ROMA CRIMINALE, RESA SCHIAVA E VIOLENTATA A TURNO. IN MANETTE 17 ENNE

Soli 17 anni, eppure era il capo di una banda di albanesi che operava della Capitale e su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale per omicidio, tentato omicidio, violenza e sfruttamento della prostituzione. Il giovane è stato arrestato, dopo tre giorni di appostamenti, dagli agenti del Gssu della polizia municipale, assieme ad altri suoi complici. Le indagini sono scattate due notti fa durante un servizio di pattugliamento anti prostituzione. Gli agenti hanno visto scaraventare una ragazza da una Golf. La giovane, una prostituta 18enne albanese, era piena di lividi e ha raccontato di essere stata violentata da 10 connazionali a turno. "Se parli ammazziamo il tuo fratellino" le avrebbe più volte detto il 17enne.




ROMA, LA PROMESSA DI GIANNI: "IN PROSSIMI CDA SOCIETA' ALMENO IL 20% DI DONNE"

Redazione

"Nel prossimi Consigli di amministrazione delle societa' municipalizzate che dovremmo rinominare, sara' prevista la nomina di almeno il 20% di donne". Lo ha annunciato il sindaco Gianni Alemanno nel corso di una conferenza in Campidoglio convocata in occasione dell'8 marzo.




ROMA PROVINCIA, LA PRIMA IN ITALIA PER MAGGIOR NUMERO IMPRESE ROSA: QUASI 100 MILA

Redazione

Le donne: ricco motore per l'economia. Roma e' la prima provincia italiana per le imprese 'rosa': al 31 dicembre 2011 quelle registrate alla Camera di Commercio erano 98.208. E' uno dei dati emersi al convegno 'M'illumino d'impresa', organizzato dalla Camera di Commercio di Roma. Negli ultimi 12 mesi la struttura produttiva 'rosa' della provincia fa registrare una variazione tendenziale positiva (+1,8%) che, sebbene in flessione dello 0,3% rispetto al 2010 (+2,1%), resta comunque superiore alla performance nazionale (+0,5%), in calo dello 0,3%




ROMA NAS SCOPRE TRUFFA, 750 FALSI DIPLOMI: 14 INDAGATI, TRA CUI MEDICI.

Redazione

Si spacciavano per dei professionisti e invece sono finiti sotto la lente della Procura per truffa. Quattordici professionisti indagati di cui 12 tra medici, biologi e psicologi per associazione a delinquere finalizzata alla truffa; un dirigente del ministero dello Sviluppo economico per abuso d'ufficio e un biologo per attivazione abusiva di un ambulatorio medico. Nonche' il sequesto di 750 falsi diplomi di etologo e di 5 siti internet.
E' il risultato dell'operazione Easy Diet del Nas di Roma. La truffa era finalizzata alla pubblicita' e vendita di corsi per diplomi-master, molte le vittime del raggiro.




ROMA VILLA ADA: 152 CARTELLI PUBBLICITARI ABUSIVI. DOSSIER IN PROCURA

Redazione

Sono ben 152 gli impianti pubblicitari collocati in modo illegittimo lungo le vie perimetrali del parco di Villa Ada, una moltitudine di scritte, faccioni, fotografie che deturpano il decoro della meravigliosa villa storica, un'infinità di puntini sulla mappa che la circonda. E' questa la clamorosa denuncia di Legambiente, che emerge dal censimento realizzato dal Circolo Legambiente Sherwood, e che stamattina ha visto i volontari ambientalisti impegnati in un nuovo blitz di oscuramento dei cartelloni illegittimi.

