Connect with us

Editoriali

BOLOGNA: IL BILANCIO DI CAPODANNO DEI CARABINIERI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Contrasto allo spaccio, represisone di furti erapine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

I Carabinieri non si sono fermati per la notte di San Silvestro, anzi per il territorio bolognese presentano il loro bilancio a L'osservatore d'Italia

Due arresti per spaccio.

In occasione dei festeggiamenti per la fine dell’anno i militari della Compagnia Bologna Centro hanno continuato l’opera di contrasto allo spaccio che attuano quotidianamente, intensificandola in relazione alle manifestazioni che hanno radunato nel Capoluogo migliaia di persone.

Nel pomeriggio di ieri, in piazza XX Settembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno tratto in arresto M. P. un quarantatreenne originario di Bari, residente ad Acquaviva delle Fonti (BA), di fatto senza fissa dimora, con precedenti di polizia, sorpreso mentre stava offrendo ad un acquirente, un moldavo del 1981, un flacone di sostanza stupefacente tipo “metadone”. A seguito di perquisizione personale addosso allo spacciatore è stato rinvenuto un ulteriore flacone di analoga sostanza. Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro. L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri Bologna in attesa della celebrazione del rito direttissimo, mentre l’acquirente è stato segnalato per “uso personale di sostanza stupefacente” al locale Ufficio Territoriale del Governo.

Ancora più intenso durante la trascorsa notte del Capodanno il lavoro per gli investigatori che all’interno del “Parco Nord” di Bologna, dove si stava svolgendo l’evento denominato MAGNETIK 2014 ed hanno tratto in arresto S. E., un ventitreenne originario di Gorizia, ivi residente, pregiudicato, sorpreso mentre stava cedendo grammi 1,1 di sostanza stupefacente tipo “ketamina” (poi appurato che sarebbe stata ceduta per 20 euro) ad uno studente 16enne originario di Como, a Bologna per festeggiare la fine dell’anno. La successiva perquisizione personale dell’arrestato ha consentito di rinvenire ulteriori grammi 16,5 di ketamina, già confezionata in 17 involucri di carata chiusi (in gergo “bag”), nonché euro 130,00 ritenuti provento della precedente attività di spaccio. Lo spacciatore, espletate le formalità di rito, è stato condotta alla Casa Circondariale “Dozza” a disposizione dell’A.G. (Dott. Stefano ORSI), lo stupefacente ed il denaro sono stati sottoposti a sequestro, lo studente è stato segnalato per “uso personale di sostanza stupefacente” al competente Ufficio Territoriale del Governo.

Due arresti per furto.

Ma i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno anche svolto decine di servizi di controllo del territorio per contrastare la commissione di reati predatori.

Nel pieno della notte del Capodanno, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti presso la ditta “La Fenicia Service” di via Larga.

Lì hanno tratto in arresto per “furto aggravato in concorso” A. A. 19enne ed I. M. 28enne, entrambi originari del Pakistan, residenti ad Argenta (FE), operai, regolari in Italia, senza precedenti di polizia, poiché avevano appena rubato dal magazzino della ditta materiale idraulico per un valore di 10.000,00 euro. I Carabinieri, allertati da personale del servizio di vigilanza privata notturna che aveva notato la serranda di accesso ai locali della ditta “semiaperta”, giunti nei locali della ditta, hanno visto degli scatoloni contenenti materiale ed attrezzatura idraulica nelle adiacenze dell’ingresso che sembravano abbandonati o pronti per essere portati via. Il sospetto che i ladri fossero ancora all’interno si è rivelato fondato: i militari infatti hanno iniziato un’accurata e minuziosa ricerca, riuscendo ad individuare i due ladri nascosti sotto delle coperte dietro alcuni cassoni in legno e scatoloni accatastati nel magazzino, dove speravano di non farsi notare. I due individui erano riusciti con semplicità ad entrare nel magazzino poiché si erano serviti di chiavi “illecitamente duplicate” dal 19enne, già dipendente della ditta e licenziato lo scorso ottobre 2013. Fuori era pronta la vettura (regolarmente prestata loro da un terzo cittadino pakistano al momento risultato estraneo ai fatti) con cui avrebbero dovuto portare via la refurtiva. Uno di loro, oltre al materiale idraulico, si era imbottito il giubbotto di lucine elettriche decorative natalizie, senza pensare che, in caso di incidente, il vetro delle luminarie nell’urto lo avrebbe potuto ferire seriamente.

