Palermo: attimi di panico per un incendio in una casa

PALERMO – Attimi di panico ieri pomeriggio quando la Sala operativa dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Palermo, é stata allertata per un incendio appartamento in uno stabile nel centro della città.

Sul posto sono intervenute diverse squadre con il supporto di un’APS (Autopompa serbatoio), un’ABP (Autobotte serbatoi), un’Auto scala e il carro fumo,  per complessivi dodici operatori che, grazie al lavoro di squadra, sono riusciti a confinare l’incendio evitando che lo stesso si propagasse negli edifici sottostanti e adiacenti. Le indagini per stabilire le cause dell’incendio sono, ancora, in corso.




Bari, consegnavano eroina a domicilio

BARI – I Carabinieri della Stazione di Castellana Grotte (BA), nel corso di uno specifico servizio antidroga, hanno arrestato un 30enne ed una 17enne, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, che da giorni monitoravano il centro cittadino, ove era stato segnalato un sospetto via vai di persone, ieri pomeriggio hanno sorpreso un soggetto, noto alle Forze dell’Ordine per i sui precedenti per spaccio di stupefacenti, il quale, a bordo della propria autovettura, insieme ad una ragazza minorenne, aveva appena consegnato alcune dosi di eroina ad un giovane del luogo.

Nel corso della successiva perquisizione, all’interno del veicolo sono stati rinvenuti ulteriori 35 grammi di sostanza stupefacente, un bilancino di precisione, la somma di circa 200 euro, ritenuta il provento dell’attività di spaccio e centinaia di confezioni in cellophane vuote. Dagli accertamenti eseguiti dai militari, è emerso che i due,  erano soliti ricevere le ordinazioni di eroina dai tossicodipendenti del luogo, in gran parte giovani, effettuando poi le consegne direttamente a domicilio.

Al termine delle formalità di rito, su disposizione delle competenti AA.GG., il 30enne è finito agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre la minorenne è stata accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza. “Fornelli” di Bari.

 




Palermo, il sindaco su visita di Papa Francesco: “Grazie a 1.500 dipendenti di comune e aziende”

PALERMO – Sono stati oltre 1.500 i dipendenti del Comune e aziende direttamente impegnati prima, durante e dopo la visita del Papa, soprattutto quelli della Polizia Municipale (circa 600 unità), della RAP, della Protezione Civile, del Coime.

A questo si aggiungono tutti quelli che hanno lavorato in sinergia con la Curia, la Prefettura e la Questura per l’organizzazione con le sue imponenti misure di sicurezza e quelli dell’area del verde che ora interverranno per il ripristino del prato al Foro Italico.

 

“A tutti questi lavoratori va un grande ringraziamento da parte di tutti noi. La città ha dato prova di grande sensibilità e maturità – ha detto il sindaco – certamente espressioni anche del grande affetto per Papa Francesco.

Collaborazione

Il Comune, in una straordinaria sinergia con tutte le istituzioni coinvolte, ha collaborato ad un evento che ha certamente una portata storica per la nostra città, per le parole che il Papa ha pronunciato su tanti temi, dalla mafia, al ruolo della Chiesa nella società, all’importanza del dialogo e dell’accoglienza, al contrasto del “populismo che non ascolta il popolo.

Una visita che è stata un successo ed una nuova prova dello spirito accogliente dei siciliani, di cui lo stesso Papa ha dato oggi riconoscimento con le parole pronunciate a Piazza San Pietro.”

Sicurezza

Sul fronte della sicurezza, ha funzionato alla perfezione la macchina organizzativa, garantendo che i diversi momenti della giornata, con la presenza in città di oltre 100 mila fedeli, si svolgessero senza intoppi.

Sembra aver funzionato la massiccia attività di sensibilizzazione svolta preventivamente: sono state “solo” 350 le vetture rimosse, nonostante la vastità dell’area interessata e nonostante per manifestazioni simili di arrivi anche a mille interventi.

I numeri

600 agenti e ufficiali della Polizia Municipale presenti sul territorio in occasione della visita papale.

