Lirfl (rugby a 13), la visita della Nazionale in Pakistan vista da una freelance italiana che lavora lì

Roma – Il passaggio della Nazionale allestita dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) in Pakistan è stato indubbiamente uno dei momenti più significativi (se non il più alto) della stagione 2017-18. Qualche settimana fa la pagina Facebook ufficiale della Lirfl ha voluto rilanciare un sentito e passionale commento di una freelance italiana, Laura Casaretti, che per motivi di lavoro si trovava nella “land of the pure” (“la terra dei puri”, il Pakistan) e ha vissuto l’arrivo decisamente molto mediatico degli italiani “brava gente” della Nazionale di rugby a 13.

«Quando i giocatori di rugby league italiani sono arrivati qui, sapevano molto poco del Pakistan. “La presa elettrica è la stessa che in Italia?” hanno chiesto alcuni. Si aspettavano un sacco di cibo piccante e di scoprire un paese lontano dalla loro vita quotidiana. Sicuramente non si aspettavano di essere scortati dalla polizia, seguiti da veicoli blindati, né si aspettavano di essere circondati da disposizioni di massima sicurezza all’esterno del Marriott Hotel, dove erano alloggiati. Dopo il micidiale attacco alla squadra di cricket dello Sri Lanka nel 2009, che ha causato la morte di otto persone, le squadre internazionali hanno evitato il Pakistan. Tutte le partite “casalinghe” sono state giocate negli Emirati Arabi Uniti. Nel caso del rugby league, non sono stati giocati affatto. “Ospitare la squadra italiana di rugby a 13 a Islamabad e giocare una partita segna l’inizio dello sviluppo del rugby league nel Paese”, ha dichiarato Kashif Khwaja, capitano della Nazionale di rugby a 13 del Pakistan. Ikram Butt, fondatore di BARA (British Asia Rugby Association), e Pierluigi Gentile, presidente della Lirfl, hanno lavorato duramente per far sì che ciò accadesse. L’Italia aveva già assaporato in un certo senso la durezza del giocatore asiatico durante la partita contro il BARA, a Leeds, nel Regno Unito. Perché non provare a confrontarsi contro la squadra pakistana a Islamabad? La decisione era storica e serviva un teatro storico come lo stadio di Jinnah.
Le preoccupazioni legate alla sicurezza erano molte. Non c’era solo il rischio di episodi legati al terrorismo, ma anche all’instabilità politica interna del paese. La capitale pakistana è stata bloccata per quasi due settimane dalla protesta di una setta religiosa che chiede la pena di morte per blasfemia. Scontri contro la polizia potrebbero scoppiare in qualsiasi momento ed è per questo che la scadenza per la fine del sit-in è stata continuamente rinviata. Era questo il momento giusto per una partita internazionale? Gli italiani non ci hanno pensato troppo. La loro spontaneità ha prevalso, la data della partita è stata confermata. Ai miei connazionali e alle donne di campagna piace pensare a se stessi come gente amichevole e di mentalità aperta, non troppo condizionati dalla politica internazionale o dal terrorismo. Esiste anche un’espressione per questo concetto: “Italiani brava gente”. Non era questo, comunque, quello che li ha convinti a venire in Pakistan nonostante le preoccupazioni. L’orgoglio e il conforto sono qualcosa di strettamente correlato al rugby league e i giocatori dimostrano di onorarlo. Sicuramente, all’inizio, non si erano resi conto di quanto sarebbe stata storica la partita. Per gli italiani, la calda accoglienza ricevuta dal Pakistan è stata davvero una sorpresa, così come vedere troppe guardie di sicurezza con i fucili. “A cosa servono questi muri?”, ha chiesto uno dei ragazzi, indicando i muri devastati appena fuori dall’enclave diplomatica.
La maggior parte di loro sono giovani di 20 anni, più interessati a sapere se possono usare le famose linee di pick-up romantiche italiane, piuttosto che alle minacce alla sicurezza. Ben presto, tuttavia, si sono resi conto del rischio che stavano affrontando. E, fatto ancora più importante, hanno iniziato a fare domande sul popolo pakistano, i suoi limiti di vita, le paure. E a quel punto è arrivato in modo quasi naturale il loro supporto, il voler abbracciare la loro lotta quotidiana contro il pregiudizio internazionale e l’insicurezza interna. Ad un atleta di rugby non serve una cicatrice per renderlo coraggioso, ma serve lottare per i suoi compagni, essere un buon giocatore di squadra. In questo sport non esiste un giocatore che va avanti da solo, deve esserci l’intera squadra. Quindi questo è quello che hanno fatto. Insieme ai giocatori pakistani, hanno deciso di andare oltre ai motivi di sicurezza che hanno impedito a molte squadre internazionali di atterrare in Pakistan.
“Il rugby è davvero una metafora della vita”, ha dichiarato con passione Alessandro Ippoliti, capitano dell’Italia. “Ti muovi indietro e avanti passo dopo passo, tutti insieme lungo una linea orizzontale che divide il tuo terreno da uno dei tuoi avversari. Solo con la spinta fisica ed emotiva di tutti i membri del tuo team puoi superare la linea e raggiungere il risultato”. La sfida, in questo caso, andava al di là di un campo da rugby. L’incontro ha visto la vittoria della squadra ospite, ma a renderla memorabile è stata lo spettacolo della sportività. “Stiamo lavorando per portare un’edizione della Coppa del Mondo qui in Pakistan”, ha scritto in seguito l’ambasciatore italiano Stefano Pontecorvo su twitter dopo aver assistito in tribuna alla partita, mostrando tutto il suo sostegno per promuovere una diversa percezione del Pakistan in tutto il mondo. Per entrambe le squadre, il dolore fisico dei colpi ricevuti durante la partita è evaporato nel giro di pochi giorni. L’orgoglio di aver fatto parte di un evento di questo tipo, invece, è durato sicuramente più a lungo».




