Palermo, finti bossoli da mitra nella cintura: assolta dopo 6 anni

di Paolino Canzoneri

PALERMO – Assolta Viviana Accardi accusata di porto d'armi da guerra. La seconda sezione del Tribunale del capoluogo siciliano pone fine cosi al caso della ragazza trovata dai Carabinieri in possesso di vari bossoli di proiettili di mitra da guerra a seguito di una lite della ragazza con il fidanzato avvenuta a Piazza Campolo nel novembre del 2010. Nel corso delle indagini la ragazza è stata assistita dall'avvocato Diego Di Stefano. La ragazza che usava vestirsi con un abbigliamento punk inglese di fine anni 70 aveva acquistato delle cinture con delle insenature che contenevano bossoli che teneva in borsa e che erano state rinvenute dai Carabinieri a seguito del litigio. L'avvocato di difesa ha dimostrato che quei bossoli non rientravano nella tipologia di munizioni da guerra la cui detenzione è punibile per legge mentre invece quelli rinvenuti nelle cinture della ragazza erano da considerare finti dei fac simile. Un caso che appare semplice nella sua soluzione ma che è durato addirittura 6 lunghi anni a dimostrazione evidente di come sia necessario uno smaltimento urgente dei tempi dei processi in special modo per casi come questo.




L'arte lontana dai fasti: Dylan da ‘buca’ al re di Svezia

 

di Paolino Canzoneri

 

Il Re di Svezia non avrà il piacere di consegnare il premio Nobel al poeta cantautore americano Robert Allen Zimmerman in arte Bob Dylan dalla veneranda età di 75 anni che con la sua copiosissima discografia ha donato al mondo centinaia di bellissime canzoni folk e rock impreziosite da testi scritti di suo pugno in cui canta splendide e lunghe poesie dalla rara bellezza. Arte della poesia che dopo tanti anni ha convinto la giuria della necessità di considerare e premiare Dylan come baluardo della letteratura. Bob Dylan è sempre stato un personaggio presente sul palco e attento ai cambiamenti sociali americani e mondiali. Sempre schivo e … [Continua]
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Maxi blitz antidroga nel Ragusano: scoperto un clan italo-albanese

 

di Paolino Canzoneri

 

MODICA (Ragusa) – La Polizia di Modica ha portato a termine una vasta operazione antidroga dal nome "Blade" con un massiccio impiego di ben 150 agenti del corpo di Polizia, 70 auto, 1 elicottero, 8 unità cinofile, 14 unità del Reparto Provenzione Crimine e 12 operatori della Polizia sientifica. Un evidente spiegamento di forze per la misura cautelare di 17 persone di cui al momento 14 in manette e due irreperibili su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia di Catania per indagini capillari condotte dal Commissariato di Modica e coadiuvate dalla Squadra Mobile di Ragusa che hanno portato alla luce un presunto traffico di stupefacenti di portata internazionale.

Il clan composto da italiani, tunisini e albanesi fra cui due donne italiane, due albanesi una marocchina e una polacca. Il clan composto da Erisa Gjonaj, convivente di Hohxa e stretta collaboratrice nello spaccio della droga; Martina Chiaramonte, fidanzata di Xhediljano Selmanaj; Fadwa Chaggare e Justyna Wudarczyk, convivente di Dakhil Mejri.

Le sorelle Lorenza e Mery Solonia avrebbero continuato a spacciare droga nonostante fossero all’epoca dei fatti agli arresti domiciliari. Il clan con a capo Julian Hohxa, il tunisino Dakhil Majri quale custode della droga e Algert Selmani che si occupava del trasporto contava della collaborazione anche di Carmelo Baglieri, a Ragusa, Giorgio Selvagio e Giorgio Assenza, a Modica. Il gruppo aveva fondato una cassa comune e stretto accordo criminale dedito al controllo e allo spaccio di marijuana, eroina e cocaina provenienti dall'Albania nella provincia ragusana. Gli agenti nel corso delle perquisizioni nelle abitazioni delle donne hanno rivenuto 200 grammi di droga, tra cocaina, eroina, hashish, marijuana e somme di denaro. I figli minorenni delle sei donne sono stati affidati temporaneamente ai nonni. A tradirli anche un linguaggio criptico nelle consultazioni telefoniche che hanno insospettito gli inquirenti. In corso la conferenza stampa nella sala Filippo Raciti condotta dal Questore Giuseppe Gammino con il sostituto della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania Valentina Sincero dove verranno ufficializzati dettagli e particolari sulla vasta operazione frutto di anni di pazienti e complesse indagini iniziate dal Commissariato di Modica e proseguite dalla Squadra Mobile di Ragusa.




Imponente blitz antidroga nel Ragusano Scoperto un clan italo-albanese

di Paolino Canzoneri

MODICA (Ragusa) – La Polizia di Modica ha portato a termine una vasta operazione antidroga dal nome con un massiccio impiego di ben 150 agenti del corpo di Polizia, 70 auto, 1 elicottero, 8 unità cinofile, 14 unità del Reparto Provenzione Crimine e 12 operatori della Polizia sientifica. Un evidente spiegamento di forze per la misura cautelare di 17 persone di cui al momento 14 in manette e due irreperibili su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia di Catania per indagini capillari condotte dal Commissariato di Modica e coadiuvate dalla Squadra Mobile di Ragusa che hanno portato alla luce un presunto traffico di stupefacenti di portata internazionale. Il clan composto da italiani, tunisini e albanesi fra cui due donne italiane, due albanesi una marocchina e una polacca. Il clan composto da Erisa Gjonaj, convivente di Hohxa e stretta collaboratrice nello spaccio della droga; Martina Chiaramonte, fidanzata di Xhediljano Selmanaj; Fadwa Chaggare e Justyna Wudarczyk, convivente di Dakhil Mejri. Le sorelle Lorenza e Mery Solonia avrebbero continuato a spacciare droga nonostante fossero all’epoca dei fatti agli arresti domiciliari. Il clan con a capo Julian Hohxa, il tunisino Dakhil Majri quale custode della droga e Algert Selmani che si occupava del trasporto contava della collaborazione anche di Carmelo Baglieri, a Ragusa, Giorgio Selvagio e Giorgio Assenza, a Modica. Il gruppo aveva fondato una cassa comune e stretto accordo criminale dedito al controllo e allo spaccio di marijuana, eroina e cocaina provenienti dall'Albania nella provincia ragusana. Gli agenti nel corso delle perquisizioni nelle abitazioni delle donne hanno rivenuto 200 grammi di droga, tra cocaina, eroina, hashish, marijuana e somme di denaro. I figli minorenni delle sei donne sono stati affidati temporaneamente ai nonni. A tradirli anche un linguaggio criptico nelle consultazioni telefoniche che hanno insospettito gli inquirenti. In corso la conferenza stampa nella sala Filippo Raciti condotta dal Questore Giuseppe Gammino con il sostituto della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania Valentina Sincero dove verranno ufficializzati dettagli e particolari sulla vasta operazione frutto di anni di pazienti e complesse indagini iniziate dal Commissariato di Modica e proseguite dalla Squadra Mobile di Ragusa.




Trump come Silvio: primi 100 giorni contratto con gli elettori

di Paolino Canzoneri

NEW YORK – Dopo una volgare ed estenuante campagna elettorale che ha visto, contro tutti i pronostici, la vittoria di un presidente giudicato sessista e razzista la gente è scesa in piazza in varie manifestazioni anti-Trump con lo slogan "Not My President" e in taluni casi si registrano atti di violenza come quella avvenuta a Portland nello stato dell'Oregon dove un uomo è rimasto ferito da un colpo di pistola sparato durante la manifestazione.  A dare la notizia un messaggio della Polizia sui social a cui è seguito l'ordine perentorio per i cittadini di disperdersi per evitare altri episodi di violenza. Da tre notti sit-in e marce di protesta nelle vie di grandi città da Columbus a New York e da Miami a Filadelfia, hanno causato arresti per oltre 200 manifestanti fino alla Trump Tower reggia faranoica del Tycoon che in una intervista in uno dei quotidiani maggiori della città ha detto: "Dobbiamo unire il paese, voglio un paese unito e la strada migliore per ottenerla è quella di creare dei posti di lavoro".

