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di Angelo Barraco
Bologna – Una bimba di 10 mesi versa in gravi condizioni di salute presso il reparto Pediatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna a seguito dell’ingestione di sostanze stupefacienti. Era stata trasportata in Ospedale nella notte tra lunedì e martedì, in uno stato catatonico e non reagiva agli stimoli. Dalla notizia resa nota da “Il Resto del Carlino” si apprende che in un primo momento si era pensato ad un principio di intossicazione e le sue condizioni iniziali erano molto gravi, ragion per cui è stata immediatamente trasferita al reparto di Rianimazione e i medici hanno cercato di capire bene le cause del suo malessere. Gli esami del sangue hanno appurato che non si trattava di un’intossicazione determinata da ingestione di cibo ma di ingestione di droga, presumibilmente marijuana poiché dagli esami è risultata positiva ai cannabinoidi. La piccola è stata immediatamente sottoposta alla terapia necessaria per il suo star bene ed è stata immediatamente informata la polizia dell’ospedale che a sua volta ha informato i Servizi Sociali. I genitori della piccola risiedono in un paese dell’Appennino e saranno adesso i Carabinieri ad indagare in merito a quanto accaduto quella notte, gli inquirenti inoltre stanno svolgendo gli accertamenti necessari per capire come la bimba abbia assunto la droga. Si apprende inoltre che la coppie era nota alle forze dell’ordine per vicende legate allo spaccio. La Procura e il Tribunale dei minori sono stati informati in merito a quanto accaduto e la coppia potrebbe essere indagata per lesioni colpose. L’episodio riporta alla mente quanto accaduto il 2 marzo 2016, quando una bambina di Lucca di 14 mesi ha ingerito un mix di cocaina e ansiolitici ed è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. Anche in questo caso, come il precedente, la piccola è arrivata in ospedale in stato di semi incoscienza e dalle analisi è emerso che aveva ingerito una sostanza eccitate -la cocaina- e una calmante –l’ansiolitico- che possono cagionare un arresto respiratorio. I genitori della piccola sono italiani, il padre lavora e la madre è casalinga e spesso sono i nonni e altri parenti a badare alla piccola che oltretutto frequenta anche il nido. Si ritiene che non abbia potuto prendere la sola la droga perché troppo non cammina.
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