A dar manforte al Corpo palermitano sono stati altri 30 poliziotti municipaliarrivati da altre città; 10 sono arrivati da Caltanissetta, 9 dai Corpi della provincia di Palermo, (Contessa Entellina, Corleone, Gangi, Montelepre, Trabia) 7 dalla provincia di Messina (Caprileone, Floresta,Militello Rosmarino) e 4 da Sciacca.

Hanno dato il loro apporto anche 15 vigili dell’Anvup l’associazione dei vigili palermitani in pensione con in testa il suo presidente Edoardo Donzelli che hanno prestato servizio in piazza Castelnuovo ed in via Decollati

Il dopo evento

Sul fronte della pulizia, puntualissimo l’intervento del personale di Rap che già nelle prime ore del mattino di oggi ha concluso le operazioni di pulizia straordinaria per riportare alla normalità le strade della città coinvolte dalla visita di Papa Francesco.

Messe in campo per ripulire le zone ricadenti su Crispi- Cala, Foro Italico, Porta Felice, Maqueda , Vittorio Emanuele, Politeama, Libertà, oltre 50 operatori afferenti all’area Igiene del Suolo con al seguito tre spazzatrici per ogni turno; 4 operai afferenti l’area Raccolta Differenziata con autocarro a vasca, 3 squadre di cui una munita di una gru e 2 di autocarri a vasca.

A tutto questo vanno aggiunti gli interventi preliminari che hanno portato a rimuovere circa 100 cassonetti RSU, 60 contenitori per la raccolta differenziata stradali (carta, vetro e plastica), 20 contenitori per abiti usati, 600 cestini gettacarte (in alcuni casi sostituiti i cestelli con sacchi trasparenti come misura di sicurezza) nell’area coinvolta dalle manifestazioni

In azione

Stamattina uomini e mezzi in campo per la ricollocazione dei cassonetti rimossi con relativa pulizia delle postazioni (già concluse le attività in centro, in itinere zona Brancaccio), svuotamento cestini, ritiro rifiuti abbandonati su strada anche con l’ausilio di pala meccanica per le discariche di rifiuti.

Per il riposizionamento dei cestini gettacarte e delle campane RD si presume di ultimare la loro ricollocazione entro 4 giorni.

“L’azienda nei due giorni precedenti – spiega l’Amministratore Unico Giuseppe Norata – è stata impegnata in diverse attività, nonchè in bonifiche straordinarie, presidi per il ritiro di rifiuti di indifferenziato e rimozione di ingombranti abbandonati su strada. Si pensi che soltanto nell’area coinvolta dalle manifestazioni sono stati segnalati e rimossi 300 ingombranti, bonificate diverse discariche tra cui via Tiro a Segno, via Lettighe, via Antonio Ugo e via Mignosi. Oggi abbiamo cercato con grandi sforzi di riconsegnare nel più breve tempo possibile la città ripulita ai palermitani e ai turisti . L’obiettivo era infatti non solo di preparare la città a questo importante evento ma di ripristinare il tutto rapidamente”.

In campo da parte di tutte le aree operative dell’azienda oltre 80 operatori, nonché un rappresentante di Rap nella due sale operative rispettivamente della Questura e quella della Protezione civile.




La Spezia, fulmine fa crollare parte del campanile di una chiesa

LA SPEZIA – Nella notte di sabato 1 settembre, un fulmine ha colpito il campanile della chiesa parrocchiale di San Cipriano, nel comune di Beverino, provocandone il crollo parziale.

La sommità del campanile è rovinata sulla strada provinciale, fortunatamente senza coinvolgere alcuno. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Brugnato, competenti per territorio, con una APS (Autopompa serbatoio) e cinque unità operative. La strada provinciale è stata chiusa al traffico nel tratto interessato dalla caduta ma la circolazione non ne ha risentito perché si è provveduto ad utilizzare come bypass un parcheggio adiacente. La cella campanaria, parzialmente interessata dal crollo, come il resto della struttura sarà oggetto di accurate verifiche tecniche da parte degli enti competenti. Sul posto anche il Sindaco e i Carabinieri.




Bergamo, scoperta macellazione abusiva di ovini

BERGAMO – I Carabinieri Forestali della Stazione di Curno sono intervenuti a seguito di indagini relative ad un caso di presunta macellazione abusiva di ovini nella zona di Valbrembo. Giunti sul posto sorprendevano un uomo di 56 anni, intento a macellare un capo ovino presso locali in proprietà, privi di qualsiasi requisito di sicurezza, igiene e salute e, dalla successiva ispezione, rinvenivano 3 carcasse macellate secondo rito islamico ma senza preventivo stordimento degli animali al fine di non infliggere loro inutili sofferenze. Oltre a ciò sono state rinvenute 9 pelli di ovino ed una notevole quantità di resti di ovini precedentemente macellati e posti in cassoni privi di qualsiasi requisito igienico sanitario.

L’autore non risulta titolare di macello riconosciuto e, tantomeno, di autorizzazione all’attività di macellazione secondo il rito islamico e quindi i Carabinieri Forestali hanno proceduto al sequestro delle carcasse, dei contenitori dei resti degli ovini, avviando il tutto alla distruzione presso idoneo impianto, e dei locali sede dell’attività.

Sono stati posti sotto sequestro anche 42 capi vivi, privi di documentazione e note di accompagnamento al trasporto, procedendo al successivo invio all’allevamento di origine in Piemonte, nelle province di Torino e Cuneo.

L’ipotesi di reato a carico del titolare, denunciato alla Procura della Repubblica di Bergamo, è quella di macellazione abusiva, prevista dal Decreto Legislativo 193 del 2007 articolo 6 che indica la pena dell’arresto da 6 mesi ad 1 anno o un’ammenda fino a 150.000 euro.

L’operazione rientra nella attività di controllo dei macelli disposta in occasione della festa islamica del sacrificio 2018, al fine di prevenire attività non conformi ai requisiti di sicurezza e salute del consumatore finale. Accanto a strutture idonee e certificate, inserite in apposito elenco, coesistono spesso attività improvvisate ed assolutamente fuori legge.




Ciampino, il commissario dichiara guerra agli insetti “pericolosi”

CIAMPINO (RM) – Al fine di prevenire la diffusione degli insetti vettori di arbovirosi, si invitano tutti i cittadini che a qualsiasi titolo hanno l’effettiva disponibilità o uso di aree o spazi esterni presenti sul territorio comunale a seguire i seguenti comportamenti:

evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea;

procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati, ma sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia; diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero, con divieto di immissione dell’acqua nei tombini;

trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, ed in tutti gli altri spazi di raccolta (quali ad esempio cortili, parcheggi ecc.), ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida. Il trattamento può essere eseguito direttamente, da parte degli stessi proprietari o utilizzatori di spazi, o avvalendosi di imprese di disinfestazione. Dovrà essere conservata documentazione attestante l’avvenuto trattamento. La periodicità dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del prodotto usato, secondo le indicazioni riportate in etichetta; indipendentemente dalla periodicità, il trattamento deve essere praticato dopo ogni pioggia;

tenere sgombre tutte le aree già indicate ai commi precedenti da qualsiasi materiale che possa determinare, in qualsiasi modo e/o maniera, il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;

evitare la formazione di raccolta d’acqua, anche in luoghi poco accessibili o nascosti quali sotterranei, cantine, intercapedini, vespai ecc.;

provvedere nel caso di fontane ornamentali, laghetti artificiali e simili, alla eventuale introduzione di pesci larvivori (pesci rossi, gambusie, ecc.);

prosciugare completamente le piscine non in esercizio, qualora queste vengano ricoperte con teli è necessario svuotare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica l’acqua in essi eventualmente accumulatasi;

non utilizzare pneumatici come zavorre per teli plastici o per altra funzione che richieda la loro esposizione all’aperto, al fine di non favorire la proliferazione di zanzare nei ristagni d’acqua che si accumulano al loro interno;

convogliare in appositi apparati di scarico la condensa prodotta dagli impianti di climatizzazione;

provvedere al taglio periodico dell’erba nei cortili, nei terreni, nelle aree incolte;

svuotare almeno due volte al giorno, lavare e capovolgere (se non utilizzati) contenitori di uso comune, quali sottovasi, abbeveratoi per animali domestici, annaffiatoi e simili, evitando, di immettere queste acque nei tombini;