Gli arrestati sono stati condotti alla locale Casa Circondariale in attesa della celebrazione del rito direttissimo, previsto per domani. Il materiale è stato restituito alla ditta.


Due persone denunciate per guida in stato di ebbrezza.

Anche i controlli alla circolazione stradale, per limitare i rischi della circolazione di soggetti in stato di ebbrezza hanno dato i loro frutti : i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno denunciato all’A.G. per “guida in stato di ebbrezza” (art.186 c.2 C.d.S.): un ventisettenne originario di Trieste, ivi residente, ed un veniticinquenne nato a Bologna, ivi residente, entrambi sorpresi alla guida di autovetture in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di bevande alcoliche, con tasso alcolemico accertato mediante etilometro rispettivamente tra 1,08 – 1,10 g/l il triestino, e tra 1,58 e 1,54 g/l il bolognese, circa il doppio ed il triplo del consentito.


Denuncia di subita rapina.

Alle ore 3.30 della notte di Capodanno, i Carabinieri della Stazione Bologna Corticella, a seguito di segnalazione, sono intervenuti in via Saliceto incrocio via Lombardi, ove poco prima un ventiseienne originario di Suzzara (MN), residente a Pegognaga (MN), mentre stava percorrendo a piedi l’incrocio, era stato avvicinato da tre individui di origine extracomunitaria, i quali dopo averlo minacciato con una bottiglia in vetro rotta, lo avevano rapinato del cellulare, quindi si erano allontanati a piedi facendo perdere le loro tracce.
 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Editoriali

Corsi di recupero per i debiti formativi: dettagli ed efficacia

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print


Ogni scrutinio di classe è diverso e proprio per questo possono essere decretate promozioni, bocciature o sospensioni di giudizio, nonché i cosiddetti debiti formativi.

In questo articolo non si vuole tanto commentare la decisione di dare 1 o 2 o 3 debiti formativi in una o più discipline, quanto l’efficienza dei corsi formativi che dovrebbero aiutare lo studente, in sospensione di giudizio, a ripassare la materia/e per poi dare l’esame “riparativo” da fine agosto a inizio settembre.

La regola ministeriale sancisce che chi “salda” il debito/i passa all’anno scolastico successivo e chi non lo supera dovrà ripetere l’anno.

Quello che spesso ci si domanda, tra docenti, è quanto l’alunno riesca a comprendere dal corso formativo e quanto sia utile lo studio individuale.

Sicuramente, il corso formativo aiuta l’alunno a ristudiare i punti di fragilità della disciplina in cui ha il debito, ma un buono studio individuale può rendere maggiormente efficace il recupero.

In questo caso, sarebbe necessario avere un’insegnante esterno che possa aiutare lo studente a focalizzarsi sui punti chiave svolti a lezione.

Essenzialmente, per questi motivi sarebbe idoneo:

  • 1. Focalizzare per memorizzare, ma anche per comprendere;
  • 2. Produrre uno schema riassuntivo sugli argomenti che appaiono più fragili da apprendere;
  • 3. Leggere gli schemi e i riassunti ad alta voce;
  • 4. Non darsi un tempo nello studio poiché ogni persona ha i suoi di tempi;
  • 5. Ripetere i concetti chiave più e più volte;
  • 6. Passare ad argomenti successivi;
  • 7. Produrre testi o comprensioni scritte per esercitarsi;
  • 8. Nella fase finale ripassare tutto a scaglioni.

Pertanto, costruirsi uno schema mentale è molto utile sia per l’alunno che per l’insegnante che, caso mai segue, individualmente il ragazzo/a.

Ecco, secondo questa progettualità di recupero, lo studente con debito/i potrebbe arrivare a risultati efficaci e fare “bella figura” davanti alla commissione di recupero. Tuttavia, la proposta vincente è si ai corsi formativi, ma anche un grande si allo studio individuale oppure accompagnato da un docente in rapporto 1/1.

Continua a leggere

Editoriali

La linguistica italiana: qual’è l’elemento che si oppone al suo cospetto?

