ROMA ELEZIONI: ALESSIA FILIPPI (PER GIACHETTI) SI PRESENTA

di Silvio Rossi

Roma – Nella lista civica a supporto del candidato sindaco Roberto Giachetti, il ruolo di capolista è stato affidato a una persona che ha vissuto alcuni anni di notorietà grazie alle sue prestazioni nello sport che ha praticato sin da piccolissima. Alessia Filippi, 29 anni da compiere nel mese di giugno, ha vinto la medaglia d’oro ai campionati mondiali di nuoto nel 2009, nella sua città, sulla distanza dei 1500 metri a stile libero, e la medaglia d’argento negli 800 metri alle Olimpiadi di Pechino l’anno precedente. Sempre nel 2009 ottenne il record mondiale negli 800 metri in vasca corta, e il record europeo dei 1500 metri nella vasca da 50 metri. Dopo aver lasciato l’attività agonistica subito dopo le Olimpiadi di Londra, ha iniziato a dedicarsi alla propria città, ha sostenuto nel 2013 la campagna per le primarie a sindaco di Patrizia Prestipino, conosciuta quando era Assessore allo Sport della Provincia di Roma, e ha deciso di presentarsi in prima persona, cercando di portare una ventata di freschezza, la passione che la contraddistingue, e cercando di costruire qualcosa di positivo per lo sport capitolino.

Tu vieni dal mondo dello sport. Ti occuperai di sport anche una volta eletta in Campidoglio?

Se i romani me lo permetteranno, quindi se dovessi essere eletta , si mi occuperò prevalentemente di sport. Vengo da quel mondo, amo lo sport e vorrei aiutare i ragazzi a praticare qualsiasi tipo di sport senza andare da una parte all'altra della città. Ho molti progetti in mente. La bacchetta magica non ce l'ha nessuno ma si può migliorare, soprattutto nelle periferie ed aiutare anche i disabili a praticare lo sport.

A Roma ci sono molte strutture non completate, abbandonate, o male utilizzate, specialmente nelle periferie. Come pensi di poter risolvere un abbandono che dura da anni?

Al momento non sono a conoscenza del budget che sarà messo a disposizione per completare queste strutture ma sono certa che esista una soluzione. Bisognerà valutare la migliore. Io posso dire che m'impegnerò affinché i ragazzi possano svolgere le loro attività sportive in strutture ben tenute e curate, c'è bisogno anche del bello in periferia. Questo è un aspetto che aiuta i ragazzi di periferia ad intraprendere un percorso sportivo con serenità e gioia.

Le possibili Olimpiadi che vede Roma tra le città candidate, possonoessere di aiuto per la soluzione dei problemi visti sopra?

Sicuramente, questa candidatura è di notevole importanza. Roma avrebbe bisogno di un evento così bello. Se lo merita e ce lo meritiamo tutti noi.

Parliamo ora di Alessia come persona. Ti ho conosciuta qualche anno fa, a sostenere la candidatura a sindaco di Patrizia Prestipino. Quando e come è nato in te l’interesse per la politica?

Patrizia per me è stata e sarà un'amica speciale. Mi ha aiutata e sostenuta sempre soprattutto nei momenti bui, quando gli altri hanno girato i tacchi. Lei mi ha fatto vedere un tipo di politica che a me piace, cioè quella del "fare", dello stare in mezzo alla gente e non a casa o dietro una scrivania. Non si può risolvere tutto e subito ma è necessario impegnarsi al 100% se si crede in qualcosa, proprio come lo si fa per raggiungere un traguardo sportivo, è il lavoro duro e quotidiano che paga sempre. Io non mi occupo di politica ma mi reputo una brava ragazza, avrei avuto bisogno di aiuto nel fare sport a Roma ma ho trovato molti ostacoli. Vorrei che non fosse così' anche per gli altri.

Tu hai una bambina piccola. E’ più difficile per una donna fare la campagna elettorale? Quanto ti aiuta tuo marito in questa impresa?

Ho una bimba di 15 mesi, è impegnativo ma sono contornata da persone che mi aiutano, più di tutti, mio marito! Lui mi sostiene, non mi lascia mai sola, mi accompagna con la bambina quando è possibile.

