Connect with us

Costume e Società

Bolzano, la mummia Oezti sotto esame. La radiologa Pernter: “La genetica fattore scatenante per l’arteriosclerosi” [L’intervista]

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

BOLZANO – Oetzi la mummia custodita al Museo di Bolzano dell’Alto Adige continua a dare informazioni su di sé e di come era la vita nell’Età del rame, a questo proposito è stato effettuato un esame radiologico su Iceman ed è emerso che la Mummia del Simulan quando morì aveva un’età presumibilmente di 46 anni ed aveva tre calcificazioni coronariche, la quantità di calcio è paragonabile a quella che si può riscontrare in un uomo di carnagione chiara dei nostri giorni di età compresa tra i 40 e i 50 anni. I risultati dell’esame sono stati pubblicati nella rivista scientifica specializzata “RoFo – Fortschritte auf dem Gebiet der Rontgenstrhlen”.
Dal momento che Oetzi non aveva uno stile di vita sedentario, gli autori concludono che la predisposizione genetica è un fattore scatenante significativo per l’arteriosclerosi. A questa diagnosi è giunta un’équipe guidata dalla radiologa bolzanina Patrizia Pernter che ha risposto a noi dell’Osservatore d’Italia qualche domanda.

Questo esame cosa comporta dal punto di vista scientifico?
La identificazione di calcio anche a livello dell’albero vascolare coronarico è un’ulteriore dimostrazione che
Oetzi soffriva di arteriosclerosi. In lavori precedenti sono state descritte le calcificazioni carotidee e
dell’aorta e la disposizione genetica per l’arteriosclerosi. Questa nuova notizia è una piccola pietra
aggiuntiva nel “puzzle” che ci svela le caratteristiche e i misteri di un uomo vissuto migliaia anni fa, lontano
dai tempi moderni e ciò nonostante veramente identico a noi, uno di noi.

Perché è stato fatto questo esame?
Iceman viene sottoposto con cadenza di alcuni anni ad esami radiologici, in primis alla tomografia computerizzata perché questa metodica consente di analizzare la mummia in modo non invasivo, con apparecchiature sempre più precise con sempre maggiore dettaglio, alla ricerca di nuovi segreti e per controllare lo stato di conservazione.

 

Oetzi venne ritrovato nel settembre del 1991 sulle Alpi Venoste ai piedi del ghiacciaio del Simulan, datato al radiocarbonio C 14 tra 3350 e 3100 avanti Cristo, è custodito al Museo Archeologico di Bolzano da vent’anni e in questi due decenni ha avuto ben 5 milioni di visitatori, ogni anno circa 250.000 persone con una tendenza di costante aumento. Nel 2017 il Museo Archeologico dell’Alto Adige ha registrato il suo record assoluto con 286.972 visitatori provenienti da tutti i continenti, il museo offre anche mostre itineranti su Oetzi con immagini ed un introduzione informativa sulla realtà dell’uomo venuto dal ghiaccio.

L’exibithion presenta diverse riproduzioni di oggetti e indumenti appartenenti a Iceman. Esempi del corredo che aveva con sé: L’uomo venuto dal ghiaccio insieme all’abbigliamento e l’attrezzatura forniscono grazie all’eccellente stato di conservazione una nuova prospettiva della vita dell’età del rame. il “corredo” di Oetzi comprende una sopravveste, gambali, perizoma, berretto e scarpe e varie cinture, tutto molto pratico e funzionale e per proteggerlo dal freddo, i materiali utilizzati erano di pelliccia, pelle ed erbe intrecciate, ed anche l’attrezzatura che aveva con sé come l’ascia di rame, l’arco, pugnale, la faretra, e anche altri vari utensili che aveva nel momento del ritrovamento ed anche la zona vicino al luogo dov’è stato ritrovato hanno restituito dei reperti, essi  costituiscono un vero tesoro dell’umanità, ognuno di loro sono pezzi originali e unici. Fra i reperti oltre al vestiario e l’attrezzatura per poter affrontare e sopravvivere nella natura selvaggia
costituendo una parte molto importante di questo tesoro è l’ascia, questo reperto è perfettamente conservato ed è attualmente unico al mondo.