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print


La lingua italiana nel corso dei secoli ci ha lasciato poemi, trattati, racconti e storie che al giorno d’oggi necessitano di essere interpretati da esperti ( o non ) per poterli conoscere nella loro anima. Pensiamo alla Divina Commedia di Dante Alighieri nella versione volgare dell’italiano … ecco in questo caso per interpretarla dobbiamo “tradurla nell’italiano che si parla oggi”.

Gli studiosi, i docenti possono tradurla, ma chi non è erudito o non possiede le strumentazioni adatte (vocabolari, la conoscenza della storia della lingua italiana etc …) fa sicuramente più fatica a comprenderne il significato.
Tutto quello che la lingua italiana ci ha lasciato necessita di essere analizzato poiché come primo requisito per una giusta comprensione del poema è sapere quando è stato scritto? dove è stato scritto (in quale paese)? che influenze ha subito da parte di altre lingue? quale storia c’è dietro a quel racconto?

Parlare di interpretazione linguistica è banale, si necessità di una vera e propria traduzione, ad esempio dall’italiano volgare del 1200 a quello del 1800.
Ogni epoca ha delle caratteristiche linguistiche in termini diacronici che nessuno può modificare.

Come reca il titolo dell’articolo esiste un elemento che si oppone alla pura lingua italiana (così come la conosciamo oggi): il dialetto.

In molti paesi della nostra penisola il dialetto è conservato e tutt’ora oggi si mantiene vivo. Questo accade sia al nord, al centro che al sud Italia.

L’utilizzo del dialetto, considerato una lingua a tutti gli effetti, è molto in voga in Italia poiché molte persone vogliono mantenere le proprie origini e, non solo, anche la propria unicità/identità. Per tali motivi, assolutamente non banali, la lingua italiana si confronta anche con i vari dialetti.

La dialettofonia rappresenta il suono delle parole di un determinato registro linguistico tipico di una parte della nostra Italia. A volte il solo aspetto fonetico delle parole dialettali ci permette di riconoscere, ad esempio, da quale regione arriva quella tal persona.
Il dialetto “ricalca”, in senso figurato, uno stemma che ciascuno di noi porta nel suo DNA e che non può cancellare. Tuttavia, se una persona non parla il suo dialetto non vuol dire che non gli piaccia o che non sa esprimersi, ma semplicemente possono esserci delle abitudini pregresse che non gli consentono di utilizzare il dialetto.

Solitamente questo è il caso dei giovani d’oggi che preferiscono gli slang ai codici linguistici del proprio dialetto. Una caratteristica sicuramente positiva è mantenere vive le forme dialettali a favore di un loro utilizzo altrettanto diffuso.

Continua a leggere

Editoriali

Un anno senza Silvio Berlusconi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Era il maggio del 2016, mancavano pochi giorni alla sfida tra Beppe Sala e Stefano Parisi candidati sindaco di Milano.
Io ero un “semplice” candidato nel municipio 8 ove ero residente.
Una serata elettorale come tante io, ovviamente, giacca e cravatta come “protocollo detta”.
Si avvicina un amico e mi fa: vuoi venire a salutare il presidente?
Io tentenno – non lo nascondo, mi vergognavo un po’ – lo seguo entro in una stanza.
Presenti lui, il presidente, Maria Stella Gelmini, il mio amico ed un altro paio di persone.
Presidente lui è Massimiliano Baglioni è uno dei candidati del nostro schieramento, dice il mio amico.
Il presidente mi stringe la mano mi saluta e con un sorriso smagliante mi chiede:
Cosa pensa di me?
Ed io, mai avuti peli sulla lingua, rispondo:
Presidente non mi è particolarmente simpatico, lo ammetto, ma apprezzo in Lei quella Follia che ci unisce in Erasmo da Rotterdam.
Sorride si gira verso la Gelmini e dice:
Mary segna il numero di questo ragazzo, mi piace perché dice ciò che pensa.
Si toglie lo stemma di Forza Italia che aveva sulla giacca e lo appende sulla mia.
Non lo nascondo: sono diventato rosso.

Oggi, ad un anno dalla morte di Silvio Berlusconi riapro il cassetto della mia memoria per ricordare questo italiano che ha fatto della Follia un impero economico, una fede calcistica, una galassia di telecomunicazioni.
Conservo con cura quella spilla simbolo di  un sogno, simbolo di libertà.
Grazie ancora, presidente, ma si ricordi: non mi è, ancora oggi, simpatico.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti