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Cronaca

BOSSETTI DAL CARCERE: " LOTTERO' CONTRO QUESTO FOTTUTISSIMO ERRORE GIUDIZIARIO"

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Tempo di lettura 2 minutiLa lettera risale al 26 aprile scorso; il muratore di Mapello ringrazia i suoi avvocati malgrado non li abbia mai potuti conoscere di persona eccetto Ezio Denti

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di Angelo Barraco
 
Mapello- Massimo Bossetti è in carcere dal 16 giugno 2014 ed è accusato di essere l’assassino di Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010,intorno alle 18,30 quando esce dal palasport di Brembate di Sopra e da quel momento non si saprà più nulla di lei fino al 26 febbraio 2011, dove viene ritrovata per puro caso. Ma oltre all’accusa di omicidio su Bossetti pende l’accusa di calunnia verso un collega, secondo l’accusa , Massimo Bossetti durante gli interrogatori avrebbe cercato di sviare le indagini e indirizzare gli inquirenti verso di lui sull’omicidio e come possibile colpevole.
 
Per l’omicidio di Yara le aggravanti contestate quelle di aver “adoperato sevizie e aver agito con crudeltà” e aver “approfittato di circostanze di tempo (in ore serali/notturne), di luogo (in un campo isolato) e di persona (un uomo adulto contro un'adolescente di 13 anni) tali da ostacolare la pubblica e privata difesa”.
 
Bossetti in carcere scrive, si sfoga, spesso con la moglie con cui intrattiene conversazioni che sono state analizzate dagli inquirenti per la loro ambiguità e altre sono al vaglio degli inquirenti, ma Bossetti scrive anche ed è proprio una lettera quella che nella trasmissione “Quarto Grado” viene fatta vedere, è una lettera che Bossetti scrive ai suoi legali e si sfoga dicendo che lotterà fino alla fine contro “questo grandissimo, fottutissimo errore giudiziario”. La lettera risale al 26 aprile scorso, il muratore di Mapello ringrazia i suoi avvocati malgrado non li abbia mai potuti conoscere di persona eccetto Ezio Denti. Dice poi: “Volevo congratularmi almeno con lo scritto – si legge nella lettera – dicendovi grazie per tutto il grandissimo lavoro che state facendo, grazie per tutto il tempo che state dedicando su questo difficile, drammatico lavoro, privandovi quasi del tutto della vostra vita famigliare, volevo farvi notare che apprezzo moltissimo tutti i vostri sforzi, talmente faticosi in questo terribile caso caduto ingiustamente nei miei confronti, e soprattutto per dire a tutti voi, che ho estremamente fiducia al 100% per il grandissimo, faticoso lavoro che state facendo”.
 
Bossetti ribadisce che non sa chi fosse Yara, che non l’ha mai conosciuta e non riesce a capacitarsi della situazione che sta vivendo e che è fiducioso che prima o poi riuscirà ad ottenere la verità su quanto accaduto e ad avere giustizia. Ribadisce che lui non c’entra niente e che non è stato lui ad uccidere Yara e non avrebbe mai potuto commettere tale gesto. Conclude dicendo che anche lui, come i genitori di Yara, chiede giustizia e verità. 

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