosi autorizzati in discarica, restando pertanto fermo quanto contenuto nell’autorizzazione regionale rilasciata il 28 maggio 2007. Riguardo ai lavoratori ha sottolineato come attraverso uno specifico bando emesso nella stessa giornata di ieri (consultabile sul sito braccianoambiente.it) quattro dei lavoratori licenziati potranno essere rioccupati, sia pure con mansioni differenti e con contratto a tempo determinato, qualora sia nelle loro intenzioni. Al momento del voto i consiglieri di minoranza hanno lasciato l’aula per protesta. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato a maggioranza. Con successiva votazione a maggioranza è stato riconfermato come amministratore unico il presidente uscente Marcello Marchesi. Sul tema “Discarica di Cupinoro: progetti e prospettive”, in collaborazione con i Comitati di Quartiere e i Consigli di Frazione, sono in programma nuovi incontri aperti tra l’amministrazione comunale di Bracciano e la cittadinanza.
Venerdì 15 novembre alle 21 è fissato incontro con i cittadini della frazione di Vigna di Valle-Rinascente presso i locali della parrocchia.
Nuovo appuntamento il 30 novembre alle 18 a Castel Giuliano presso i locali della ex scuola musica.

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 05/11/2013 BRACCIANO, AMPLIAMENTO DISCARICA CUPINORO: IL FALLIMENTO DELLA POLITICA

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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