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Cronaca

BARI, INCIDENTE FERROVIARIO: POOL DI MAGISTRATI COORDINERA' LE INDAGINI

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Tempo di lettura 3 minuti Si indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario.

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di Angelo Barraco
 
Bari – Rabbia, incredulità e dolore sono i sentimenti che albergano negli animi degli italiani che oggi piangono i 27 morti e i 15 feriti ricoverati nei vari ospedali pugliesi, a seguito del disastroso incidente ferroviario avvenuto al chilometro 51, sulla linea in gestione alla società Ferrotramviaria. Un impatto violentissimo avvenuto a circa 100-110 km , fra un treno che proveniva da Andria ed era diretto a Corato e un altro treno che era partito da Corato in direzione Andria. Treni stracolmi di studenti, pendolari che si recavano a lavoro e/o si spostavano con il mezzo da una città ad un’altra quotidianamente. Un impatto che piega causa la totale distruzione dei treni, come fossero carta stropicciata che si aggroviglia tra l’erba e le pietre roventi di un afosa giornata di luglio. Le lamiere diventano prigioni taglienti di sangue e dolore che spezzano la vita a uomini, donne e bambini vittime di un indesiderato destino. La potenza dell’impatto è riscontrabile dalle foto rese note dalle autorità presenti sul posto. Uno dei due treni è rimasto con solo due vagoni, l’altro invece con uno. Per tutta la notte i Vigili del Fuoco e i soccorritori hanno tagliato le lamiere contorte, si sono avvalsi delle unità cinofile. Opereranno in tal modo fino a quando non escluderanno la presenza di altre persone. I parenti dei feriti intanto chiedono di poter far visita ai loro cari. 
 
La macchina investigativa si è subito avviata, un pool di magistrati coordinerà le indagini in merito a quanto accaduto. Non si esclude inoltre che quanto prima vi possano essere alcuni iscritti nel registro degli indagati. Si indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Si ipotizza un errore umano, ma non si escludono le altre ipotesi, guasto compreso. Dalle prime indagini è emerso che erano due i treno dekke Ferrovie del Nord Barese, che provenivano da Corato in direzione nord e uno di essi viaggiava con alcuni minuti di ritardo: circostanza che potrebbe aver indotto il capostazione di Andria a dare l’ok al treno fermo in stazione. Dieci minuti dopo è avvenuto lo scontro con il treno proveniente da Corato. Gli esami sulle scatole nere porteranno alla luce ulteriori dettagli per far luce su questa strage. Intanto si inizia a puntare il dito: c’è chi accusa la linea unica, chi l’assenza di sistemi automatici di supervisione, chi l’utilizzo della comunicazione telefonica per il via libera. Intanto emerge che i due convogli erano moderni, uno del 2005 e l’altro era del 2009 e avevano un sistema di frenatura efficiente. Intanto il Procuratore aggiunto di Trani ha sottolineato che “Non conosciamo il numero dei passeggeri perchè non è un aereo e non abbiamo una lista. Non siamo quindi attualmente certi sul bilancio definitivo della tragedia”. 
 
Sono in tanti ad aver espresso messaggi di cordoglio per quanto accaduto, sia Papa Francesco che Vladimir Putin hanno voluto mandare un messaggio di solidarietà. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito quanto accaduto “Una tragedia inammissibile". Matteo Renzi ha scritto su facebook “Lacrime e dolore per queste vite spezzate e per le loro famiglie. Ma anche tanta tanta rabbia. L'Italia ha diritto di conoscere la verità: vogliamo che sia fatta chiarezza, su tutto. In serata sarò in Puglia con gli enti locali, la Regione, la Protezione civile e i ministeri interessati”. Dopo essersi recato sul posto ha sottolineato “Accanto alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo pugliese in questo momento di dolore atroce. Voglio che risuoni forte il grazie degli italiani per la straordinaria professionalità dei soccorritori che hanno reso meno pesante un bilancio di morti comunque assurdo e inaccettabile”. 

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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