L’ascia è un reperto unico di quell’epoca datato anch’esso al radiocarbonio C14 tra il 3346-3011 a. C i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Plos One, l’arma è costituita da un manico in legno di tasso ed ha una lunghezza di circa 60 cm, mentre la lama è costituita da 99,7 % da rame puro e non proviene dalle Alpi come si presumeva all’inizio, ma proviene dal centro Italia, a tal proposito un gruppo di ricercatori hanno scoperto che il rame proviene da giacimenti di minerali nel sud della Toscana.
La mummia del Simulan non finisce mai di stupire perché non solo aveva attrezzature per sopravvivere, ma disponeva anche di una vasta conoscenza, egli aveva anche con sé dell’equipaggiamento. Aveva infilato nelle strisce di pelle due pezzi di un fungo degli alberi del poliporo di betulla, si ipotizza che avessero una funzione terapeutica, dal momento che fino al xx secolo furono utilizzati a scopo curativo. Al poliporo viene attribuito un effetto antibiotico ed emostatico. Iceman in questi anni è diventato un vero divo basti pensare che Brad Pitt ha tatuato sul braccio la sua sagoma, infatti grazie ai suoi segni sparsi su tutto il corpo è diventato molto famoso tra i tatuatori, ne sono all’incirca una sessantina e si trovano sulle parti più vulnerabili come giunture e la schiena, essi sono ottenuti da tagli sottili – linee e croci – tra cui alcuni sono pigmentati con il carbone, questi “tatuaggi” – si ipotizza che avessero una funzione terapeutica – sono stati
fotografati con una macchina speciale e sono fra gli esempi più antichi di body modification.
Oetzi continua a stupire e come un portale del tempo ci fa viaggiare direttamente all’epoca di quando lui visse, una vera connessione a lunga distanza tra millenni, grazie alla tecnologia tassello dopo tassello stiamo ricostruendo le nostre radici e ad avere risposte e sapere più cose di noi e delle nostre abitudini.

Giuseppina Ercole

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Fiumicino: Francesca Risi incoronata Miss Riviera Tirrenica 2024

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Nell’incanto di Fiumicino la splendida Francesca Risi, 19 anni salernitana ma residente ormai da anni a Roma dove studia Giurisprudenza con il sogno di diventare Magistrato, si aggiudica la prestigiosa fascia di Miss Rivera Tirrenica 2024 che consente l’ingresso alle prefinali di Miss Italia.

Francesca Risi, neo Miss Riviera Tirrenica 2024, durante la coreografia dedicata al film “Barbie”

Una serata all’insegna della bellezza con l’omaggio alle dive che incarnano, da sempre, lo stile e l’egenza italiana: da Gina Lollobrigida a Sophia Loren, passando poi per Miriam Leone, Francesca Chillemi e Giusy Buscemi.

Le partecipanti al concorso durante la coreografia dedicata al film “Barbie”

Le 23 ragazze in gara hanno incantato il folto pubblico presente esibendosi dapprima nelle coreografie dedicate al film evento “Barbie” per ricevere, poi, un calorosissimo applauso quando sonoscene in scena riportando l’atmosfera nei meravigliosi anni 70 con il fashion show “Flower Power” dedicato alla cultura hippie.
L’ evento, ottava tappa del Tour delle Finali Regionali di Miss Italia, nell’ambito della kermesse “Notti d’Estate 2024” promosso dalla Km Service con il patrocinio del comune di Fiumicino è stato realizzato dalla Delta Events che da oltre un decennio è agenzia esclusivista per il Lazio dello storico concorso Miss Italia.

la neo Miss Riviera Tirrenica 2024, Francesca Risi, abbracciata a Greta Caretta e Aurora Filitti

