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BIOLOGICO: UN AIUTO CONTRO IL TUMORE

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Tempo di lettura 5 minuti L’Italia già da alcuni anni si trova ai primi posti della graduatoria europea per la superficie coltivata con ortaggi, cereali, uva e olive biologici.

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A cura della dott.ssa Monia D’Amico Biologa Nutrizionista

In Italia il mercato del biologico è in forte espansione registrando un consistente aumento di interesse, da parte del consumatore. Secondo una ricerca dell’Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) nel primo semestre del 2013, si è registrato un incremento dell’8,8 % del mercato biologico contro il calo del 3,7% del consumo alimentare convenzionale. L’Italia già da alcuni anni si trova ai primi posti della graduatoria europea per la superficie coltivata con ortaggi, cereali, uva e olive biologici. 
 

Un prodotto biologico è veramente sicuro come si dice?
ll biologico risulta sicuramente più salutare del prodotto convenzionale possedendo un maggiore valore nutritivo e meno prodotti chimici tossici per la salute.
Una valutazione completa degli effetti sulla salute legati alla nutrizione biologica rispetto a prodotti alimentari convenzionali può essere complicata poiché non ci sono abbastanza dati sull’argomento.
E’ noto che come per i prodotti convenzionali, i nutrienti contenuti negli alimenti biologici sono variabili a causa delle differenze che si sono utilizzate nella copertura del suolo e nella maturità del prodotto. L’apporto di nutrienti che si ritrova in un prodotto varia anche da agricoltore ad agricoltore e di anno in anno. Tuttavia, ci sono studi che mostrano in modo netto che le varietà biologiche forniscono dei livelli significativamente maggiori di vitamina C, ferro, magnesio e fosforo, rispetto al prodotto non biologico.
Sono più elevati i livelli di sostanze nutritive ma significativamente più bassi i livelli di nitrati e residui di pesticidi. Inoltre, con l'eccezione di frumento, avena e vino, gli alimenti biologici in genere forniscono maggiori livelli di antiossidanti fitochimici (antociani, flavonoidi e carotenoidi). 
Studi in vitro con frutta e verdura biologici hanno dimostrato una maggiore attività antiossidante, un’azione di soppressione dell'azione mutagena di composti tossici e inibizione della proliferazione di alcune linee cellulari tumorali. Chiari benefici per la salute sono stati dimostrati dal consumo di latticini biologici nei confronti della dermatite allergica (2).
I prodotti biologici sono regolamentati da una specifica e rigorosa normativa europea che prevede il controllo e la certificazione del processo produttivo. L'agricoltura biologica è sottoposta a controlli che riguardano tutta la filiera produttiva e l’avvenuto controllo deve comparire sull'etichetta. Il sistema di controllo è uniforme in tutta l'Unione Europea e stabilito, sia per la coltivazione delle piante che per l'allevamento degli animali, da specifici regolamenti dell'Unione Europea stessa.

Mangiare biologico vuol dire anche rispettare la salute dell’uomo e dell’ambiente in cui viviamo.

Tutti i prodotti derivati da agricoltura biologica sono ottenuti mediante tecniche che escludono l'uso di prodotti chimici di sintesi come concimi, antiparassitari e pesticidi ma utilizzando come fertilizzanti concimi organici (letame), prodotti derivati dal mondo naturale, (animale, vegetale, o minerale).
Inoltre sono previste lavorazioni ridotte del terreno e rispetto delle stagionalità nelle coltivazioni.
I terreni utilizzati per l’agricoltura biologica sono lontani da fonti di inquinamento (industrie, autostrade, ecc) e non devono essere stati trattati con prodotti chimici per alcuni anni.
Il sistema produttivo su cui si basa l’agricoltura biologica esclude qualsiasi ingrediente proveniente da organismi geneticamente modificati, conservando e migliorando le caratteristiche del suolo e rispettando le varie forme di vita e la biodiversità.
L’agricoltura biologica contribuisce alla riduzione del consumo energetico necessario per la produzione dei prodotti chimici di sintesi e preserva l’ambiente e il suolo dai residui di concimi, pesticidi e sostanze contaminanti che inquinano le falde acquifere.
Gli animali dai quali si ricavano carni e derivati biologici devono essere alimentati rispettando il loro fabbisogno con prodotti vegetali ottenuti anch'essi con metodo di produzione biologico, coltivati di preferenza nella stessa azienda o nel comprensorio in cui l'azienda ricade.
L'allevamento biologico è strettamente legato alla terra e i sistemi di allevamento adottati devono soddisfare i bisogni etologici e fisiologici degli animali. E' vietato l'impiego di razze ottenute mediante manipolazione genetica e utilizzo di antibiotici negli animali come avviene negli allevamenti intensivi.
Non sempre un alimento biologico sano e pregiato è anche più buono nel sapore e più bello nell’aspetto.

