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di Paolino Canzoneri
La Banca Centrale Europea spesso ipotizza scenari di inversione di tendenza a seguito dell'incertezza politica e questo significa che l'Europa incassa i dubbi e le perplessità sugli effetti del Brexit, sull'avvento di Donald Trump alla Casa Bianca e da una sua probabilissima chiusura a riccio delle sue politiche economiche. Oltre alla stabilità serve una visione comune e uno sforzo di ribassare il Deficit che negli USA potrebbe subire un rialzo per via delle classiche manovre "popolari" iniziali tese a "ringraziare l'elettorato" della fiducia data dal voto e a voler dimostrare che Trump sia proprio "l'uomo giusto al momento giusto" con tagli di tasse e aumento delle spese per infrastrutture. L'organo di cooperazione internazionale tra le Autorità di vigilanza, banche centrali e principali organizzazioni sovranazionali Financial Stability Review, istituito in occasione del Summit dei Gruppo dei Venti tenutosi a Londra nell’aprile 2009 ha espresso un concetto chiaro che la dice lunga su certi timori in Europa: "In uno scenario di questo tipo, l'economia della zona euro potrebbe subire impatti attraverso i canali del commercio e da possibili effetti a cascata per i maggiori tassi di interesse e di inflazione attesi negli Stati Uniti". L'Euro arranca un po sul dollaro che trova maggiori riscontri su tutte le valute specie in quelle asiatiche e vige un certo timore per l'altalenanza delle banche alle prese con oneri dei crediti in sofferenza, costi operativi alti e discontinuità di soluzioni fra paese e paese. Mario Draghi aveva già ammesso come i risultati dei bilanci delle banche siano penalizzate da politiche espansioniste e la preoccupazione maggiore che emerge sta nei crediti deteriorati ammassati nei bilanci delle banche di casa nostra. La BCE ad oggi esorta i governi a darsi una mossa approvando le riforme tanto conclamate e necessarie per evitare innalzamenti dello Spread e vede con preoccupazione che negli ultimi giorni la differenziale tra i buoni del tesoro poliennali (BTP) e i titol di stato tedeschi (BUND) si è pericolosamente avvicinato a 200 punti di base. A pochi giorni dal voto referendario salgono le tensioni per la riforma che mira a garantire maggiore stabilità di governo tramite il superamento del bicameralismo perfetto, abolizione delle province e del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL) e riduzione dei parlamentari. Per quello che ci riguarda, la BCE teme il propagarsi di tensioni sul finanziamento degli investimenti aumentando i rischi legati alle liquidità con possibili ricadute sul settore finanziario specie per l'Italia alle prese con aumenti di capitale di Monte dei Paschi di Siena e UniCredit.
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