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Luca Pagni
Bassano Romano (VT) – Carlo Leoni insieme ad altri cittadini di Bassano Romano si sono costituiti in un comitato spontaneo denominato Comitato Mobilità Bassano con la finalità di sensibilizzare ed informare i cittadini e le istituzioni del viterbese, ma anche a livello regionale e di Comunità Europea, sulle problematiche ambientali, politiche e di mobilità che interessano un ampio bacino di utenza.
“Il Comitato ha già fatto inserire nel Piano di Bacino della Mobilità della Provincia di Viterbo la richiesta dei cittadini e del Comune di Bassano Romano, di rivedere aperta la stazione ferroviaria usufruendo di finanziamenti pubblici non solo europei. E di vedersi concesse almeno 4 fermate commerciali giornaliere, per raggiungere e tornare a casa da ospedali e sedi AUSL dove poter effettuare analisi e visite mediche, e tutto quanto riguardi il diritto alla salute ed alla mobilità garantiti dalla Costituzione della Repubblica Italiana. Diritti che spesso vengono superati da interessi commerciali di singole società, in questo caso di trasporto pubblico”. Ha dichiarato Carlo Leoni.
Lo scorso 25 ottobre 2013 durante la trasmissione di RAI 3 “Buongiorno Regione Lazio” il Comitato ha evidenziato alcune problematiche ambientali locali legate anche ad una discarica di 7.000 mq piena di rifiuti, residuati sotto un impianto fotovoltaico, da dove si vedono i terreni dell'Università Agraria di Bassano Romano e la sede della Tuscia Prefabbricati che potrebbe presto smaltire in conglomerati cementizi i rifiuti delle centrali termoelettriche a Carbone di Civitavecchia.
Già il 24 luglio 2009 il problema di questa discarica veniva sollevato dall'interrogazione n. 342 del Consigliere Paolo Campanella al Presidente del Consiglio dell'Università Agraria di Bassano Romano, circa le azioni intraprese per tutelare l'Oliveto Prato Cecco "che, come è noto, è stato impiantato su una vecchia discarica comunale".
Lo Statuto del Comune di Bassano Romano, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 55 del 30/10/2006, dedica l'ART. 21 alla "Difesa dell’ambiente e dell’acqua bene comune”. Il Comune di Bassano Romano riconosce e valorizza l'ambiente, il territorio e il paesaggio come beni e risorse universali da salvaguardare sia nelle loro componenti naturalistiche che storiche e culturali. Per questo assume la difesa ambientale come dato strutturale e centrale di qualsiasi programma organico di sviluppo economico, urbanistico, sociale e civile. A tal fine, nell’ambito delle competenze attribuitegli dalla Legge, assume e sostiene interventi e progetti di recupero ambientale, naturale, di riqualificazione dell’estetica cittadina; adotta tutte le misure per contrastare e ridurre l’inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico e delle acque. Allo stesso tempo si adopera per far sì che la coscienza e la consapevolezza della centralità ambientale si diffonda sempre di più nella cittadinanza, trasformandosi in responsabilità collettiva. Considera le risorse idriche un bene comune universale e un diritto inalienabile da difendere e tutelare.
Il Comune di Bassano Romano all'ART. 22 del proprio Statuto sancisce che nell’ambito delle proprie attribuzioni, il Comune concorre a rendere effettivo il diritto alla salute, anche attraverso la promozione di un sano, equilibrato ed armonico sviluppo della persona.
«Se è vero che, commenta ancora Carlo Leoni: “Il Comune esercita le sue funzioni secondo i principi della trasparenza e garantendo la più ampia informazione sulle sue attività. In particolare esso garantisce e valorizza il diritto dei cittadini, delle formazioni sociali, degli interessati, degli utenti e delle associazioni portatrici di interessi diffusi, come espressioni della comunità locale, di concorrere allo svolgimento e al controllo delle attività poste in essere dall’amministrazione locale come enunciato nell'art. 6 dello Statuto” ci domandiamo se, come e quando, vengano attuati questi impegni statutari, a tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, visto e considerato che che la discarica di 7.000 mq si trova in un sito ad alta priorità e sopra affluenti del fiume Mignone. – Leoni conclude – Il Comitato Mobilità Bassano insieme con il Comitato dei cittadini contro le Mafie e la corruzione chiedono una piena collaborazione Istituzionale e sollecitano una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini interessati».
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