San Nilo Grottaferrata (pattinaggio), dodici titoli italiani ai campionati organizzati dall’Acsi

Grottaferrata (Rm) – Uno splendido risultato, un bottino ricchissimo. Il settore pattinaggio del San Nilo Grottaferrata ha strapazzato la concorrenza nel campionato italiano organizzato dall’ente promozionale Acsi da mercoledì a domenica scorsa a Gubbio. Le ragazze allenate da Stefania Dolciotti, presentatesi in Umbria con trenta atlete, hanno conquistato ben dodici medaglie d’oro, cinque d’argento e quattro bronzi. Nella categoria Pulcini B Master primo posto per Vittoria Cocciolo (classe 2008) e secondo per Giulia Di Stefano (2008). Stessa situazione nella categoria Azzurrini con Giulia Olivieri (2004) prima e Giulia Brunetti (2005) seconda. Vanessa Ferri (2008) ha vinto tra i Pulcini B competitive, mentre il San Nilo Grottaferrata ha monopolizzato il podio tra i Primavera con la vittoria di Elisa Palladinelli, il secondo posto di Matilde Mecozzi e il terzo di Eleonora Purificato (tutte atlete nate nel 2008). Tris anche tra i Principianti B master con Alice Angelucci (2005) prima, Arianna Pulice (2004) seconda e Giulia Gabrielli (2005) terza. Rachele Isoni (2004) ha anticipato tutti nella categoria Principianti B competitive, così come Angelica Valgimigli (2005) tra i Principianti B Excellent dove Eleonora Sonnino (2005) ha chiuso terza. Primi posti anche per Valentina Raponi (2008) e Leonardo Gabrielli (2008) tra i Pulcini B Excellent, Angelica Cocco (2003) tra i Fantastic, Giulia Abbafati (2010) tra i Pulcini A master e Ginevra Grassi (2008) tra i Pulcini B classic dove Sofia Rossi (2008) ha chiuso terza. Da ricordare, infine, anche il secondo posto di Elisa Santoni (2005) tra i Principianti B classic. «E’ stato decisamente un bel campionato italiano – commenta la Dolciotti – Già in passato il nostro gruppo aveva partecipato a questa manifestazione, dunque eravamo preparati alla gestione dell’evento. E’ stato importante il confronto con realtà diverse da quelle con cui gareggiamo solitamente e i risultati sono stati incoraggianti nonostante la manifestazione abbia avuto numeri importanti. Sono contenta per l’unico maschietto del nostro gruppo, Leonardo Gabrielli, che ha finalmente potuto confrontarsi con altri tre atleti della sua età e ha dimostrato le sue qualità». Nel prossimo fine settimana il settore pattinaggio del San Nilo Grottaferrata tiferà per sei atlete che parteciperanno al campionato provinciale federale in programma al Divino Amore: speranze concrete di una buona gara per Giulia Brunetti, mentre Matilde Mecozzi, Elisa Palladinelli, Vanessa Ferri, Sophia D’Angelo e Ilary Venditti sono praticamente all’esordio in un appuntamento di questo tipo.