Ad incoronare la neo Miss Riviera Tirrenica 2024 Francesca Risi le assessori di Fiumicino, Federica Poggio e Monica Picca, assieme con la neo Miss Roma 2024 Beatrice Mazzoni.
Una giuria, come sempre, di altissimo livello composta dal produttore cinematografico Luca Mastrangelo, il preparatore atletico Tommaso Capezzone, lo chef personaggio televisivo Bruno Brunori, Cristina Adduci per il Codacons, Stefano Mariani per Miluna, Michela Scafati per Training Academy e in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Fiumicino Federica Poggio, assessore a Turismo e Cultura, Monica Picca, assessore ai Servizi Sociali-Pari Opportunità, Roberto Rosati, capo Relazioni Esterne, ha decretato al secondo ed al terzo posto rispettivamente Greta Caretta, 25 anni romana, e Aurora Filitti, 20 anni di Velletri.

nella foto Margherita Praticò, Monica Picca, la neo Miss Riviera Tirrenica 2024 Francesca Risi, Federica Poggio, e Miss Roma 2024 Beatrice Mazzoni

La serata condotta dalla straordinaria e sempre elegantissima “padrona di casaMargherita Praticò, per la regia del sempre attento Mario Gori, entrambi anima pulsante del concorso per il Lazio, ha visto sul palco la partecipazione della neo Miss Roma 2024, Beatrice Mazzoni che tra lo stupore generale dei presenti ha annunciato la sua personale scelta di non gareggiare, il prossimo 1 e 2 settembre, per il titolo di Miss Lazio 2024.

Beatrice Mazzoni non si candida per il titolo di Miss Lazio 2024

Miss Roma 2024, Beatrice Mazzoni

“Ho riflettuto bene – ha detto commossa dal palco – e visto che tecnicamente è possibile farlo, ho deciso di non candidarmi per il titolo di Miss Lazio che darà diritto alla vincitrice di partecipare direttamente alla seconda fase delle nazionali; parteciperò quindi alla prima fase delle nazionali mettendomi in gioco per superare questo turno ed accedere ai successi”.
Il motivo principale – ha poi concluso -, non è per immodestia, è che se dovessi diventare Miss Lazio 2024 dovrei cedere la fascia di Miss Roma 2024 ad un’altra partecipante. Oltre a non voler lasciare la mia fascia, mi sembra giusto, vista la grande visibilità che ho ricevuto in questa settimana, lasciare lo spazio di espressione ad un’altra concorrente. Sono troppo legata alla mia città natale, Roma
Una scelta che dimostra la bellezza di questo concorso capace, ancora una molta, di mostrare lo spirito davvero sincero che anima queste splendide ragazze.

Le novità del concorso Miss Italia 2024

Miss Italia, a partire dalle selezioni regionali, quest’anno ha cambiato cambia la formula che porterà all’elezione della nuove reginetta di bellezza.
Formula fortemente voluta dalla patron, Patrizia Mirigliani, che vuole valorizzare, identità, personalità, rappresentatività territoriale, talento naturale e capacità inventiva, valorizzazione e sperimentazione di arti e mestieri, storia e formazione personale, contemporaneità ed attitudine all’uso dei nuovi media, insieme con importanti e significativi elementi di femminilità, intesa come leadership femminile ma anche come recupero di tutte quelle valenze di genere in continua evoluzione, ed ancora apertura ad iniziative di solidarietà e di inclusione insieme con azioni di partecipazione attiva alla vita sociale.
Obiettivo principale delle miss dell’edizione 2024 sarà quello di farsi eleggere, non solo esclusivamente per l’estetica, ma anche per il loro talento oppure per la loro capacità di comunicare emozioni e veicolare messaggi di appartenenza ma anche d’attualità, creando con il pubblico una forte relazione di empatia.
Le fasi nazionali saranno invece caratterizzate da una novità assoluta : Miss Italia Talent Academy.
Un’esperienza della durata di 5 giorni, durante la quale le 40 miss finaliste – costantemente filmate da videomaker esperti – avranno l’occasione di incontrare dei veri e propri “maestri” e “testimonials” delle discipline più varie ed accedere a 10 master class con altrettante quick question per singola seduta, con simulazioni di colloquio ed analisi delle most-wanted skills nei vari mondi della comunicazione, della moda, dello spettacolo.

