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BRACCIANO AVVIATO IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE DELLA TRASPARENZA E DELL'INTEGRITÀ

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Tempo di lettura 3 minuti Gianpaolino: "La corruzione “è divenuta da fenomeno burocratico/pulviscolare, fenomeno politico-amministrativo-sistemico".

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Redazione 

Bracciano (RM) – Il faccia a faccia con due magistrati, il dibattito aperto col sindaco Giuliano Sala e con il consigliere alla partecipazione Mauro Negretti, agendine rosse date in dono dai ragazzi ai relatori e una approfondita indagine sui comportamenti, il 4 maggio scorso a Bracciano hanno aperto il ciclo delle Giornate della Trasparenza e dell’Integrità. 

Una platea di ragazzi scout, il 4 maggio scorso, ha preso parte ad un dibattito aperto, organizzato dall’Agesci in collaborazione con il Comune di Bracciano – attorno ai temi della legalità e della corruzione. Un fenomeno osservato sotto diverse sfaccettature. 

Il magistrato Ermanno Granelli ha citato le parole pronunciate in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario dal presidente della Corte dei Conti Luigi Gianpaolino. La corruzione “è divenuta da fenomeno burocratico/pulviscolare, fenomeno politico-amministrativo-sistemico". "La corruzione sistemica – ha detto Giampaolino – oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione, pregiudica, da un lato, la legittimazione stessa delle Pubbliche Amministrazioni, e, dall'altro l'economia della Nazione". Granelli ha così portato la testimonianza diretta di un magistrato di prima linea contro un fenomeno che dilaga, un piccolo manipolo di 443 giudici della Corte dei Conti a fronte degli oltre 8mila della Magistratura ordinaria. 

Il sindaco Giuliano Sala ha parlato della sua esperienza da sindaco, dell’importanza della trasparenza che diventa uno strumento contro la corruzione. “Solamente semplificando i procedimenti e le procedure del rilascio dei pareri – ha commentato il sindaco Sala – si può superare la forte spinta alla corruzione nelle pubbliche amministrazioni. Procedimenti chiari, facili da espletare e non vessatori, permettono al cittadino di comprendere gli atti delle Pubbliche Amministrazioni e comprensione, facile accesso e tempi brevi vogliono dire superamento delle eccessive lungaggini delle procedure della Pubblica Amministrazione nelle cui pieghe può infiltrarsi la mala pianta della corruzione”. 

Da parte sua il consigliere Negretti ha citato Honoré de Balzac che diceva “la corruzione è l’arma dei mediocri”. Ha commentato poi come “lo sviluppo della corruzione di questi anni – l’Italia è al 72° posto della classifica  di Trasparency International che misura la percezione della corruzione nel settore pubblico con un punteggio di 42 su 100 – ci fa capire che la cifra di questi tempi è la mediocrità. Le responsabilità – ha detto ancora Negretti – hanno nome e cognome. Messe insieme fanno sistema ma sono e restano responsabilità dirette”. Negretti ha poi ricordato l’inserimento del Comune di Bracciano tra i comuni virtuosi per il conseguimento del 100 per 100 dei criteri previsti dalla Bussola della Trasparenza e l’adozione del Piano della Trasparenza e dell’Anticorruzione. 

Un invito a non scoraggiarsi ed anzi a credere sempre in se stessi e nelle proprie capacità è arrivato da Giacomo Ebner, giudice del Tribunale Penale di Roma il quale- ha reso partecipi i tanti ragazzi e ragazze presenti all’incontro della propria esperienza personale. L’incontro è terminato con la presentazione dei risultato di un sondaggio condotto dall’Agesci somministrando interviste a 902 ragazzi mirato ad indagare la tendenza a comportamenti di corruzione o comunque non riconducibili alla legalità. Tra le domande alcune sul fenomeno delle raccomandazioni.

Se questo è stato l’esordio delle Giornate della Trasparenza e dell’Integrità non da meno si annunciano i due prossimi incontri organizzati dal Circolo Legalità e Giustizia Alto Lazio con il patrocinio del Comune di Bracciano. Per la II Giornata della Trasparenza e dell’Integrità sabato 1° giugno alle 16,30 all'auditorium comunale di via delle Ferriere, il Circolo LeG Alto Lazio propone infatti un incontro con il professore Gennaro Sasso, emerito di Filosofia teoretica presso l'Università di Roma “La Sapienza”, oltre che socio nazionale dell'Accademia dei Lincei e membro del Consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia. In programma una conversazione dal titolo: Intorno al laicismo. Sarà l’occasione per ascoltare una delle voci più autorevoli della filosofia italiana su uno dei nodi più rilevanti del dibattito politico e civile nella vita del nostro Paese. A moderare l’incontro ci sarà  Daniel Catte, coordinatore del Circolo Libertà e Giustizia Alto Lazio. 

Nuovo appuntamento sabato 15 giugno 2013 con la III Giornata della Trasparenza e dell’Integrità presso la sala conferenze dell'archivio storico in collaborazione con il Circolo LeG Alto Lazio che organizza un incontro col professore Gaetano Azzariti, ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma "La Sapienza" che presenterà il suo ultimo lavoro, “Il costituzionalismo moderno può sopravvivere?” (Laterza 2013).

“Tanto i processi di mondializzazione del diritto – commenta la scheda della Laterza – quanto la mutazione dei presupposti del costituzionalismo nazionale, rendono sempre più complesso far valere la ‘superiorità’ dei principi presenti nelle costituzioni nazionali, determinando una progressiva e apparentemente inarrestabile caduta della loro forza prescrittiva. Il diritto costituzionale, perduta la sua vitalità originaria, si mostra così un diritto debole”.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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