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Roma

BRACCIANO: APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014

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Tempo di lettura 2 minuti La relazione dell’assessore al Bilancio Claudio Ciervo

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Redazione
Bracciano (RM)
– Manovra da 29.407.225 euro per il bilancio di previsione 2014 del Comune di Bracciano approvato dal Consiglio comunale nella seduta di ieri dopo una ampia discussione. Un bilancio segnato – come ha commentato nella sua relazione l’assessore al Bilancio Claudio Ciervo – da tagli di trasferimenti statali, dagli stringenti vincoli del patto di stabilità, dal “caos normativo” sulle imposte comunali e dalla chiusura, dal 31 gennaio 2014, dell’impianto di smaltimento rifiuti di Cupinoro. “In questi anni l’incertezza ha prodotto un quadro normativo confuso e smarrito e a pagare il conto salato sono gli enti locali. E’ – ha detto Ciervo – un vortice di norme, tributi, tasse, che cambiano denominazione, impostazione, obiettivi. I Comuni navigano tra i paradossi del disfacimento sociale – ha detto ancora Ciervo – mentre potrebbero essere gli artefici di nuove politiche di uguaglianza e di superamento della crisi”. Per garantire il pareggio, il bilancio è stato caratterizzato da molti tagli. “Si è tagliato il possibile”. Disposta in particolare la “riduzione degli importi contrattuali in essere per acquisto e fornitura di servizi nella misura del 5 per cento”. Altre misure di spending rewiew hanno comportato, tra le altre cose, “il dimezzamento dei compensi degli amministratori” a decorrere da agosto. E’ stata attuata una “riduzione di previsione della spesa corrente dell’esercizio 2014 (al netto della spesa per l’accordo di programma sovra comunale) rispetto al 2013 di 644.664,78 euro”. In chiusura dell’intervento l’assessore Ciervo ha espresso i suoi ringraziamenti ai dirigenti dell’ufficio ragioneria, le dottoresse Marinella e Antonella Silla, ai revisori dei conti ed in particolare al presidente Dario De Filippis, presente in aula durante la discussione, “per il grande lavoro svolto”. Nel corso della discussione, in relazione al bilancio della multiservizi comunale Bracciano Ambiente allegato al provvedimento, sono state dibattute le tematiche riguardanti i fondi post mortem dell’impianto di smaltimento.

“Sulla questione Bracciano Ambiente – ha ribadito il sindaco Sala – siamo pronti a confrontarci anche in Consiglio comunale, con le carte sul tavolo, analizzando nel dettaglio tutte le gestioni della discarica, privata, fino al 2004 e pubblica, dal 2004 ad oggi senza demagogia”.
Prima di discutere il bilancio il Consiglio comunale ha approvato una delibera per la futura alienazione di alcuni beni immobili comunali tra cui un locale all’interno del centro commerciale di via Pertini per una somma di 516mila euro, di 14 ettari di terreno in località Campo delle Monache, già a destinazione urbanistica ed oggi agricoli, per gli effetti del Pianto Territoriale Paesistico Regionale  e di una abitazione in via della Bonifica.

Approvato inoltre, su relazione dell’assessore ai Lavori Pubblici Ivano Michelangeli, il Piano Opere Pubbliche che per il 2014 prevede tra le altre cose l’asilo nido comunale, la realizzazione di loculi, la manutenzione delle strade ed interventi per il pendolarismo. Recepita inoltre una richiesta della minoranza tesa ad introdurre, dopo le verifiche necessarie, tra i canoni del servizio scuolabus di una voce di “solo andata” come già previsto per la voce “solo ritorno”. Una discussione ha riguardato anche la scuola dell’infanzia comunale, solo di recente divenuta paritaria. In particolare la minoranza ha richiesto che si attuino le procedure per renderla statale, richiesta sulla quale, pur confermando i dinieghi finora opposti dagli organismi competenti, il vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Gianpiero Nardelli si è detto disponibile ad effettuare nuovi ed ulteriori accertamenti. Si è parlato anche di Museo Civico per il quale un consigliere di  minoranza ha evidenziato la ridotta affluenza di pubblico. Al riguardo il sindaco ha sottolineato che sono in atto trattative per l’acquisizione della pregevole collezione Panunzi che potrà arricchire ulteriormente la collezione museale.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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