La recente riunione di Trump con Barack Obama, nel classico "passaggio della corona", ha mostrato il nuovo presidente disponibile nel considerare e seguire gli intenti dell'ex presidente in tema di abolizione della riforma sanitaria , controllo frontiere e tasse. Anch'egli come fece Berlusconi nel 1994 sigla una sorta di contratto dei primi 100 giorni con gli americani a cui promette lotta senza confini al potere corrotto e contro le collusioni delle lobby; rinegoziare l'accordo commerciale nafta tra Usa-Canada-Messico, dare mandato al segretario al Tesoro di etichettare la Cina come manipolatore valutario, deportare i due milioni circa di immigrati criminali illegali e cancellare i visti con i Paesi che non intendono prenderseli e tant'altro.

Trump, alle prese con la creazione del suo "team", del suo gruppo di collaboratori stretti che lo seguiranno in questi primi 4 anni, dovrà dare prova di saper interpretare le reali esigenze delle popolazioni americane, riuscire a rispettare quanto detto in campagna elettorale. Ed è cosi che entreranno a fare parte del gruppo il governatore del New Jersey Chris Christie, il governatore dell’Arkansas Asa Hutchinson, l’ex speaker della Camera dei rappresentanti Newt Gingrich, l’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani e la governatrice dell’Oklahoma Mary Fallin, John Bolton diplomatico di lungo corso, Ben Carson il neurochirurgo, una sola donna al momento Sarah Palin ex governatrice dell’Alaska, il gruppo è ancora in fase di definizione e nei prossimi giorni si conosceranno altri probabili nomi che entreranno a farne parte. Il team non è proprio piaciuto al presidente della Commissione UE Juncker che ha detto chiaramente "Con lui perderemo due anni, il tempo che faccia il giro del mondo che non conosce. Rischi di vedere gli equilibri intercontinentali disturbati su fondamentali e struttura".

 




Palermo M5s, caso firme false: arriva il primo "pentito" pentastellato

 

di Paolino Canzoneri

PALERMO – Un'attivista del M5S sembra stia "vuotando il sacco" raccontando ai PM Claudia Ferrari e Dino Petralia particolari e dettagli relativi alle firme false presentate nel capoluogo siciliano durante le elezioni comunali del 2012.

L'attivista avrebbe raccontato ai pm, oltre al fatto di aver partecipato alla riproduzione di firme false per la presentazione della lista per la candidatura a sindaco di Riccardo Nuti, oggi deputato M5S, anche chi c'era in quell'occasione, indicandone i nominativi.

I magistrati avrebbero già interrogato, nei locali della Digos di Roma, come persone informate sui fatti, alcune persone. Secondo indiscrezioni, anche dei deputati pentastellati. Tra cui Giulia Di Vita e Andrea Cecconi.

 

Le liste con le firme ricopiate e depositate in tribunale sono oggetto di una indagine dalla Procura che da procedimento penale a carico di ignoti passerà a veri e proprio avvisi di garanzia. I Parlamentari sentiti dai PM in qualità di persone informate sui fatti sono Giulia Di Vita., Andrea Cecconi, Chiara Di Benedetto e Loredana Lupo. Di fatto la norma punisce penalmente con reclusione dai due ai cinque anni e i PM titolari dell'inchiesta della Procura di Palermo hanno inviato gli interrogatori.

 

A scoprire il fatto alcuni giornalisti della trasmissione Le Iene che, in un servizio trasmesso in televisione poche settimane fà, hanno portato alla luce una presunta falsificazione ad opera del Movimento 5 Stelle, di oltre 2000 firme raccolte per presentarsi alle elezioni comunali a Palermo di pochi anni fa. Sembra infatti che prima del deposito delle liste delle firme sia sorta l'esigenza di controllare l'esattezza dei dati anagrafici e una volta riscontrati degli errori, onde evitare la cancellazione dei nomi con i dati inesatti ad insaputa degli stessi firmatari, si sia proceduto ad una ricopiatura in un nuovo foglio lista ricopiandone pure la firma, atto assolutamente proibito quale palese reato.

 

Beppe Grillo per smarcarsi dall'evidente imbarazzo ha minimizzato asserendo che si è trattato non di falsificazione bensì di ricopiatura delle firme, che secondo lui è tutt'altra cosa, meno grave mentre Di Battista ai microfoni dei cronisti delle TV si è detto fiducioso sul lavoro scrupoloso della magistratura.