Non sempre frutta e verdura biologici sono apprezzati per la loro bontà o per le loro forme e colori accattivanti nonostante siano nutrizionalmente più validi. Se guadiamo nel reparto ortofrutta biologico vedremo spesso frutti più piccoli del normale, meno colorati e meno attraenti, verdure di piccolo taglio e ortaggi non lucidi e che appaiono un po’ come se fossero stati appena raccolti. La frutta e verdura biologica poi rispettando la stagionalità non sempre sono disponibili con tutta la varietà che troviamo per i corrispondenti prodotti convenzionali. Queste caratteristiche rendono i prodotti poco appetibili da parte del consumatore.
Un prodotto i cui ingredienti sono ottenuti interamente da materie prime biologiche risulta sempre più pregiato rispetto al convenzionale e questo lo possiamo vedere facilmente leggendo gli ingredienti in etichetta del prodotto che solitamente sono scelti con maggiore cura rispetto agli ingredienti tradizionali. Un esempio importante a tale riguardo è nel prodotto da forno industriale tradizionale come un biscotto o una fetta biscottata che contiene tra i grassi sempre grasso o olio di palma di scarso valore nutrizionale ma che spesso nell’equivalente prodotto biologico è sostituito da olio extravergine d’oliva. Questo è uno dei punti forti di questi prodotti che non può essere sottovalutato.
Mangiare biologico vuol dire avere un’alimentazione più variata
Nei negozi biologici troviamo spesso molta più varietà di un determinato prodotto, rispetto al medesimo in un supermercato convenzionale. Il consumo di cibo biologico è associato ad una maggiore scelta, da parte del consumatore, nel prodotto da aquistare: per intenderci e rimanere all’esempio precedente un biscotto tradizionale è quasi sempre di frumento mentre un biscotto biologico spesso è di kamut (speciale varietà del grano duro), di farro ( un varietà di frumento molto antica) o di altre farine di cereali integrali. Si possono trovare molti tipi diversi di riso, compresi riso integrale e semintegrale e molte varietà di legumi. I negozi biologici spesso contengono pure accanto ai formaggi e alle carni e al pesce molti prodotti contenenti proteine di origine vegetale adatti al consumo da parte di vegetariani e vegani: tofu e formaggi vegetali, seitan e salumi vegetali. Dato quanto è importante la varietà nella nostra alimentazione, questo aspetto valorizza ancora di più il prodotto biologico rispetto al prodotto tradizionale.

Come riconosciamo i prodotti biologici
Sulle confezioni dei prodotti biologici devono comparire etichette riportanti le seguenti diciture ed informazioni obbligatorie:
1. da agricoltura biologica – regime di controllo CEE
2. nome e sigla organismo di controllo
3. codice del produttore
Il controllo delle produzioni biologiche in Italia viene effettuato da appositi organismi autorizzati e riconosciuti dalla CEE che effettuano controlli periodici nelle aziende, e analisi delle produzioni garantendo l'applicazione dei regolamenti comunitari.

Il prodotto biologico ha un costo superiore rispetto al medesimo prodotto convenzionale.
Il prezzo più elevato è dovuto ai costi superiori per il produttore che deve, per esempio, diserbare un campo di ortaggi a mano senza usare prodotti chimici, essiccare la pasta a velocità più lenta, sostenere i costi di riconversione dei campi da convenzionali a biologici. Solo un adeguato sovrapprezzo (che vada a coprire i maggiori costi e rischi), può rendere conveniente coltivare in modo biologico. Tuttavia, le differenze si stanno riducendo, soprattutto per alcuni tipi di alimenti (olio, vino, pasta). Questo è dovuto al fatto che è cresciuta la disponibilità e reperibilità del prodotto biologico non più solamente in piccoli negozi specializzati ma anche nella grande distribuzione. In tutti i supermercati troviamo scaffali adibiti ai prodotti biologici e spesso lo stesso supermercato produce prodotti biologici con la sua etichetta a prezzi più bassi del produttore esclusivamente biologico.

Ovviamente non è possibile eliminare del tutto la differenza di prezzo ma è auspicabile un alleggerimento dei costi con la crescente diffusione di questi prodotti negli ipermercati e il possibile coinvolgimento delle multinazionali dell’alimentazione. In questo senso, nuove forme di distribuzione dei prodotti, come ad esempio la “filiera corta”, potrebbero ridurre ancora i costi: si tratta di un sistema che ha ormai la sua rete ben consolidata nei cosiddetti GAS, ovvero i Gruppi d’Acquisto Solidali (rintracciabili anche su Internet), nei quali diverse famiglie (in genere 10-15) contrattano direttamente con il produttore l’acquisto di prodotti a prezzi vantaggiosi.

Contatti:
Dott.ssa Monia D’Amico Biologa Nutrizionista 3476003990

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Editoriali

Corsi di recupero per i debiti formativi: dettagli ed efficacia

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Ogni scrutinio di classe è diverso e proprio per questo possono essere decretate promozioni, bocciature o sospensioni di giudizio, nonché i cosiddetti debiti formativi.

