ROMA: SUCCESSO PER "TASTE OF EXCELLENCE" L'ECCELLENZA AGROALIMENTARE A KMO

di Simonetta D'Onofrio

Roma – “Prodotti, storie, ricette e progetti imprenditoriali”. Una manifestazione interamente dedicata al biologico, al gusto di piatti tipici. Esperti nel campo della produzione agroalimentare si sono incontrati all’evento organizzato dall’azienda romana “Emu”, leader nella vendita per gli arredi da giardino di qualità, con sede a Roma.

Produttori di cioccolata, olio extra vergine e di prodotti della filiera dell’agricoltura a chilometri zero, rigorosamente selezionati, hanno esposto le proprie specialità. Chef internazionali hanno creato piatti d’autore, con elementi che hanno caratterizzato gli showcooking, curati in esclusiva da “Taste of Excellence” , chef internazionali che quotidianamente esportano il “made in Italy” nella cucina.

All’interno degli spazi dell’”EMU” “Tast of Excellence” hanno realizzate diverse ricette gustose e originali, come ad esempio gli spaghetti della casa produttrice “La Tognazza amata”, fondata negli anni settanta dall’attore Ugo Tognazzi, che aveva celebrato la sua passione per la cucina con un progetto avveniristico, che è stato ripreso da alcuni anni dal figlio Gianmarco, esaltati con il gusto della verza rossa o le polpettine alle melanzane, prelibate pietanze che hanno contribuito ad accostare non solo prodotti di qualità, ma anche a far conoscere vini pregiati.

Tra le produzioni di eccellenza presenti alla mostra-mercato anche due realtà imprenditoriali molisane
: l’olio extra vergine della “Cooperativa Colonia Julia Venafrana “ di Venafro e l’azienda “Papa”, con lo stabilimento produttivo di Monteroduni, che realizza confetti e cioccolata di qualità, con un occhio puntato sull’export, sinonimo di eccellenza, che hanno confermato al visitatore l’utilizzo delle materie prime di qualità e i valori della tradizione nelle delizie esposte.
Il prossimo appuntamento nella sede EMU nei pressi del GRA di Roma ci sarà presto, ci dice Marianna Giovannetti, direttrice dello store. Un’altra chance per i prodotti alimentari e ortofrutticoli, vini e bevande, floricoltura, i quali costituiscono tutti insieme uno dei settori che meglio identifica e qualifica il “made in Italy” nel mondo. Un valore economico importante che si traduce in termini economici con valori importanti del PIL nazionale e del fatturato destinato all’export.

 




ANGUILLARA: SVENTATA TRUFFA NEI CONFRONTI DI UN IMPRENDITORE

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Ogni giorno sono migliaia i cittadini e gli imprenditori, da Nord al Sud, che denunciano truffe alle Forze dell’Ordine, molto spesso provengono dal Web, più o meno gravi, che vengono compiute da società di comodo (spesso con sede legale all’estero) o da soggetti, con raggiri e inganni finalizzati a recare loro un illecito profitto. Questa volta la testimonianza di una truffa ci viene segnalata da un imprenditore che esercita la sua professione nel campo del risparmio energetico, nella zona del lago di Bracciano. L’operazione condotta dai Carabinieri di Ardea e di Anguillara Sabazia, ha sgominato un’organizzazione, composta da alcune persone che dichiaravano di lavorare per una società di Pomezia (che opera sempre nel risparmio energetico), con fermo di un ragazzo di 22 anni, già pregiudicato, e altre due persone denunciate a piede libero.

I FATTI:

L’imprenditore che stava subendo l’artificio è stato contattato telefonicamente da un sedicente “ingegnere Bianchi” (nome di fantasia) che lavorava per conto di una società di Pomezia e gli chiedeva di acquistare una stufa a pellet di una nota marca, che doveva installare nell’arco delle ventiquattrore, quindi con la massima urgenza in un’abitazione di Ardea. Gli veniva indicato dall’ “ingegner Bianchi” l’indirizzo e gli veniva detto che al momento della consegna avrebbe ricevuto un assegno. Insospettito dalle circostanze e dalle modalità della proposta di acquisto il rivenditore ha chiamato la società di Pomezia che le aveva indicato “l’ingegnere Bianchi”, la quale gli ha riferito che non aveva dato alcun mandato a terze persone di ordinare stufe e che già in passato avevano subito truffe simili. Ed è qui che l’imprenditore ha allertato i carabinieri, prima quelli locali, della stazione di Anguillara e poi quelli di competenza territoriale, di Ardea, dove stava per avvenire la truffa. Gli hanno suggerito di concordando all’insaputa del truffatore un appuntamento. Giunti sul posto la ditta di Anguillara trovava ad aspettarli due ragazzi dell’Est, intenti a prendere la stufa e un assegno con la firma dell’ignara società, che in passato aveva già ricevuto truffe simili. A questo punto, sono intervenute le Forze dell’Ordine, che immediatamente hanno bloccato i due ragazzi, raccogliendo gli elementi utili, per ulteriori indagini per ritrivare il soggetto ideatore della truffa, cioè il sedicente “ingegnere” che in quel momento non si è fatto trovare sul luogo del delitto.

