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Milano – Il Cantautore Biagio Antonacci è imputato per un’evasione fiscale che ammonterebbe a 3,5 milioni di euro. Malgrado si fosse regolarizzato con l’Agenzia delle Entrate nel 2012, a seguito di una verifica fatta nel 2008 e che ha fatto nascere l’inchiesta, è adesso imputato per infedele dichiarazione dei redditi. Antonacci è stato rinviato a giudizio con citazione diretta dal pm Carlo Nocerino. Nel corso del dibattimento ha parlato un sottoufficiale della Guardia di Finanza che ha spiegato come sarebbe avvenuto il meccanismo dell’evasione. Secondo la ricostruzione fatta, il cantautore si sarebbe servito di due società italiane e una estera per pagare meno tasse. Antonacci avrebbe dichiarato, dal 2004 al 2008, “elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo”. Le società in oggetto sarebbero la “Iris”, “Basta edizioni musicali” e Forum Vision” (con base a Londra), il sottoufficiale ha spiegato che le società “Iris” e “Forum Vision” sono nate per gestire i diritti che riguardano la musica e l’immagine e in base ad un accordo risalente al 2000, le società avrebbero ceduto i diritti all’etichetta Universal fino al 2007, successivamente il cantante si è legato alla Sony. La società “Iris” era sotto l’amministrazione del fratello e uno dei soci era anche il padre. E’ emerso che le società avrebbero incassato 15 miliardi di vecchie lire come anticipi minimi garantiti ma avrebbe versato tasse per un importo inferiore. Il finanziere aveva svolto anche indagini fiscali sulle etichette sopracitate e riferisce: “questa interposizione tra l'artista e le case discografiche era in frode alle leggi fiscali” aggiungendo che era stata qualificata come “abuso del diritto”.
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