Asd Bellegra 1962 calcio (I cat.), Sancamillo: «Sconfitta immeritata col Giardinetti Garbatella»

Bellegra (Rm) – Ha sfiorato l’impresa la Prima categoria del Bellegra, ma alla fine il Giardinetti Garbatella si è imposto per 1-0 sul campo della squadra del presidente Marco Cilia. «Un peccato per il risultato, avremmo decisamente meritato di più – dice Ubaldo Sancamillo, centrocampista classe 1983 e capitano del Bellegra – Soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto una grande prestazione, ci è mancato solo di concretizzare le opportunità create. Poi siamo rimasti in inferiorità numerica per l’espulsione di Romani e nella prima parte del secondo tempo abbiamo subito il gol decisivo viziato da un chiaro fallo di mano. A quel punto l’arbitro ha espulso per proteste anche il nostro Battisti, ma anche in nove abbiamo tenuto abbastanza bene il campo». La prestazione con la seconda della classe, nonostante il risultato negativo, può dare coraggio al Bellegra secondo il capitano. «E’ la conferma che possiamo giocarcela anche con le migliori squadre del girone. Ora arrivano tre partite fondamentali in cui dovremo fare i punti necessari per affrontare serenamente il finale di campionato e purtroppo la prima di queste dovremo affrontarla facendo i conti con qualche assenza per squalifica». Domenica il Bellegra giocherà ancora in casa con la Nuova Paliano, poi la sfida sul campo del fanalino di coda Borghesiana e infine la chiusura del trittico di nuovo tra le mura amiche con lo Sporting Torbellamonaca: tutte gare con squadre in lotta per evitare retrocessione diretta o play out. «Coi compagni ci diciamo sempre che, lottando assieme, tutti gli obiettivi sono possibili». Il capitano ha speso un’intera vita calcistica per il Bellegra. «Ho giocato solo un anno fuori dal mio paese, quello in cui ho vestito la maglia dell’Affile. Futuro? Vedremo cosa accadrà a fine stagione, l’età inizia a farsi sentire» sorride Sancamillo che poi spende parole importanti per il presidente Cilia. «Non mi aspettavo che tenesse così tanto al club di questa cittadina, anche se so che una parte della sua famiglia è di Bellegra. E’ un presidente giovane e con tanta voglia di fare, ha ambizioni importanti e gli auguro di poter portare la squadra della nostra città ancora più in alto. E’ chiaro che, per arrivare in Promozione, bisognerà rinforzare ancor di più la rosa perché il campionato di Prima categoria è sempre molto complicato».




Castelverde calcio (Allievi reg. B), Longo: «Impegno, sacrificio e spirito di squadra al primo posto»

Roma – Gli Allievi regionali fascia B del Castelverde hanno centrato un importante successo interno nel match di sabato scorso contro il Tor Sapienza. Le reti di Zoppitelli e Borelli (che ha siglato il definitivo 2-1) hanno permesso ai ragazzi biancoverdi di fare un ulteriore passo avanti verso la salvezza. Il tecnico (nonché direttore generale del Castelverde) Clemente Longo si dice soddisfatto del lavoro fatto dalla squadra dal momento del suo insediamento sulla panchina. «Abbiamo giocato cinque partite mettendo insieme dieci punti. L’impatto iniziale è stato pesante perché ho cercato di proporre un determinato modo di lavorare ad un gruppo che si era un po’ sfilacciato e doveva ritrovare compattezza. Abbiamo messo al primo posto l’impegno, il sacrificio in allenamento e l’obiettivo di squadra: ringrazio i ragazzi che in questi mesi sono stati presenti e hanno iniziato ad aprirsi a nuove metodologie, credo che abbiano le potenzialità per fare decisamente meglio di quanto fatto finora». Con sette partite da giocare e la sfida all’Atletico Lodigiani all’orizzonte, la permanenza in categoria per gli Allievi regionali B del Castelverde sembra davvero alla portata. Longo, però, conclude facendo un discorso di carattere molto più generale e ampio. «Il calcio è sempre più ostaggio dei genitori che assumono un atteggiamento di perenne giustificazione nei confronti dei loro figli. In questo modo, questi ragazzi non hanno minimamente il senso dell’autocritica, e non sviluppano senso di responsabilità: un po’ di anni fa questa situazione era una eccezione, oggi è praticamente il contrario. Pochi ragazzi hanno rispetto del lavoro e degli altri. I genitori devono fare un passo in dietro e lasciare che i loro figli imparino ad affrontare i problemi da soli, del resto lo sport dovrebbe insegnare proprio questo. Nei primi anni la Federazione dovrebbe obbligare le società ad educare le famiglie all’attività sportiva. E’ l’ora di studiare una vera e propria strategia di educazione o rieducazione allo sport». Dal ruolo dei genitori a quello dei tecnici. «La formazione degli allenatori è fondamentale: non dev’essere fatta selezione all’ingresso del corso di abilitazione, ma alla fine premiando le competenze acquisite» conclude Longo.




Sporting San Cesareo (II cat.), Pompei: «Bicchiere mezzo pieno, siamo tornati secondi»

San Cesareo (Rm) – Lo Sporting San Cesareo ha pareggiato (non senza qualche episodio sfortunato) sul campo del Quarticciolo per 2-2 nell’ultimo turno del campionato di Seconda categoria. Un punticino che ha consentito ai ragazzi del direttore sportivo Stefano Roma di agguantare comunque la Dinamo Labico con cui ora il team casilino condivide il secondo posto. «Vedo il bicchiere mezzo pieno – dice il centrocampista classe 1993 Andrea Pompei – Sicuramente è rimasto del rammarico per il modo con cui abbiamo pareggiato in casa del Quarticciolo penultimo della classe, ma in ogni caso siamo tornati secondi e questo può darci un po’ di morale». Il centrocampista, al terzo anno con lo Sporting San Cesareo dopo aver giocato cinque anni al “Pera” nel settore giovanile, analizza più nel dettaglio l’ultimo match del gruppo di mister Gabriele Pulina. «L’inizio di partita è stato un po’ confusionario, anche perché dovevamo prendere le misure con il campo in terra e con un tipo di rimbalzo del pallone a cui ormai siamo tutti poco abituati. Poi, però, la squadra è salita di tono ed è passata in vantaggio con Parabolani, ma prima dell’intervallo è arrivato il pareggio dei padroni di casa su un tiro dal limite deviato nettamente e carambolato nella nostra porta. Nella ripresa, siamo tornati avanti col gol di Baluta sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma a una ventina di minuti dal termine il Quarticciolo ha trovato il 2-2 con il classico tiro della domenica. E’ un periodo che ci gira tutto un po’ storto, ma è pur vero che magari a inizio stagione eravamo stati anche accompagnati da un pizzico di buona sorte. Sono periodi e speriamo che questo passi presto». Lo Sporting San Cesareo sta preparando il match di domenica prossima sul campo del Castel San Pietro Romano. «A livello di classifica loro sono tranquilli e noi abbiamo sicuramente motivazioni maggiori, ma tra le due squadre c’è una certa rivalità sportiva e quindi non ci illudiamo di trovare un avversario “scarico”. Dovremo fare un’ottima partita e cercare di vincere: dobbiamo dare tutto quello che abbiamo per centrare il secondo posto, traguardo per cui abbiamo fatto tanti sacrifici nel corso di questa stagione» conclude Pompei.




3T Frascati Sporting Village (salvamento), poker di medaglie per Alice Pezza al trofeo “Lerario”