Le prossime date del tour delle finali regionali

AGOSTO

Domenica 18 ad Anzio ( Stabilimento Tirrena – Riviera Zanardelli) : Miss Cinema Lazio 2024
Venerdì 23 a Trevignano Romano (Piazza del Molo): Miss Cinema Roma 2024
Domenica 25 ad Antrodoco (Piazza del Popolo) : Miss Framesi Lazio 2024
Martedì 27 a Grottaferrata (Park Hotel Villa Ferrata): Miss Eleganza Roma 2024 e Preselezione Finalissima Regionale Miss Lazio 2024

SETTEMBRE

Domenica 1 e Lunedì 2 a San Felice Circeo (Giardini di Vigna la Corte): Miss Lazio 2024

ph. by Roberto Antonelli

Continua a leggere

Costume e Società

Adolescenti e primi amori, da “Il Tempo delle Mele” a Tik Tok: le emozioni intense restano immutate

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

L’amore adolescenziale è un tema universale, che ha attraversato generazioni e culture, suscitando emozioni intense e ricordi indelebili. Dai tempi de “Il Tempo delle Mele”, film iconico degli anni ’80 che ha dipinto con dolcezza e ingenuità i primi turbamenti amorosi, al contesto iperconnesso e digitale dei giorni nostri, il modo in cui gli adolescenti vivono i loro primi amori è cambiato radicalmente.

Il Tempo delle Mele: innocenza e romantiche lettere

“Il Tempo delle Mele”, uscito nel 1980, è diventato un simbolo dei primi amori vissuti con trepidazione e semplicità. Il film racconta la storia di Vic, una giovane ragazza alle prese con le sue prime emozioni amorose. In quell’epoca, gli adolescenti comunicavano attraverso bigliettini scritti a mano, lettere segrete e telefonate brevi e attese con ansia. Gli incontri avvenivano spesso nei contesti scolastici o durante le feste, e il contatto fisico era limitato a timidi baci rubati o a balli lenti durante le serate danzanti.

Questa era un’epoca in cui il tempo sembrava scorrere più lentamente, e ogni gesto, sguardo o parola aveva un peso specifico. Le relazioni si sviluppavano gradualmente, alimentate da sogni, speranze e la magia dell’ignoto. L’ingenuità e l’innocenza caratterizzavano questi primi amori, in un mondo ancora lontano dalle influenze esterne del digitale e dei social media.

I primi amori nell’era digitale: tra connessione e superficialità

Oggi, l’approccio agli amori adolescenziali è molto diverso. L’avvento dei social media, delle app di messaggistica e delle piattaforme di incontri ha trasformato il modo in cui gli adolescenti si conoscono, comunicano e vivono le loro prime relazioni. Se un tempo ci si conosceva tramite amici comuni o a scuola, oggi molti ragazzi iniziano a frequentarsi dopo essersi conosciuti online, attraverso Instagram, Snapchat o TikTok.

La comunicazione, oggi, è istantanea e continua. I messaggi non si scrivono più a mano, ma si inviano tramite chat, spesso accompagnati da emoji, GIF o foto. Questo ha sicuramente reso più facile rimanere in contatto, ma ha anche cambiato il ritmo e l’intensità delle relazioni. La possibilità di essere sempre connessi ha portato a un’esposizione maggiore alle emozioni altrui, ma anche a una certa superficialità nei rapporti. Il “cuoricino” su una foto o un “like” a un post possono essere interpretati come gesti d’interesse, ma al tempo stesso riducono il tutto a un’interazione fugace, spesso priva di un vero coinvolgimento emotivo.

Le relazioni oggi possono svilupparsi molto rapidamente, e altrettanto rapidamente dissolversi. L’accesso costante alle vite altrui attraverso i social ha generato un nuovo tipo di pressione: quella di apparire sempre perfetti e di dimostrare il proprio valore attraverso l’approvazione degli altri. Questa dinamica può rendere le relazioni più fragili e meno autentiche rispetto al passato, dove l’interazione face-to-face era predominante e ogni momento vissuto insieme aveva un significato più profondo.