L’imprenditore ha voluto raccontare a L'Osservatore d'Italia la sua esperienza, in tempo reale, sebbene sia stato solo un tentativo di truffa, e grazie all’aiuto dei Carabinieri ha potuto adeguatamente districarsi nella faccenda, rimangono tantissimi a cadere in queste trappole. Arriva una telefonata, si legge un annuncio sullo schermo allettante, e molte persone sprovviste di informazioni sufficienti, tendono fidarsi di queste persone che, a primo acchito tendono sempre a dimostrandosi estremamente gentili ed empatiche. E dopo rimane all’ignaro il “pacco” il “bidone”. Non solo. Rimane anche la delusione che lascia l’amaro in bocca. Le pene per questa tipologia di reati sono miti, quasi inesistenti, e non per di più sono certe e, cosa non banale, le somme che vengono truffate, spesso non verranno mai recuperate. Perché dietro agli artefici delle truffe di sono nullatenenti o teste di legno.

La rabbia delle persone di fronte a questi impostori lievita ogni giorno e le Forze dell’Ordine vanno ringraziate per il lavoro che svolgono quotidianamente. Se si accende il campanellino dell’allarme, anche solo una semplice telefonata alla stazione dei Carabiniere ci può salvare la vita, non farci incappare in situazioni spiacevoli.




ANGUILLARA. GRAVE INCIDENTE IN VIA DI SANTO STEFANO

di Simonetta D'Onofrio

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Nel luogo dell’incidente sono accorsi i Carabinieri, la Polizia Locale, i Vigili del Fuoco, e la Croce Rossa, con l’intervento di un elicottero per il trasporto del ferito. I vigili del fuoco hanno dovuto tagliare le lamiere per permettere di estrarre uno dei feriti.
Nonostante la scena, che poteva far pensare a esiti più drammatici, da quanto hanno riportato gli operatori della Croce Rossa intervenuti, sembra che il ferito più grave non sia comunque in pericolo di vita. L’incidente ha comunque determinato la chiusura di Via di Santo Stefano per circa un ora, con dirottamento del traffico lungo via della Mainella.
Sul posto i mezzi di soccorso hanno recuperato la vettura danneggiata, per ripristinare le condizioni di sicurezza nel punto dello scontro. Nel frattempo le forze dell’ordine stanno indagando per scoprire le responsabilità del sinistro.




ANGUILLARA: POLEMICHE SULL' ISCRIZIONE A MENSA E IL TRASPORTO SCOLASTICO

di Simonetta D'Onofrio

“Ogni anno è la stessa storia, Anguillara pretende il pagamento entro il 5 giugno di un servizio che inizierà a erogare a metà settembre. Inoltre genitori di bambini iscritti alla prima classe devono iniziare a pagare senza sapere se il figlio sarà accettato o meno alla sezione a tempo pieno”.
Quanto scritto è lo sfogo di un genitore che ha letto ieri l’avviso relativo all’iscrizione al servizio di mensa e trasporto scolastico per l’anno 2015 – 2016. Il Comune di Anguillara è storicamente l’unico paese del comprensorio che pretende il pagamento del primo bollettino dell’anno successivo, relativo al mese di settembre (di cui si usufruisce a metà ma si paga per intero), ancor prima che l’anno scolastico precedente sia stato completato. In tutti gli altri comuni, anche laddove si deve procedere all’iscrizione entro giugno, il pagamento della quota del mese di settembre viene definita in genere qualche giorno prima l’inizio dell’effettiva prestazione del servizio. Solo lo scorso anno la data in cui era richiesta la ricevuta del bollettino era stata fissata a settembre, per la prima volta, cosa che ha fornito l’illusione che anche Anguillara fosse diventato un comune come tutti gli altri. Illusione, appunto, che è durata solo un anno, perché già nell’occasione successiva si è tornati alla vecchia odiosa pratica di farsi anticipare la gabella di un trimestre.
Leggendo l’avviso, inoltre, ci si accorge che le lacune del Comune non sono relative solamente alla data in cui viene chiesto la corresponsione del pagamento. Nel modulo è chiaro come, una volta effettuata la fila, spesso molto lunga, presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, aver mostrato i documenti richiesti, aver atteso il benestare dell’impiegato, per completare la pratica bisogna recarsi nell’altra sede, per consegnare la domanda all’ufficio protocollo.

Nell’era in cui tutte le amministrazioni, grandi e piccole, ricorrono alla telematica per diminuire il fastidio per il cittadino nella consegna dei documenti, è possibile ancora concepire procedure che neanche gli autori di Fantozzi avevano pensato verosimili?
È mai possibile che, in barba alla legge sulla semplificazione del procedimento amministrativo, nonostante per anni sia stato segnalato il problema alla capo area e all’assessore alla Pubblica Istruzione, si chieda allegata copia del documento d’identità, quando questo, nella maggior parte dei casi, viene rilasciato dallo stesso ente, commettendo una palese violazione della normativa corrente? È mai possibile, inoltre, chiedere ai genitori di firmare un’autorizzazione di trattamento dei dati, senza indicare sul modulo, così come previsto dal codice della privacy, l’informativa adeguata, considerato che negli allegati, nei casi di allergie o intolleranze, devono essere inseriti nei moduli anche i cosiddetti “dati sensibili”, per cui il trattamento prevede regole più restrittive, che in questo caso non sembrano affatto seguite? Come è mai possibile che in quattro anni, nonostante le ripetute segnalazioni, il sindaco non abbia fatto nulla per modificare le procedure di iscrizione, lasciando organizzare quest’ultime da chi, finora, non ha mai dato dimostrazione di poter correggere le gravi lacune del sistema? Tanti gli interrogativi, ma poche le risposte.




FIUMICINO. SCIOPERO DEI LAVORATORI DELLO SCALO ROMANO

di Simonetta D'Onofrio

Fiumicino (RM) – Le rappresentanze aziendali dello scalo Leonardo da Vinci di Fiumicino, dopo l’incendio che lo scorso 5 maggio ha distrutto una parte del settore partenze del terminal T3, hanno proclamato per oggi uno sciopero, per denunciare le gravi carenze sul piano della sicurezza e sulla tutela della salute dei lavoratori. Scrivono le segreterie riunite: “In data 8 maggio era stato richiesto un urgente incontro ad Enac e ad Aeroporti di Roma con l’intento di avere chiarimenti in merito alla reale residua operatività dell’aerostazione e su quali fossero gli interventi messi in atto a tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
Siamo a precisare che a tutt’oggi la Direzione Enac non ha prodotto alcuna risposta alla nostra e che invece Aeroporti di Roma in una riunione tenutasi nella mattinata odierna, 11 maggio 2015, ha risposto in maniera del tutto approssimativa ed insufficiente”.

Commenta Tommasino Torzi, segretario provinciale dell’UGL Taasporto Aereo: “Siamo fortemente preoccupati per la salute e la sicurezza dei lavoratori che operano nei luoghi di lavoro là dove è avvenuto l’incendio nei giorni scorsi . Ad oggi purtroppo, non abbiamo avuto né rassicurazioni sulle condizioni igenico-ambientali tantomeno su l’uso corretto dei dispositivi in base alle norme vigenti in termini di sicurezza. È necessario a questo punto prendere tutte le dovute precauzioni segnalando quanto sta accadendo alle autorità competenti”.
Sono infatti numerosi i casi di lavoratori che ricorrono al primo soccorso causa inalazioni aria contaminata durante l’orario di lavoro che causano malore e forti irritazioni oculari e cutanee. Lo sciopero odierno si somma ai disagi dovuti alle infrastrutture ancora non completamente funzionanti.




FIUMICINO. SCIPERO DEI LAVORATORI DELLO SCALO ROMANO

di Simonetta D'Onofrio

 

Le rappresentanze aziendali dello scalo Leonardo da Vinci di Fiumicino, dopo l’incendio che lo scorso 5 maggio ha distrutto una parte del settore partenze del terminal T3, hanno proclamato per oggi uno sciopero, per denunciare le gravi carenze sul piano della sicurezza e sulla tutela della salute dei lavoratori.
Scrivono le segreterie riunite: “In data 8 maggio era stato richiesto un urgente incontro ad Enac e ad Aeroporti di Roma con l’intento di avere chiarimenti in merito alla reale residua operatività dell’aerostazione e su quali fossero gli interventi messi in atto a tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
Siamo a precisare che a tutt’oggi la Direzione Enac non ha prodotto alcuna risposta alla nostra e che invece Aeroporti di Roma in una riunione tenutasi nella mattinata odierna, 11 maggio 2015, ha risposto in maniera del tutto approssimativa ed insufficiente”.
Commenta Tommasino Torzi, segretario provinciale dell’UGL Taasporto Aereo: “Siamo fortemente preoccupati per la salute e la sicurezza dei lavoratori che operano nei luoghi di lavoro là dove è avvenuto l’incendio nei giorni scorsi . Ad oggi purtroppo, non abbiamo avuto né rassicurazioni sulle condizioni igenico-ambientali tantomeno su l’uso corretto dei dispositivi in base alle norme vigenti in termini di sicurezza. È necessario a questo punto prendere tutte le dovute precauzioni segnalando quanto sta accadendo alle autorità competenti”.
Sono infatti numerosi i casi di lavoratori che ricorrono al primo soccorso causa inalazioni aria contaminata durante l’orario di lavoro che causano malore e forti irritazioni oculari e cutanee. Lo sciopero odierno si somma ai disagi dovuti alle infrastrutture ancora non completamente funzionanti.




QUELLA VISITA DI FIDEL CASTRO… VENTI ANNI FA

di Simonetta D'Onofrio

Domenica 10 maggio Raul Castro si recherà in visita in Vaticano da papa Francesco. Una visita privata, che ha però un grande significato. Il papa argentino ha contribuito molto, con la sua azione diplomatica al riavvicinamento tra gli Stati Uniti e Cuba. Una visita che ricorda, un ventennio fa, in altre condizioni geopolitiche, la visita che il fratello Fidel fece nel cuore della cristianità.
Era il 1996 quando il “Lider Maximo”, questo il nomignolo con cui era chiamato Fidel Castro, capo assoluto dell’isola caraibica, si recò in visita da papa Giovanni Paolo II, in occasione di un vertice della FAO organizzato a Roma il 19 novembre.
La visita era stata preceduta dal viaggio sull’isola dell'arcivescovo Jean-Louis Tauran, ministro degli Esteri del Vaticano, nel mese di ottobre. Era un decennio che i contatti tra esponenti vaticani e il governo dell’isola si erano intensificati. Tutto iniziò nel 1988, con la visita a Cuba del cardinale di New York John O'Connor, che celebrò una messa nella cattedrale dell’Avana ed ebbe un incontro durato quattro ore con Fidel.
In Vaticano il comandante rimase sei ore, incontrando, oltre a papa Wojtyla, anche il Segretario di Stato, monsignor Sodano. In quell’occasione Castro invitò il papa sull’isola, invito che non cadde nel vuoto. Quattrodici mesi dopo, nel gennaio del 1998, il Papa si recò a L’Avana, in un viaggio pastorale che rappresentò uno dei momenti più emozionanti del pontificato.
Nell’isola caraibica la chiesa, esclusi i primi anni della rivoluzione, non ha subito le persecuzioni che, in altri stati governati da regimi comunisti, hanno caratterizzati i difficili rapporti tra regime e religione. Subito dopo la rivoluzione, i rapporti tra la Chiesa e il governo cubano si inasprirono, per arrivare alla scomunica che giunse il 3 gennaio 1962, da parte di Giovanni XXIII. Col passare degli anni, però, sebbene la chiesa locale non aveva la stessa libertà d’azione della quale poteva godere negli stati occidentali, era tollerata. Certamente, come constatò Joaquin Navarro-Valls, quando si recò nell’isola per organizzare il viaggio del Santo Padre, a Cuba c’erano solo 200 sacerdoti per 11 milioni di abitanti. Ma l’intraprendenza del portavoce papale riuscì a convincere Castro a far celebrare come festività nazionale il Natale 1997.
Da allora i rapporti tra Cuba e Vaticano hanno continuato a mantenersi cordiali. Anche papa Benedetto XVI, nel 2012 si recò in viaggio a Cuba, cosa che, dalle prime indiscrezioni, dovrebbe ripetersi nel prossimo mese di settembre.




ROMA XV MUNICIPIO. SGOMBERATI CINQUE CAMPI ABUSIVI

di Simonetta D'Onofrio

Roma – Cinque insediamenti abusivi sono stati bonificati oggi nel XV municipio, a seguito di un coordinamento tra municipio, Gabinetto del Sindaco, Polizia locale e cabina di regia del sociale.
Tutte le istituzioni hanno collaborato per riuscire a riportare la legalità in un territorio che, per via della presenza di numerose infrastrutture che si prestano facilmente all’organizzazione di campi abusivi, in particolare sotto agli svincoli di Flamina e viale Tor di Quinto, vede un numero di situazioni di abusivismo maggiore rispetto al resto della capitale.
Come promesso a marzo dal presidente Daniele Torquati proprio sulle nostre pagine, durante l’intervista concessa in merito alla sicurezza (vedi articolo), le aree di via Capoprati – Ponte Duca D'Aosta; Cavalcavia “Due Ponti” altezza Zilli; via Olimpica – rampa Corso Francia; Viale Tor di Quinto altezza civico 110 e Via Cassia Nuova altezza civico 436 sono state liberate da numerosi insediamenti abusivi.
Il municipio ha chiesto, per evitare il ripetersi di insediamenti abusivi negli stessi punti, ai privati e agli enti proprietari dei terreni dove sono stati effettuati gli interventi di bonifica, un’attenta sorveglianza e l’adozione di mezzi per evitare nuove intrusioni.
Soddisfazione è stata espressa anche da parte dell’opposizione, a voce del capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giuseppe Calendino, che chiede una maggiore continuità nel controllo del territorio, effettuato, a suo dire, a fasi alterne.




CAMPOBASSO: "UN MINUTO DAL TUO CELLULARE" IL CONTEST DEDICATO AI MOLISANI NEL MONDO

di Simonetta D'Onofrio

“Un minuto dal tuo cellulare”. È questo lo slogan che racchiude il significato del contest dedicato ai “Molisani nel Mondo”, organizzato dal festival “MOLISECINEMA”. La manifestazione, giunta alla 13^ edizione, direttore artistico Federico Pommier (si svolgerà dal 4 al 9 agosto a Casacalenda, in provincia di Campobasso), avrà quest’anno una sezione speciale, brevissimi cortometraggi legati alle tradizioni, alle ricette culinarie e ai piatti tipici molisani.

Il progetto, in collaborazione con l’Ufficio Molisani nel Mondo e la regione Molise si ispira al tema dell’Expo di Milano, il binomio cibo-vita . In particolare, le finalità principali sono la valorizzazione degli aspetti culturali, antropologici e produttivi ed è rivolto a tutti coloro che sono di origine molisana. Fino al 16 maggio è possibile partecipare inviando il filmato, che può essere girato anche con uno smartphone, un tablet o un camcorder. Previsti diversi premi per i partecipanti.

Per informazioni

Sito web: www.molisecinema.it

e-mail: moliseincorto@molisecinema.it

Facebook: MOLISECINEMA Twitter: @molisecinema

Tel: +39 0874 016012 CELL. + 39 3316026305




STANGATA PER RENZI:"SI" AL RIMBORSO DEGLI AUMENTI PER LE PENSIONI

di Simonetta D'Onofrio

Una stangata per il governo Renzi. Dopo la bella notizia per la legge elettorale è giunta la doccia fredda a Palazzo Chigi, che in breve tempo dovrà avanzare le proposte “fattibili” dopo la sentenza della Consulta, che ha dichiarato illegittimo il blocco delle rivalutazioni sulle pensioni superiori a tre volte il minimo previsto dalla Riforma Pensioni Fornero (decreto 201/2011, il cosiddetto Salva Italia), che vede coinvolti circa 5,2 milioni di pensionati. In sintesi è quanto accaduto nelle ultime ore e non sono mancate le proteste da parte di quest’ultimi, che in questi anni hanno dovuto “stringere la cinghia”, visto che non hanno potuto usufruire neanche del bonus di 80 euro, reso disponibile con la legge di stabilità per i per i dipendenti che guadagnano fino a 26mila euro annui. Non sono mancate le critiche da parte di chi già in passato aveva previsto che qualcosa in tal senso sarebbe potuto accadere.

Il Presidente dell’ANAP (Confartigianto), Giampaolo Palazzi, commenta così la clamorosa sentenza: “Ai pensionati vanno rimborsati gli aumenti non erogati per effetto del blocco delle rivalutazioni, decretato dal Governo Monti nel 2012 e ora dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale. Di conseguenza, vanno anche adeguati da subito gli importi pensionistici che avevano subito l’ingiusto blocco. Va considerato, infatti, che la pensione è salario differito, che deve essere adeguato all’inflazione per non subire decurtazioni; non si tratta affatto di una gentile concessione di tipo assistenziale”.

La Corte ha definito incostituzionale quel provvedimento con il quale il governo Monti bloccò le pensioni a fine 2011, per far fronte alla crisi dei conti, in quanto non rispetta proporzionalità e adeguatezza. Continua il Presidente Palazzi: “Come al solito non mancano le elucubrazioni dei soliti sapientoni che invece di discutere e avanzare proposte concrete su come risolvere il vero problema dell’Italia, e cioè la disoccupazione, colpevolizzano i pensionati, per gli effetti sulla nostra economia di questa sacrosanta sentenza; senza capire che le sentenze vanno rispettate e basta. Non sbandieriamo conflitti intergenerazionali che non esistono, perché gli anziani hanno a cuore il futuro dei loro figli e dei loro nipoti e, di conseguenza, il futuro del nostro Paese. In conclusione l’ANAP chiede di adottare la regola del buon senso e del dialogo tra le parti: “Si può sì ragionare sulle modalità e sui tempi del rimborso e anche sui modi per reperire le risorse necessarie, ma sarebbe bene che su questi ragionamenti il Governo coinvolgesse anche le associazioni dei pensionati, riconoscendo finalmente loro, il ruolo di rappresentanza e di tutela dei diritti degli anziani. Se così si fosse fatto in passato, si sarebbe evitato di emanare leggi sbagliate o addirittura incostituzionali”.
Presto il Governo dovrà prendere dei provvedimenti definitivi su quanto dichiarato da un importante organo costituzionale, questa volta non può non trovare il bandolo della matassa: il punto da cui partire per risolvere una situazione intricata da chi lo ha preceduto in questi anni.
 




"BUONISSIMO": IL MEGLIO DEI PRODOTTI DELLA REGIONE LAZIO IN VENDITA IN CANADA

di Simonetta D'Onofrio

In Canada sarà più semplice trovare il cibo “made in Italy”. Anche fuori il confine italiano, si possono trovare i sapori e assaporare il gusto degli ingredienti semplici, senza abbandonare le tradizioni culinarie del proprio paese d’origine. La Regione Lazio ha inaugurato a Toronto, la città più grande della “Terra degli Aceri”, i primi corner “Buonissimo! Taste, quality and traditions from Lazio”, dove si possono trovare in vendita, all’interno dei supermarket, prodotti agroalimentari provenienti dal territorio laziale. Negli scaffali, quindi, si possono trovare l’olio extravergine di oliva, prodotti da forno e di pasticceria, pasta e farine, alimenti in scatola e conserve di vario genere.
Ben ottantaquattro sono le aziende a fare da testimonial all’iniziativa commerciale sostenuta dalla Regione Lazio ( Lazio Innova), in collaborazione con l’Arm (azienda speciale della Camera di Commercio di Roma), l’Arsial (Agenzia regionale per la promozione dell’Agricoltura del Lazio), la Cna Roma e Lazio e la Camera di Commercio Italiana in Ontario.
Un importante ritorno economico per i commercianti dei prodotti della filiera, che grazie all’eccellenza esportata all’estero possono avvalersi di un punto importante a sostegno dell’economia laziale. Anche l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani ne è convinto e elogia il risultato: "Finalmente le tante eccellenze del Lazio iniziano a essere conosciute come meritano sui mercati internazionali e, in particolare, in quei Paesi in cui è presente e si va sempre più affermando una classe di consumatori attenta alla qualità degli alimenti e pertanto in grado di apprezzare il valore dei nostri prodotti. Questo è il vero senso della decisa azione per l’internazionalizzazione del sistema economico regionale che la Giunta Zingaretti ha intrapreso e che, per quanto riguarda il Canada, sarà certamente favorita dalla prossima attivazione, a fine 2016, del Ceta, l’Accordo Economico e Commerciale Globale tra Canada e Europa."

Il Canada può rappresentare un ottimo volano per le esportazioni nel campo dell’eccellenza alimentare itaiana, dove  circa 1,500.000 di canadesi sono di origini italiane.