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Viterbo

BASSANO ROMANO, SCORIE INCENERITORI NEI MATTONI DI CASA NOSTRA?

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Tempo di lettura 3 minutiLa Regione Lazio ha ritenuto di non assoggettare il progetto della Tuscia Prefabbricati a Valutazione di Impatto Ambientale, riconoscendo all'iter autorizzativo la via semplificata.

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Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – Rischi ambientali ed alla salute degli uomini, scaturirebbero dall'uso di ceneri e scorie per produrre conglomerati cementizi come chiede di poter fare la Tuscia Prefabbricati a Bassano Romano. 

Il progetto industriale è stato sospeso dalla Provincia di Viterbo in attesa di cambio destinazione d'uso e del certificato di agibilità, delle strutture ex Colacem. Nel caso di specie, tali documenti andranno richiesti direttamente  al Comune di Bassano Romano, che ha già espresso vari pareri negativi, sia tecnici che di volontà politica, fin dal 2010. 

Sono stati presentati Ricorsi al Tar sia dal Comune che da alcuni imprenditori agricoli e turistici e da associazioni varie, per scongiurare un disastro ambientale a ridosso della linea ferroviaria Fl3 Roma Viterbo, di zone turistiche e di aree verdi protette da vincoli anche europei. Questo per non parlare di ippovie e di coltivazioni di patate ed olii Dop, che potrebbero essere contaminate da un progetto industriale che si trova nel bel mezzo di una riserva di caccia e di aree destinate a pascolo dell'Università Agraria, tutelate dalla Legge Galasso. 

Inoltre il progetto di recupero di rifiuti non pericolosi per la realizzazione di conglomerati cementizi in CLS, ad oggi non sembra poter garantire la salubrità di aria, terra ed acqua, non essendo state previste la campanatura dei nastri trasportatori ne la sigillatura dei camion che ogni giorno dovrebbero trasportare 158 tonnellate di materiali vari, tra cui polveri di carbone potenzialmente cancerogene, sulla strada della stazione che non ha 8 metri di carreggiata e già presenta punti di cedimento sulla ferrovia e sulla strada provinciale sottostante.

Nonostante tutto la Regione Lazio ha ritenuto di non assoggettare il progetto a Valutazione di Impatto Ambientale, riconoscendo all'iter autorizzativo la via semplificata.

Secondo l 'Arpa:

“Nel valutare i possibili recuperi delle scorie prodotte dall’incenerimento dei rifiuti bisogna porre attenzione alle possibilità di inquinamento del suolo, sottosuolo e acque sotterranee e superficiali, dovuto appunto alla presenza dei metalli pesanti e dei cloruri. 

Intanto la Colacem attesta che il cemento con polveri e scorie sarebbe più resistente.

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