evitare innaffiamenti continui delle aree cortilizie esterne alle proprietà, per non favorire l’attrazione delle zanzare;

mantenere in perfetta efficienza le grondaie, evitando la presenza nelle stesse di foglie o altro materiale che possa causare il ristagno di acqua;

pulire bene i vasi prima di portarli all’interno, durante i periodi freddi o prima di esporli all’esterno in quanto l’abitudine di portate le piante al riparo, durante l’inverno, è una delle cause che generano la schiusa delle uova invernali, non appena le piante stesse vengono di nuovo esposte e innaffiate nella stagione primaverile

Su disposizione del Commissario Prefettizio Dott.ssa Raffaela MOSCARELLA




Palermo, sequestrate alla mafia aziende leader nel settore immobiliare e del commercio di carni

PALERMO – I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, su delega della Procura della Repubblica di Palermo, hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, sottoponendo a sequestro tre complessi aziendali, oltre che 66 immobili (fra cui una villa di pregio con piscina panoramica, appartamenti e terreni), 19 autoveicoli, 36 rapporti bancari e 5 polizze vita, per un valore complessivamente stimato in € 20.966.000.

Il destinatario del sequestro è P.F., già sorvegliato speciale della P.S., con obbligo di soggiorno e con precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona. Più collaboratori di giustizia lo hanno indicato come “uomo d’onore” della famiglia mafiosa di Misilmeri (PA), legato da stretti vincoli di amicizia con l’allora capo del mandamento B.S.

Inoltre, gli stessi hanno riferito come FORMOSO avesse una consistente capacità economica, conseguita grazie ai profitti illeciti derivanti dalle attività criminali poste in essere soprattutto nel traffico di sostanze stupefacenti. Il 5 aprile di quest’anno, P.F. è stato arrestato per “associazione a delinquere di tipo mafioso”, al termine di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ed eseguite dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, nonché dai Carabinieri di Palermo e Bagheria.

Gli accertamenti patrimoniali ora condotti sono il frutto, oltre che delle tradizionali attività di ricostruzione dei patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata, di approfondimenti in materia tributaria e di repressione dei fenomeni di riciclaggio. Le investigazioni svolte dal GICO di Palermo, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, hanno così permesso di evidenziare come il F. si sia avvalso di prestanome ai quali ha fittiziamente intestato due compendi aziendali operanti nel settore della commercio all’ingrosso di carne ed un’impresa attiva nel comparto delle vendite di fabbricati e terreni, oltre che un vastissimo patrimonio immobiliare e finanziario. Le aziende sequestrate nel settore delle carni divenute leader nel commercio all’ingrosso di questi prodotti, intestate formalmente a S.Z., ritenuto prestanome di P.F.

Quest’ultimo ha esercitato la propria influenza sulle dinamiche imprenditoriali anche attraverso il proprio figlio A. (detto A.), formalmente assunto come dipendente con mansioni di contabile. Le analisi documentali effettuate durante le indagini hanno, in particolare, permesso di collegare temporalmente le fortune economiche delle aziende alle iniezioni di capitali freschi provenienti dai traffici illeciti perpetrati da F. ed all’inserimento delle stesse – che sembravano essere piccole realtà economiche ormai in grave crisi – nel novero delle imprese vicine a “cosa nostra”.

Sul versante immobiliare è stata sequestrata una società immobiliare, formalmente intestata a D.A., anch’egli ritenuto essere un prestanome di P.F. Le tre società sottoposte a sequestro sono state già affidate ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Palermo, il quale già da oggi gestisce le aziende nell’interesse della collettività, dei clienti, dei fornitori e dei dipendenti.




Roma, preso e ammanettato il rapinatore solitario del quadrante est della Capitale

ROMA – I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, al termine di una laboriosa attività d’indagine, sono riusciti a dare un nome e un volto all’autore di 4 rapine messe a segno tra febbraio e marzo dello scorso anno ai danni di uffici postali e banche del quadrante Est della Capitale.

