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Redazione Lazio

BERLUSCONI, CASO RUBY: FINE DELLA CORSA

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Tempo di lettura 2 minutiPena più alta rispetto all'accusa che aveva chiesto sei anni.

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Milano – La quarta sezione penale del Tribunale di Milano ha condannato Silvio Berlusconi a 7 anni e lo ha interdetto dai pubblici uffici. Questo l’epilogo del processo Ruby che vedeva il cavaliere imputato per concussione e prostituzione minorile.

La sentenza è arrivata dopo 6 ore di camera di consiglio. I giudici Orsola De Cristofaro, Carmela D'Elia e il presidente Giulia Turri si sono ritirati verso le 9.45, dopo che la difesa aveva depositato alcune memorie ad integrazione delle arringhe pronunciate il 3 giugno scorso e la Procura aveva rinunciato alle repliche. Le richieste dell'accusa

Il 13 maggio scorso il procuratore aggiunto Ilda Boccassini (oggi in ferie, sostituita dal Procuratore Edmondo Bruti Liberati) e il pm Antonio Sangermano avevano chiesto 6 anni di carcere (cinque anni per concussione e uno per prostituzione minorile), senza attenuanti, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto di assumere cariche in strutture praticate abitualmente da minori.

L'arringa della difesa

I legali del Cavaliere, Niccolò Ghedini e Piero Longo, avevano invece chiesto prima l'incompetenza funzionale e territoriale del Tribunale di Milano e poi l'assoluzione del loro assistito bollando come "stratosferica e straordinaria" la pena chiesta dalla Procura.

Le conseguenze politiche

"Ripercussioni sul governo? Io ritengo di no, ma lasciate che esca. Poi, son fatti politici che non mi appartengono", ha affermato il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri a Catania, a margine dell'inaugurazione di un reparto dedicato all'assistenza ai detenuti, rispondendo ad un giornalista che le ha chiesto – prima che fosse noto l'esito del processo – se la sentenza sul caso Ruby può avere ripercussioni sul Governo Letta.

Il commento di Daniela Santanchè

“Uno schifo, una vergogna – ha dichiarato Daniela Santanchè presente al momento del verdetto – Sono voluta venire qui – ha proseguito nelle dichiarazioni –  perchè io che sono sempre dalla parte delle donne volevo vedere le tre donne che hanno giudicato il presidente Berlusconi. Sono rimasta troppo male, usare le donne, da parte di donne per una sentenza politica”.