 

Una brutta tegola sulla testa del M5S che sembri stia provando come la gestione della burocrazia sia data in mano ad inesperti proprio lì dove conta, dove "l'onestà", parola usata ed abusata nei vari slogan, sia una brutta "ricopiatura" di un concetto fine a se stesso e poco condiviso nella realtà delle cose.
 




Movida a Palermo. Ne parliamo con un fotoreporter delle notti palermitane

di Paolino Canzoneri

PALERMO – Raccontare le notti palermitane non è una cosa semplice perchè la città degli anni 80/90 non era quella di oggi. In quei decenni il centro storico pieno di edifici storici di enorme bellezza e importanza storico e artistica non era valorizzati e addirittura molte vie e vicoli non avevano neanche una illuminazione decente. I giovani frequentavano prevalentemente e in massa i locali delle zone limitrofe della città almeno fino a quando una gestione nel nuovo millennio più consapevole posò le basi per una nuova rivalutazione del centro ripulendo le strade, aumentando la luminosità e consentendo la nascita di moltissimi locali e ristoranti che in poco tempo hanno totalmente ribaltato la tendenza regalando alla città stessa una nuova luce, un nuovo interesse per i giovani e una vera scoperta di una città pulsante pregna di storia e bellezza. I locali vicini ai mercati storici come Vucciria e Ballarò, per esempio, sono diventati mete ambite per coloro che vogliono "vivere la loro città di notte" e le molte vie e piazze piene di ristoranti e pub hanno reso Palermo una città dove la musica suonata dal vivo e la fruizione di intere comitive di giovani e meno giovani hanno davvero offerto uno spunto per interpretare, capire e vivere la propria città quasi al pari delle grandi metropoli europee. Questo "giardino dell'eden" purtroppo non è stato esente da oggettive difficoltà relative ad una ordinanza varata nel novembre del 2015 con l'intento di disciplinare modalità e i limiti delle emissioni acustiche attraverso la classificazione del territorio in zone in relazione alla diversa destinazione delle aree. Con sorpresa dei cittadini palermitani il comune ha imposto una "zonizzazione acustica" a tutela della vita dei cittadini con un divieto dell’amplificazione esterna, a qualsiasi orario e in qualsiasi circostanza a meno di specifiche deroghe, così come vanno rispettate le norme nazionali sui decibel e le disposizioni regolamentari sugli orari. Grazie ad un ricorso di sei locali contro il regolamento votato dal consiglio comunale ad oggi vige il si per la musica all’esterno dopo degli orari stabiliti, ma solo se acustica e senza amplificazione, mentre all’interno dei locali si potrà suonare tranquillamente senza preoccuparsi che i suoni si sentano anche per strada. 

Noi de l'Osservatore d'Italia abbiamo parlato con Massimo Torcivia fotografo professionista specializzato nella promozione quotidiana di locali del centro storico che ogni notte con il suo incessante lavoro è a contatto con la movida in ogni zona della città e gestisce un portale web dedicato alla valorizzazione e promozione degli artisti che si esibiscono nei locali della città. 

Il suo lavoro la porta a stretto contatto con la movida di Palermo; come si concentra secondo lei l'affluenza in città e come rispondono i locali all'ordinanza ancora in vigore dal 2015?

La movida di Palermo, la vivo da vicino per motivi professionali, producendo fotoreportage che pubblico sul mio sito. Palermo in questi ultimi anni ha visto una crescita di attività commerciali dedicate alla movida notturna. Molti si sono concentrati nei mercati storici, come la Vucciria e Ballarò, e anno dopo anno tutto il centro storico è diventato il polo dell'intrattenimento e della musica dal vivo. Questo non significa che tutti i gestori hanno locali adatti ad ospitare una band che suona dal vivo, come in una delle vie più famose della movida palermitana, via Chiavettieri, in pieno centro storico, vicino alla Vucciria, sono nati piccoli pub dove da un paio di anni propongono piccoli live “semiacustici” all'aperto, anche se per la legge, non potrebbero fare esibire nessuno aplificato. Ho detto “semiacustico” perchè è quello che dovrebbero fare, ma la verità che è tutto amplificato.

Quindi anche i piccoli locali offrono intrattenimento con musica dal vivo in ordine ad una sorta di omogeneità in tutte le zone del centro storico?

Si infatti spostandoci da via Chiavettieri, arrivando a Piazza S. Anna, troviamo altri piccoli pub che offrono birre e drinks, e qui la stessa storia, avvolte, sopratutto nel weekend, si possono trovare piccoli live “semiacustici” all'aperto, dato che non hanno lo spazio all'interno. Poco più avanti, vicino al Teatro Santa Cecilia, sede concertistica del Brass Group di Palermo, dove poter assistere a spettacoli jazz ed artisti della musica internazionale, troviamo un'altra meta della movida, locali dove fanno dell'intrattenimento il primo richiamo per i propri clienti.

Chi sono i frequentatori delle notti palermitane? Esistono tipologie di persone a seconda delle zone?

Ci sono i giovanissimi che frequentano locali dietro le Poste di via Roma dove si beve a prezzo modico, si tratta in effetti di localini molto piccoli ma con spazi esterni, tra l'altro pedonali, che si riempono sino a tarda notte. E poi ci sono i “Radical Chic”, che si ritrovano nel salotto palermitano, dalle parti di via Ruggero settimo, esattamente alla Piazzetta Abbagnasco, dove sono nati vari locali dove sorseggiare un buon bicchiere di vino, e assaggiare un buon tagliere di salumi e formaggi, e qui si può riuscire anche ad ascoltare band ed artisti internazionali.

Quindi non esiste una precisa osservanza dell'ordinanza da parte di tutti i locali?

Grosso modo chi ha un locale dignitoso l'osserva, tutti quelli intorno alla vucciria, fanno finta di osservarla.

 

 

 

 

 




Il punto. L'Italia sotto i riflettori spenti all'indomani dei fasulli sondaggi contro Trump

di Paolino Canzoneri

Ancora una volta la politica italiana ha vissuto giorni convulsi in cui si è deciso e sancito che il prossimo presidente degli Stati Uniti è bello lì pronto a dissipare qualsiasi presupposto di sopravvivenza all'asse renziano per il SI. Il nostro caro Presidente del Consiglio nella notte cruciale si era svegliato nel preciso momento (che è durato pochissimo) in cui la candidata democratica Hillary Clinton risultava in testa nello spoglio elettorale. Beato e rassicurato da quella certezza di vittoria si era riadaggiato dolcemente tra le braccia di Morfeo fino al traumatico risveglio con la sorpresa della vittoria del Tycoon e del suo onnipresente ciuffo di capelli protagonista e "sponsor" di una campagna elettorale fatta anche di ironia e satira spietata senza esclusioni di colpi. Nel belpaese invece sono trascorse ore ed ore senza nessun riflettore puntato e una certa apparente noia è stata interrotta da qualche evento di discutibile interesse come l'ennesima esternazione di Beppe Grillo che nella vittoria di Trump riesce ad interpretare e leggere un "vaffa" che si è compiuto contro tutte le previsioni e contro Renzi sopratutto. Peccato però rendersi conto che Grillo porta con se da anni questa colorita metafora pronta ad uscire fuori e vendere come un proclamo volgare figlio di una mancanza di stile e di una concezione popolana di bassa e becera lega. Alla fine dell'asse renziano proteso verso il SI tocca correre ai ripari e cercare di riallacciare o di costruire una credibilità e un rapporto anche con la minoranza del partito, bersaniani in primis, che sicuramente avranno esultato e che goliardicamente plaudono addirittura alla solta estrema netta condanna di Brunetta con il suo "Ormai Matteo ha chiuso". Non meno risibile e molto "italian style" è Salvini con la sua pronta salita sul carro dei vincenti in piena corsa nella sua costante politica a colpi di tweet pronti in e per ogni argomento e raccattando consensi con sparate grosse come il suo "il programma di Trump è vicino al nostro", una delle sue tante deliranti masturbazioni mentali a cui ci si è abituati e che annovera ancora una volta la sua presenza e il suo auto-coinvolgimento in qualsiasi evento al limite della spicciola speculazione pur di essere costantemente sotto i riflettori. Il centro destra italiano esulta compatto per un risultato politico d'oltre oceano che sconfessa e umilia il senso e l'utilità dei sondaggi e di ogni previsione numerica e statistica. Sarebbe meglio infatti che si cambiasse il modo di approccio e di gestione dei sondaggi, dei pronostici e che non ci si prepari ad una terza "debacle" come è stato per Brexit e oggi per Trump in cui in entrambi i casi le previsioni, continuamente ripetute e scritte alla televisione e sui giornali, hanno convinto e rassicurato la gente su un risultato ritenuto sicuro ma che si sono rivelate clamorosamente e palesemente errate. Il nostro premier ha dovuto ingoiare il boccone amaro in fretta e correre ai ripari anche perchè a Bruxelles la manovra non coglie il plauso di Juncker; non è risultata credibile e certamente non sarà possibile proseguire il "conflitto" con manifestazioni di disinteresse e spallucce al momento in atto come arma di difesa. A Bruxelles Renzi dovrà in tempi ristretti ridare credibilità e fiducia con propositi di collaborazione seria per evitare figuracce alla "kapò" e alla "cucù" del vecchio e caro Berlusconi negli anni d'oro della comicità assoluta che asfaltava l'intera carriera di Grillo. Per tornare ad argomenti più seri, l'anno che volge al termine piange un centro Italia ferito da una disgrazia imprevedibile, imprevedibile e maldestra come un male incurabile che prende alla sprovvista ma che per la sua tragicità spazza via qualsiasi interesse referendario, un disinteresse di fronte a disgrazie simili che potrà giocare un ruolo fondamentale tanto da sancire la vittoria di un SI o di un NO anche a beneficio di una manciata scarsa di voti e che quindi non rappresenterà veramente il giudizio degli italiani su un tema cosi importante. Saranno giorni intensi in cui molte risposte dovranno essere date e il governo avrà rogne da risolvere. Fra poche settimane vedremo anche che tipo di Italia vedrà Trump nella sua prima visita di protocollo con i paesi alleati.