In questo articolo non si vuole tanto commentare la decisione di dare 1 o 2 o 3 debiti formativi in una o più discipline, quanto l’efficienza dei corsi formativi che dovrebbero aiutare lo studente, in sospensione di giudizio, a ripassare la materia/e per poi dare l’esame “riparativo” da fine agosto a inizio settembre.

La regola ministeriale sancisce che chi “salda” il debito/i passa all’anno scolastico successivo e chi non lo supera dovrà ripetere l’anno.

Quello che spesso ci si domanda, tra docenti, è quanto l’alunno riesca a comprendere dal corso formativo e quanto sia utile lo studio individuale.

Sicuramente, il corso formativo aiuta l’alunno a ristudiare i punti di fragilità della disciplina in cui ha il debito, ma un buono studio individuale può rendere maggiormente efficace il recupero.

In questo caso, sarebbe necessario avere un’insegnante esterno che possa aiutare lo studente a focalizzarsi sui punti chiave svolti a lezione.

Essenzialmente, per questi motivi sarebbe idoneo:

  • 1. Focalizzare per memorizzare, ma anche per comprendere;
  • 2. Produrre uno schema riassuntivo sugli argomenti che appaiono più fragili da apprendere;
  • 3. Leggere gli schemi e i riassunti ad alta voce;
  • 4. Non darsi un tempo nello studio poiché ogni persona ha i suoi di tempi;
  • 5. Ripetere i concetti chiave più e più volte;
  • 6. Passare ad argomenti successivi;
  • 7. Produrre testi o comprensioni scritte per esercitarsi;
  • 8. Nella fase finale ripassare tutto a scaglioni.

Pertanto, costruirsi uno schema mentale è molto utile sia per l’alunno che per l’insegnante che, caso mai segue, individualmente il ragazzo/a.

Ecco, secondo questa progettualità di recupero, lo studente con debito/i potrebbe arrivare a risultati efficaci e fare “bella figura” davanti alla commissione di recupero. Tuttavia, la proposta vincente è si ai corsi formativi, ma anche un grande si allo studio individuale oppure accompagnato da un docente in rapporto 1/1.

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Editoriali

La linguistica italiana: qual’è l’elemento che si oppone al suo cospetto?

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La lingua italiana nel corso dei secoli ci ha lasciato poemi, trattati, racconti e storie che al giorno d’oggi necessitano di essere interpretati da esperti ( o non ) per poterli conoscere nella loro anima. Pensiamo alla Divina Commedia di Dante Alighieri nella versione volgare dell’italiano … ecco in questo caso per interpretarla dobbiamo “tradurla nell’italiano che si parla oggi”.

Gli studiosi, i docenti possono tradurla, ma chi non è erudito o non possiede le strumentazioni adatte (vocabolari, la conoscenza della storia della lingua italiana etc …) fa sicuramente più fatica a comprenderne il significato.
Tutto quello che la lingua italiana ci ha lasciato necessita di essere analizzato poiché come primo requisito per una giusta comprensione del poema è sapere quando è stato scritto? dove è stato scritto (in quale paese)? che influenze ha subito da parte di altre lingue? quale storia c’è dietro a quel racconto?

Parlare di interpretazione linguistica è banale, si necessità di una vera e propria traduzione, ad esempio dall’italiano volgare del 1200 a quello del 1800.
Ogni epoca ha delle caratteristiche linguistiche in termini diacronici che nessuno può modificare.

Come reca il titolo dell’articolo esiste un elemento che si oppone alla pura lingua italiana (così come la conosciamo oggi): il dialetto.

In molti paesi della nostra penisola il dialetto è conservato e tutt’ora oggi si mantiene vivo. Questo accade sia al nord, al centro che al sud Italia.

L’utilizzo del dialetto, considerato una lingua a tutti gli effetti, è molto in voga in Italia poiché molte persone vogliono mantenere le proprie origini e, non solo, anche la propria unicità/identità. Per tali motivi, assolutamente non banali, la lingua italiana si confronta anche con i vari dialetti.

La dialettofonia rappresenta il suono delle parole di un determinato registro linguistico tipico di una parte della nostra Italia. A volte il solo aspetto fonetico delle parole dialettali ci permette di riconoscere, ad esempio, da quale regione arriva quella tal persona.
Il dialetto “ricalca”, in senso figurato, uno stemma che ciascuno di noi porta nel suo DNA e che non può cancellare. Tuttavia, se una persona non parla il suo dialetto non vuol dire che non gli piaccia o che non sa esprimersi, ma semplicemente possono esserci delle abitudini pregresse che non gli consentono di utilizzare il dialetto.

Solitamente questo è il caso dei giovani d’oggi che preferiscono gli slang ai codici linguistici del proprio dialetto. Una caratteristica sicuramente positiva è mantenere vive le forme dialettali a favore di un loro utilizzo altrettanto diffuso.

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Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

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“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

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