Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Angelo Barraco
Bari – Rosa Maria Radicci era una donna di 71 anni che il 13 novembre scorso è stata brutalmente uccisa nella sua villetta di Bari-Palese da una mano ignota che prima l’ha soffocata e le ha tappato con le mani la bocca e il naso impedendole di respirare e poi l’ha strangolata a mani nude, infine ha coperto la sua testa con un sacchetto di plastica, sigillandolo al collo con del nastro adesivo che ha decretato la sua morte. E’ quanto emerge dall’autopsia eseguita da Antonio De Donno presso l’istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari.
Il movente del delitto resta un mistero e sembra che gli inquirenti abbiano escluso l’ipotesi della rapina finita male in quanto nell’abitazione tutto era in ordine e non mancava nulla. Si apprende che la donna era vedova da circa 10 anni e secondo indiscrezioni le avrebbero staccato la luce perché non pagava quindi è possibile che sia stata lei ad aprire il cancello al killer. Si apprende inoltre che la vittima era corpulenta quindi è possibile che il killer l’abbia prima soffocata e poi strangolata, l’avrebbe soffocata impedendole di respirare mediante l’ostruzione delle vie respiratorie e si ipotizza che l’abbia colta alle spalle, sembrerebbe inoltre che il killer l’avrebbe prima di tutto colpita alla testa con un oggetto. Dall’autopsia è emerso che la donna era già morta quando il killer ha coperto la tua testa con una busta di plastica. La donna potrebbe aver aperto ad una persona che conosceva bene ma forse la situazione sarebbe generata fino a sfociare in tragedia; forse la signora sarebbe uscita a gettare la spazzatura e qualcuno l’avrebbe seguita fino a dentro casa dove l’aggressore l’avrebbe colta di sorpresa aggredendola alle spalle.
Gli inquirenti hanno esaminato il nastro adesivo che non hanno evidenziato impronte digitali quindi è possibile che il killer indossasse i guanti. Un esito diverso potrebbe giungere invece dalle analisi biologiche sotto le unghie della vittima, che appureranno se contengono o meno tracce di DNA. Non sono stati rinvenuti segni di colluttazione ciò significa che la donna sarebbe morta senza aver avuto il tempo di reagire all’aggressione. Sono in corso esami relativi al sangue rinvenuto sulle mani della vittima, con tutta probabilità si tratta di sangue della donna fuoriuscito a seguito di una ferita sul collo. Bisogna stabilire adesso se tale ferita sia stata generata dal nastro troppo stretto o da un’arma. L’orda della morte è stata individuata in un arco temporale che va dalle 13 alle 17. Chi ha ucciso Rosa Maria Radicci? Perché? Tanti i dubbi e i misteri che gravitano attorno a questa morte così efferata e densa di mistero. Ieri, 22 novembre, il dolore per questa immane tragedia ha unito i familiari presso la Cattedrale di Bari dove si sono svolti i funerali di Rosa Maria, dove hanno partecipato tanti amici e parenti della pittrice, vi era anche il figlio che ai cronisti che lo hanno avvicinato ha riferito: “la mamma più bella del mondo”. Il corpo della donna è stato rinvenuto la sera di domenica 13 novembre dalla figlia della donna che non riusciva più a mettersi in contatto con la donna e ha prontamente chiamato le forze dell’ordine. La donna viveva da sola e il suo corpo è stato rinvenuto in salotto, riverso nel pavimento.
Correlati