Connect with us

Viterbo

BASSANO ROMANO, EX DISCARICA: BERNINI (M5S) INTERROGA IL MINISTRO SU STATO BONIFICA

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti Il M5S auspica che siano avviati al più presto i lavori di bonifica affinché l’intera area possa tornare ad essere utilizzata

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 5 minuti
image_pdfimage_print

di Gennaro Giardino

Bassano Romano (VT) – Le segnalazioni di un cittadino e vari tabella giornalistici sono gli elementi che hanno spinto il Portavoce del M5S alla Camera dei Deputati Bernini Massimiliano a depositare un’interrogazione per chiedere al Ministro di competenza lo stato dei lavori di bonifica dell’ex discarica di Bassano Romano.
 
Oltre che per la presenza di un sepolcreto di epoca romana che andrebbe valorizzato, l’intera area si presta ad un’attività agricola importante grazie alla presenza di colture in atto destinate all'alimentazione umana, di oliveti e di bestiame che pascola in prossimità della discarica. Nonostante il giudizio positivo riguardo la presa di posizione  dell'assessorato all'ambiente-energia della la provincia di Viterbo che con ordinanza n. 44 del 9 dicembre 2013 diffidava il sindaco protempore del comune di Bassano Romano di provvedere «ad adottare i necessari interventi di messa in sicurezza, di bonifica e ripristino ambientale della ex discarica comunale»  e nonostante il sindaco del comune di Bassano Romano abbia prontamente risposto con l'emanazione dell’ordinanza n. 4 del 15 gennaio 2014 che ordinava all'università agraria di Bassano Romano: «di mantenere integra la recinzione esistente, di porre dell'apposita segnaletica con cartelli e quant'altro si renda utile per segnalare l'area e impedire l'accesso a persone nonché di sorvegliare affinché quanto posto sopra rimanga integro», il M5S auspica che siano avviati al più presto i lavori di bonifica affinché l’intera area possa tornare ad essere utilizzata, senza rischio per la salute umana, per attività agricola oltre che a muoversi a tutela dei resti archeologici riscontrati in prossimità dell'area e alla loro valorizzazione. 
 
Purtroppo quello di Bassano non è l’unico caso nella nostra provincia. Come si evince dall’ “Adeguamento del Piano Regionale delle bonifiche dei siti contaminati del Lazio”, esistono 3 siti ad altissima priorità d’intervento, 8 ad alta priorità, ed altri di media e bassa priorità, di cui le procedure di bonifica, solo in rari casi, risultano essere concluse.
 
Recinzioni e divieti d’accesso sono solo un palliativo per circoscrivere il problema nel breve tempo, la bonifica è l’unica strada percorribile, oltre a quella di avviare delle azioni di sensibilizzazione sull’uso di prodotti più rispettosi dell’ambiente. 
Meno consumismo, meno imballaggi e riciclaggio dei rifiuti, sono l’unica via per evitare che il nostro territorio diventi un’unica immensa discarica.
 
"Un ringraziamento particolare va a C.L. che con la sua solerzia ha fatto sì che i riflettori istituzionali illuminassero la questione." Bernini Massimiliano Portavoce del M5S alla Camera dei Deputati

Ecco il testo dell'interrogazione:
 
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06487
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo di
Lunedì 20 ottobre 2014, seduta n. 313

