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Cronaca

BLITZ A VENTIMIGLIA: SMANTELLATO ACCAMPAMENTO DI MIGRANTI E ATTIVISTI

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Tempo di lettura 3 minuti Gli attivisti, accampati sugli scogli fanno sapere che non torneranno indietro. Arrestato un bosniaco con mandato di cattura internazionale

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di Cinzia Marchegiani

Ventimiglia – Dalle prime ore dell’alba è scattato il blitz della Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri per poter sgomberare l’accampamento della zona dei Balzi Rossi ormai noto alle istituzioni al confine tra l’Italia e Francia, costituito da un centinaio di migranti, che da oltre tre mesi occupano l’area, supportati anche dai centri sociali. La protesta degli attivisti e dei migranti aveva preso il via nella notte, con il successivo spostamento sugli scogli. Dai media locali si apprende che mentre era in atto la protesta sugli scogli sulla strada era iniziata l’operazione di pulizia dell’aiuola occupata. Gli uomini della Dock’s Lanterna e gli operai dell’ufficio tecnico comunale si sono impegnati nella rimozione della tendopoli creata negli ultimi mesi. Con una ruspa e diversi container è stata fatta pulizia. Il personale della nettezza urbana ha rimosso tutte le tende e tutto ciò che era stato accumulato nella piazzola di sosta. Di fatto la tendopoli è stata caricata di peso nei camion dei rifiuti.

Purtroppo la situazione era divenuta insostenibile. A giugno quando i migranti avevano raggiunto il confine e non era stato consentito loro di proseguire in Francia, la maggior parte era ospite di un centro di prima accoglienza gestito dalla Croce Rossa vicino alla stazione, ma un centinaio di loro si era accampato sulla scogliera di Ponte san Ludovico per manifestare contro il divieto, occupando anche la pinetina di fronte alla barriera, che aveva da subito sollevato proteste degli abitanti e dello stesso sindaco Ioculano.

L’assessore alla Legalità, Sonia Viale proprio qualche giorno fa spiegava: “La situazione è diventata intollerabile, non soltanto questi signori sono in una situazione di continua illegalità ma ieri siamo arrivati al punto che hanno bloccato per un'ora la frontiera con la Francia. La frontiera di uno Stato sovrano. E le forze di polizia non hanno potuto fare altro che fermare le automobili in arrivo e consigliare di passare la frontiera in un altro punto”.

Blitz e sgombero tendopoli. Per poter procedere allo sgombero la frontiera di Ponte San Ludovico a Ventimiglia è stata chiusa blindata. Il blitz imponente di forze dell'ordine, oltre un centinaio di uomini tra Polizia e Carabinieri, iniziato alle prime ore dell’alba è stato attivato con numerose camionette, pullman e mezzi blindati, che hanno circondato la zona, dove oltre ai migranti, vi erano attivisti francesi e italiani organizzati in una associazione denominata “No Border Ventimiglia”. Gli attivisti, di fronte al massiccio dispiegamento di forze si erano spostati sugli scogli chiedendo ai migranti di seguirli. 

L’operazione dello sgombero dell’area ormai occupata è stato permesso grazie all’ordine della Procura della Repubblica di Imperia che ha permesso di attivare le procedure della stessa Polizia e Carabinieri oggi presenti in massa, circa un centinaio di uomini.

Presenza delle itituzioni comunali. Il sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano accompagnato da tutta l'amministrazione comunale cittadina era presente per assistere direttamente all’operazione di sgombero.

Arresto immediato per un bosniaco. Tra le persone allontanate dal presidio è stato trovato un 40enne di origine bosniaca sul quale pendeva una mandato di cattura internazionale.

Ora gli attivisti sono tutti ammassati sugli scogli già da parecchie ore. Il Vescovo Suetta media con gli attivisti. In soccorso degli attivisti è arrivato il Vescovo Antonio Suetta che è direttamente salito sugli stessi scogli per poter parlare ai manifestanti.

Denuncia dal profilo Facebook di "NO BORDERS VENTIMIGLIA". Dal profilo Facebook, il presidio “No Borders Ventimiglia” fa sapere: “Quello che succede oltre gli scogli! Ruspe, nettezza urbana e sbirri per cancellare il presidio No border di Ventimiglia. Noi resistiamo sugli scogli. we are not going back”. Gli attivisti, cercando di comunicare tramite internet con chi li segue e fanno sapere: “Si continua a resistere sugli scogli. Militarizzata l’area, devastata e saccheggiata l’area del campo. Persone che tentavano di raggiungere il presidio per dare solidarietà sono state portate in questura. Minacce di identificazione e denuncia per tutti. Alla faccia del welcome refugees, chi lotta per la liberta di movimento viene messo a tacere”.

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Macabro ritrovamento a Vignale: Il mistero dei resti di neonati in una villetta di Parma

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A Vignale di Traversetolo, Parma, la scoperta dei resti di un neonato e forse di un altro bambino ha sconvolto la tranquilla comunità. I corpi, rinvenuti in un giardino di una villetta abbandonata, hanno portato all’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per una ragazza di 22 anni. L’autopsia sul primo neonato ha confermato che il piccolo era nato vivo, ma le cause del decesso restano ignote. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, con i RIS sul posto e la villetta sotto sequestro.

A dare l’allarme è stato un vicino, e i resti sono stati ritrovati a distanza di un mese l’uno dall’altro. La comunità di Traversetolo, circa 10mila abitanti, è sotto shock, e i dettagli emersi non fanno che aumentare l’angoscia. Il sindaco Simone Dall’Orto ha descritto il quartiere come un’area benestante e tranquilla, dove nessuno si sarebbe aspettato una tragedia del genere.

Gli inquirenti stanno interrogando la giovane e il suo fidanzato, cercando di capire se la ragazza abbia agito da sola o se ci siano stati complici. Il fidanzato, che ha dichiarato di non sapere nulla della gravidanza, ha affermato che la loro relazione si era raffreddata negli ultimi tempi. Un dettaglio significativo è che la giovane era appena tornata da un viaggio in America, postando foto sui social mentre emergevano le notizie sul ritrovamento del cadavere.

La vicenda è ancora avvolta nel mistero, e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, che potrebbero portare alla scoperta di altri corpi e chiarire le dinamiche di questo oscuro dramma.

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Germania, stretta sui controlli ai confini: un esempio per l’Italia?

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Il governo tedesco introduce controlli rigorosi. Italia pronta a valutare la stessa via per la sicurezza nazionale

Il governo tedesco ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per sei mesi, sospendendo temporaneamente l’accordo di Schengen. L’iniziativa, annunciata dal cancelliere Olaf Scholz e dal ministro dell’Interno Nancy Faeser, mira a combattere l’immigrazione clandestina e identificare potenziali estremisti islamici. Faeser ha dichiarato: “I controlli ci permetteranno di fermare i criminali e proteggere la sicurezza nazionale”.

In Italia, il governo osserva con attenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elogiato l’approccio tedesco, affermando che “l’Italia dovrebbe considerare misure simili per garantire il controllo dei flussi migratori e migliorare la sicurezza”.

Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha espresso sostegno all’iniziativa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle frontiere esterne dell’UE.

Dall’opposizione italiana, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato la misura, sostenendo che “questo approccio può danneggiare la solidarietà europea”. Schlein ha insistito sulla necessità di politiche migratorie basate sulla condivisione delle responsabilità tra i paesi membri.

Sul fronte tedesco, i Verdi hanno espresso perplessità, ribadendo che i controlli non devono compromettere i diritti umani e chiedendo una maggiore attenzione agli aspetti umanitari della migrazione. Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD), invece, ha applaudito la decisione, richiedendo controlli ancora più severi.

Queste misure giungono in un momento in cui l’Europa è di fronte a una crescente pressione migratoria, e la cooperazione tra gli Stati membri appare cruciale. L’approccio della Germania, sebbene temporaneo, potrebbe fornire spunti per l’Italia, che sta cercando soluzioni a lungo termine per affrontare la gestione dei flussi migratori.

Meloni: Lavoriamo a soluzioni innovative sui migranti, occhi puntati sul modello Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ribadito la volontà di esplorare nuove strategie per la gestione dei migranti, con particolare attenzione al protocollo Italia-Albania. Meloni ha dichiarato che il progetto richiede ulteriore lavoro, ma potrebbe rappresentare un modello innovativo in Europa per processare le richieste d’asilo. Sottolineata anche la necessità di intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo forze di sicurezza e intelligence.

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Tentato assassinio a Donald Trump: Fermato un 58enne armato di AK47 in Florida

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Un nuovo attentato contro Donald Trump è stato sventato mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo club di West Palm Beach, Florida. Ryan Wesley Routh, 58 anni, proveniente dalle Hawaii, ha puntato un fucile contro Trump. Un agente del Secret Service ha individuato l’arma e aperto il fuoco, mettendo in fuga Routh, poi arrestato senza opporre resistenza. Il sospettato è ora sotto custodia della polizia.

L’FBI ha avviato un’indagine sul tentato omicidio, mentre il movente di Routh rimane oscuro. Tra i suoi post sui social, si evidenzia un forte interesse per la guerra in Ucraina, dove ha tentato di reclutare persone per la causa di Kiev.

L’ex presidente Trump, rassicurando i suoi sostenitori, ha dichiarato: “Sto bene, non mi arrenderò mai”. Questo è il secondo attentato nei suoi confronti in due mesi, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza.

Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati tempestivamente informati dell’episodio. Harris ha espresso sollievo dichiarando: “Sono felice che stia bene. La violenza non ha posto in America”. Anche Biden ha condannato l’episodio, sottolineando l’importanza della pace e della sicurezza nel paese.

Le misure di sicurezza attorno a Trump sono state intensificate, con la presenza di cecchini a protezione immediata durante l’evacuazione. Le indagini proseguono, mentre l’episodio aumenta la tensione in vista delle prossime elezioni, a soli 51 giorni dall’apertura dei seggi.

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