“Apprendiamo con preoccupazione la notizia… dell’ennesimo sinistro stradale che ha visto coinvolto ancora una volta una mezzo da lavoro della società Tekneko”. È il triste inizio, ormai troppo frequente, di un comunicato del SindacatoCobas Igiene Ambientale che ci informa dell’ennesimo incidente occorso ad uno dei mezzi della società Tekneko, “società leader nel settore dell’igiene urbana”, come si legge nella loro pagina web. Al momento non si conoscono le condizioni cliniche del lavoratore coinvolto.
Una triste escalation di avvenimenti che questa settimana ha visto la società con sede ad Avezzano per ben due volte sulle pagine dei quotidiani locali: dapprima il clamoroso incendio che ha visto coinvolto, mercoledì scorso, un box della stessa ditta al bivio di Guidonia, e per la precisione in via Lago dei Tartari, e due giorni fa l’ennesimo incidente stradale proprio, come prosegue il comunicato dei Cobas, “ad Avezzano dove la società dell’imprenditore Di Carlo (titolare dell’azienda n.d.s.) è di casa”. Seguiamo ormai come testata da oltre due mesi le tante vicissitudini che vedono coinvolta la ditta Tekneko: dal malore di Marco, dipendente poi licenziato dall’azienda, all’ispezione dell’Ispettorato del Lavoro all’ex Centro Logistico di Via Fontana delle Cannetacce a Monte Compatri, al sit-in Cobas nello stesso comune, agli incidenti occorsi prima ad un mezzo in località Pantano di Monte Compatri e successivamente, penultimo in ordine temporale, a Celano, in provincia de L’ Aquila, dove per poco non si era sfiorata una vera e propria strage, senza dimenticare il ragazzo morto del cantiere Tekneko di Frascati.. Più di una volta abbiamo provato ad interpellare la ditta per conoscere le cause di questo aumento improvviso di incidenti ed in particolare per comprendere le ragioni che avevano poi portato alla critica situazione che si sta registrando nel cantiere di Monte Compatri. Ma, ad oggi, nessuna risposta da parte dell’azienda, con addirittura, come nell’audio allegato, ci si è sentiti rispondere “probabilmente non sono interessati a dichiarare nulla” alla nostra richiesta di informazioni.
Il sindacato Cobas, attento alle ragioni di tutti i lavoratori, e non solo a quelli iscritti, continua a chiedere all’azienda una maggiore attenzione alla gestione della sicurezza visto l’aumento davvero preoccupante di incidenti e di situazioni ad alto rischio all’interno dei cantieri Tekneko. “A questo punto però, termina il comunicato, dati i sempre più frequenti sinistri stradali che hanno visti negli ultimi mesi coinvolti i mezzi da lavoro della società marsicana, siamo sempre più preoccupati per la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini e auspichiamo che le Autorità Competenti facciano rapidamente chiarezza sulle dinamiche e sulle responsabilità di questa spirale d’infortuni”. Un auspicio nel quale confidiamo tutti visto e considerato che questi lavoratori prestano servizio in uno degli ambiti lavorativi più critici della società.
Proveremo, per l’ennesima volta, a chiedere all’azienda Tekneko, un incontro per comprendere le ragioni ed i motivi che stanno portando ad una escalation che inizia, sempre di più, a preoccupare tutti.