Le sfide del nuovo millennio: autenticità vs. immagine

Un altro aspetto critico dei primi amori nell’era moderna riguarda l’equilibrio tra la costruzione dell’immagine e la ricerca dell’autenticità. Gli adolescenti di oggi sono spesso spinti a presentare una versione idealizzata di sé stessi sui social media, che può non corrispondere alla realtà. Questo può creare aspettative irrealistiche sia su di sé che sull’altro, portando a delusioni e incomprensioni.

Inoltre, la costante esposizione ai modelli di relazione proposti da influencer e celebrità online può far sembrare che il valore di una relazione dipenda da quanto essa viene “esibita” al pubblico. Di conseguenza, molti ragazzi possono sentirsi in dovere di conformarsi a questi standard, dimenticando che le relazioni vere sono fatte di momenti privati e personali, non solo di post e storie.

Il ritorno all’essenziale: verso relazioni più consapevoli

Nonostante la digitalizzazione delle relazioni, si nota anche una crescente consapevolezza tra i giovani sulla necessità di vivere relazioni più autentiche e significative. Alcuni adolescenti stanno riscoprendo il valore del contatto umano diretto, cercando di bilanciare l’uso della tecnologia con momenti reali e condivisi. C’è una tendenza, seppur ancora timida, a riscoprire modalità di interazione più lente e personali, come l’invio di lettere, la scelta di condividere meno sui social, o l’organizzazione di incontri faccia a faccia senza l’intermediazione della tecnologia.

Il passaggio dai tempi de “Il Tempo delle Mele” all’era dei social media ha profondamente cambiato il modo in cui gli adolescenti vivono i loro primi amori. Se da un lato la tecnologia ha facilitato la comunicazione e l’accesso alle informazioni, dall’altro ha introdotto nuove sfide legate alla superficialità e alla pressione sociale. Tuttavia, l’essenza dell’amore adolescenziale – fatta di emozioni intense, scoperte e vulnerabilità – rimane immutata. La sfida per i giovani di oggi è trovare un equilibrio tra l’uso della tecnologia e la ricerca di relazioni autentiche e significative, che possano lasciare un segno profondo, proprio come accadeva ai tempi delle mele.

Continua a leggere

Costume e Società

A Roma un Ferragosto alternativo al Bioparco

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Cocomeri agli animali e attività educative
 
Il 15 agosto il Bioparco di Roma è aperto. Per festeggiare Ferragosto, gli animali riceveranno durante i pasti il cocomero; i guardiani distribuiranno anguria a fette di varie dimensioni dalle 11.00 alle 14.30 a: macachi del Giappone, lemuri catta, elefanti asiatici, orsi bruni e scimpanzé. Mentre otarie della California e pinguini del Capo mangeranno rispettivamente alle 15.30 e 16.00.
 
Durante la giornata poi, dalle ore 11.00 alle 17.00, le famiglie potranno partecipare all’attività educativa ‘Chi non si adatta è perduto’. In compagnia di un operatore didattico, si osserveranno da vicino animali molto interessanti come gechi del Madagascar, testuggini dalle zampe rosse, rane freccia, rospi, pogone, axolotl, camaleonti e insetti stecco. Si potrà scoprire come, attraverso la selezione naturale, le forme di vita abbiano trovato adattamenti a volte molto ingegnosi per riuscire a sopravvivere. Perché alcuni anfibi hanno colori spenti e altri sgargianti? L’axolotl è un pesce? Molti animali hanno le corna, perché alcuni le perdono altri no? A queste e a tante altre domande si troverà una risposta. Inoltre, sarà possibile manipolare diversi reperti come palchi, corna, vertebre di giraffa, uova di struzzo per sperimentarne il peso, la consistenza, la forma e scoprire che ognuno di quei reperti rappresenta l’incredibile risultato di un percorso evolutivo molto lungo.
 
Prenotazione obbligatoria; si prenota il giorno stesso della visita presso il desk prenotazioni all’ingresso del parco, fino a esaurimento posti.
 
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti