Primarie PD a Palermo, Faraone contro Crocetta: "Non sarĂ  mio candidato"

 

di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – Già in fermento i preparativi in vista per le prossime elezioni in Sicilia del 5 Novembre che riassesteranno gli equilibri politici governativi. Davide Faraone responsabile nazionale di Welfare e Scuola del Partito Democratico, in una conferenza stampa dopo il risultato delle primarie che hanno visto vincitore assoluto Renzi con oltre il 70% dei consensi nei gazebo di tutta Italia, ha detto: "Riconosco come unico strumento per la scelta del candidato alla presidenza della Regione gli stessi gazebo di domenica scorsa e quindi elezioni primarie che abbiano come obiettivo 200mila elettori per scegliere la leadership che sarà l'unica legittimata politicamente".
 
Concordi su questa linea Giuseppe Lupo, leader dell' Area Dem con a capo Franceschini, che suggerisce la data del 2 Luglio sostenendo anche: "Le primarie le chiedono gli elettori e se Crocetta vuole candidarsi deve passare dalle primarie". Stesso tono mantenuto anche da Faraone che non intende fomentare propositi di eventuali nuove candidature e autocandidature:" Non sosterrò mai una corsa di Crocetta che non passi dalle primarie e non avrò Crocetta quale candidato. Chiunque farà bene a passare per i gazebo. Il modo peggiore per affrontare questa campagna elettorale è attendere un nome"; e riguardo al probabile rimpasto della giunta regionale Faraone ha aggiunto: "Il rimpasto a sei mesi dalle elezioni fa ridere i polli, l'esame del sangue degli assessori su chi sta con me e chi no è il modo migliore per bruciare quello che è stato costruito in settimane di lavoro e il risultato di domenica". Il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta non fa attendere la sua risposta: "Faraone? E’ solo un capo corrente. Non capisco perché dovrei commentare le sue esternazioni, che sono solo opinioni a titolo personale. Vuole la verità? è fallito il patto Faraone-Cardinale. Alle primarie nazionali Renzi ha preso in Sicilia un risultato più basso rispetto al resto d’Italia. E la colpa è di Faraone. Io lavorerò per un Pd unito e per coalizione unita, come ho sempre cercato di fare in questi anni. Faraone continua invece ad avere cieco furore contro di me.
 
Un atteggiamento che non porta a niente. Lancia le primarie per non parlare del risultato delle primarie attuali in Sicilia. Contesto la legittimità della proposta di Faraone, non è il segretario del partito: se ne faccia una ragione. E’ un capo corrente, può esprimere un’opinione ma la sua è solo una proposta”. Intanto il M5S ha candidato Gianclarlo Cancellieri grazie al voto online del moVimento per le regionali del 5 novembre e Sinistra Italian per innovare le forme dell'organizzazione politica nomina due nuovo segretari: Luca Casarini di 49 da lungo tempo impegnato nei centri sociali e nei movimenti anni e Bianca Guzzetta avvocatessa e insegnante da tempo impegnata nella formazione dei bisogni educativi speciali e vicina a riflessioni politiche che hanno avuto il femminismo e i diritti delle persone quali temi cardine.



San Vito Lo Capo, camper travolge e uccide un turista: dimenticato di azionare il freno a mano

 

di Paolino Canzoneri

 
SAN VITO LO CAPO – Una dimenticanza fatale che è costata la vita al turista 73enne Francesco Arena di Alcamo rimasto schiacciato dal suo camper davanti gli occhi terrorizzati della moglie. Il tutto è accaduto in una manciata di secondi; il turista nel tardo pomeriggio di ieri in località Makari, si era dimenticato di azionare il freno a mano del suo grande camper posteggiato a ridosso della scogliera della località marittima da favola di San Vito Lo Capo della provincia di Trapani meta continua di turisti da tutto il mondo. Il mezzo a causa del peso e di una certa pendenza aveva cominciato a scivolare lentamente giù dalla scogliera e Francesco Arena, nel disperato tentativo di fermarlo è rimasto travolto e schiacciato. La moglie, originaria di Eboli, illesa ha assistito a tutta la scena senza poter fare niente. Giunti tempestivamente sul posto, ai soccorsi non è rimasto altro che appurare il decesso dell'uomo a terra accanto alla moglie in stato di schock. Il 73enne era residente a Caponago nella provincia lombarda monzese ed era in vacanza in Sicilia con il loro camper da alcuni giorni. Giunti sul posto anche i Carabinieri del comando di San Vito, vigili del fuoco e militari della Capitaneria di porto. La povera moglie in stato confusionale è stata momentaneamente accolta presso un ristoratore di San Vito Lo Capo giusto il tempo per la chiusura delle indagini e per il trasferimento del corpo al cimitero della località balneare vicina al luogo della disgrazia. 



Palermo: Oltre 600mila allo Street Food Fest: un successo assoluto

 

di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – Le cifre parlano chiaro. In soli 4 giorni l'affluenza dei cittadini palermitani e la quantità di cibo consumata sancisce il pieno successo e la precisa volontà di voler riappropriarsi delle bellezze della città. L'impressionante numero di bilgietti staccati per l'accesso allo Street Food Fest è di oltre 600mila, un record inatteso che gli oltre 35 espositori di tredici paesi internazionli diversi confermano anche con la loro soddisfazione nel riuscire appieno a tramandare, scambiare e condividere cultura e tradizioni. Strade del centro storico palermitano come Via Roma, Piazza San Domenico e molte altre sono divenute meta di passeggio e di ristoro grazie agli stand di cibo che con gli oltre 25mila chili di cibo hanno esaltato i palati dei palermitani notoriamente sensibili alle bellezze e bontà culinarie mediterranee e non solo. Numeri e cifre oltre ogni previsione; 3mila Hamburgher di Cinisara, 2500 arancine, 4mila panini con porchetta di Ariccia e più di 2600 con variazioni di Tonno; "Stigghiole" (budella di pecore, specialità storica siciliana); sfincione, milza e non solo cibo salato ma anche dolce con cannoli con ricotta, cassatelle e tant'altro estendendo leccornie oltre mediterraneo ad est come i dolci Kurtos ungheresi, Coxhine brasiliane, spaghetti thailandesi Pad thai, dalla Germania i Duncan Knox, i tipici Bratwurst, Kartoffel puffer etc. Cibo e cultura a braccetto per le vie del centro storico a suggellare una integrazione e una intesa culturale che rende Palermo e la Sicilia ancora una volta nella storia come un passaggio di culture del Mediterraneo. Presenti anche stand con computer per poter votare on line i piatti preferiti. Gli organizzatori sembra che si siano accorti pure della presenza di un piccolo giro di biglietti di ingresso falsi perfettamente identici agli originali. I numeri delle affluenze nazionali ed internazionali degli espositori e il riscontro dell'affluenza dei palermitani hanno dimostrato come lo Street Food Fest abbia tutte le carte per divenire un appuntamento da ripetere ogni anno.



Palermo, tragedia alla Targa Florio Rally: auto finisce fuori strada. Due morti


di Paolino Canzoneri

 

PALERMO – Inizia nel peggiore dei modi la competizione automobilistica legata all'edizione numero 101 della Targa Florio. La prima prova speciale rally del campionato italiano è iniziata stamane a Piano Battaglia. Durante le prime fasi della corsa la Bmw mini cooper Jcw per la scuderia Messina racing team del pilota messinese di 52 anni Mauro Amendolia è uscita improvvisamente di strada investendo fatalmente Giuseppe Laganà, un commissario di percorso, schiantandosi nel fianco della strada tortuosa. Non c'è stato niente da fare neanche per il pilota, anch'egli deceduto nell'impatto della sua vettura mentre al suo fianco, nel ruolo di copilota, la figlia Gemma di 26 anni ha riportato un grave trauma cranico ed è stata trasportata in elisoccorso all'ospedale Civico di Palermo.

