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Cronaca

BARI, PROGETTAVANO ATTENTATI A ROMA E LONDRA: FERMATI TRE AFGHANI ACCUSATI DI TERRORISMO

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Tempo di lettura 2 minuti Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero sostenuto “soggetti disponibili a compiere azioni suicide o azioni combattenti nell'ambito di paesi stranieri"

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di Angelo Barraco
 
Bari – E’ stato eseguito un decreto di fermo nei confronti di tre soggetti afghani che sono accusati di terrorismo internazionale. Dalle indagini coordinate dalla Dda di Bari è emerso che stavano progettando attentati in Italia e Inghilterra. Sono indagati invece un pakistano e un afghano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sono sottoposti a fermo. Dalle indagini della Dda di Bari è emerso che i fermati farebbero parte di un’associazione per delinquere “con finalità di terrorismo internazionale, in Italia e all'estero, realizzando anche in Italia (oltre che in Francia, in Belgio) un'associazione criminale, costituente articolazione o comunque una rete di sostegno logistico di una organizzazione eversiva sovranazionale di matrice confessionale, funzionalmente collegata all'organizzazione terroristica internazionale denominata Isis, all'emirato Islamico dell'Afghanistan e di Al Qaeda”.
 
Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero sostenuto “soggetti disponibili a compiere azioni suicide o azioni combattenti nell'ambito di paesi stranieri, ed in particolare in Irak e Afghanistan con modalità di combattimento. Malgrado le peculiari e concrete situazioni fattuali facciano apparire certe ed inevitabili le gravi conseguenze in danno della vita e dell'incolumità fisica della popolazione civile, contribuendo a diffondere nella collettività paura e panico”. Le indagini che hanno portato ai fermi hanno avuto il loro inizio il 16 dicembre scorso, a seguito di un intervento dei Carabinieri presso l’Ipercoop di Santa Caterina a Bari poiché era pervenuta loro la segnalazione di 4 stranieri abbastanza sospetti. La stranezza era dovuta al fatto che uno di loro stava filmando con un cellulare il centro commerciale.
 
L’analisi dell’apparecchio ha riscontrato altri contenuti come video dell’aeroporto Bari-Palese. La Procura di Bari, in merito al materiale trovato ha detto che le foto e i video “non avendo nessun valore turistico, possono essere lette come sopralluoghi da parte della cellula per compiere attentati”. Le foto rinvenute riguardavano armi, militanti talebani, preghiere. Nel provvedimento di fermo si legge “La cellula terroristica diffondeva l'ideologia violenta della guerra santa e le tecniche di combattimento (manuali operativi, manuali di fabbricazione di esplosivi) mediante lo strumento di internet. Il cospicuo materiale informatico era in possesso dei prevenuti pronto per essere usato”. Sono state rinvenute due foto simbolicamente importanti: una della moschea Al-Masjid al-Haram e un’altra della Tour Eifell di Parigi. 

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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