NASCE IL MOVIMENTO PRECARI E DISOCCUPATI DI ALBANO LAZIALE

Redazione

Il movimento si propone di generare lavoro attraverso lo sviluppo di idee tramutandole in progetti. A tal proposito il Movimento si mettera' alla ricerca di una o piu' sponde politiche laddove ci sia voglia e cuore per perorare la nostra causa. Una sponda politica che condivida con il Movimento valori universali quali solidarieta' e progresso, che prediliga il "fare" al "dire", che voglia guardare al futuro ed all'innovazione sapendo che e' sfida ardua ma affascinante. Una sponda politica che non abbia timore di discutere su progetti pratici e non si presti ad antiquati e deleteri, per i cittadini, calcoli politici al momento di scendere in aiuto delle classi disagiate. Che sappia operare educatamente e nel pieno rispetto di tutti e di tutto. Oltre a questo il Movimento si propone di modificare il proprio stato per meglio interreagire con enti siano essi pubblici o privati e, a fronte di questo nuovo stato, mettere in atto una serie di operazioni che contribuiscano a quella crescita necessaria al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi per i quali il Movimento opera. Invitiamo tutti i disoccupati ed i precari di Albano Laziale ad unirsi a noi per aiutarci a proseguire nella nostra strada.




ROMA, BRANCO DI MAGREBINI ARRESTATI DALLA POLIZIA. RAPINAVANO GIOVANI STUDENTI A SAN LORENZO.

Redazione

Il modus operandi del “branco” era sempre lo stesso: in piena notte avvicinavano con un pretesto la loro vittima, la accerchiavano e gli strappavano  la catenina d’oro dal collo. Il “copione” spesso si concludeva con il pestaggio dei malcapitati.

Sono tutti cittadini nordafricani di età compresa tra i 19 e i 36 anni  i componenti della banda di rapinatori nei cui confronti gli agenti del Commissariato San Lorenzo, diretto dalla dr.ssa Giovanna Petrocca,  hanno eseguito altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata.

Le vittime della “gang magrebina” sono tutti studenti universitari, frequentatori della movida notturna del quartiere San Lorenzo.

Sono 10 gli episodi accertati dagli investigatori avvenuti tra aprile e dicembre dello scorso anno.

Gli studenti venivano avvicinati da un componente della banda, che, a turno, abbordava le vittime  con il pretesto di vendere “erba”.

Una volta chiuso il cerchio investigativo, anche sulla base dei riconoscimenti fotografici delle vittime, è scattata la richiesta delle misure di custodia cautelare all’Autorità giudiziaria per B.A.A., H.M., A.M., B.B. e M.H.A.,, che ne ha poi delegato l’esecuzione agli stessi investigatori.

Sono in corso ulteriori indagini finalizzate al coinvolgimento  di altri complici  nelle rapine.

 




PREVENZIONE RISCHIO SISMICO, LA REGIONE SNELLISCE PROCEDURE

 Redazione

 È stato adottato, con D.G.R. Lazio n. 10/2012, il nuovo regolamento regionale concernente lo snellimento delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico.Il Regolamento stabilisce i criteri e le modalità di presentazione dei progetti di costruzioni in zona sismica, per la denuncia dell'inizio dei lavori, per l'autorizzazione da parte della competente struttura tecnica regionale, nonché per l'adeguamento delle costruzioni esistenti alla nuova classificazione sismica e per l'espletamento dei controlli. Inoltre, il regolamento disciplina un sistema informatizzato denominato S.I.T.A.S. (Sistema Informatico per la Trasparenza delle Autorizzazioni Sismiche) che consente, per la gestione delle richiesta di autorizzazione sismica, la trasmissione elettronica dei flussi informativi tra Regione, utenti e sportello unico per l'edilizia.

  




TIVOLI. FIAMME GIALLE SCOPRONO MAXI TRUFFA PER 2 MILIONI E MEZZO DI EURO

A.P.

La Guardia di finanza della compagnia di Tivoli (Roma) ha scoperto una maxi truffa per oltre due milioni e mezzo di euro. Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, l’organizzazione prima conquistavano la fiducia dei propri fornitori con un primo e irrisorio acquisto di merce che veniva regolarmente saldato poi, ottenuto credito, ordinavano ingenti quantità di prodotti che pagavano con assegni bancari tratti da conti correnti già estinti o “a vuoto”. Con queste modalità un’organizzazione era riuscita a truffare in meno di un anno oltre due milioni e mezzo di euro ai fornitori di merce, italiani, spagnoli e tedeschi, tra cui la nota “electrolux s.p.a.”. Le indagini dei finanzieri si sono concluse con l’arresto dell’amministratore della società e la denuncia a piede libero di altre tre persone per bancarotta fraudolenta, e con il sequestro di merce per un valore commerciale di circa due milioni e cinquecento mila euro. Nel meccanismo fraudolento, un ruolo di rilievo era giocato da una società di Formello che, fungendo da “specchio per le allodole”, conferiva apparente regolarità alle operazioni. tra la merce fornita e mai pagata, vi erano beni non attinenti all’attività della società, tra cui cucine industriali, arredi per ristoranti, attrezzatture per bar. Gli accertamenti delle Fiamme gialle della compagnia di Tivoli sulla documentazione contabile ed extracontabile reperita nel corso delle varie perquisizioni locali ha permesso di ricostruire la compagine societaria, dichiarata fallita con sentenza del 2010, e il complesso dei beni sottratto alla procedura fallimentare, pari a circa un milione di euro. Numerose le imprese fornitrici che, quali parti lese, hanno sporto querela nei confronti dei responsabili della frode




CIAMPINO, ROMANZI (PSI) TORNA A CHIEDERE SPIEGAZIONI SUL SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

Redazione

“I cittadini del comune di Ciampino ancora aspettano risposte concrete, necessarie e urgenti per  ridurre il disagio causato dal ridimensionamento e la riduzione del  servizio ambulatoriale di Neuropsichiatria Infantile del comune.” Si legge in una nota del capogruppo del PSI alla Pisana Luciano Romanzi.

“A un anno dall’interrogazione specifica sulla questione, da me presentata – conclude Romanzi –  la giunta regionale non ha dato nessuna risposta. Un malessere che richiede invece un rapido intervento risolutivo. In attesa di un suo specifico provvedimento della Polverini, l’amministrazione comunale ha adottato provvedimenti tesi ad  affidare ad una associazione di personale qualificato, come più volte suggerito dal II° Circolo Didattico, che comunque rimane una prima risposta ai bisogni rappresentati da numerose famiglie della zona. Una risoluzione che per quel che mi riguarda già può essere la risposta alla mia interrogazione.”




DIVINO AMORE, TROVATO CADAVERE CARBONIZZATO

Redazione

Il cadavere carbonizzato di una persona e' stato trovato a Roma intorno alle 10, in aperta campagna. Il corpo, finora irriconoscibile, e' stato trovato in zona Divino Amore. Ad allertare i Carabinieri è stato il proprietario del fondo agricolo dove è stato trovato il cadavere. Dai primi rilievi, non ci sarebbero segni di roghi e il corpo "non sarebbe integro" probabilmente perché riporta i morsi di animali e cani randagi. Nella stessa zona fu ritrovato il cadavere mutilato di una giovane donna




GAETA, PORTO COMMERCIALE: GIUNTA FAVOREVOLE ALL'ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE

Redazione 

Nei giorni scorsi la Giunta Comunale si è espressa favorevolmente, tramite una delibera, all’adeguamento tecnico funzionale del porto di Gaeta che consente di proseguire con i lavori di escavo del fondale senza andare in contrasto con il Piano Regolatore Portuale (Prp).

“Dopo il positivo Comitato portuale dello scorso ottobre, è stato approvato questo importante atto che consente l’adeguamento del nostro scalo commerciale ai nuovi traffici marittimi. Questo adeguamento si pone l’obiettivo di rendere operativi più di 350 metri della banchina Cicconardi con un fondale di 12 metri, portando gli ulteriori 90 metri di banchina a meno dieci, come da Prp vigente. Il progetto di adeguamento tecnico funzionale del porto commerciale nasce dal bisogno, espresso dagli operatori portuali, di adeguare le infrastrutture all’aumento delle dimensioni delle unità commerciali – spiega l’Assessore alla Portualità Cosmo Di Perna – È un fenomeno che si è sviluppato negli ultimi anni in conseguenza dell’aumento del costo dei noli e dei trasporti e, quindi, il Porto di Gaeta può collocarsi, all’interno di questo senario, in una posizione competitiva nel campo dei trasporti navali delle merci. Tutto ciò produrrà un potenziamento ed un rilancio del nostro scalo commerciale garantendo ai nostri operatori la possibilità di aprire verso nuovi traffici e di aumentare lo sviluppo e l’occupazione”.

Proprio le possibilità occupazionali sono al centro delle dichiarazioni del Sindaco Raimondi.

“Come ente locale abbiamo il compito di creare o favorire le condizioni necessarie affinché le aziende possano incrementare la loro forza lavoro. Il porto, e tutti gli atti finalizzati a suo sviluppo e potenziamento, è un grande occasione per incrementare l’occupazione non solo per la città di Gaeta ma anche per i comuni del comprensorio del Golfo. Dal nostro insediamento abbiamo cercato di intervenire su più ambiti per favorire le politiche occupazionali e per far ciò abbiamo deciso di puntare sulle grandi opere che dopo anni di sforzi stanno per dare i risultati che speravamo – dichiara il Sindaco Raimondi – Tutto questo è stato possibile anche grazie alla sinergia con gli altri enti competenti come l’Autorità Portuale: in questo momento di crisi l’unica strada che si poteva percorrere era quella della collaborazione costruttiva con l’unico obiettivo del bene comune. Inoltre, si può parlare di un’altra vittoria politica frutto dei rapporti ottimi ed autentici con il Presidente Pasqualino Monti, non come quelli vantati ed irreali dal PdL e dal suo candidato Sindaco. È stato un percorso lungo che potrà dare ancora tante soddisfazioni nei prossimi anni grazie ad un’Amministrazione scevra da condizionamenti esterni e che pensa soltanto allo sviluppo di Gaeta”.

 

 




ALBANO LAZIALE URBANISTICA: MARRUCCIO (IDV) PRESENTA INTERROGAZIONE SU EDILIZIA POPOLARE A CECCHINA2

Redazione

Fare luce su una vicenda che si protrae da quasi 15 anni e che riguarda una serie di interventi di edilizia economica e popolare nel comune di Albano, denominato Cecchina 2. E’ l’obiettivo di una interrogazione urgente a risposta scritta presentata dal capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio.

Nell’interrogazione si riepilogano i fatti, a partire dai contributi regionali assegnati alla fine degli anni 90 alla società ACF, che nel 2004 ha stipulato una convenzione ai sensi dell’art. 35 della legge n. 865/1971 con il comune di Albano laziale per la quale si concedeva il diritto di superficie per la realizzazione di 38 alloggi nell’ambito del piano di zona.

Mentre le case, terminate sin dal 2007, venivano consegnate dagli altri operatori nel 2008,  a distanza di 8 anni, passando per numerosi contenziosi civili e amministrativi intentati strumentalmente dalla società ACF, questa ha richiesto all’assessorato alla Casa l’approvazione del QTE (Quadro tecnico Economico) finale, atto propedeutico all’erogazione dei fondi residui, presentando un documento con discordanze macroscopiche, in eccesso, rispetto alle metrature indicate nei titoli edilizi, anche di oltre 40 metri quadrati, come rilevato dal Comune.

Inoltre, nonostante nel QTE sia indicato un “Costo totale dell’intervento” inferiore al prezzo massimo di cessione stabilito dal Comune, la società ha preteso dagli acquirenti maggiori somme per voci di spesa che invece sono già ricomprese nel prezzo stesso, ovvero riferite a “migliorie” che non corrispondono a lavori eseguiti. 

“Chiediamo a presidente Polverini e all’assessore alla Casa – scrive Maruccio nell’interrogazione – se gli Uffici della Regione Lazio abbiano approvato il QTE finale e sulla base di quale istruttoria. Inoltre, chiediamo quali verifiche e controlli gli Uffici della Regione Lazio abbiano effettuato sulla legittimità del comportamento della società, la conformità degli atti definitivi di compravendita e dei compromessi, già in possesso, con le clausole della convenzione stipulata con il comune di Albano Laziale e con i titoli edilizi alla stessa rilasciati, a garanzia che i finanziamenti pubblici abbiano costituito un sostegno per l’acquisto della prima casa in edilizia popolare e non siano stati invece al centro di speculazioni edilizie.

Infine, conclude il segretario regionale Idv nel documento “se ritengano necessario, sulla base degli esiti dell’attività di verifica, porre in essere le conseguenti misure, sia di tipo civile che penale, dirette a porre fine alla eventuale situazione di illegalità anche con misure sanzionatorie e di revoca dei contributi regionali già erogati e da erogare, anche con riferimento a finanziamenti relativi ad altre iniziative, sul cui legittimo adempimento dovrebbero essere estese le verifiche.”




CASTELLI ROMANI, ALLARME ESPANSIONE EDILIZIA. ITALIA NOSTRA: PRESENTATO RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO

Daniela Zannetti

L’espansione dell’edilizia, la crescita delle cubature smisurata rispetto a quella naturale della popolazione, il depauperamento delle falde acquifere e un frequente ricorso a strumenti urbanistici in deroga ai piani regolatori sarebbero tra le principali cause di un carico antropico ai Castelli romani, divenuto oramai inaccettabile.

Secondo Italia Nostra è allarme già da tempo per la sostenibilità dei Castelli Romani e lancia l'Sos anche on line. La sua petizione “Basta al Cemento” nel giro di pochissimo tempo è sottoscritta da 1250 persone in tutta Italia e da autorevoli personalità come Sergio Zavoli, Giovanna Marini, Carlo Ripa di Meana, Salvatore Settis, Vittorio Emiliani, Paolo Mondani, Paolo Berdini, Alberto White, Angelo Baracca.

Ma per Enrico Del Vescovo, presidente di Italia Nostra Castelli Romani, “sono le Norme di salvaguardia e il Piano d’Assetto del Parco dei Castelli  Romani a rimanere lo strumento di importanza fondamentale per la tutela del territorio dei Castelli Romani”. Di fatti, a difesa del Piano e della raffica di ricorsi che sono piombati  sull’adozione della perimetrazione del 2009 di Ravaldini (Ravaldini fu il commissario ad acta che portò da 9,5 mila a quindici mila ettari il confine del Parco), Italia Nostra ha presentato il 13 gennaio scorso un ricorso “ad opponendum“ al Consiglio di Stato, al cui giudizio si sono rivolti i comuni di Marino e Grottaferrata affinché le norme di salvaguardia si applicassero solo sul vecchio confine.

Una data simbolica quella del 13 gennaio, la mediazione tra forze politiche e associazioni ambientaliste determinò nel 1984 l’istituzione regionale del Parco Suburbano dei Castelli Romani. Da allora, “un “Tiramolla Adventures” di ventotto anni e, una perimetrazione capace di allungarsi e ritirarsi per chilometri come il carismatico eroe dell’omonimo fumetto. Soprattutto un piano d’assetto, adottato dal Parco ma, mai approvato dalla regione Lazio.

“Auspichiamo – dice Del Vescovo – che dopo la pronuncia del Consiglio di Stato il piano di assetto possa essere approvato dal Consiglio regionale e diventare, quindi, legge regionale, per rendere compiuto un iter che restituirebbe all'ente Parco quel ruolo cruciale ed indispensabile per il corretto funzionamento del parco stesso, la tutela dell’ecosistema e la qualità di vita dei cittadini”.

“Il nostro appello Basta al Cemento – ribadisce Del Vescovo,  il cui impegno lo conduce in molte iniziative di tutela del territorio – è rivolto a tutte le amministrazioni che sono invitate a fare ricorso esclusivamente a varianti di salvaguardia che riducano la crescita delle cubature edilizie, a valorizzare i centri storici e a garantire infine la trasparenza delle informazioni riguardanti il bilancio idrico comunale e la qualità dell’acqua pubblica”.




BOLLETTE DELL'ACQUA: SCONTI IN 21 COMUNI DEL LAZIO

Redazione

Possibili risparmi nel 2012 sulla bolletta dell'acqua per circa 500mila cittadini della provincia di Roma, con un risparmio medio per famiglia di circa 200 euro». E' quanto segnala Riccardo Libbi, Coordinatore Regionale del Lazio dell'Unione Nazionale Consumatori, ricordando che «in base alla Delibera n. 6/10 della Conferenza dei Sindaci del Lazio, infatti, per tutto l'anno 2012, sarà possibile uno sconto del 5% sulle bollette delle utenze domestiche in quei Comuni dove – nel passaggio dalla vecchia articolazione tariffaria alla nuova tariffa unica per l'ATO2 – si verifichi un incremento della spesa annua per famiglia per consumi pari a 100 o 200 o300 metri cubi superiore al 20%».

«Ma tutto ciò – ricorda l'UNC Lazio – potrebbe cadere nel nulla se le Amministrazioni dei Comuni interessati non informeranno gli utenti di questo beneficio. Troppo spesso, le comunicazioni tra Amministrazioni comunali e cittadini «scarseggiano» e questo non è un fatto nuovo! L'Unione ha già effettuato, nel mese di gennaio, una ricognizione sui siti istituzionali dei Comuni interessati e dell'avviso alla cittadinanza sulle modalità per usufruire dello sconto sulle tariffe idriche – ricorda Riccardo LIBBI – non c'è traccia. In materia di tariffazione idrica, i Comuni sono ancora troppo reticenti nei confronti della popolazione e questo certamente non aiuta a recuperare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni pubbliche e le società private che gestiscono un servizio pubblico, come l'acqua, proprio in un momento in cui – al contrario – tutti siamo chiamati ad un forte senso di responsabilità, individuale e collettiva».

Ventuno i Comuni interessati ai quali l'Unc chiede di predisporre avvisi pubblici alla cittadinanza, anche al fine di evitare in futuro inutili e dispendiosi contenziosi per fatturazioni errate o irregolari: Albano Laziale, Bellegra, Castel Gandolfo, Castel Madama, Castel San Pietro Romano, Castelnuovo di Porto, Cervara di Roma, Cerveteri, Ciampino, Jenne, Monterotondo, Oriolo Romano, Pisoniano, Riano, Rocca Santo Stefano, Roiate, Saracinesco, Segni, Trevignano Romano, Vejano, Zagarolo Valle Martella.

Sul sito www.consumatori.info è possibile scaricare l’apposito modulo predisposto per la richiesta dell'applicazione dello sconto del 5%.




POLIZIA LOCALE, RAGIONERIA E SEGRETERIA GENERALE GESTITE IN FORMA ASSOCIATA

Redazione 

Un Consiglio comunale durato quasi cinque ore quello di ieri, mercoledì 25 gennaio, con nove punti all’ordine del giorno e un lungo omaggio a Vittorio Barbaliscia. Un omaggio da parte di tutti, del Sindaco Flavio Gabbarini, del Presidente del Consiglio comunale, Sandro Giannini, e dei Consiglieri; un omaggio all’ex consigliere comunale, al medico e all’uomo che era, alla sua professionalità, disponibilità e al suo costante impegno nella valorizzazione dell’ospedale di Genzano.

 Poi è stata la volta della discussione dell’ordine del giorno, durante la quale sono stati approvati il Piano casa, l’adesione all’Associazione nazionale “Città dell’Infiorata” e il sostegno alla campagna “L’Italia sono anch’io”, tendente ad allargare il diritto di cittadinanza. Ma il Consiglio comunale di mercoledì 25 gennaio è significato soprattutto l’approvazione delle convenzioni tra il Comune di Genzano e quello di Nemi (per i servizi di ragioneria e polizia locale), e tra Genzano e Genazzano per le funzioni inerenti l’ufficio di segreteria generale, ai sensi dell’articolo 30 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali che prevede, appunto, la possibilità di stipulare convenzioni tra i vari Enti.

“La forma associata – ha dichiarato il primo cittadino – permette di reperire, coordinare ed ottimizzare le risorse e le professionalità necessarie, realizzando economie di scala nella gestione di funzioni e servizi, senza gravare gli enti di costi relativi a forme gestionali più complesse, ma perchette anche – ha proseguito Gabbarini – di accedere alla concessione di incentivi economici”.

 In quest’ottica vanno dunque le convenzioni con i Comuni di Nemi e Genazzano, anche se un discorso più approfondito merita l’accorpamento della Polizia locale. In questo caso infatti la gestione associata, considerata anche la necessità di associarsi da parte del Comune di Nemi a seguito del Decreto legge 138/2011, prevede l’istituzione di un corpo intercomunale unico tra i due Comuni, con Genzano capofila e con il ruolo di ente responsabile della gestione associata.