Il terribile incidente è avvenuto intorno alle 12:30 al km 10+500 a Isnello in località Piano Torre. Da una prima analisi sembra che le cause vadano ricercate in strati di nevischio presenti nel percorso ma si ipotizza anche un malore improvviso del pilota. Aperta subito una inchiesta da parte della procura di Termini Imerese che ha disposto l'autopsia per i due corpi e una perizia tecnica sull'auto. Sembra che i documenti della gara indicavano come primo pilota la giovane Gemma mentre il padre era designato come secondo pilota e secondo indiscrezioni sembra che avrebbe dovuto partecipare alla corsa la sorella Valentina che all'ultimo momento avrebbe rinunciato cedendo il posto al padre. Il commissario di percorso della Targa Florio, appassionato di automobilismo, lavorava come escavatorista a Catania, originario di Lentini, lascia due figli nello strazio assoluto. Le indagini sono appena iniziate.
 
 



Palermo, emergenza disabili: in arrivo pioggia di azioni legali contro la Regione Sicilia

 

di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – Una vera e propria pioggia di azioni legali sono previste contro la Regione Sicilia da parte dei disabili che pochi giorni dalla manifestazione per le vie del capoluogo siciliano affermano di non aver visto ancora un euro dopo la scadenza del termine nella quale il presidente della Regione Rosario Crocetta si era impegnato in prima persona per risolvere l'emergenza. Da settimane infatti i disabili siciliani erano scesi sul piede di guerra per il mancato rispetto degli impegni presi dal governo regionale in termini di firma ai decreti per l'erogazione degli aiuti ai disabili. La questione spinosa e l'odiosa condizione di ulteriore disagio, aveva suscitato ovviamente una indignazione a livello nazionale ed erano scesi in campo anche professionisti della musica e del cinema per partecipare attivamente alla causa e per scuotere le coscienze cercando di dimostrare quanto certe priorità non debbano mai incappare in ritardi di carattere burocratico o slittare penosamente nei piani bassi delle liste degli ordini del giorno. L'attore e regista PIF, che ha fatto esplodere il caso, era andato personalmente a parlare faccia a faccia con Rosario Crocetta.
 
L'incontro-scontro farcito di urla del regista e risposte timide e vaghe del presidente, si era concluso con la promessa dell'erogazione degli aiuti per i disabili entro quindici giorni. Il termine è oramai scaduto e Il presidente Rosario Crocetta in una intervista aveva assicurato che entro aprile sarebbe stato erogato un ulteriore fondo di 34 milioni di euro. Sicuri di poter adempiere la promessa nei termini stabiliti dei quinidici giorni, sembra che qualcosa non torni e che si sia trattato ancora una volta della solita promessa azzardata. A peggiorare il quadro l'arrivo della nuova finanziaria all'Assemblea della Regione Sicilia con nuovi emendamenti votati che sembrano evidenziare quanto gli stanziamenti siano "virtuali" per motivi legati ad una apparente copertura necessaria per l'attuazione concreta. Di buon mattino la richiesta di dimissioni del governo estesa a tutti i parlamentari rappresenta un ulteriore passo che conferma, nel caso ce ne fosse bisogno, che la tensione della categori dei disabili è alta più che mai. Il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando a tal proposito ha dichiarato: "Eprimiamo la nostra preoccupazione circa l'estemporaneità di alcune norme che imporrebbero altri vincoli nella destinazione delle risorse che i Comuni riservano alla spesa sociale. L'obiettivo deve essere quello di poter programmare, in una visione complessiva, tutte le risorse nazionali, regionali ed europee destinate a vario titolo ad interventi di natura sociale, contemperando le diverse esigenze delle tante categorie deboli ed evitando di innescare "guerre tra poveri". Un forte richiamo ad importanti responsabilità per una esigenza divenuta urgenza di una categoria che non merita assolutamente la frustrazione e l'ingarbugliamento in lungaggini burocratiche e tantomeno raggiri e giochetti della politica.