Vuoi lanciare un messaggio? Un motivo per cui la gente dovrebbe esprimere la sua preferenza nei tuoi confronti?

Se dovessi esser eletta, i miei progetti sono moltissimi. I più importanti si focalizzano sull'aiutare i ragazzi delle periferie. Io nasco dalla periferia, ci vivo e qui sto facendo crescere mi figlia. Mi piacerebbe aiutare genitori, nonni e soprattutto i ragazzi a praticare sport, far conoscere l'importanza dello sport in tutte le sue forme, per la salute , la crescita fisica e educativa.




GIRO D'ITALIA, NIBALI RIESCE NELL'IMPRESA, VINCE IL SUO SECONDO GIRO

di Silvio Rossi

In un’epoca dove la tecnologia invade tutte le manifestazioni della nostra vita, dalla scuola al lavoro, dallo sport allo spettacolo, ci sono ancora imprese che giustificano l’appassionarsi di milioni di persone davanti a una persona che fa miracoli con un pallone ai piedi o che entusiasma con due pedalate quanti hanno fatto chilometri a piedi per vedere i propri idoli superare una montagna sulle due ruote.

In questo giro d’Italia è stato un campione siciliano, emigrato in Toscana diversi anni fa per intraprendere una carriera professionista. Un campione, capace di aver vinto, in quatto anni, le tre grandi corse a tappe ciclistiche.
Attardato di quasi cinque minuti a tre tappe dalla conclusione , delle quali l’ultima, con arrivo a Torino, è solo una passerella, fuori dal podio, dopo due tappe difficili che sembravano averlo messo fuori gioco, Vincenzo Nibali ha dimostrato nelle tappe più dure la qualità di cui è costituita la sua fibra. Un attacco nella diciannovesima tappa, con arrivo in Francia a Risoul, ha rilanciato lo Squalo dello Stretto. Vittoria di tappa e notevoli distacchi ai suoi competitori diretti l’hanno portato in seconda posizione a 44 secondi dalla maglia rosa, il colombiano Esteban Chaves.

Una tappa condotta alla perfezione, una grande squadra a supporto del suo capitano, con gli uomini dell’Astana che hanno condotto Nibali nella migliore condizione per scattare, agli ultimi chilometri del Colle della Lombarda, valico che riportava la corsa in territorio italiano a 2350 metri sul livello del mare. Una squadra intera che ha meritato la maglia rosa, in primis Michele Scarponi, compagno di squadra e di stanza, che ha scortato il vincitore del giro fino al punto in cui ha sferrato l’attacco decisivo.
Un giro vinto all’ultima tappa, una suspense che spesso non si trova nello sport, una gioia incontrollata dei sostenitori giunti a Sant’Anna di Vinadio, località alpina nota per le sue acque minerali, incorniciata da una scena che solo gli sport veri come il ciclismo sanno regalare. I genitori di Chaves, giunti dall’altro mondo nella speranza di vedere il proprio figlio trionfare, sono stati i primi a congratularsi con Nibali, abbracciandolo, quando ancora il proprio piccolo eroe non aveva superato il traguardo, con un minuti e mezzo di ritardo rispetto al siciliano.




TREVIGNANO ROMANO, ELEZIONI 2016: TRA SALTI DELLA QUAGLIA E MANCATE LISTE È CAOS ELETTORALE

di Silvio Rossi

 

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Trevignano (RM) – Le imminenti elezioni comunali a Trevignano rappresentano un unicum rispetto al quadro degli schieramenti che si contrappongono nel resto dei comuni del territorio del lago di Bracciano.

Se a Bracciano e a Anguillara gli schieramenti classici, nel primo caso con la presenza di alcune liste civiche, rappresentano comunque da una parte il centrosinistra, dall’altra il centrodestra, con la presenza delle liste del Movimento 5 Stelle a fare da “terzo incomodo”, a Trevignano il locale Partito Democratico ha visto una scissione nella composizione delle liste, per cui due consiglieri uscenti si sono schierati con la candidata sindaco del centrodestra Claudia Maciucchi.

Una scelta che a Trevignano ha creato più di un malumore nel partito locale, con accuse reciproche di tradimento degli ideali comuni, e rivendicazione di coerenza da parte di tutti. Ma se il centrosinistra, pur diviso, vede i suoi rappresentanti candidarsi negli opposti schieramenti, una situazione più critica è quella che vive il locale Movimento Cinque Stelle.

Contrariamente a quanto avviene sia a Anguillara che a Bracciano, nel paese più piccolo del comprensorio sabatino i grillini non sono riusciti a formare una lista. Tutto ciò è accaduto, a quanto ci viene riferito, a causa di divisioni interne e insufficiente maturità politica per cercare di riappacificare i gruppi esistenti.

In questi anni gli altri gruppi territoriali sono stati caratterizzati da una forte lontananza dalle logiche politiche e da quello che generalmente viene battezzato come “inciucio”: a Trevignano invece un gruppo di attivisti, utilizzando una pagina facebook dedicata alla promozione di attività agricole, basate sulla decrescita felice, si appresta in questi giorni ad incontrare la candidata Sindaco della lista civica appoggiata dal Partito Democratico.Una scelta poco popolare e poco incline ai principi fondanti del Movimento di Beppe Grillo, che con un insolito tempismo si è apprestato, attraverso i propri canali di informazione sui social e sul web, a specificare che il M5S non appoggia altre liste oltre quelle certificate dallo Staff nazionale e non stipula alleanze con nessun partito. Oltre a questo tutti gli elettori dei comuni dove non è presente una loro lista, come ad esempio Trevignano, vengono contestualmente invitati a diffidare di qualsiasi indicazione di voto o di sostegno esterno, a candidati di liste civiche o partiti, anche se proveniente da meetup locali o sedicenti tali.

Così come ci viene riferito: “I cittadini che scelgono di attivarsi nel Movimento e non contribuiscono poi alla creazione di una lista per le amministrative, hanno la grande responsabilità dell’assenza del M5S nel panorama politico di Trevignano e risulta quindi incomprensibile cercare adesso altre forze politiche per un confronto che avrebbero potuto legittimamente affrontare in prima persona chiedendo di certificare una lista pentastellata ufficiale. Tirando le somme, la diretta conseguenza del cortocircuito che si è così generato tra questi membri e il Movimento 5 Stelle nella sua interezza, potrebbe portare ad una grande confusione nell’elettorato: alle porte delle elezioni comunali di Roma, episodi come questo rischiano chiaramente di compromettere il risultato nella capitale sprecando un’irripetibile chance”.

La risposta alla contesa che si è generata tra i membri storici del movimento non giungerà prima degli esiti delle elezioni e dei relativi ballottaggi (a Trevignano si vota a turno unico, ma gli organismi regionali e nazionali sono ora impegnati nella propaganda elettorale). Quanto accaduto rischia però di minare i principi dei militanti.




ROMA MOSTRA DI FLAVIO PARENTE ALLA “CURVA PURA”

di Red. Cultura

Roma – Curva Pura presenta "id", la nuova personale dell'artista multiforme Flavio Parente, curata da Yuliya Galycheva, che attraverso fotografie, video e installazioni, indaga sul tema dell'identità. L'ego, la mutazione dell'io, la separazione dall'origine universale attraverso la nascita coinvolgono il visitatore in una mostra di cui lui è una parte attiva e cangiante grazie anche alla natura interattiva dell'allestimento.

Vincitore del concorso internazionale “ENZIMI” nel 2000 con il lavoro fotografico ”Sublimazioni”, in mostra sia a Campo Lanciani sia all’Ex Mattatoio di Testaccio, Flavio Parente ha mantenuto l'eterogeneità del suo stile introspettivo ed espressionista, più delle volte caratterizzato dalle lunghe esposizioni nella realizzazione delle immagini, ed ha continuato ad improntarlo sulla serialità ed interiorità. Il suo interesse per la natura dei frattali e la loro manifestazione nei marmi delle antiche chiese romane hanno concesso di espandere la sua ricerca verso le suggestioni nelle opere di pittura e scultura ecclesiastica.

Una selezione di vastissime e diversissime opere sono in esposizione allo spazio Curva Pura, nella mostra dal titolo 'id', con l'origine dal latino che significa 'quello', ed in termini occidentali 'identità', riferimenti suggestivi, che invitano ad osservare se stessi al di fuori di se.

Dietro le fotografie e video realizzate in tempi lunghissimi, appare una caratteristica che sembra dilatare l'esperienza sensoriale, un'indagine in un'aria mistica e misteriosa sull'identità collettiva e individuale, sulla spiritualità, sul mondo dall'inesorabile deterioramento e caratterizzato dalla eventuale mutazione di ogni forma fisica.

L'allestimento della mostra prevede l'alternanza dei lavori con elementi specchianti dal significato metaforico, che metteranno l’osservatore di fronte alla propria identità definita dagli oggetti riflettenti, una percezione di se confinata dalla forma dell'oggetto materico che la contiene.

“Identità, alterità, il continuo tra ciò che ha cessato di essere, sono tra i potenti temi accostati da Flavio Parente che si svolgono nell’interazione tra meccanica fotografica e occhio umano lungo i labili confini determinativi dell’'id': e le immagini sono una galleria di specchi, straniani e al contempo accoglienti, in cui mirare il nostro passaggio”, scrive Luca Arnaudo nel suo testo critico della mostra di Flavio Parente.

"id" è una mostra organizzata da "River of Trees" – un progetto artistico che sin dall'inizio indaga, all'interno dello Spazio Curva Pura e non solo, le sperimentazioni contemporanee e i nuovi linguaggi italiani ed internazionali.

La mostra sarà visitabile fino al 19 Giugno su appuntamento.
 




BRACCIANO, COMUNALI 2016: CLAUDIO GENTILI E ARMANDO TONDINELLI E IL PRIMO VIDEO CONFRONTO… A DISTANZA

di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – È stato un sabato importante per la competizione elettorale a Bracciano, due tra i candidati sindaco, Claudio Gentili e Armando Tondinelli, hanno presentato i candidati nelle liste a supporto delle proprie sfide.

Entrambi i candidati hanno scelto Bracciano Nuova per chiamare a raccolta i propri elettori, in una sfida a distanza. Entrambi hanno scelto, quindi, la periferia, che stando a quanto si mormora a Bracciano, è la zona con la percentuale di indecisi maggiore, dato che al centro le parentele con i singoli candidati blindi il voto delle persone in maniera maggiore. A Bracciano Nuova hanno le sedi elettorali anche dei candidati a Sindaco Donato Mauro e Luca Testini.

Il candidato sindaco sostenuto dal partito Democratico e da due liste civiche ha organizzato la presentazione presso un bar in via delle Palme, alla presenza di quasi un centinaio di persone. Tutta sull’entusiasmo e sulla freschezza dei candidati la proposta lanciata da Claudio Gentili, che ha tenuto a sottolineare il distacco rispetto alle precedenti esperienze amministrative, sottolineando come quasi tutti i candidati a consigliere delle due liste civiche che lo supportano siano alla loro prima esperienza amministrativa. Una presentazione asciutta ed essenziale, quella del candidato sindaco di Bracciano Claudio Gentili, che ha puntato sulla semplicità, che ha cercato di mostrare la squadra di candidati, sia quelli appartenenti alla lista del Partito Democratico, sia quanti inseriti nella lista civica “La città che vogliamo”.

Quasi contemporaneamente, a poca distanza, iniziava la presentazione dei candidati delle due liste civiche, “Patto per Bracciano” e “Noi per Tondinelli” che supportano il candidato sindaco di Bracciano Armando Tondinelli. I candidati consiglieri in squadra con Tondinelli hanno firmato un patto che li ha impegnati a una condotta irreprensibile durante la campagna elettorale e dopo l’eventuale nomina. Un codice etico che vincola i singoli a rispettare la stessa condotta morale che è il punto fondamentale della campagna elettorale del candidato sindaco di Bracciano.

Dopo l’introduzione dell’amico Marco Daniele Clarke, ex presidente della ventesima circoscrizione di Roma (non si chiamavano allora municipi), e una presentazione generale di Tondinelli, i singoli candidati hanno dato una breve presentazione di loro stessi, dopo aver "costretto" gli organizzatori a spostarsi fuori dal locale, per permettere a tutti gli intervenuti a seguire l'incontro, in quanto il locale era diventato stracolmo.

Abbiamo posto alcune domande ai due candidati a sindaco di Bracciano che proponiamo ai nostri lettori nel video allegato all'articolo. Buona visione…




FROSINONE CALCIO, APPLAUSI NONOSTANTE LA SCONFITTA

di Silvio Rossi

Frosinone – Una settimana dopo l’impresa del Leicester, che ha fatto emozionare il mondo intero, per primo l’attore protagonista di questa storia, l’allenatore Claudio Ranieri, un’altra pagina edificante per il calcio è stata scritta nella provincia italiana.
Una sceneggiatura completamente diversa, si parla in questo caso di una squadra che è uscita sconfitta dal campo, retrocessa dopo una stagione in serie A, la prima della sua lunga storia, che non è riuscita a regalare ai tifosi ciociari la soddisfazione per la salvezza che avrebbe significato una seconda stagione nella massima serie.
Dopo un inizio tentennante, il Frosinone ha iniziato per un certo periodo a macinare il suo gioco, riuscendo a recuperare punti nei confronti delle squadre che la precedevano, ma nella fase finale del campionato ha perso gli scontri diretti contro Sampdoria, Carpi e Palermo, trovandosi a due giornate dalla conclusione a quattro punti di distanza dagli emiliani e dai siciliani, mantenendo pochissime speranze di riuscire a sopravanzarle in classifica.
Nella penultima giornata a Frosinone è arrivato il Sassuolo, altra squadra che fino al 2013 non aveva mai militato nella massima serie, e che invece oggi sta credendo nell’impresa di poter raggiungere l’Europa, se riuscisse a mantenere il punto di vantaggio che ha sul Milan, e se i diavoli rossoneri non risultassero vincitori della finale di Coppa Italia contro i campioni della Juventus.
Forse proprio questa maggiore determinazione, ed esperienza, hanno permesso alla squadra che viene dalla città delle maioliche a vincere per un gol di scarto, nonostante i padroni di casa avessero giocato meglio.
Ciò che però ha illuminato la giornata calcistica è stato l’abbraccio affettuoso che il pubblico dei canarini ha riservato ai propri atleti, nonostante la sconfitta. Una di quelle pagine di calcio che dovrebbero essere la normalità, ma che invece, in un ambiente sempre più esasperato dalla ricerca della prestazione, diventa l’eccezione.
Non possiamo fare altro che complimentarci con i tifosi ciociari, augurando un veloce ritorno della propria compagine in serie A, se lo meritano ampiamente.




ANGUILLARA COMUNALI: IL CENTROSINISTRA CI RIPROVA CON MATTEO FLENGHI

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di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Dopo l’apertura della coalizione di centrodestra, e quasi in contemporanea con il Movimento Cinque Stelle, anche il centrosinistra ha aperto ufficialmente la campagna elettorale a sostegno della candidatura di Matteo Flenghi per la carica di sindaco di Anguillara Sabazia.

A supporto del candidato sindaco, ci sono due liste, una delle quali a nome del Partito Democratico, e l’altra, capitanata dall’assessore all’ambiente Enrico Stronati, composta da cittadini impegnati in associazioni operanti sul territorio, che si riconoscono nel progetto portato avanti da Flenghi.

Se si esclude il sindaco uscente, Francesco Pizzorno, che ha annunciato alcuni mesi fa il suo ritiro dalle scene, tutta la giunta uscente si ricandida, a partire dal vicesindaco Silvio Bianchini, che ha ammesso di aver subito la sconfitta di misura alle primarie, ma che dopo un primo momento di difficoltà, ha deciso di mettersi di nuovo a disposizione, perché la delusione personale non deve influire sull’impegno per migliorare la città.

Sia il candidato sindaco, che i componenti della passata giunta, hanno ricordato come la preoccupante situazione economica del Comune di Anguillara ha influito pesantemente sulle scelte operate dalla giunta Pizzorno, che ha dovuto pagare i danni lasciati dalle precedenti amministrazioni, ma che oggi grazie alla loro opera, è possibile una rinascita di Anguillara.

Matteo Flenghi ha ammesso i difetti di comunicazione che hanno caratterizzato la giunta Pizzorno, promettendo un impegno maggiore nel coinvolgimento dei cittadini. Notevole l’affluenza, erano molte le persone presenti nello spiazzale antistante la sede elettorale, nel locale sotto il poliambulatorio di Anguillara, che si trova a pochissimi metri di distanza da quello del suo avversario di centrodestra, Antonio Pizzigallo.

Da oggi la battaglia per la poltrona da sindaco di Anguillara è entrata nel vivo e i vari candidati a primo cittadino e consiglieri saranno impegnati per un mese nel cercare di spuntarla alle urne il prossimo 5 giugno.




ANGUILLARA COMUNALI, CENTRODESTRA COMPATTO CON PIZZIGALLO: ENTRA NEL VIVO LA CORSA ELETTORALE

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di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Ad Anguillara  l’ampia sala che ha ospitato il comitato elettorale di Antonio Pizzigallo, già sindaco di Anguillara per due mandati (il secondo interrotto dalla decadenza per incompatibilità dopo poco più di un anno dal suo insediamento), e candidato alla massima carica comunale per la coalizione di centrodestra, era piena di gente, tanto che molte persone sono rimaste fuori per ascoltare il breve discorso accompagnato dalla presentazione dei candidati alla carica di consigliere per le quattro liste collegate.

Erano presenti tutti i maggiori esponenti del centrodestra di Anguillara: da Sergio Manciuria, capolista di Anguillara Svolta e annunciato come vicesindaco in caso di vittoria della coalizione alle prossime elezioni, a Stefano Paolessi, ex vicesindaco nelle precedenti esperienze amministrative, Enrico Serami, già consigliere comunale e a capo della lista Fratelli d’Italia, Cristian Calabrese, ex assessore con Pizzigallo e consigliere comunale nel suo gruppo.

Una ritrovata unità di coalizione, che cinque anni fa si presentò spaccata, favorendo la vittoria del sindaco Pd Francesco Pizzorno, che è stata vista dai molti intervenuti alla presentazione come un segnale beneaugurante in vista della competizione che parte in maniera ufficiale dopo la presentazione delle candidature.

Molti dei presenti hanno espresso notevole fiducia per il risultato elettorale "È ora di cambiare, Anguillara dopo cinque anni di malgoverno ci ha ridotto in uno stato pietoso”, dice uno dei candidati. Nella maggior parte dei casi, però, i discorsi non erano orientati alle altre liste presentate, ma alle proposte che le varie anime della coalizione rappresentano.

Un finale a sorpresa è stato rappresentato dalla torta che è stata portata a Pizzigallo, dato che l’apertura della campagna elettorale è coincisa col suo sessantesimo compleanno, un’occasione per unire un festeggiamento privato con un impegno pubblico.
Abbiamo chiesto al candidato sindaco di esternare le sue impressioni sulla partecipazione all’evento, e sulla sua coalizione, che abbiamo registrato nel video che troverete in allegato all’articolo.




PREMIER LEAGUE. IL LEICESTER RIESCE NELL'IMPRESA

di Silvio Rossi

Il miracolo è avvenuto. La cenerentola del campionato inglese, guidata dal tecnico di San Saba, rione prossimo al cuore della romanità calcistica, ha battuto le corazzate che negli anni scorsi si sono divise il titolo della Premier League, mettendo in crisi i bookmaker d’oltremanica, che dovranno sborsare oltre venti milioni di euro per soddisfare le giocate di quegli avventurosi che hanno puntato qualche sterlina in un’impresa disperata.

Leicester, città di circa trecentomila abitanti a pochi chilometri da Birmingham, che ha dato i natali a Gary Lineker e Peter Shilton, nazionali inglesi (il primo centravanti, l’altro portiere), e a numerosi musicisti rock (da John Deacon, bassista dei Queen, a John Lord, tastierista dei Deep Purple, due componenti dei Dire Straits e il gruppo dei Kasabian), ha una squadra di calcio che raramente ha entusiasmato i propri fan, navigando spesso tra la seconda serie inglese (chiamata Football League), e le posizioni di rincalzo della Premier League. Dal 2004 i Foxes (così chiamati perché hanno nello stemma una volpe), hanno militato nove volte in Football Leauge, una volta in League One (l’equivalente della Lega Pro italiana), e solo due volte nella massima serie, la prima lo scorso anno, dove hanno conquistato la salvezza nelle ultime giornate di campionato, e questa stagione, dove non erano certamente tra le squadre su cui si accentravano le attenzioni dei commentatori sportivi.

Nell’estate 2015 la squadra è stata affidata a Claudio Ranieri, allenatore che ha guidato in premier Leauge il Chelsea, fino alla sostituzione voluta dal neoproprietario Abramovich, che chiamò al suo posto Mourinho. Un allenatore di lunga esperienza (ha allenato in Italia, Spagna, Francia), che però non aveva la stoffa del vincente.

Dalle prime giornate però la squadra ha iniziato a vincere, mantenendosi nelle prime posizioni della classifica, e conquistandone la testa alla diciassettesima giornata, mantenendo il vantaggio sugli avversari fino a conquistare il titolo con due giornate di anticipo, pareggiando a Manchester contro lo United, e approfittando del risultato analogo ottenuto dai più vicini avversari del Tottenham che hanno concluso con un 2 a 2 il derby londinese col Chelsea.

La città intera è in festa, Ranieri ha conquistato il rispetto di tutti, l’impresa che fino a pochi mesi fa sembrava impossibile si è realizzata, grazie a un gruppo di calciatori forse non di primo piano, ma con una determinazione che è riuscita ad annullare le differenze della vigilia. Ranieri è il terzo allenatore italiano che ha conquistato il primo posto nella Premier League. Hanno già trionfato in Inghilterra Carlo Ancelotti nel 2010 col Chelsea, e Roberto Mancini due anni dopo alla guida del Manchester City, ma mentre i primi due erano alla guida di squadre blasonate, l’allenatore romano ha trionfato con una squadra che può essere definita un’outsider.

Ormai Ranieri è diventato un fenomeno mediatico, la sua simpatia naturale è esplosa in una serie di video, registrati durante le conferenze stampa, dove teneva testa alle domande dei giornalisti, sempre con maggiore convinzione mentre si avvicinava il risultato che oggi lo pone all’attenzione del calcio di tutto il mondo.




Federica Pellegrini e la bandiera della discordia

di Silvio Rossi

Ci sono occasioni nella vita che arrivano una sola volta nella vita, come un treno che passa e non torna più indietro. Non saper cogliere quest’opportunità è un errore che molte persone nella vita pagano caro, perdendo importanti possibilità e aumentando i rimpianti.
Difficilmente si ha, nella vita, una seconda possibilità. E per ottenerla bisogna sudare sette camicie, riconoscere l’errore fatto in precedenza, prepararsi ad affrontare la scelta con uno spirito rinnovato.
Se poi l’offerta snobbata è di quelle importanti, che donano un prestigio particolare a chi le riceve, e la rinuncia non convince, in quanto a motivazioni, i proponenti, risulta ancora più difficile comprendere perché si sia arrivati a ripeterla.
Quattro anni fa, alle Olimpiadi di Londra, la nuotatrice Federica Pellegrini, è stata designata come portabandiera della delegazione italiana. Un onore riservato a personalità che hanno dato lustro al tricolore in vari sport, un onore che è stato concesso in precedenza a campioni come Mennea e la Simeoni, D’Inzeo, Giuseppe Abbagnale. La campionessa però, con una scelta che ha fatto infuriare l’allora presidente del Coni Gianni Petrucci, ha declinato l’invito, adducendo come motivazione l’imminente qualificazione alle sue gare di nuoto, temendo che le ore passate a sostenere cotanto peso potessero influire negativamente sulle sue prestazioni, che peraltro non sono state affatto entusiasmanti.
Il suo posto è stato preso da Valentina Vezzali, pluripremiata schermitrice che proprio in questi giorni ha festeggiato l’addio alla pedana con una medaglia d’argento ai mondiali, che si svolgono proprio nella metropoli brasiliana che tra qualche mese ospiterà i Giochi.
Ci chiediamo, a questo punto, perché offrire questa seconda opportunità. Le “ragioni” che hanno tenuto lontana l’atleta veneta, restano tali anche in questa edizione. Le gare di nuoto inizieranno, come a Londra, il giorno successivo alla cerimonia d’inaugurazione, per cui, se la cosa non era sopportabile quattro anni fa, cosa è cambiato oggi? Sarebbe stato meglio affidare il vessillo a un altro atleta, anche con un palmares più scarno, ma con un maggiore orgoglio nazionale.
Alla nuotatrice tanto vincente quanto viziata, non si doveva offrire la bandiera, le si doveva chiedere solo di fare una prestazione migliore rispetto l’edizione precedente.




ANGUILLARA: A.A.A. CERCASI CANDIDATO SINDACO PD

di Silvio Rossi
Anguillara (RM) – Da sempre, come giornale indipendente, diamo voce a tutte le realtà politiche e sociali. Così ad Anguillara, cittadina in provincia di Roma dove il prossimo 5 giugno si apriranno i seggi per le votazioni che decreteranno il nuovo asset dell'assise comunale, abbiamo iniziato a dare voce ai vari competitors e continueremo a farlo nello spirito di voler dare un informazione a 360 gradi e soprattutto scevra da qualsivoglia 'condizionamento' ai nostri lettori.

Oltre a pubblicare tabella riferiti agli schieramenti in campo abbiamo già realizzato due video interviste con la candidata a sindaco di Anguillara del M5s, abbiamo concordato e programmato almeno due video appuntamenti con esponenti del centrodestra di Anguillara e inviato formale richiesta per una o più video interviste al candidato sindaco di Anguillara del centrosinistra.

Grazie anche alla disponibilità del segretario del circolo PD 'Salvatore Scaglione', abbiamo preannunciato al candidato sindaco Matteo Flenghi, come d’altronde facemmo col suo avversario nella competizione interna, la disponibilità di intervistarlo una volta ottenuta l’eventuale candidatura ufficiale. E passata una settimana dalle primarie, prima della fine del mese di marzo, abbiamo cercato Matteo Flenghi con tutti i mezzi per concordare l’intervista: Abbiamo telefonato, scritto in privato sul suo profilo Facebook, scritto all'indirizzo e-mail, su Whatsapp. Ma non abbiamo avuto nessun tipo di riscontro alla nostra richiesta.

Avremmo voluto fare al candidato sindaco alcune domande con le quali si sarebbe potuto approfondire il suo programma, si sarebbe potuto apprendere per quale motivo un elettore dovrebbe scegliere lui anziché il candidato del centrodestra Antonio Pizzigallo o la candidata del M5s Sabrina Anselmo, avremmo potuto offrire una visione ai nostri lettori sulla composizione della sua squadra.

A questo punto riusciamo a comprendere quanto affermato dal centrodestra, subito dopo le primarie, che ha definito Matteo Flenghi un 'ologramma', affermando che 'dai banchi dell'opposizione non siamo mai riusciti a sentire una sua dichiarazione'. Effettivamente, almeno fino ad oggi, anche noi de L'Osservatore d'Italia  non abbiamo avuto maggior fortuna.

Detto questo aspettiamo di poter sentire anche il centro sinistra che ci auguriamo non sia "risentito" del nostro modus operandi di quotidiano che anziché privilegiare il "copia e incolla" dei vari comunicati precompilati da spazio al diritto di critica e di cronaca facendo parlare i diretti interessati. Siamo un giornale libero che non ha padroni e forse per questo a volte veniamo "snobbati". Speriamo di non dover leggere commenti sui vari social quali "noi non abbiamo avuto spazio". Non è vero.