Frascati (Rm) – Il settore nuoto per salvamento del 3T Frascati Sporting Village si è tolto nuove soddisfazioni nel week-end appena messo alle spalle. Sette ragazzi del team tuscolano, guidati dal responsabile di settore Udo Paolantoni e dall’altro tecnico Cristiano Mariani, hanno partecipato al prestigioso trofeo nazionale dedicato alla memoria di Luca Lerario e tenutosi nello scorso fine settimana a Monterotondo. In gara le categorie Ragazzi (dove a difendere i colori del 3T Frascati Sporting Village c’erano Roberto Chiavacci e Rita Andreina Calimà) e quella Esordienti A (dove ai nastri di partenza c’erano Riccardo Scaramella, Chiara Giannetti, Paolo Colasanti, Eleonora Margheri ed Alice Pezza). E’ stata proprio quest’ultima a fare la parte del leone, andando a conquistare un bronzo sulla specialità dei 50 stile ostacoli e ben tre medaglie d’oro sui 50 manichino pinne, sui 100 torpedo e sui 50 manichino. «Alice ha fatto davvero un’ottima prestazione confermando tutte le qualità che aveva fatto intravedere già in precedenza – commenta Mariani – Si tratta di una ragazza dal carattere forte e molto competitiva: questi ottimi risultati, tra l’altro ottenuti migliorando in tutte le specialità il proprio tempo, non potranno che darle ulteriore consapevolezza. Alice ha ottime possibilità di partecipare anche ai campionati italiani che si terranno a luglio, anche se dovrà continuare a lavorare sodo come sta facendo. Comunque siamo molto contenti della risposta di tutti i sette ragazzi: i nostri giovani atleti si sono migliorati dal punto di vista cronometrico in un contesto di gara molto competitivo, considerando che al trofeo “Lerario” hanno partecipato società sportive da diverse zone del centro-sud Italia». Alla Pezza e a tutto il gruppo del settore salvamento sono arrivati anche i complimenti di Massimiliano Pavia, presidente del 3T Frascati Sporting Village. Questi ragazzi torneranno in vasca a giugno per i campionati regionali di categoria, mentre a fine aprile si terrà il campionato regionale delle categorie Senior, Cadetti e Junior sempre a Monterotondo.




Roma VIII calcio (Juniores prov.), tocco di internazionalità con la sfida a un college sudafricano

Roma – Un lunedì particolare quello della Juniores provinciale della Roma VIII. I ragazzi di mister Daniele Polletta hanno avuto l’occasione di ospitare un college sudafricano per un test amichevole molto particolare. «Un’idea nata dalla prima squadra della Res Roma femminile che fa attività nel nostro impianto e spesso organizza delle sfide internazionali – spiega l’allenatore capitolino – Per l’occasione ci hanno chiesto se volevamo giocare contro questi ragazzi e noi abbiamo accettato volentieri. E’ stata sicuramente un’esperienza affascinante». La Juniores provinciale della Roma VIII si dovrà rituffare ora nella realtà del suo campionato: domenica c’è il match interno con la Vis Subiaco e il gruppo di Polletta dovrà necessariamente rialzarsi dopo la sconfitta di domenica scorsa sul campo dell’Atletico Zagarolo capolista per 5-1. «Contro i primi della classe non abbiamo fatto male per almeno 35’: abbiamo creato qualche occasione, poi però è arrivato in modo abbastanza banale il gol dello svantaggio e negli ultimi dieci minuti della frazione abbiamo subito altre due reti. Nella ripresa abbiamo fatto il possibile senza riuscire ad evitare la sconfitta». Il tecnico, ex dell’incontro e accolto molto bene al ritorno a Zagarolo, parla della lotta al vertice del girone. «Credo che l’Atletico Zagarolo, che al momento ha tre punti di vantaggio sull’Atletico Olevano, abbia fatto nel corso del tempo un grosso lavoro su questo gruppo che due anni fa si piazzò al quinto posto del campionato regionale. All’inizio della stagione li avevo pronosticati come la squadra da battere e al momento mi stanno dando ragione». Tornando alle cose “di casa”, Polletta parla degli obiettivi di questo finale di stagione. «Anche domenica scorsa abbiamo visto due ragazzi del nostro gruppo salire con la prima squadra e questo è già molto importante. Noi dobbiamo fare delle valutazioni in questa parte finale di campionato, cercando di onorare al meglio questo torneo».
Mercoledì alle ore 16, infine, la Prima categoria della Roma giocherà la decisiva semifinale di ritorno di Coppa Lazio contro il Giardinetti Garbatella: un appuntamento da non sbagliare.




Casilina calcio (I cat.), il rammarico di Borelli: «Col Piglio due punti persi, ma guardiamo avanti»

