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Redazione
Refrontolo (TV) – Per la Protezione Civile si è trattato di una tragedia impossibile da prevedere. Un'onda di tre metri ha inghiottito delle vite umane. Si è consumata una vera e propria strage a Refrontolo, nel Trevigiano, dove una bomba d'acqua si è abbattuta intorno alle 22.30 di sabato 2 agosto causando 4 morti e circa venti feriti, di cui almeno uno in gravi condizioni. Nell'area d'erba di fronte al Molinetto della Croda era in corso la festa della Pro Loco, con un centinaio di partecipanti. All'improvviso si è abbattuto il violento acquazzone che ha fatto esondare il torrente Lierza. I sopravvissuti hanno raccontato di una valanga di fango che li ha travolti. Molti si sarebbero salvati rimanendo aggrappati ai rami per non esser inghiottiti dalle acque. La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo d'inchiesta, come atto dovuto. Il documento non vedrebbe al momento la formulazione di un'ipotesi di reato specifica né l'iscrizione di indagati. Il nubifragio ha fatto gonfiare il torrente Lierza, che poi si è abbattuto sull'area della festa paesana con un’onda di acqua e fango di un’altezza stimata in oltre 3 metri. Secondo le prime ricostruzioni, la pioggia intensissima avrebbe trovato un “tappo” su un ponticello a monte del torrente: le balle di fieno, i rami e altro materiale avrebbero creato un effetto diga, facendo poi saltare l'acqua con una violenza tale da travolgere persone, auto e anche due container. Sulla zona sono accorsi carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile, al lavoro con non poche difficoltà a causa delle condizioni meteo. Decine le auto finite nel torrente. Le quattro vittime sono state identificate. Si tratta di Luciano Stella, 50 anni, di Pieve di Soligo, Fabrizio Bortolin, 48 anni, di Santa Lucia di Piave, Giannino Breda, 67 anni, di Falzè di Piave, Maurizio Lot, 52 anni, di Farra di Soligo. Le quattro salme sono state portate nell'ospedale di Conegliano (Treviso). Molti dei partecipanti alla festa sono stati allontanati con ambulanze, mezzi militari e con auto di amici e parenti che, appresa la notizia, si sono precipitati sul luogo della tragedia. I feriti sono stati accompagnati negli ospedali di Treviso, Vittorio Veneto e Conegliano.
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