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Redazione
Bari – La vicenda inquietante nasce alla vigilia di Natale quando l’imprenditore riceve una lettera anonima contenente pesanti minacce, tra cui quella di aver messo una bomba nella sua villa, con l’avvertimento che sarebbe stata rimossa solo dopo la consegna di 100mila euro in contanti oltre a 50 diamanti da mezzo carato ciascuno. Precise le modalità della consegna, una stradina isolata al confine con la Provincia di Brindisi dove la vittima avrebbe dovuto lasciare una busta, deponendola sotto un cartello stradale dopo aver simulato un bisogno impellente. Tutto era stato pianificato nei dettagli, tranne il fatto che all’appuntamento si sarebbero presentati i carabinieri al posto dell’imprenditore. Infatti, nell’autovettura della vittima, che fortunatamente aveva i vetri oscurati, ha preso posto una squadra di militari, uno di loro, somigliante all’imprenditore, ha lasciato la busta nel luogo stabilito, mentre un’altra squadra si è appostata nelle campagne adiacenti, il tutto con la copertura aerea di un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Bari.
Puntuale l’arrivo della coppia che è stata sorpresa subito dopo aver ritirato la busta. L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari in raccordo con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi. L’uomo e la donna sono ora in carcere e dovranno rispondere delle gravissime accuse a loro carico.
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