Rai, Berlusconi scivola su tre lettere. Ecco la strategia di Letta, Tajani e… Salvini

Sulla Rai cade Berlusconi e con lui quello che vi era di solido in Forza Italia. Mai come ora l’ex cavaliere si è ritrovato ad essere privato di tutte le sue influenze, soprattutto in campo televisivo.
Nell’aula al secondo piano di Palazzo S. Macuto la Commissione di Vigilanza ha espresso solo 22 voti favorevoli alla nomina a Presidente Rai di Marcello Foa, ex firma de Il Giornale presieduto dai Berlusconi; non garantendo il superamento della soglia dei 2/3. Presenti ma astenuti i 6 rappresentanti del PD, 2 LeU e 6 di Forza Italia.
É chiaro che sotto alla bocciatura di Marcello Foa si nasconde la strategia di Antonio Tajani e Gianni Letta ma anche il continum della politica di assorbimento del centrodestra da parte di Salvini.
Ieri in mattinata, Silvio Berlusconi riceve alla clinica San Raffaele, dove si trova per esami di “semplice routine”, il leader leghista che secondo alcune indiscrezione sarebbe riuscito a strappare un sì sull’approvazione di Marcello Foa. Ma alle 8 e 40 la commissione procede al voto senza gli esponenti di Forza Italia che forse hanno disobedito a Berlusconi, secondo anche quanto asserito dal vicepremier Luigi di Maio durante i lavori in commissione Affari Pubblici di Palazzo Madama:” se in queste ore la forza politica con cui abbiamo sottoscritto il contratto di governo mi dice che il leader di un’altra forza politica è d’accordo sul quel nome, ma i parlamentari esprimono un voto discorde dalla volontà del leader, credo che questo rappresenti per noi un’attenuante”.
Ma l’Ottuagenario ha evidentemente ceduto alle pressioni di Gianni Letta: un sì a Foa porterebbe Forza Italia a rimmeterci la faccia ma “ancora di più ce la rimetteresti tu Silvio” afferma Letta. Infatti è indicativo lo stato di salute politica di Berlusconi che non ne azzecca più una: cade su tre lettere, Foa, un nome non lontano dalla sua visione politica nel simpatizzare per Putin, nella visione dell’euro pro Savona
e nell’antipatizzare per il Presidente Mattarella. Ancor di più, secondo molti lettori de il Giornale che ieri hanno espresso le loro opinioni tramite alcuni commenti, questo inciampo comporta la fine di Forza Italia non solo perchè troppo vicino al Pd di Renzi ( che comincerà anche la sua trasmissione su un canale mediaset) ma anche perchè Berlusconi ha bocciato una personalità indipendente, allievo di Montanelli,
che ha lavorato fino al 2011 al Il Giornale. Considerando anche che, dopo la riforma sulla Rai di Matteo Renzi, i veri poteri sono riservati all’Ad, ora Salini in quota Tesoro, e non al Presidente.
Mentre Antonio Tajani Presidente dell’europarlamento è ad un passo dal compiere la tanto sperata e auspicata rottura tra Matteo e Silvio facendo avvicinare quest’ultimo a Renzi così da riproporsi in maniera positiva alla Merkel a Strasburgo. Tajani è arrivato, perciò, a minacciare l’ex cavaliere di dimettersi dalla vicepresidenza di Forza Italia.
Per Matteo Salvini (che si prepara ad assestare il colpo dalla nomina di Bernini su Romani il 23 marzo), invece, questa è l’occasione di lanciare l’opa agli ex (?) alleati forzisti che secondo lo stesso vice premier hanno già cominciato a bussare alla porta di via Bellerio. Per correre ai ripari Berlusconi in un’intervista cerca di chiarire come “il centrodestra non sia finito, ma il servizio pubblico non può essere espressione della sola maggioranza” e la riproposizione del nome di Marcello Foa fa sorgere problemi insormontabili giuridicamente, come sostiene anche Usigrai che propone il consigliere eletto dai dipendenti di Viale Mazzini Riccardo Laganà.
Stamane l’ufficio legale della Rai afferma che il “Cda è nel pieno delle sue funzione”, Marcello Foa può convocarlo come consigliere anziano e procedere alle nomine anche quelle dei Tg, l’unico vero obiettivo politico di Lega e M5S.

Gianpaolo Plini




Zingaretti e quella necessità di imbarcare un ex Lega e un ex Forza Italia. Tentativi di equilibrio con M5S

Il Pd imbarca in maggioranza alla Regione Lazio sia Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi, esponenti del gruppo misto. Il primo (già assessore al Personale della giunta Alemanno) è l’ex consigliere regionale della Lega espulso dal partito con una mail e l’altro è un ex eletto nelle fila di Forza Italia.

La mossa del leader regionale dem Nicola Zingaretti rientra nella strategia di affrancamento dai 5 Stelle nei confronti dei quali il Partito Democratico aveva ed ha la necessità di dover rendere conto per rimanere in carica, dopo l’accordo con la grillina Roberta Lombardi di far durare la legislatura almeno un anno.

Infatti, il rapporto con i pentastellati si fa sempre più esile come conseguenza delle pressioni che arrivano dai vertici del Movimento 5 Stelle ma anche dalla sindaca romana Virginia Raggi che non perde occasione di stuzzicare Nicola Zingaretti o addirittura escluderlo da tavoli strategici.
Lo stesso Presidente delle Regione Lazio trova difficoltà a gestire gli atti proposti dai consiglieri grillini, alcuni addirittura fuori dai limiti di pensiero dem come la bozza di legge di Davide Barillari sui vaccini.

Allora, l’ingresso di Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi certifica l’aumento dei seggi di maggioranza da 24 a 26 su un totale di 51. Ciò è avvenuto dopo la sottoscrizione di un’intesa programmatica composta di 10 punti che appare come “un’assunzione di responzabilità”, lanciata dal capogruppo dei dem Mario Buschini.

Ma solo mercoledì prossimo si farà formale quando il Pd voterà in blocco Cangemi a vicepresidente di Aula al posto dell’arrestato e quindi
decaduto Adriano Palozzi, e nominerà Cavallari a presidente di una commissione.
Data la stranezza di questo estremo cambio di casacche, accettato bipartisan considerando che “se si è fatto in Parlamento, si può fare anche in Consiglio Regionale” (Matteo Renzi, Denis Verdini e Angelino Alfano), è interessante indicare i punti salienti che sintetizzano le esperienze politiche di Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi.
Il primo si distingue, come abbiamo già accennato, per un passato nell’estrema destra romana e come assessore dell’ex sindaco Gianni
Alemanno per 5 anni dal 2008 al 2013, eletto con la Lega e accompagnato all’uscio dal neo coordinatore Zicchieri.

Il secondo fedelissimo assessore regionale dell’ex governatrice Renata Polverini tra il 2010 e 2012 e in giovane età parà della Folgore.
Anche se tra i dem c’è chi pensava a Massimiliano Maselli o Stefano Parisi, consiglieri più moderati ma che chiedevano correzioni profonde di alcuni programmi proposti come quello sugli inceneritori.

Gianpaolo Plini




Roma, l’armatore Emanuele Grimaldi insignito con alta onorificenza finlandese

ROMA – In una breve cerimonia svoltasi recentemente presso la residenza dell’Ambasciatore di Finlandia a Roma, è stata conferita ad Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato del Gruppo Grimaldi e Presidente della società controllata Finnlines, l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine del Leone di Finlandia. L’ambasciatore finlandese in Italia, Janne Taalas, ha dichiarato che l’onorificenza, conferita dal Presidente della Repubblica di Finlandia, Sauli Niinistö, è un riconoscimento per il grande l’impegno di Emanuele Grimaldi nello sviluppare, attraverso la società Finnlines, i trasporti marittimi da e per la Finlandia, a supporto dell’economia nazionale.

“Sono molto lusingato di aver ricevuto questa onorificenza”, ha affermato l’armatore napoletano Abbiamo lavorato molto in Finnlines, come una vera squadra di centinaia di collaboratori in mare e a terra, per migliorare le nostre prestazioni operative ed economiche, raggiungendo risultati oltre le nostre aspettative e permettendo di collocare l’azienda tra le storie imprenditoriali di successo nell’area baltica. È per me un onore presiedere questa squadra, e ricevere dal Presidente della Repubblica di Finlandia e dall’Ambasciatore di Finlandia questo prestigioso riconoscimento”.
L’onorificenza “Commendatore dell’Ordine del Leone” è assegnata a personalità che si siano distinte sul territorio finlandese, di cui soltanto pochissimi cittadini stranieri.
La società Finnlines fa parte del Gruppo Grimaldi, che ne ha iniziato il processo di acquisizione nel 2005 fino a completarlo nel 2016. Società leader nel settore del trasporto marittimo di merci e passeggeri nei Mari Baltico e del Nord e nel Golfo di Biscaglia, Finnlines opera con una delle più grandi ed efficienti flotte di navi ro/ro e ro/pax. Oltre al trasporto marittimo, la compagnia fornisce servizi terminalistici nei porti di Helsinki e Turku, tramite la sussidiaria Finnsteve.

Gianfranco Nitti




Trasporto pubblico locale, lavoratori “Ago Uno” e “Autolinee Onorati” senza stipendio: Faisa Cisal sul piede di guerra

ALBANO LAZIALE (RM) – Sono 130 i lavoratori del settore trasporto pubblico locale delle ditte “Ago Uno Srl” e “Autolinee Onorati Srl” ad Albano Laziale, Aprilia, Genzano, Ariccia, Lanuvio, Fiuggi, Filettino e Trevi che non ricevono il versamento degli stipendi di maggio, giugno, luglio e della quattordicesima.

Un modus operandi che ha caratterizzato le aziende gli scorsi anni

sempre in prossimità delle festività natalizie o delle ferie estive, e che viene giustificato utilizzando lo scudo dei mancati finanziamenti dalla Regione Lazio. Il sindacalista Massimo Vari, sentito da L’Osservatore d’Italia, ha spiegato come in ogni caso le imprese debbano garantire gli stipendi attraverso un fondo stabile e sicuro stante che il servizio viene portato avanti. “Già l’anno scorso abbiamo organizzato una serie di scioperi e adesso torniamo a chiedere un incontro all’azienda” ha detto il sindacalista della Faisa Cisal, sigla principale nelle aziende Ago Uno Srl e Autolinee Onorati Srl. Autisti ed assistenti presenti sugli scuolabus, coadiuvati dal sindacato Faisa Cisal, hanno avviato le procedure di raffreddamento e conciliazione ed hanno inviato alcune lettere di sollecito non solo all’azienda ma anche ai sindaci dei vari comuni interessati e alla Regione Lazio.

Una situazione ormai intollerabile

Massimo Vari descrive una Faisa Cisal sul piede di guerra dato che “la situazione è divenuta ormai intollerabile, al punto che alcuni dipendenti, materialmente, non arrivano più alla fine del mese “Perciò – ha detto ancora Vari – aspettiamo una convocazione da parte dei vertici aziendali per trovare un accordo ed avere risposte concrete”. Il servizio di trasporto pubblico sarà comunque garantito, informano dal sindacato, anche se il sollecito alla ditta alla stregua di risolvere il problema arriva con più veemenza da parte dei lavoratori e del sindacato che li rappresenta rispetto agli anni trascorsi.

Gianpaolo Plini




DL terremoto è legge: Salvini ringrazia, Pirozzi critico

Il dl n.55 del 2018 sul terremoto è legge: la norma, che contiene tra l’altro misure urgenti per la popolazione interessata, ha ricevuto dalla Camera 398 voti a favore ( M5s, Lega, Pd, Leu) e 98 astensioni (FI, Fdi) diventando così legge dopo aver passato il vaglio di Palazzo Madama. Tali provvedimenti, che il Presidente del Consiglio Conte definisce “un segnale di unità e di attenzione”, erano stati caldeggiati dai presidenti delle quattro regioni colpite, dai sindaci dei Comuni del cratere e dal Commissario alla ricostruzione Paola De Micheli.