L’attività investigativa

coordinata dalla Procura della Repubblica– Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti – presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto Dott.ssa Lucia Lotti, ha consentito di individuare gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato attraverso una attività di incrocio di risultanze probatorie emergenti dalla visione dei filmati di video sorveglianza installati nei luoghi in cui si erano verificate le rapine ed altri riscontri scientifici su impronte e analisi antropometriche. Si tratta di un pregiudicato romano di 33 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari proprio in virtù dei suoi pregressi con la giustizia, a cui i Carabinieri hanno notificato un’altra ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Roma, è scaturito grazie alla capacità dei militari di mettere in connessione il lavoro informativo e investigativo svolto dai Carabinieri delle Stazioni Roma Alessandrina, Roma Centocelle e Roma Torpignattara – avvalorati dai risultati tecnico-scientifici prodotti dai Carabinieri  della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo di via In Selci e delle Sezioni Impronte e Foto Audio Video del R.I.S. di Roma – di volta in volta chiamati ad intervenire dopo le rapine.

L’uomo, nelle sue scorribande solitarie, a volto coperto, era riuscito ad arraffare i corposi bottini nei suoi obiettivi, colpendo principalmente banche ed uffici postali, riuscendo finanche a mettere a segno più colpi in un solo giorno, minacciando i dipendenti con pistole o taglierini. Nel complesso sono state contestate quattro rapine. Unendo gli spunti in comune evidenziati nelle attività di sopralluogo e d’indagine scattati a seguito delle rapine, grazie alla certosina analisi dei filmati degli impianti di videosorveglianza degli obiettivi colpiti e, in un caso, ad un’impronta digitale esaltata in sede di sopralluogo, i Carabinieri sono riusciti a stringere il cerchio intorno al rapinatore.




‘Potere ai piccoli’, da martedì il Pirellone ospita la mostra del Lego

MILANO – Sarà inaugurata martedì 10 luglio la prima mostra personale di Riccardo Zangelmi “Potere ai Piccoli”, tutta realizzata in mattoncini LEGO®, promossa dal Consiglio regionale della Lombardia in collaborazione con LEGO Italia. L’inaugurazione, fa sapere in una nota il Pirellone, si terrà alle ore 13 presso lo Spazio Eventi al primo piano di Palazzo Pirelli, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi e degli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza. Saranno presenti anche l’artista Riccardo Zangelmi e il direttore generale di Lego Italia Paolo Lazzarin. “Mi piace sottolineare come ancora una volta Palazzo Pirelli si conferma una cornice versatile e di alto livello, in grado di ospitare diverse iniziative nel segno della cultura, dai concerti alle mostre, offerti gratuitamente ai cittadini –evidenzia il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi-. E’ questa un’esposizione adatta a grandi e piccini, che catalizzerà l’attenzione di tante persone per motivi diversi. I bambini potranno stupirsi alla vista di queste sculture, sia per l’imponenza del lavoro che comporta realizzarle, che per la divertente e originale rappresentazione di situazioni e personaggi. Tra i grandi invece non mancherà certamente chi saprà cogliere nelle opere esposte il graffio pop dell’artista e l’ironia creativa di alcune delle costruzioni”. Riccardo Zangelmi è attualmente l’unico artista italiano certificato Lego Certified Professional in un gruppo ristrettissimo di soli sedici persone in tutto il mondo. “Potere ai Piccoli” rappresenta un percorso creativo tra oggetti, ricordi e fantasie legate al mondo dell’infanzia che ha l’obiettivo di non dimenticare il bambino che è ancora in ognuno di noi. Circa quaranta opere e centinaia di migliaia di mattoncini LEGO hanno preso la forma, in un anno di lavoro, in sculture e mosaici che porteranno i visitatori a fare un tuffo nel passato e a sognare un’infanzia di gioco e divertimento dove tutto è possibile: soffiare bolle di sapone giganti o indossare le scarpe con i tacchi della mamma, o ancora ritornare piccolissimi con il ciuccio. Il tocco giocoso è presente in tutto il percorso della mostra e diventa il filo conduttore che conduce i visitatori dall’ingresso all’uscita dell’esposizione. Tra le opere esposte spiccano per dimensioni Fly, un invito al coraggio, a intraprendere il volo verso i propri sogni, che ha preso parte alla Biennale del Mosaico 2017 presso il Museo d’Arte della città di Ravenna, realizzata con circa 105.000 mattoncini, e Magic Bunny, composto da 108.000 pezzi. E ancora le sculture HOPE, la speranza, la più preziosa tra le aspirazioni, innata in ogni bambino; Chiedilo alle stelle che raffigura un universo di sogni nel quale immergersi e cercare il più importante; Goat different, una capretta libera a pois che esce dagli schemi e vive di colori inseguendo i propri sogni. La mostra sarà aperta al pubblico da mercoledì 11 luglio fino al 20 settembre, con ingresso libero dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 13.30 alle 17.30, il venerdì dalle ore 9.30 alle 13. Ci sarà inoltre una apertura straordinaria al pubblico di Palazzo Pirelli nella giornata di domenica 29 luglio: nel corso della giornata Lego Italia sarà presente negli spazi adiacenti la mostra per lasciare che grandi e piccini diano libero allo sfogo alla fantasia. Nell’occasione saranno distribuiti su alcuni piani del Pirellone tavolini da gioco con tutti i mattoncini Lego System e piscine piene di Lego Duplo per i più piccoli, e sarà possibile visitare il Belvedere al 31° piano.




Roma, truffe: smantellata banda internazionale. Si fingevano vicini al Vaticano e a fondi Lussemburghesi

ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno dato esecuzione, nella provincia di Roma, Napoli, Caserta, Bologna, Grosseto, Modena, Novara e Brescia, ad un decreto che dispone perquisizioni, personali e locali, nei confronti di 26 indagati per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, nazionali e internazionali, furto, falsi in atto pubblico e privato, riciclaggio internazionale.

Il decreto è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, sotto l’egida della DDA.

L’attività investigativa, convenzionalmente denominata “Prova a Prendermi”, svolta a carico, complessivamente, di 53 soggetti, è stata condotta dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina, dal marzo 2017 a tutt’oggi, e ha consentito di individuare due principali sodalizi criminali, con base a Roma e operanti in tutta Italia e all’estero, composti da cittadini italiani, del Camerun, della Nigeria e dell’Afghanistan, specializzati in truffe finanziarie e immobiliari, ma anche di compravendita di opere d’arte e metalli preziosi falsi, che hanno fruttato illeciti profitti per milioni di euro.

L’intensa indagine dei Carabinieri ha portato alla luce diversi modus operandi del gruppo criminale.

In alcuni casi i truffatori si proponevano di aiutare società estere a ottenere prestiti, per milioni di euro, fingendo di reperire garanzie bancarie, e quando le vittime avevano pagato ingenti cifre in contanti, anche decine di migliaia di euro, per ottenere la documentazione necessaria, poi risultata falsa, i malviventi facevano perdere le loro tracce.

In altri episodi, il gruppo si qualificava come appartenenti al Vaticano, e offriva alle vittime di acquistare, per milioni di euro, opere d’arte, a patto di effettuare una donazione in contanti ad una onlus, anche questa risultata poi fittizia.

I Carabinieri hanno accertato che i truffatori, in altri casi, qualificandosi  come funzionari di banche italiane, si offrivano di far rientrare capitali dall’estero in Italia senza pagare le tasse. In realtà, adottando la tattica del doppio appuntamento, la vittima all’estero effettuava la consegna del denaro contante, anche milioni di euro, mentre il corrispettivo veniva consegnato in contemporanea in Italia ad un collaboratore della vittima che però, in questo caso, riceveva soldi finti, denaro fac-simile (spesso solo la prima e l’ultima banconota delle “mazzette” erano vere).

In altri casi, il gruppo si presentava come vicino a fondi lussemburghesi o del Vaticano, offrendo finanziamenti a società in fallimento, richiedendo una fidejussione in contanti (dai 15.000 ai 150.000 euro). Una volta ricevuta la somma, nei pressi di istituti di credito, i truffatori entravano all’interno con il contante, fingendo di incontrare il direttore ed invece si dileguavano con il malloppo, utilizzando uscite secondarie. Stessa “tecnica” utilizzata in un altro episodio, quando impossessatisi dei contanti e fingendo di avere un ufficio nella chiesa “Santa Maria degli Angeli e dei Martiri” di piazza della Repubblica a Roma, sono entrati all’interno per poi fuggire da un’altra uscita, lasciando le vittime ad attenderli davanti.

Altre volte, fingendosi intermediari del Vaticano, proponevano alle vittime l’acquisto di alberghi da destinare ad usi ecclesiastici e, in cambio di un prezzo vantaggioso, venivano richiesti onerosi compensi per l’intermediazione.

Le perquisizioni dei Carabinieri hanno portato al sequestro di: un assegno da 5 milioni di euro emesso da una banca francese; di 9.000 euro in contanti; di 3 milioni di euro in banconote con la scritta fac-simile; di documentazione e certificazioni contraffatte, tra cui false deleghe per la vendita di lingotti d’oro del Vaticano; carta intestata allo IOR; un passaporto diplomatico falso della Repubblica Democratica del Congo;  un lingotto d’oro finto; timbri di diversi istituti di credito; numerosi telefoni cellulari, sim, personal computer, chiavette e memorie USB; un abito talare per il travestimento da prete, usato per truffare; diverse armi bianche, coltelli a serramanico, scimitarre e spade.

I Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno anche sequestrato numerosi biglietti da visita riportanti nomi di pseudo-professionisti

In una pertinenza di un’abitazione perquisita a Roma, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato anche un quadro “L’angelo che annuncia la resurrezione di Cristo alle pie donne”, con annessa falsa certificazione, a firma di critico d’arte di fama internazionale, attribuito falsamente a noto pittore del Seicento Napoletano, Bernardo Cavallino (1616-1654), con stima di valore pari a 600.000 euro, ma in realtà riconducibile ad artista minore dello stesso periodo per un valore di 10.000 euro.

Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri hanno anche arrestato in flagranza 7 persone e ne hanno denunciate altre 22, oltre ad aver accertato 23 truffe consumate e più di 45 tentate impedendo profitti illeciti per oltre 10 milioni.

Chiunque si ritenga vittima di truffa, tentata o consumata, da parte di questa organizzazione, attraverso il riconoscimento di una delle tecniche, dei nomi delle società o delle persone utilizzati è pregato di rivolgersi al più vicino comando dei Carabinieri o segnalarlo ai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina, tel. 06.69594538.

210618




Agrigento, confezionava le dosi di “Cocaina” davanti al figlio di tre anni

AGRIGENTO – Nelle ultime ore, dopo vari appostamenti e pedinamenti, i Carabinieri di Agrigento hanno fatto irruzione all’interno di un’abitazione del centro storico cittadino, trovandosi improvvisamente di fronte ad una situazione sconcertante. Infatti, una donna 26 enne ed un uomo 29 enne, di nazionalità romena, sono stati sorpresi dai militari mentre stavano confezionando varie dosi di “Cocaina” davanti al figlio di tre anni della donna. Entrati nella cucina dell’appartamento, i militari hanno constatato che mentre i due si stavano suddividendo le “strisce di coca” utilizzando proprio la tessera sanitaria intestata ad uno dei figli, il più piccolo di questi, di appena tre anni, stava giocando proprio sul tavolo, di fronte alla madre. Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno trovato complessivamente circa 14 grammi di “Cocaina”, già suddivisa in oltre 2o dosi, ma anche due bilancini, sostanza da taglio e materiale per il confezionamento della droga, che avrebbe poi fruttato alcune centinaia di euro di guadagno. L’Autorità Giudiziaria ha subito disposto gli arresti domiciliari per i due individui, nei cui confronti sono scattate le manette ai polsi per “Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti”.

Il blitz effettuato si inserisce nell’ambito di un potenziamento dei servizi di contrasto allo specifico fenomeno disposto dal Comando Provinciale  Carabinieri Agrigento, che negli ultimi mesi ha consentito di sequestrare e togliere dalle piazze di Agrigento città e della provincia, ingenti quantità di droghe leggere ma anche di eroina e cocaina.