Palermo, Targa Florio: Rally e Auto Storiche le regine assolute

 

di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – La meravigliosa Piazza Politema del capoluogo siciliano sarà sede giovedi sera della cerimonia del via dell'edizione numero 101 della gara automobilistica legata al campionato italiano di Rally CIR. Parallelamente a questo consueto annuale evento verrà disputata anche una gara riservata alle auto storiche in una splendida prova spettacolo a Collesano a pochi chilometri da Palermo, luogo indissolubilmente legato alla storia della Targa Florio. La gara, tanto cara e preziosa per i siciliani non ha bisogno di presentazioni, nacque dalla passione di un grande e nobile uomo, l'armatore Vincenzo Florio che ebbe l'idea nel 1906 di organizzare una gara automobilistica di prestigio che avrebbe avuto per circuito le strade di campagna di oltre mezza Sicilia. Il premio della Targa divenne presto un premio ambito che richiamò tutti i più grandi campioni di automobilismo che la storia di questo sport ricordi. Una vittoria in una edizione della Targa Florio diventava cosi un primato e un trofeo unico di una intera vita dedita a questo sport. La gara chiamata dai sicliani "à cursa", conta edizioni fino al 1977, anno in cui a causa di molti incidenti e vittime, venne chiusa perchè ritenuta troppo pericolosa. Ad oggi la Targa Florio e la Mille Miglia possono essere ricordate come le gare più importanti della storia antica dell'automobilismo su strada. Ogni anno in occasione dell'appuntamento rallystico siciliano, diviene piacevole contesto imperdibile per gli appassionati di automobilismo per poter vedere con i propri occhi le vetture del campionato di Rally e le vetture storiche dei fortunati possessori da tutto il mondo che riconfermano puntualmente un appuntamento a cui sono legati e a cui i palermitani accorrono e partecipano con entusiasmo. Giovedi prossimo Piazza Politeama vedrà schierate decine e decine di vetture sport e vetture storiche dalle Bugatti alla Lancia Aprilia pronte per attraversare tutta l'isola da Giardini a Segesta. L'imponente macchina organizzativa dell'ACI e Automobil Club Italia ha creato un imponente programma dell'evento rallystico del campionato italiano in varie tappe sulle Madonie dove bolidi sfrecceranno nella gara siciliana del campionato italiano che vedrà fronteggiarsi nella sfida grandi nomi come Scandola, Andreucci e Campedelli. Come se non bastasse si svolgerà anche una piccola edizione del Ferrari Tribute che vedrà la presenza di spettacolari e storiche Ferrari in una gara-revival mozzafiato. Appena un anno fà, la celebrazione del centenario ha visto la partecipazioni di grandi nomi dell'automobilismo e in presenza delle massime autorità governative siciliane, si sono svolte una serie di iniziative, incontri, dibattiti  e gare che hanno dimostrato quanto i siciliani siano indissolubilemente legati alla gloria e al prestigio di questo sport. 
 



Palermo, fondi stanziati mai erogati: i disabili scendo in piazza

 

di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – Potrebbe costare caro al presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta inciampare metaforicamente in una rotella di una sedia occupata da disabili e sembra che questo stia accadendo nella realtà. Da settimane orsono i disabili siciliani sono sul piede di guerra per il mancato rispetto degli impegni presi dal governo regionale in termini di firma ai decreti per l'erogazione degli aiuti ai disabili.
 
La questione spinosa e l'odiosa condizione di ulteriore disagio, ha suscitato ovviamente una indignazione a livello nazionale ed ha spinto professionisti della musica e del cinema a partecipare attivamente per scuotere le coscienze e dimostrare quanto certe priorità non debbano mai incappare in ritardi di carattere burocratico o slittare penosamente nei piani bassi delle liste degli ordini del giorno. L'attore e regista PIF, che ha fatto esplodere il caso, era andato personalmente a parlare faccia a faccia con Rosario Crocetta. L'incontro-scontro farcito di urla del regista e risposte timide e vaghe del presidente, si era concluso con la promessa dell'erogazione degli aiuti per i disabili entro quindici giorni. A meno di una settimana dallo scadere del termine, sembra che il sostegno della categoria dei disabili non stia vedendo luce per la mancanza dell'erogazione promessa.
 
Ieri il musicista Jovanotti in un messaggio chiaro e diretto trasmesso all'interno di una puntata del programma di intrattenimento della paytv Edicola Fiore ha manifestato il suo sdegno parlando esplicitamente di "presa in giro del presidente". Anche i comici Ficarra e Picone al momento assenti dal capoluogo siciliano per impegni cinematografici, hanno scritto una lettera al presidente condividendo appieno lo sdegno e la preoccupazione per una manifesta inefficenza in ambito governativo. Il presidente Rosario Crocetta in una intervista ha assicurato che entro aprile sarà erogato un ulteriore fondo di 34 milioni di euro ed appare tranquillo e sicuro di poter adempiere la promessa nei termini stabiliti dei quinidici giorni. Al momento però, nonostante Rosario Crocetta assicuri di aver firmato i decreti per l'erogazione dei fondi per due province, sembra che nessuno li abbia incassati. I disabili siciliani passano alla forza e scendono in piazza a sfilare insieme a Pif e con i comitati guidati dall'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. La manifestazione partirà dalle 11 del mattino alla cattedrale di Palermo per spostarsi all'ARS per poi giungere fino al Palazzo D'Orleans sede del governo della Regione Sicilia. É indubbio che la manifestazione del tutto unica nel suo genere avrà una partecipazione cosi copiosa e avrà una grande efficacia in termini di riscontri mediatici. 



Palermo: panico per falso allarme terrorismo alla mensa universitaria

 

di Paolino Canzoneri

 

PALERMO – Allarme terrorismo all'Università del capoluogo siciliano in serata nei locali della mensa verso ora di cena. Uno studente di 26 annni di origini marocchine e residente nell'alloggio universitario "Casa del Goliardo", verso le 20.30 si è introdotto nella mensa del pensionato Santi Romano della facoltà universitaria di Viale delle Scienze piena di studenti fuori sede intenti a cenare e improvvisamente ha urlato in modo concitato: "Uscite se non volete morire, chi è satanista e vuole morire rimanga qui, chi è cattolico, musulmano o ebreo esca fuori". Presi dal panico gli studenti, convinti di un attacco terrorista in corso, si sono dileguati in modo sparso e confuso.
 
Scattato immediatamente l'allarme e attivate le misure di sicurezza, in una manciata di secondi vigilantes e volanti delle forze dell'ordine sono accorse nel luogo e hanno bloccato il giovane trascinandolo fuori dai locali e conducendolo nell'anfiteatro della cittadella universitaria per un interrogatorio chiarificatore, prolungato e pressante. Alcuni testimoni hanno affermato che il ragazzo aveva con se uno zaino e per un po si è temuto potesse contenere una bomba ma dopo controlli accurati la paura è scongiurata e si è fatta strada l'ipotesi confermata di uno stupido scherzo di cattivo gusto che avrebbe potuto avere brutte conseguenze.
 
Nessun atto di terrorismo quindi, ma uno scherzo imbecille che è costata la sospensione dei benefici di vitto e alloggio riservati dall'ERSU a pendolari e studenti fuori sede che ne necessitano per la frequenza degli studi. In città la notizia è rimbalzata sia sui social che tramite passaparola ed è evidente che Palermo non è esente da psicosi collettive in questi tempi in prossimità di ricorrenze di carattere religioso tormentati dalla paura di attacchi improvvisi di matrice islamica.

E' notizia di ieri che il viminale ha disposto un piano per "blindare" le vacanze pasquali in tutta la Sicilia e processioni e ricorrenze di piazza avranno un supporto di protezione delle forze dell'ordine come non era mai stato ordinato prima. Potenziati i controlli nel capoluogo nei monumenti del centro storico. Ad Agrigento la Valle dei Templi pulserà di agenti in borghesi che si mescoleranno nella folla di turisti attesi come ogni anno e analoghe iniziative e controlli frequenti con numerosi posti di blocco in ogni grande città dell'isola. Nonostante da Roma giungano da tempo incoraggianti e ottimistiche previsioni relativa alla nostra "intelligence" in grado di scongiurare e prevenire attacchi improvvisi, una certa tensione non può che fare breccia per queste giornate di festività pasquale.
 



Scandalo false pratiche cittadinanza italiana a calciatori professionisti brasiliani: 2 arresti

 

di Paolino Canzoneri


NAPOLI – Una organizzazione dedita al rilascio di false pratiche di cittadinanza italiana è stata sgominata nel capoluogo campano a seguito di una indagine iniziata nell'estate del 2016. Nel blitz i carabinieri hanno dato esecuzione ad una ordinanza di Custodia Cautelare messa dal GIP di Nola. In manette il responsabile dell'ufficio di Stato Civile di Brusciano della provincia napoletana e il titolare di una agenzia di Terni che si occupava di pratiche a livello amministrativo. Le indagini del capitano Angelone della compagnia di Castello di Cisterna hanno consentito i carabinieri di porre fine ad un giro illegale di false pratiche di cittadinanza italiana a cui sono incappati anche calciatori professionisti come come Corsini Bruno Henrique del Palermo Serie A, Gabriel Boschilia della Liga 1 francese, Silva Eduardo Henrique dell'Atletico Mineiro Serie A brasiliana, Dos Reis Lazaroni Guilherme Henrique della squadra Red Bull della Serie B del brasile, Vancan Daniel del Gil vincente FC Serie B portoghese, Colcenti Antunes Eduardo e Ferrareis Gustavo Henrique dello Sporting Club Internacional della Serie A brasiliana. Facile intuire come il raggiro crei non pochi problemi di carattere legale ai giocatori attualmente impegnati nei rispettivi campionati e la notizia ha del clamoroso perchè si estende fino ad oltre 300 cittadini brasiliani che inconsapevolmente hanno affrontato le spese per diventare italiani in base allo ius sanguinis che consentiva la possibilità di cittadinanza per nascita da un genitore già in possesso della stessa cittadinanza. Un sistema rapido in grado di aggirare i vincoli di tesseramento previsti dall’attuale normativa e l'accesso era facilitato grazie ad un semplice timbro comunale e una pratica redatta a tavolino nell'eccellenza del calcio europeo. Il sindaco di Brusciano nel napoletano ha personalmente rimosso impiegati e responsabili dalle loro mansioni e ha commentato: "Ho rimosso il responsabile e tutti gli altri impiegati, assegnandoli ad altre mansioni e ho anche avviato un'indagine interna analizzando tutte le pratiche sottoposte all'ufficio anagrafe nel periodo in cui la persona arrestata vi ha lavorato. Con le notizie del coinvolgimento di alcuni giocatori professionisti che hanno ottenuto illecitamente la cittadinanza, ho capito e compreso la cautela e la blindatura delle notizie adottata fin dal 2016 dagli investigatori". 



Palermo, Ferrandelli contro Orlando: scontro al vetriolo per la questione Cuffaro

 

di Paolino Canzoneri

 

PALERMO – Appare già rovente lo scontro tra i contendenti alla poltrona di primo cittadino per le prossime elezioni comunali del prossimo giugno. In campo Leoluca Orlando cerca una riconferma al suo precedente mandato che appare un percorso impervio e complesso e sopratutto ostacolato da Fabrizio Ferrandelli, leader della corrente "I Coraggiosi" che nelle ultime ore ha sferrato un attacco diretto ad Orlando per il ruolo politico di Totò Cuffaro che dopo aver scontato la sua pena detentoria riemerge nella politica siciliana schierandosi apertamente dalla parte di Ferrandelli; le sue parole non lasciano dubbi: "Sì, lavoro per Ferrandelli. Nel senso che fornisco le mie riflessioni: gli ho parlato sulla questione del simbolo di Forza Italia. Non si può chiedere a un partito di rinunciare alla propria identità. Lui ha capito: è un ragazzo intelligente, la sua candidatura mi emoziona perché Fabrizio possiede un'empatia che è la stessa che avevo io 20 anni fa".
 
Leoluca Orlando non ci sta, e remore del fatto che Cuffaro è stato condannato, ha sollevato una questione morale: "Quella di centrodestra è una coalizione a guida di un condannato per mafia. Non posso tacere di fronte a un tentativo di tornare a un passato che ci ha fatto vergognare di essere palermitani e siciliani. Che Cuffaro cerchi di avere un ruolo politico ci sta, ognuno nella vita può fare quel che vuole, mi sembra singolare che tutti gli altri lo accettino, a cominciare dai candidati al Consiglio comunale e al candidato al ruolo di primo cittadino".
 
In un video postato sui social Ferrandelli non ha fatto attendere la sua risposta innescando prontamente uno scontro che sembra destinato ad inasprirsi ulteriormente: "Rimango sconcertato ma non sorpreso, perché riconosco la sua solita retorica e il suo stile. I palermitani però sono stanchi di questa antimafia di facciata e della tendenza a squalificare l’avversario buttando fango e ombre. Io non ho scheletri nell’armadio e, rispetto a chi ha 30 anni di amministrazione alle spalle, si può dire che non ho neanche un armadio". Rovente polemica e duro attacco anche da Ferrandelli che nel video dice di essere un uomo libero e respinge ogni ipotesi,  seppur ipotetica e illusoria, di covare interessi personali e tantomeno sentirsi condizionato dai consigli di Cuffaro e nel video sottolinea: "Quando mi sono dimesso dall'Ars e ho cominciato il mio percorso per la città ancora Salvatore Cuffaro era a Rebibbia a scontare la sua pena, ero condizionabile anche allora? Io ho costruito un programma partecipato, al quale hanno partecipato in tanti e non li nascondo come fai tu in liste senza appartenenza, io dico in maniera chiara chi è con me, perché io non ho la doppia morale di stabilire chi è buono e chi è cattivo." Ferrandelli non si limita alla collaborazione di Cuffaro ma inizia una pressante sfilza di interrogativi diretti e senza peli sulla lingua: "Quante volte hai provato anche tu a tirarmi la giacchetta e gestirmi, ma tu sai che io non sono gestibile e quante volte ti mandato a fare in culo.? Il mio unico interesse sono i palermitani, mi sono dimesso due anni fa voltando le spalle proprio a quell'antimafia parolaia che adesso sta insieme a te. Dov’eri quando io denunciavo tre anni fa le collusioni all’interno dall’aeroporto 'Falcone-Borsellino', quando convocavo continue commissioni trasporti e antimafia per fare chiarezza? Non eri forse impegnato a rinnovare con un anno di anticipo il contratto allo stesso dirigente che, oggi, è affidato alle patrie galere?". Sembra siano iniziate le strategie dei candidati che mirano all'annientamento politico degli avversari. Questo sembra solo un primo passo.
 



La figura di Leonardo Vitale. Il primo pentito di mafia per conversione

di Paolino Canzoneri

Il pentitismo ha da sempre evidenziato la propria importanza quale elemento fondamentale per una maggiore comprensione delle dinamiche strutturali delle organizzazioni criminali su tutto il territorio nazionale e internazionale. Che si tratti di mafia, 'ndrangheta o camorra poco cambia; con la collaborazione dei pentiti si è potuto smascherare un sistema occulto che nell'ombra tesseva trame criminali che il più delle volte erano del tutto sconosciute in primis ai palazzi di giustizia e ai cittadini in genere che, per la poca fiducia nelle istituzioni e per timore di ritorsioni, hanno sempre assunto un atteggiamento omertoso coprendo di fatto le malefatte criminali fino a divenire una celata complicità che ha aggiunto danno al danno. Il pentitismo ha comunque evidenziato anche che può esistere umanità anche in coloro che hanno trascorso una vita "sbagliata" a servizio del crimine e compiendo anche delitti efferati. Quindi se da un lato si ottiene un vantaggio in termine di acquisita perizia sulle strutture organizzative criminali e sulle gerarchie che gestiscono le organizzazioni, dall'altro si intuisce come le strutture possano essere vulnerabili grazie ad un elemento non indifferente e potente più di un arma da fuoco che è la coscienza. Nella sentenza di rinvio a giudizio per il Maxiprocesso tenutosi a Palermo nel 1986, il giudice Giovanni Falcone rese omaggio al coraggio di Leonardo Vitale, primo pentito di mafia per conversione religiosa che pagò con la vita la scelta di assecondare il suo cuore e la sua mente rivelando importanti informazioni che i corleonesi punirono pochi mesi dopo uccidendo il pentito all'uscita dalla messa domenicale. Vitale nasce nel 1941 in una famiglia già inserita in una mentalità mafiosa e poco meno che 18enne fu affiliato ad una cosca locale di Altarello di Baida che gli impose quale prova di coraggio l'uccisione di un rivale a cui seguirono una serie di sequestri commissionati dallo zio e dal capomafia Calò. Nel 1972 fu costretto ad una detenzione di poco meno di un mese causata da un arresto che si tramutò presto in un isolamento durissimo che portò a galla una sua sofferenza psicologica e un suo tormento interiore che, una volta libero, non sembrò più abbandonarlo. L'atteggiamento defilato, schivo e sofferente portò la famiglia a preoccuparsi per una possibile instabilità psicologica dovuta a qualche malessere di tipo fisico e psichico. Una sindrome paranoide depressiva gli fu pronosticata da un professore neuropsichiatra che ne consigliò un ricovero. In un mese di cure  prevalentemente a base di psicofarmaci ed elettroshock, Vitale fu condotto al carcere di massima sicurezza dell'isola di Asinara dove trascorse un breve periodo prima di tornare nuovamente in una diversa clinica in Sardegna per un altro ciclo di "cure" che peggiorarno il suo stato di salute rendendolo spesso nervoso ed aggressivo. Iniziarono però a fare breccia spiccati sensi di colpa e consapevolezza di essere un uomo diverso da prima. Nel 1973 Leonardo Vitale si recò in questura dinanzi al commissario Bruno Contrada tutto quello che sapeva su cosa nostra; struttura, vertici, comando, nomi ed affiliati assumendosi le responsabilità della sua affiliazione. Le rivelazioni fruttarono una cinquantina di arresti di esponenti del clan. La prima grave ritorsione alle rivelazioni di Vitale la pagò un cugino che fu ucciso senza scrupoli quale messaggio chiaro rivolto proprio a lui. In un giro vorticoso di accuse di inattendibilità e di infermità mentale fra il suo avvocato e un collegio di periti composto da professori di spicco, a Lenonardo Vitale venne riconosciuta una diagnosi di sindrome schizoide. In carcere fino al 1984, Vitale ebbe una forte conversione spirituale e il 2 dicembre venne ucciso mentre tornava a casa dalla messa domenicale. La mafia non aveva dimenticato il suo "tradimento".