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Esteri

BARACK OBAMA? MEGLIO HILLARY CLINTON

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Un sondaggio della Cnn/Orc International non ha dubbi, il 64% degli intervistati preferisce Hillary Clinton, l’ex segretario si Stato. Polemiche in casa, non solo sul fronte Russo sul nuovo intervento che il Presidente degli Stati uniti vorrebbe portare a favore degli avversari armati di Bashar Al-Assad in Siria,

di Cinzia Marchegiani

Washington (USA) – Barack Obama sembra non godere un’ottima forma ultimamente. La sua politica interna e anche estera è sotto una gigantesca lente d’ingrandimento. Solo qualche mese fa era stato pubblicato un sondaggio della Cnn/Orc International che fotografava la fiducia degli americani al minimo storico per Obama. Il 64% degli intervistati preferiva Hillary Clinton, l’ex segretario di Stato, attribuendo alla ormai first lady la capacità di un vero leader determinato e risolutivo per affrontare e gestire le nuove crisi. A portare altre grane in casa dei democratici è la sentenza ormai storica con cui la Corte Suprema ha emesso il verdetto di inammissibilità delle nomine che Obama a interim per alte posizioni di governo che Obama ha conseguito senza aver richiesto l’approvazione del Senato.
Un processo lento e inesorabile sembra avvolgere in una spirale negativa il Presidente Barack Obama, forse perché ha disatteso quel grande sogno americano che doveva portare a compimento. Proprio in questi giorni al Consiglio di Sicurezza Nazionale degli stati uniti è ritornato sul fronte siriano, e sembra determinato a far approvare uno fondo di 500 milioni di dollari, secondo le agenzie estere, per le apparecchiature e poter istruire i militari dell’opposizione siriana, convinto che occorre aiutare glia avversari armati di Bashar Al Assad, in modo da amplificarne l’appoggio alla branca moderata.

Atteggiamento e iniziativa molto discussa in casa americana che ha fatto subito sollevare molti dubbi, poiché si potrebbe avere il rischi che le stesse armi e attrezzature possano cadere nelle mani degli islamici radicali, ma Obama afferma che tali timori sono infondati. Si legge che la US National del Consiglio di Sicurezza per evitare tale disastro, questo appoggio verrebbe fornito solo in assoluta certezza che vadano in mano dell’opposizione siriana.
Anche sul fronte russo si sono sollevati i dubbi su questo pacchetto generoso di fondi da canalizzare sul fronte siriano, l'inviato diplomatico della Russia, Vitaly Churkin delle Nazioni Unite sostiene che un fondo così cospicuo dovrebbe essere speso per qualcosa di più utile, invece di mettere altra benzina sul fuoco nel conflitto siriano, sarebbe invece opportuno trovare un’altra soluzione politica.
Anche a giugno un altro sondaggio sulla popolarità di Barack Obama segna il decadimento della popolarità e fiducia nella sua politica estera, che sembra causare i problemi interni del paese oltreoceano come l’assistenza sanitaria per gli stessi veterani e inficiare sull’accordo per lo scambio dei prigionieri talebani in Afganistan.
Barack Obama deve valutare bene questa inaspettata impopolarità…presto l’Osservatore d’Italia dedicherà un panoramica sulle aspettative dei grandi imprenditori americani che sembrano non vedere di buon occhio la politica estera di Obama soprattutto sul fronte crisi Ucraina-Russia.