Bosco Urbano ad Anguillara Sabazia: Una opportunità o una scelta imposta?

I consiglieri di opposizione Francesco Falconi e Leda Catarci si esprimono sul progetto di forestazione urbana e ne analizza i potenziali rischi e benefici

In questi giorni, il progetto di forestazione urbana ad Anguillara Sabazia, situato davanti alle case popolari, ha sollevato numerosi dibattiti. La zona, un tempo sede del mercato settimanale, è oggi teatro di un importante intervento di piantumazione di alberi.

I consiglieri di opposizione Francesco Falconi e Leda Catarci si sono espressi sulla questione e hanno cercato di fare chiarezza sul progetto, evidenziandone gli aspetti positivi, ma anche le criticità che, a suo avviso, derivano più dall’amministrazione comunale che dal progetto stesso.

Un Progetto importante, ma con alcune ombre

Falconi e Catarci hanno sottolineato che il progetto di forestazione urbana è conforme al Decreto Clima e ad altre normative europee, la cui adozione in Italia è avvenuta con anni di ritardo. “Ci piace quando al posto del cemento si piantano alberi,” afferma Falconi, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa di creare un “polmone verde” in una zona prima spoglia e poco attraente. Tuttavia, Falconi e Catarci hanno evidenziato che il Comune avrebbe dovuto svolgere un’indagine geologica per garantire la sopravvivenza a lungo termine delle piante. “Sperare nella buona sorte senza un’indagine del terreno è un rischio che non dovevamo correre”, afferma il consigliere, criticando la leggerezza amministrativa.

Mancanza di coinvolgimento della cittadinanza

Uno dei punti più critici del comunicato riguarda la mancata comunicazione e coinvolgimento della cittadinanza. Secondo Falconi e Catarci, il Comune ha agito in maniera autoritaria, senza un vero confronto con i residenti. “Comunicare le decisioni una volta già prese, con i lavori iniziati, è dannoso e poco lungimirante,” sostengono i due consiglieri, aggiungendo che un coinvolgimento preventivo avrebbe potuto favorire una maggiore accettazione del progetto.

Un Bosco che rischia di morire senza il supporto dei cittadini

Falconi e Catarci lanciano inoltre un monito sull’importanza della cura e manutenzione delle nuove piante. “Questo bosco avrà successo solo se sarà amato dai cittadini,” spiega, aggiungendo che le piante necessiteranno di cure continue, specialmente nei primi anni di vita, a causa dei cambiamenti climatici e delle temperature elevate. Secondo i consiglieri, senza il coinvolgimento attivo della comunità, il bosco rischia di diventare un luogo abbandonato e degradato.

Due scelte per i cittadini

Falconi e Catarci concludono il loro intervento con un appello ai residenti: “Abbiamo due alternative. O aspettiamo che le piante muoiano per poi puntare il dito contro il Comune, oppure accogliamo questo dono della Comunità Europea e lo preserviamo.” Invita così la cittadinanza a prendersi cura del bosco e a collaborare attivamente con le istituzioni per garantirne il successo.

Il messaggio dei consiglieri è chiaro: il progetto è positivo, ma rischia di fallire se non verranno prese le giuste precauzioni e se non ci sarà una vera sinergia tra amministrazione e cittadini.