Palermo, scandalo all'Ospedale Civico: ricoveri irregolari e lista d'attesa parallela?

di Paolino Canzoneri

PALERMO – La Guardia di Finanza del capoluogo siciliano ha effettuato un blitz stamane all'Ospedale Civico acquisendo una fitta documentazione negli uffici amministrativi relativi a ricoveri risalenti agli ultimi tre anni. Il nucleo di Polizia Tributaria di 50 agenti nell'ambito di una inchiesta in corso coordinata dal PM Francesco Del Bene è partita da una segnalazione anonima giunta in Procura. Si profilano reati di truffa e peculato nella gestione dei ricoveri effettuati nel periodo da Gennaio 2013 a Giugno 2016; ricoveri urgenti non transitati dal pronto soccorso e si paventa la presenza di una lista d'attesa parallela allo scopo di ottenere corsie preferenziali nei ricoveri.

I finanzieri hanno anche appurato anomalie in parecchie cartelle cliniche che dimostrerebbero illecite procedure di preospedalizzazione per i reparti chirurgici. Sembra anche che in taluni casi al prericovero non sia poi seguito il ricovero e tantomeno l'intervento chirurgico programmato.

Dalla Guardia di Finanza, per il momento, massima riservatezza e non vengono rivelati i nomi degli indagati. Il direttore generale Giovanni Migliore in una nota esprime ed assicura agli inquirenti la massima collaborazione per le indagini e resta a disposizione per lo sviluppo delle indagini: "In relazione alle notizie riportate dagli organi di informazione circa l'attività investigativa in data odierna, nel doveroso riserbo imposto dalle circostanze, si ritiene utile precisare che la direzione aziendale ha assicurato la più ampia collaborazione agli organi inquirenti e resta in attesa degli sviluppi delle indagini per le conseguenti determinazioni".