Roma – Il Casilina ha dato continuità al successo di Genazzano, anche se il pareggio interno contro il Piglio di domenica scorsa non era proprio il risultato sperato dai ragazzi di mister Tiberio Baroni. E’ il centrocampista Fabiano Borelli, uno degli elementi di maggior militanza nel club capitolino (al di là di una parentesi a Torbellamonaca nella seconda metà della scorsa stagione), a confermare questa impressione. «Sicuramente abbiamo perso due punti per come si era messa la partita – dice l’atleta classe 1993 – Dopo essere andati inizialmente sotto, infatti, siamo stati bravi a pareggiare i conti con Taglienti prima dell’intervallo, poi nel secondo tempo Buonocore (uno degli ultimi arrivati nel gruppo capitolino, ndr) ha siglato il gol del vantaggio, ma nell’ultimo quarto d’ora abbiamo subito il gol del definitivo 2-2. Peccato perché una vittoria ci avrebbe allontanato dalle zone pericolose della classifica, ma ora guardiamo avanti». In effetti la Prima categoria del Casilina rimane vicina ai play out (Atletico Monteporzio e Nuova Paliano sono a due sole lunghezze di distanza), anche se Borelli è convinto «che la squadra si possa salvare senza passare dai play out. A livello di organico credo che ci siano tutte le potenzialità per meritare un’altra classifica, ma evidentemente qualche episodio sfortunato unito a delle nostre mancanze non ci hanno permesso di stare in una posizione più tranquilla». Borelli parla del suo ritorno in un club che ormai rappresenta qualcosa di speciale per lui. «Un ambiente dove mi trovo bene» spiega il centrocampista che, invece, è al primo anno di conoscenza con mister Baroni. «C’è un buon rapporto con l’allenatore, credo sia un tecnico competente». Nel prossimo turno il Casilina è atteso dal delicato confronto sul campo del Rocca Priora che, nonostante la sconfitta di domenica sul campo della capolista Roma VIII, è ancora al quarto posto e in piena corsa per un posto nella prossima Coppa Lazio. «Una sfida difficile, ma ormai in questo finale di campionato saranno tutte battaglie» conclude Borelli.




Rugby Frascati Union 1949, Toccacieli: «Bella vittoria con l’Us Roma, abbiamo difeso benissimo»

Frascati (Rm) – Un altro passo in avanti per la serie C1 del Rugby Frascati Union 1949. La squadra dei coach Sebastian Caffaratti e Luca Corona ha battuto l’Us Rugby Roma col punteggio di 21-14 nel match giocato domenica a Vermicino e ha momentaneamente conquistato la seconda piazza della poule promozione. «Una partita magari non spettacolare, ma noi abbiamo difeso benissimo e costruito in questo modo un successo molto prezioso – dice il tallonatore classe 1992 Nicolò Toccacieli -. Abbiamo cominciato realizzando due mete, poi siamo stati molto ordinati difensivamente al di là di un’occasione sfruttata dagli avversari. Abbiamo imposto il nostro gioco senza concedere spazi all’Us Rugby Roma». Domenica prossima il team tuscolano sarà impegnato sul campo della Capitolina capolista. «Abbiamo un solo risultato per provare a riaprire i giochi legati alla prima piazza – dice Toccacieli – Loro hanno vinto tutte le sei partite disputate in questa poule promozione, ma all’andata li abbiamo messi in difficoltà e ce la siamo giocata alla pari, cosa che vogliamo fare anche nel prossimo match». D’altronde, dopo aver affrontato qualche difficoltà nella prima parte della seconda fase, il primo XV del Rugby Frascati Union 1949 ha trovato un buon passo. «Nelle ultime tre partite abbiamo sfoderato delle grosse prestazioni al cospetto di avversari importanti, dobbiamo continuare così».
Tra le altre selezioni tuscolane maschili, la serie C2 ha ceduto giocando comunque una buona partita al cospetto del Campoleone, mentre l’Under 18 è stata piegata dalla Lazio col punteggio di 15-11. Intanto nei giorni scorsi sette ragazze del Rugby Frascati Union 1949 sono state convocate con Rappresentativa regionale Under 18: si tratta di Gioia Grammatico, Alessia Piccolo, Alice Fracassi, Zeudi Iacente, Martina Farina, Erica Veronesi e Mayra Bucciarelli che recentemente è stata anche selezionata per un raduno dell’Under 18 azzurra. Infine il club tuscolano è rimasto perplesso per la decisione del comitato regionale di mandare le sue selezioni Under 8 e 10 al concentramento di Aprilia invece di quello organizzato a Frascati: la società chiederà conto delle motivazioni di questa scelta nelle sedi opportune.