In particolare la norma prevede la proroga della struttura commissariale fino al 2021, dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2018 con uno stanziamento di 300 milioni e l’inserimento dei comuni abruzzesi di Catignano, Civitella Casanova, Penne, Penne Sant’Andrea e Basciano nel cratere. Il M5s sottolinea come 80 milioni aggiuntivi siano stati destinati ai cittadini colpiti del sisma “frutto dei risparmi e dei taglia-casta della Camera dei Deputati”. La legge, inoltre, si preoccupa di inserire alcuni provvedimenti riguardanti tasse e contributi: la proroga della scadenza della cosiddetta busta paga pesante, la proroga e sospensione dei termini per gli adempimenti ed i versamenti tributari e contributivi, e il posticipo del rimborso da parte dei lavoratori dipendenti e pensionati al gennaio 2019. Analoga data prevista per far ripartire il pagamento di premi assicurativi e dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico dei datori. Il canone Rai sarà sospeso sine 31 dicembre 2020, mentre si ferma al 31 dicembre di questo anno la possibilità di presentazione delle domande per la ricostruzione privata. Allo stesso modo è prevista la proroga di due mesi per l’avvio delle agevolazioni fiscali e contributive sospese per il terremoto del 2009.

Matteo Salvini ringrazia deputati e senatori per essere passati dalle parole ai fatti e ne approfitta per dirsi felice per la famosa Nonna Peppina. Infatti la legge contiene la previsione di regolarizzazione delle strutture provvisorie realizzate sui terreni di proprietà (cosiddetta norma di nonna Peppina) e la procedura di sanatoria dei piccoli abusi edilizi fino al 5%, realizzati prima del 24 agosto 2016. Importante il comma che inserisce una serie di misure atte alla tutela dei familiari delle vittime dei terremoti del 2016, 2012, 2009 con supporti economici che vanno da 5 fino a 40mila euro.

Di contrario parere è il consigliere regionale ed ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi che a L’Osservatore d’Italia spiega come “il problema è l’ampliamento del cratere, il quale ora comprende 139 Comuni, e che perciò livella la normazione in maniera che non si distingue più, a livello di provvedimenti, tra comuni con danni abitativi ingenti e quelli con ricadute inferiori. Al contrario – continua Pirozzi – è indispensabile ristringere a 40 comuni con il 50% più uno di edifici inagibili il cratere.” È questo, secondo l’ex sindaco di Amatrice, il grimaldello per soddisfare specificatamente le differenti esigenze. A tal proposito Pirozzi terrà il 26 luglio a Roma una conferenza per spiegare il disegno di legge sulle aree terremotate presentato in Regione Lazio.

Gianpaolo Plini




Albano Laziale, lavori su via Trilussa: l’amministrazione incontra i residenti

ALBANO LAZIALE (RM) – Proseguono col vento in poppa ormai da sette giorni i lavori di rifacimento – dal costo di circa 150mila euro – di via Trilussa ad Albano Laziale, un tratto di strada lungo circa un chilometro passato alle cronache per le sue precarie condizioni. Questa settimana invece è divenuta teatro di un dialogo inatteso e spesso insperato tra cittadini ed autorità comunali.

Alcuni abitanti di via Trilussa hanno contattato il sindaco Nicola Marini il quale si è reso disponibile attraverso l’assessore ai lavori pubblici nonché vice sindaco Maurizio Sementilli. Quest’ultimo, dopo aver raggiunto la zona, ha ascoltato i residenti che sono stati in grado di spiegare nel dettaglio e con “memoria storica”, come asseriva una anziana, le singole problematiche che assillano gli abitanti di via Trilussa. Primo fra tutti, come già documentato da L’Osservatore d’Italia, la questione dell’acqua piovana che ha impedito sovente anche il passaggio pedonale sui marciapiedi.

Il direttore dei lavori: tra gli obiettivi mantenere la famosa “schiena d’asino”

Intervistato il Direttore dei lavori chiarisce come uno dei suoi obiettivi principali sia l’appianamento della strada mantenendo la famosa schiena d’asino, come prevede il codice della strada per una contrada come via Trilussa, e adattando il livellamento ai vari segmenti stradali. Questo perché, come spiega l’assessore, la difficoltà è di gestire la velocità del flusso idrico partendo da Piazza Tartarughe. Da qui l’inefficienza delle caditoie che comunque sono state previste dal piano dei lavori, per compensare quelle già esistenti coperte, però, dalle precedenti opere di rifacimento.
Il secondo problema deriva da cosa vi è sotto il manto è quanto sia solido. La prassi del riempire le buche isolatamente provoca vibrazioni e rumori nelle case ad ogni passaggio di mezzi pesanti. Gli operai, perciò, hanno scavato fino al massetto e da lì hanno iniziato a rigenerare l’intero manto stradale per oltre 3 centimetri. L’Assessore Sementilli, sempre coadiuvato dai cittadini ed alla stregua delle segnalazioni già tradotte agli uffici, ha segnalato d’urgenza l’intervento all’ACEA. Di fatti innanzi al civico 125, come registrato da L’Osservatore d’Italia a dicembre 2017, le condutture che incanalano acqua nera avevano subito una perdita con il conseguente sfaldamento del terreno. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco e della polizia municipale, era stata posizionata una transenna che aveva sortito come unico effetto quello di obbligare i passanti a camminare sulla strada.

I lavori ACEA

Oggi sono in corso i lavori dell’ACEA che ha scoperto anche uno sfaldamento dovuto alle condutture idriche e non più di acqua nera come si credeva in precedenza. Molti i cittadini che ringraziano l’assessore ma è da riportare anche che ci è stato impossibile trovare il bando di gara sul sito del Comune (come ad obbligo di d.lgs 33 del 2014) e contattando le personalità competenti. Su questo ultimo punto si aspettano cortesi chiarimenti che non mancheremo di pubblicare.
Gianpaolo Plini




Albano Laziale, primo Consiglio comunale dei giovani

ALBANO LAZIALE (RM) – Il 25 giugno è stato convocato per la prima volta, in seduta ordinaria, presso la Sala Consiliare di Palazzo Savelli, il Consiglio Comunale dei Giovani. Quest’ultimo, come spiegava a L’Osservatore d’Italia Filippo Piluso (ora membro e capogruppo di Giovani di Albano), è un organo democratico di rappresentanza dei giovani di Albano tra i 15 e 25 anni con competenza consultiva e propositiva inverso la Giunta e il Consiglio Comunale. La seduta inizia alle 15 con le parole di apertura del sindaco Nicola Marini, seguito dal presidente del consiglio comunale Rovere e dall’assessore Alessandra Zeppieri che già aveva collaborato alla stesura delle prime bozze di regolamento, poi approvate nel 2017. Con le parole di Cammarata viene chiesto a Gianmarco Gasperini, eletto con Territorio e Partecipazione, di presiedere l’aula da consigliere anziano. Perciò, Il Consiglio Comunale dei Giovani si concentra sul primo punto posto all’ordine del giorno: la convalida degli eletti che procede senza intoppi.

Il secondo passaggio è l’elezione del Presidente del Consiglio dei Giovani che avviene a scrutinio segreto

All’unanimità, i 15 consiglieri neoeletti decretano come Presidente Gianmarco Gasperini che ringrazia i colleghi per la fiducia dimostrata attraverso il voto e per la possibilità concessa di ricoprire tale ruolo. “Quello di Presidente del Consiglio Comunale dei Giovani è un incarico di responsabilità che mi onora – ha detto al nostro giornale Gasperini – e lo assumo con spirito di servizio e rispetto. È dai giovani- continua il consigliere – che l’Italia ha il dovere di ripartire per tornare ad essere un paese pieno di opportunità per tutti, nel quale chi cresce ha la consapevolezza di poter raggiungere il futuro che si prospetta. Abbiamo un grande lavoro da portare avanti per conquistare la fiducia e la partecipazione di tutti i Giovani di Albano, Pavona e Cecchina”. Si passa, poi, al terzo tassello all’ordine del giorno che viene espletato eleggendo come vicepresidente Mirko Mariano con 14 su 15 voti, mentre a Filippo Piluso è stata concessa una sola preferenza. Al termine vengono decretati i capigruppo delle varie liste: per Territorio e Partecipazione che gode di ben 7 consiglieri, Edoardo Maria Volpe; Filippo Piluso presiederà Giovani di Albano con 6 membri mentre per Noi Giovani per Albano che conta due rappresentanti, Daniele Leoncini.

Gianpaolo Plini




Pomezia, ballottaggio. CasaPound e il caso Parnasi Lanzalone: due fattori che risulteranno decisivi sull’esito finale

POMEZIA (RM) – A Pomezia, a distanza di qualche ora dall’esito delle consultazioni del ballottaggio, tra il 5 Stelle Adriano Zuccalà e il candidato di centrodestra Pietro Matarese, che consegnerà un nuovo sindaco a Pomezia, due avvenimenti che potrebbero rivelarsi determinanti per la scelta finale del nuovo primo cittadino.

CasaPound sostiene M5s

Di fatti CasaPound ha invitato i suoi elettori a votare in favore di Adriano Zuccalà. Anche se gli esponenti della tartaruga frecciata rimarcano la loro distanza dai pentastellati come chiosa il candidato sindaco Roberto Camerota: “Il centrodestra di Pomezia rappresenta la peggiore vecchia politica e non possiamo assolutamente sostenerlo, per questo invitiamo i nostri elettori a votare M5S al ballottaggio”. Notizia non da poco dato che la loro percentuale che si attesta intorno all’1,4% potrebbe risultare decisiva.

Mentre si inserisce anche l’ombra del caso Parnasi e Lanzalone sulle elezioni del Comune di Pomezia

È quanto emerge dai verbali dell’inchiesta denominata “Rinascimento” nella quale è interessato Luca Parnasi, l’ormai noto costruttore che avrebbe atteso l’esito delle comunali di Pomezia all’uopo di ricevere il via libera a Campo Jemini. Proprio qui avrebbe voluto una lottizzazione su 185 ettari di terreno attraverso la Dea Capital Sgr. Ciò si sarebbe concretizzato in un’enorme colata di cemento passata facilmente con l’aiuto di un “governo amico”.

L’intercettazione di Sonzogni

Vi è poi un’intercettazione di Stefano Sonzogni, avvocato dell’ex Presidente di Acea Luca Lanzalone, che al telefono con un collega afferma: “Sì adesso guarda a maggior ragione bisogna vedere come finiscono le elezioni. Perché Pomezia è tutto legato al risultato elettorale… cioè Marino è in carica il sindaco va beh e quindi da quel punto di vista volendo secondo me si può anche… , come di… la cosa sta in piedi in ogni caso… appunto come come dici tu… c’è il Governo, c’è tutto… Pomezia è ovviamente molto legato a cosa succede con la nuova amministrazione che viene eletta”.

Anche se la trama di Parnasi e Lanzalone è stata bruscamente sferzata dagli arresti avvenuti a solo 11 giorni dal ballottaggio che vede proprio il candidato M5s come aspirante futuro sindaco, risulta che Lanzalone già conoscesse Pomezia dove la Giunta grillina aveva deliberato l’ingresso di Acea con due anni di anticipo e con un aumento del 60% sulle bollette. Il giudice delle indagini preliminari Maria Paola Tomaselli proprio in merito a tale intercettazione mette nero su bianco come i due professionisti “hanno assoluta consapevolezza che l’intervento richiesto è soprattutto di natura politica, in ragione della appartenenza del Lanzalone all’orbita del Movimento Cinque Stelle, dal che il conferimento dell’incarico rappresenta la modalità con la quale compensare l’attività, quantomeno, di avvicinamento degli amministratori delle aree geografiche dove insistono gli interessi imprenditoriali del Parnasi, al fine evidente di ottenere un trattamento di favore. È infatti chiaro dal tenore della conversazione, anche in relazione agli espliciti riferimenti fatti dagli interlocutori al colore delle amministrazioni comunali di Marino e Pomezia ed alla prossima formazione di un governo a presenza Cinque Stelle, che l’attività che da loro dovrà essere svolta non sarà tecnica, ma di mediazione e diretta interlocuzione con le amministrazioni comunali preposte al rilascio delle autorizzazioni richieste o all’approvazione dei progetti, al fine di consentire il superamento degli ostacoli a ciò frapposti. In tale ottica, quindi, se nessun problema vi è per il Comune di Marino, già amministrato dai Cinque Stelle, l’avvento di un governo con la partecipazione del Movimento potrebbe risolvere qualsivoglia difficoltà in relazione al Comune di Pomezia, al di là dell’esito delle prossime elezioni comunali”.

Gianpaolo Plini




Velletri, elezioni: è ballottaggio tra Pocci e Greci

VELLETRI– Rimangono ancora 20 sezioni da passare a scrutinio sulle totali 42. È sicuro il ballottaggio tra Giorgio Greci sostenuto da 9 tra liste civiche e partiti, tra cui figurano Fratelli D’Italia e Lega, che prende il 29% e il candidato di area centrosinistra Orlando Pocci col 39%.

 

Il Movimento 5 Stelle anche schierando il fratello dell’attuale ministro della Difesa Elisabetta Trenta, Paolo Trenta registra un 11%.  Un’altra sezione del centrodestra che accorpa anche Forza Italia con l’aspirante Alessandro Priori non si spinge oltre il 10,7%.

 

 

 9% per CasaPound legata ad altre due liste civiche, mentre poco al di là del 2% per Augusto Di Lazzaro e Stefano Pennacchi. Continua però lo scrutinio anche se si rendono noti alcuni disordini al seggio 26.

Gianpaolo Plini




Anzio, Aprilia e Pomezia elezioni: ecco i risultati

Il quadro dei risultati delle elezioni amministrative nei Comuni di Pomezia, Aprilia e Anzio

POMEZIA– manca solo una sezione sulle 49 totali per completare il quadro di queste elezioni comunali. È certa l’esclusione del sindaco Fabio Fucci che si attesta al 23,24%.
Al ballottaggio si fronteggeranno il candidato 5 Stelle Adriano Zuccalà con il 28,51 e Pietro Matarrese del Centrodestra col 25,63%.
Inseguono il candidato del Centrosinistra Stefano Mengozzi al 18,95%, Antonio Aquino (Lista Civica) al 2,23% e il candidato Caspound Roberto Camertota si attesta al 1,4%.

APRILIA- sarà ballottaggio tra il sindaco uscente Antonio Terra che ha ottenuto il 32% e il candidato di centrodestra Domenico Vulcano col 38%.
Primo partito di Aprilia con il 14% è la Lega, subito dopo Forum col 8,39%. Si registra un forte astensionismo: solo un cittadino su due al voto.
Insegue l’aspirante delle quattro liste civiche tra cui anche Partito Democratico Giorgio Giusfredi che si ferma al 19,58% e Carmen porcelli al 6,59%. Di seguito Casciano 2% e D’Agostini con 1,65%.

ANZIO– al primo turno sembra già fatta per il candidato di centrodestra De Angelis che rappresenta la coalizione composta da Lega, Forza Italia, Lista Civica De Angelis, Il Popolo Della Famiglia, Lista Civica Noi con Anzio, Unione di Centro, Fratelli D’Italia. Non a casa un suo diretto avversario Giovanni Del Giaccio ha spiegato: “ho avuto il piacere di parlare col nuovo sindaco di Anzio, complimentandomi con lui per la vittoria schiacciante quanto inattesa alla vigilia. Noi saremo all’opposizione e la faremo fino in fondo”. Con 25 sezioni su 38 e 8mila elettori ì, De Angelis registra il 54,9%, il M5S di Rita Pollastrini il 14,2%, il PD con Lista Civica Anzio #un’altra città di Giovanni del Giaccio al 9,4%. Inseguono Roberta Cafà con 3 liste più DC al 7,4%, Luca Brignone di Lista Civica Alternativa per Anzio al 5,7%, Roberto Palomba con due liste civiche al 4,5%, Umberto Spallotta con Prc al 2,1%, Manuela D’Alterio al 1,1% per Casapound e Raffale Madonna con una sola lista civica allo 0,7%. Anche qui si registrano disordini ai seggi di schieramenti opposti che hanno portato, verso le 23 di ieri, il Dirigente del Commissariato di polizia di Anzio a fare un sopralluogo a viale Nerone.

Gianpaolo Plini




Albano Laziale, Consiglio comunale dei Giovani. Gasperini: “Lavorare per migliorare il nostro futuro”

ALBANO LAZIALE (RM) – Albano Laziale si è raccolto il 27 maggio scorso per le elezioni del Consiglio Comunale dei Giovani per il quale si sono presentate le liste: Territorio e Partecipazione con 12 candidati, Giovani di Albano con 15, Forma Attiva con 5 e Noi Giovani per Albano Laziale con 11. Hanno votato in tutto 3.844 persone, un’affluenza giudicata bassa rispetto al totale dell’elettorato, probabilmente a causa della poca promozione pre elettorale.

Il verdetto, arrivato ufficialmente solo nella giornata del 31 maggio

premia la lista Territorio e Partecipazione che, con il 44,92% di voti, potrà godere di 7 rappresentanti: Gianmarco Gasperini, Pugliesi Giorgia, Lolletti Damiano, Corradi Lorenzo, Volpe Edoardo Maria, Cuccioletta Riccardo, Ermani Valerio Maria. Il candidato più votato Gasperini ringrazia tutti i ragazzi intervenuti in una “giornata complicata” tra strade chiuse ed impegni vari per “occuparsi di uno dei pochi diritti che ancora possiamo esprimere a pieno: il voto.  Personalmente – continua Gasperini – questo risultato mi dà la forza per continuare a coinvolgere i giovani del nostro paese nella politica mentre agli eletti auguro lavoro. Dobbiamo lavorare per migliorare il nostro futuro!”

Rincorre la lista Giovani di Albano che ottiene 127 voti (41,61%) ed elegge Mariano Mirko, Piluso Filippo, Santonico Lorenzo, Monnati Vanessa, Vinci Eleonora e Sargentoni Giulia.
Filippo Piluso che ha portato in prima persona l’esperienza del Consiglio dei Giovani ad Albano Laziale commenta il risultato: “credo sia un buon risultato aver ottenuto 6 seggi su 15 totali soprattutto a fronte di solo un mese di campagna elettorale contro 2 anni e mezzo di lavoro. Comunque ci sarà collaborazione unanime tra noi eletti a prescindere da ideologie e legami partitici”.

Infine con 40 voti e il 13,11%, Noi Giovani per Albano entra nel Consiglio dei Giovani con Chiara Anderlucci e Leoncini Daniele.

Non riesce ad aggiudicarsi nemmeno uno scranno Forma Attiva, un solo voto (0,33%).

Il Consiglio Comunale dei Giovani è un organo democratico di rappresentanza con funzione propositiva e consultiva nei riguardi del Consiglio comunale e della Giunta comunale. Si riserva la possibilità di presentare pareri agli organi comunali senza che questi abbiano però alcun vincolo nell’adempierli.

Gianpaolo Plini