Palermo, tagli agli uffici: il Comune risparmia, protestano le circoscrizioni

di Paolino Canzoneri

PALERMO – Il comune del capoluogo siciliano informa che in tema di servizi anagrafe e stato civile, la postazione decentrata Oreto/Stazione è da ritenersi soppressa. Un nuovo sportello unico verrà istituito per i servizi anagrafici e di stato civile in Piazza Giulio Cesare 52. Sorte analoga avrà la postazione decentrata Zisa di Via Savagnone 5/7 che verrà dismessa dal 14 novembre alfine d'essere accorpata alla postazione Noce/Malaspina di Via Bevignani 74. Verrà ulteriormente chiusa la sede di Via Adua a Passo di Rigano accorpata anch'essa a quella di Borgo Nuovo in trasferimento in Largo Pozzillo. Dal 2011 al 2014 si registrano oltremodo quattro uffici decentrati: Tenente Anelli, Arenella, Villagrazia-Falsomiele e Piazza della Pace. La motivazione legata a questa piccola rivoluzione va cercata nella carenza di personale e dalla ubicazione spesso non propriamente idonea. La delibera approvata dalla Giunta nell'agosto 2015 che ha permesso tutto questo conta un risparmio annuo di circa 470mila euro, cosi sostiene l'assessore al Decentramento Giusto Catania che parla di un grande obiettivo raggiunto. Nel percorso teso a razionalizzare le postazioni anagrafiche Marco Frasca Polara, presidente dell'Ottava circoscrizione aggiunge: "Una 'fotografia' dello status quo', insufficiente a soddisfare la domanda degli utenti: la zona centrale è quella penalizzata maggiormente,  l'Ottava circoscrizione al momento può contare solo sulla postazione di via Fileti, che si trova quasi a ridosso dell'Acquasanta. In pratica, i cittadini sono costretti a fare lunghi spostamenti. Se l'amministrazione comunale con la Ztl da un lato invita i palermitani a non usare le automobili private, dall'altro non offre servizi di prossimità, perché la postazione anagrafica di via Libertà non viene riaperta? eppure i lavori di ristrutturazione sono stati completati da diversi mesi". Giusto Catania risponde che i locali sono stati consegnati appena una settimana fa e ci vuole tempo per allestire l'ufficio e annuncia che dalla prossima settimana il nuovo assetto basato sui due poli demografici quali Viale Lazio e Piazza Giulio Cesare avranno la gestione dello stato civile oltre che l'anagrafe. L'amministrazione in esigenza di risparmiare locali tenderà ad ampliare maggiormente le certificazioni online grazie al portale web che conta oltre 75mila utenti iscritti per i servizi di competenza. E il servizio sembra aver ottenuto un certo riscontro comprovato dal calo dell'85% di rilascio dei certificati e della autocertificazioni sebbene permangono servizi che gli utenti devono espletare di presenza nelle postazioni anagrafiche come carta d'idendità, rilascio tessere elettorali, pass zone blu, pubblicazione matrimoni, atti di nascita, cambi di domicilio e altri. 




M5S firme false comunali. Cambia il procedimento penale. Nuovi indagati

di Paolino Canzoneri

PALERMO – I PM Claudia Ferrari e Dino Petralia hanno modificato il procedimento penale relativo alle presunte firme false apposte alla presentazione della lista del M5S durante le elezioni comunali risalenti al 2012. Da procedimento penale a carico di ignoti si passerà secondo indiscrezioni a veri e proprio avvisi di garanzia che nei prossimi giorni consentiranno i PM ad interrogare indagati per il reato ipotizzato di falsificazione delle liste di elettori o candidati cosi come recita l'articolo 90 secondo comma del testo unico 570 del 1960. La norma punisce penalmente con reclusione dai due ai cinque anni e i PM titolari dell'inchiesta della Procura di Palermo avvieranno appunto gli interrogatori. Il "vaso di Pandora" è stato scoperchiato dai giornalisti della trasmissione Le Iene che poche settimane in un servizio trasmesso in televisione relativo ad una presunta falsificazione, ad opera del Movimento 5 Stelle, di oltre 2000 firme raccolte per presentarsi alle elezioni comunali a Palermo di pochi anni fa. Sembra infatti che prima del deposito delle liste delle firme sia sorta l'esigenza di controllare l'esattezza dei dati anagrafici e una volta riscontrati degli errori, onde evitare la cancellazione dei nomi con i dati inesatti ad insaputa degli stessi firmatari, si sia proceduto ad una ricopiatura in un nuovo foglio lista ricopiandone pure la firma, atto assolutamente proibito quale palese reato. Un fatto dalla connotazione precisa di raggiro politico messo in atto da attivisti che con una precisa incuria e incompetenza avrebbero ignorato, consapevolmente o meno, le basilari. La direzione del movimento avrebbe dovuto comprendere quanto sia necessario affidare compiti di burocrazia a personale esperto escludendo ogni rischio di inadempienze d'ogni tipo.