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di Raffaella Wetzl
Per noi che tutti i giorni é il 2 Aprile. Per te, amore mio, che ti fai passare il mal di testa con una presina in testa, che gioisci sorpreso e un po' spaventato da un viaggio in metropolitana, che a volte ti innamori di un'amica di mamma per un suo impercettibile dettaglio, che faresti qualunque cosa pur di avere la lingua blu ( blu colore di sta' giornata dell'autismo), che ti incanti ore davanti a un acquario, tu che fai il buffone più per te che per me perché adori il giallo dei baffi finti, tu che hai trovato dei veri amici, tu che ti ricordi la forma e il colore delle saponette e degli ascensori e delle macchine di tutti i miei amici da anni a questa parte e che ancora ti metti la giacca al contrario e parli in terza persona e non distingui il pranzo dalla cena. E i treni e le radio occupano la maggior parte delle nostre conversazioni. Per te che fai finta che abbiamo l'ascensore e mimi ogni santa volta che saliamo le scale l'apertura e la chiusura delle porte di un fantomatico ascensore. Per te che ogni giorno mi ripeti decine di volte le stesse tue paure e per te che sistemi accuratamente lo spazzolino e il telefono della doccia esattamente come sono sempre stati ieri e ogni giorno. Per te io mi auguro un futuro migliore. Ho tanta paura per il giorno in cui non ci sarò io a ricordarti che é lunedì e devi sbrigarti a lavarti e a vestirti per andare al lavoro. E quella maledetta giacca non la devi infilare al contrario. E arriverà Domenica. E tu saprai che non dovrai mettere la sveglia. Lo saprai. Ce la faremo. Ce la farai.
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