MASSIMILIANO BERNINI e CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
il comune di Bassano Romano della provincia di Viterbo, insiste in un'area di grande rilevanza ambientale e storica data la presenza di boschi di querce e castagni, e da monumenti, vestigia delle epoche passate;
il suo comprensorio è attraversato da fossi e torrenti che confluiscono nel fiume Mignone, importante sia dal punto di vista naturalistico e per questo proposto come SIC (Sito di Interesse Comunitario, IT6030001), che per quello idrico, approvvigionando di acqua potabile il rivierasco comune di Civitavecchia (Roma);
il 29 giugno del 2009, il comando stazione di Oriolo Romano del Corpo forestale dello Stato, con nota acquisita al protocollo n. 47880, comunicava alla provincia di Viterbo, l'affioramento di rifiuti di varia natura su una superficie di 7.000 metri quadrati, in località Prato Cecco (Foglio n. 10, particella n. 141) nel comune di Bassano Romano;
in data 14 dicembre 2012, la giunta regionale del Lazio ha deliberato (deliberazione n. 591) il documento denominato «Adeguamento del Piano Regionale delle bonifiche dei siti contaminati del Lazio di cui alla D.C.R. 10 luglio 2002, n. 112 (Piano di Gestione dei Rifiuti del Lazio ai sensi dell'articolo 7, comma 1, della legge regionale 9 luglio 1998, n. 27, e successive integrazioni)», che individua nella regione 283 siti inquinati (aumentati a 520 a seguito di un ulteriore censimento che ha tenuto conto del «Rapporto sullo stato dell'Ambiente del Lazio nel 2004» e l'insieme delle comunicazioni pervenute alle diverse sezioni provinciali di ARPA Lazio), così classificati: n. 122 siti contaminati, n. 90 siti con necessità di ripristino ambientale e n. 71 siti con necessità di approfondimenti;
nella tabella 35 del suddetto documento, che riporta l'elenco siti ad alta priorità e lo stato di avanzamento dell’iter procedurale, l'area oggetto del presente atto è così identificata: Cod Prov.: VT085, Den. sito discarica: Loc. Prato Cecco – Bassano Romano, comune: Bassano Romano (Viterbo), P10: 4,53, Stato avanzamento iter: S.S., dove S.S. significa «Sito Segnalato», che nella tabella 34 «Stato di attivazione iter procedurale — siti ad alta priorità di intervento» rappresenta il livello più alto;
la presenza di un'alta priorità ambientale (Paragrafo II.5.5.1.2 dell'adeguamento del piano regionale delle bonifiche) indica che nel sito sono presenti stati di contaminazione in atto rischiosi per l'ambiente e per le comunità limitrofe o siti per i quali, sebbene non verificato analiticamente, si sospetti — in relazione, ad esempio, alla natura o alle modalità di stoccaggio dei rifiuti presenti nel sito o alla tipologia di attività industriale svolta — la presenza di un potenziale stato di contaminazione e di un danno ambientale in atto. Per tali siti è necessario avviare o, se avviate, concludere le procedure tecnico amministrative di bonifica del sito anche al fine di confermare la presenza di uno stato di contaminazione in atto;
nell'elenco dei siti regionali sottoposti a procedura di bonifica in corso, nella tabella relativa alla provincia di Viterbo, la tipologia di attività corrispondente al Cod. Prov. VT085 di Bassano Romano, Loc. Prato Cecco, è la discarica;
la discarica in questione è quella comunale oramai esaurita ed utilizzata con molta probabilità anche come sito per lo smaltimento dei rifiuti di una fabbrica di pantaloni, ubicata nel comprensorio comunale e ormai dismessa;
nella tabella 45 dell'adeguamento del piano regionale delle bonifiche dei siti contaminati del Lazio, riportante gli oneri economici per esecuzione attività di caratterizzazione ambientale — Aree industriali, l'area in oggetto risulta insistere su una superficie di 7.000 metri quadri con un costo per la bonifica ammontabile a 54.000,00 euro;
la presenza di un potenziale stato di contaminazione rende necessario il confinamento dell'area e per questo, l'assessorato all'ambiente-energia della la provincia di Viterbo, con ordinanza n. 44 del 9 dicembre 2013, diffidava il sindaco protempore del comune di Bassano Romano, ai sensi dell'articolo 244 del decreto legislativo n. 152 del 2006 «norme in materia ambientale», di provvedere «ad adottare i necessari interventi di messa in sicurezza, di bonifica e ripristino ambientale della ex discarica comunale» ed il sindaco del comune di Bassano Romano, con l'ordinanza n. 4 del 15 gennaio 2014, ordinava all'università agraria di Bassano Romano: «di mantenere integra la recinzione esistente, di porre dell'apposita segnaletica con cartelli e quant'altro si renda utile per segnalare l'area e impedire l'accesso a persone nonché di sorvegliare affinché quanto posto sopra rimanga integro»;
un recente articolo pubblicato sul quotidiano online «TusciaTimes.eu» basato su alcune testimonianze di abitanti del luogo, rivela come l'intera area sia cosparsa di rifiuti tra i quali anche additivi ed altri componenti chimici appartenenti all'ex fabbrica di pantaloni e che, sempre nello stesso articolo, si viene a conoscenza del fatto che tali rifiuti sono perlopiù ricoperti da un leggero strato di terra;
l'area in cui insiste l'ex discarica è prettamente agricola con colture in atto destinate all'alimentazione umana e lo dimostra la determinazione n. C2617 del 22 ottobre 2007 del direttore del dipartimento economico ed occupazionale del Lazio che svincolava la somma di «euro 59.225,00 da destinare all'impianto di un oliveto moderno in loc. Prato Cecco»;
da analisi effettuate dalla guardia di finanza e dell'ARPA Viterbo, è emerso che i parametri di «escherichia coli» presenti nelle acque del fiume Mignone, sono risultati 45.000 u.f.c./100 ml, contro il limite massimo previsto di 5.000 u.f.c./100 ml;
la Soprintendenza per i beni archeologici per l'Etruria meridionale il 18 aprile 2011 ha rilevato che l'area risulta prossima ai resti di un sepolcreto di epoca romana ed è interessata in superficie da frammenti fittili archeologici, come si è riscontrato nel corso dei sopralluoghi preliminari –:
di quali elementi il Governo disponga in relazione a quanto esposto in premessa e se non ritenga opportuno promuovere verifiche, da parte del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, in ordine allo stato dei luoghi e del livello di inquinamento;
quali iniziative si i

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

Continua a leggere

Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti