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Roma

BASKET, CAMPIONATO REGIONALE SERIE D ANTICIPO 13 GIORNATA DI ANDATA

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Tempo di lettura 3 minuti Bifera: “La prima sensazione a caldo è quella di avere una squadra di uomini veri, un gruppo di ragazzi con gli attributi che sono in grado di compattarsi quando si alza l’asticella.
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Redazione

Roma – LA-Z NB Sora 2000 da applausi ieri sera sull'ostico parquet della Palestra Petriana in Roma. I volsci, trascinati da uno scatenato Lisandro Liguori (31 punti) e Christopher Clock (28 punti), nella capitale sfoderano tutta la loro grinta e vanno meritatamente a vincere una splendida partita, la 4ª in trasferta nelle ultime 5, contro una diretta concorrente per la griglia play-off, giocata a ritmi elevatissimi e impreziosita da prestazioni personali di grande rilievo. I ragazzi di Bifera infatti disputano una gara quasi perfetta offensivamente andando ad espugnare 80-85, dopo in tempo supplementare, un parquet su cui nessuno aveva mai segnato così tanto in stagione. I bianconeri salgono così a 20 punti in classifica, secondi pari merito con i laziali ed a -4 dalla capolista Cassino. I padroni di casa partono subito forte ma al 7' il tabellone recita 12-12. La seconda frazione è davvero divertente con entrambi gli attacchi in grande giornata ed all'intervallo è 36-35 per i romani. Il terzo quarto è affare dei sorani che si costruiscono un piccolo vantaggio chiudendo al 30' sul +2 (50-52). Andiamo subito a narrare l’ultimo periodo di gioco, quello certamente più ricco in termini di colpi di scena e di emozioni: si parte con una fase della durata circa di due minuti in cui le due formazioni sciupano numerosi possessi privilegiando gli errori in fase realizzativa, tuttavia sono i sorani a rompere il ghiaccio con un tiro del nostro numero 16 Clock; il quintetto romano per ironia della sorte si risveglia immediatamente al vantaggio ospite con un ottimo rimbalzo e una realizzazione rocambolesca da parte di Ferrarese in serata.
Passano i minuti ma il copione non cambia, i due team giocano a tutto campo e non fanno pesare la stanchezza che normalmente qualsiasi squadra patirebbe dopo un match disputato con un grado di agonismo altissimo.
Ormai siamo all’epilogo, manca soltanto un minuto e trentaquattro secondi al termine e i capitolini, sempre incitati dalla loro bella tifoseria sono in vantaggio di due lunghezze, i volsci ci credono fino alla fine, in quel momento nessun veggente avrebbe potuto immaginare un finale come quello che si descrive: coach Bifera  indica ai suoi di giocare con il cronometro magari tentando l’allungo decisivo agli sgoccioli dei 24 secondi di possesso: tutto sembra perfetto quando un errore consegna il possesso ai concentratissimi padroni  di casa che tentano un contropiede  ma, fatalità  della sorte, il  giocatore Ferrarese della SS Lazio commette infrazioni di passi e  si ha  la rimessa a favore dei sorani.  Il canestro del  “riapri tutto” lo sigla l’argentino Lisandro Liguori che non perdona e realizza con una penetrazione i due punti del pareggio mentre la sirena manda  tutti all'overtime. Coach Bifera sprona i suoi nel tentare la pazzia; si ritorna sul parquet e come dice un famoso detto: “la gatta frettolosa fece i gattini ciechi” i padroni di casa non riescono a trovare i tiri vincenti e perdendo il possesso di palla e commettono  falli sistematici che mandano in lunetta il Sora che realizza impietosamente i tiri liberi a sua  disposizione con  il mattatore della serata Liguori portando a casa  il  meritato successo accompagnati dagli applausi  finali del pubblico  locale.
 

I commenti del dopo partita
Coach Stefano Bifera: “La prima sensazione a caldo è quella di avere una squadra di uomini veri, un gruppo di ragazzi con gli attributi che sono in grado di compattarsi quando si alza l’asticella.
“Sono molto contento per com’è andata la partita, il piano tattico è stato rispettato alla perfezione e siamo riusciti a limitare il loro tiro da tre punti. Loro hanno forzato molto, contenuti i lunghi, nonostante una partita non particolarmente brillante in attacco, dove i nostri tiratori hanno segnato con regolarità e messo a segno i tiri liberi  a  disposizione”.
Team Manager Damiano Carrozzo:
"E' arrivata la conferma che siamo un'ottima squadra, e vorrei rimarcare il termine "squadra", come gruppo e non solo un insieme di giocatori. Tutti portano il proprio mattone e lavorano per lo stesso obbiettivo, questo è un elemento importante. Andare a vincere sul campo della seconda, viene al termine di una partita in cui abbiamo messo il nostro marchio sulla partita. 
Ciò che mi ha impressionato di più è stata la concentrazione sul nostro obbiettivo per tutti i quaranta minuti. Nessuno ha mai sbagliato il piano partita, siamo stati precisi e molto vicini a essere una macchina perfetta. Allo stesso tempo, vedere che riusciamo a vincere bene sul campo della seconda in classifica continua ad alimentare quel morale che era già alle stelle e che ci porta a lavorare in palestra con grande voglia. Non pensiamo di essere i più forti o di essere invincibili, ma questa è sicuramente una bella iniezione di fiducia".


Il prossimo impegno dei biancocelesti è previsto per sabato 19 gennaio alle 19,00, quando sarà ospite del PalaPanico la SMIT San Cesareo
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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