Frascati Scherma: Lucarini doppio bronzo mondiale, tre vittorie nella Coppa Italia regionale

Frascati (Rm) – Lucia Lucarini è stata tra i protagonisti dei campionati mondiali Cadetti e Giovani che si sono chiusi ieri a Verona. La sciabolatrice umbra, che è tesserata per i Vigili del Fuoco e da tempo si allena nella palestra del Frascati Scherma assieme al maestro Andrea Aquili, ha conquistato un doppio bronzo iridato: prima nella prova individuale dove ha sfoderato una bellissima prestazione fermandosi solo in semifinale al cospetto della russa Nikitina, poi laureatasi campionessa del mondo. La Lucarini (nella foto di Augusto Bizzi) ha poi fatto il “bis” nella prova a squadre dove con le altre azzurre non è riuscita a superare l’ostacolo degli Usa in semifinale, anche se poi l’Italia si è andata a guadagnare comunque un bel terzo posto nella “finalina di consolazione” contro la Corea.
Nel week-end si è disputata anche una tappa della Coppa Italia regionale a Cassino dove sono stati numerosi i piazzamenti ottenuti dagli atleti del Frascati Scherma, con relativi “pass” per la Coppa Italia nazionale (ultima possibilità per qualificarsi al campionato italiano Assoluto). Ben tre atleti si sono arrampicati sul gradino più alto del podio: si tratta del fiorettista Federico Colamarco e degli sciabolatori Flaminia Prearo e Lorenzo Ottaviani, tra l’altro reduce dall’esperienza ai campionati mondiali Cadetti. Nel fioretto da segnalare anche il secondo posto di Lorenzo Gabrielli, i terzi di Pierluigi Scotti e Bruno Scardini, il quinto di Giulia Spina e il sesto di Carlo Cipollone. Nella sciabola secondo posto per Vally Giovannelli (anche lei dopo la recente esibizione ai mondiali Cadetti) e terzo per Damiano Rosati, mentre hanno ottenuto un quinto posto Veronica Ermacora e Riccardo Pucci e Ilaria Cerchiaro si è classificata settima. Nella spada, infine, il miglior risultato è stato il sesto posto di Andrea Meuti. Insieme a tutti questi ragazzi, si qualificano per la prova della Coppa Italia nazionale anche gli spadisti Riccardo De Maria e Leonardo Luongo, il fiorettista Davide Pellegrino e gli sciabolatori Francesca Burli, Leonardo Tocci, Alessandro Lucarini e Samuele De Stefano.




Club Basket Frascati (C Gold maschile), capitan Monetti: «Dobbiamo trovare la forza per rialzarci»

Frascati (Rm) – E’ un momento decisivo per la serie C Gold maschile del Club Basket Frascati. A tre partite dal termine la prima squadra tuscolana è invischiata nella lotta per evitare l’ultimo posto in classifica, quello che costerebbe la retrocessione nella serie C Silver. Nell’ultimo turno, sabato scorso, il Club Basket Frascati ha ceduto per 88-75 proprio sul campo della Lazio Riano ultima della classe e ha visto accorciarci a soli due punti il margine rispetto al fanalino di coda (in vantaggio negli scontri diretti). «Volevamo vincere per chiudere in anticipo i giochi per l’ultimo posto e abbiamo iniziato con la giusta determinazione – dice il capitano e playmaker del gruppo tuscolano Manuel Monetti – A inizio secondo quarto siamo arrivati anche al +17, ma da quel punto in avanti abbiamo cominciato a subire le decisioni di un arbitraggio molto penalizzante e l’aggressività di un avversario che era all’ultima spiaggia. Non siamo riusciti a gestire bene alcune situazioni e in pochi minuti abbiamo sciupato tutto il vantaggio tanto che all’intervallo lungo siamo arrivati sul 40-40. Nella seconda parte di gara è subentrato molto nervosismo e abbiamo perso la testa, incassando una sconfitta sicuramente bruciante». Il Club Basket Frascati deve ora assolutamente rimettersi in carreggiata per dare il massimo in queste ultime tre partite della stagione regolare. «Dobbiamo trovare la forza per farlo – dice l’atleta classe 1993 – Eravamo partiti con ben altre ambizioni in questa stagione e ritrovarci in questa situazione non ci fa bene dal punto di vista mentale, a maggior ragione considerando la giovane età media del nostro gruppo. Sono convinto, però, che basterà una vittoria per evitare l’ultimo posto in attesa di capire se ci saranno i play out». Il calendario propone al Club Basket Frascati le partite interne con Sora e Aprilia, inframmezzate dal difficile derby di Grottaferrata. «Le sfide interne sono scontri diretti in cui possiamo giocarci le nostre carte – dice Monetti – Sono convinto che, anche col sostegno delle tante persone che ci hanno seguito pure con la Lazio, riusciremo a guadagnare i punti che ci servono per evitare l’ultima piazza».