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Cronaca

BAGARRE ASSOTUTELA – POVIA: CI MANCAVA PURE IL SECOLO D'ITALIA

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Tempo di lettura < 1 minutoMaritato: "Rigettiamo l'accusa di squallore e suggeriamo alla cronista di fare tanta, tanta esperienza in campo gionralistico”

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Redazione

Roma – Non trova pace la bagarre nata tra il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato e il cantautore Giuseppe Povia  in merito al brano ‘CHI COMANDA IL MONDO. Qualche giorno fa Maritato ha accusato il cantautore di aver fatto riferimenti a personaggi e inviato messaggi subliminali, attraverso il videoclip del brano,,che alimenterebbero l’antisemitismo. Sull'argomento ha scritto anche il quotidiano Il Secolo d'Italia che attraverso un articolo a firma Gloria Sabatini oltre a riproporre i fatti definisce "squallida la tesi di Assotutela".

Non ci sta il presidente di AssoTutela che rigetta al mittente le asserzioni "gratuite" della giornalista. “L'unica consolazione dei cittadini italiani, in un Paese non proprio generoso con la comunità sociale, è la libertà di espressione, garantita, riconosciuta dalla Carta e mai messa in discussione neanche tra acerrimi nemici. – Dichiara Michel Emi Maritato – Soltanto al 'Secolo d'Italia ignorano tale preziosa risorsa di cui godono le persone – incalza il presidente di AssoTutela – e si permettono di criticare, in modo anche poco originale, la spontanea opinione manifestata dal sottoscritto nei confronti di quella che continuo a ritenere una incongrua manifestazione antisemita contenuta nel testo della canzone di Povia. I Grandi Maestri del giornalismo hanno sempre chiarito che ciò che conta, in una stampa libera, è la notizia, scevra da ogni giudizio, a meno che non sia il direttore della testata a esprimersi, ruolo che non sembra ricoprire Gloria Sabatini, a meno che il pezzo di sabato 14 non sia stato scritto sotto dettatura. Rigettiamo l'accusa di squallore e suggeriamo alla cronista di fare tanta, tanta esperienza in campo gionralistico”, termina il presidente di AssoTutela.