Cinquanta degli impianti irregolari sono collocati delle vie perimetrali di Villa Ada nel tratto di Via Salaria tra il bivio di via di Ponte Salario sino all'incrocio di via Panama, ben nove sono all'incrocio tra via Salaria-via Chiana-via Panama, trenta sono su Via Panama nel tratto da via Salaria sino a piazza Ungheria, altri dieci sono a piazza Ungheria fino all'inizio di viale Romania e altrettanti sono su viale della Moschea nel tratto da via Anna Magnani a via del Foro Italico. Venticinque poi sono sulla Via Olimpica tra via del Foro Italico sino a incrocio con via Salaria e gli ultimi diciotto, per chiudere l'anello attorno al parco, sono su Via Salaria dall'incrocio di viale Somalia fino al bivio di via di Ponte Salario. E sono tutti posizionati dove non dovrebbero essere: l’articolo 18, primo comma, del Regolamento sulle affissioni pubblicitarie, approvato dal Consiglio comunale di Roma con deliberazione n. 37 del 30/3/2009, afferma in modo cristallino che “è vietata la collocazione di impianti e mezzi pubblicitari nei (…) parchi pubblici e ville storiche nonché le vie che delimitano il perimetro di queste”, ad eccezione “degli impianti e altri mezzi di informazione turistica e di indicazione stradale di proprietà del Comune”.

“Lo scempio delle pubblicità attorno a parchi e ville deve finire, gli impianti per usi pubblicitari sono vietati sui due lati delle vie che fanno da confine alle decine di meravigliose aree verdi della città, di cartelloni non ce ne devono essere, che aspetta l'Assessore Bordoni, deve muoversi e rimuoverli subito -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. In queste ore Legambiente invierà un corposo dossier alla Procura di Roma che sta già indagando sui cartelloni abusivi e anche all'Assessore competente e alla Polizia locale di Roma diffidandoli a provvedere alla immediata rimozione dei cartelloni indicati, posizionati in violazione delle norme comunali in materia. Dopo l'abbattimento del maxi cartellone a piazzale del Lavoro, la parziale riduzione delle plance nella Riserva dell'Aniene e gli altri blitz, Legambiente rilancia la battaglia contro le affissioni abusive, in vista delle scelte finali sul piano regolatore degli impianti pubblicitari, che va approvato senza indugi dall'Assemblea Capitolina, con un decisa riduzione del dimensionamento ed eliminando le collocazioni in deroga al codice della strada.”

E proprio sul Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari Legambiente è tornata a porre l'attenzione: resta troppo elevata la superficie complessiva per pubblicità di 162.500 metri quadri a confronto con i 213.000 metri quadri censiti nella banca dati al giugno 2010, che vede decine di migliaia di situazioni tra irregolari e molto dubbie. Così come non convince affatto la densità di esposizione media fissata a 37,3 mq/km, quando l'Agenzia per il Controllo dei Servizi Pubblici Locali propone una diminuzione del 50% rispetto al censito (oggi 48,5 mq/km), che prevedrebbe una densità di 24,3mq/km. Lascia molto perplessi poi l'eccessivo indice di affollamento fissato per il territorio non urbanizzato, fino a 24/28/32 mq ogni 100 metri per senso di marcia.

“I parchi non sono uno sfondo da spot, eppure c'è un po' di tutto intorno alle meraviglie di Villa Ada, impianti illuminati, con ponteggio, parapedonali, un orologio e poi monopali, doppi pali e pure tripali -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Il Regolamento per le affissioni vieta questi impianti, dal Sindaco Alemanno pretendiamo subito nuove ordinanze per abbatterli, mentre si discute per modificare in senso più stringente il piano regolatore degli impianti pubblicitari, troppo sovradimensionato col rischio di sanare così tutti gli abusi esistenti, nel quale deve essere inserito anche un chiaro elenco delle aree e dei beni interdetti alla pubblicità come ville e parchi, sul modello del piano approvato di recente a Parigi. La nostra lotta contro i cartelloni abusivi andrà avanti con nuovi blitz di oscuramento per restituire decoro alla Capitale, vigilando anche sull'attuazione della moratoria per i nuovi impianti, soprattutto nelle periferie e nei quartieri nuovi, come il Torrino Mezzacammino, potenziali nuove terre di conquista.”




GAETA, PANAPESCA VERSO CASSA INTEGRAZIONE PER 18 LAVORATORI

Redazione
Un incontro importante quello che si è appena tenuto tra l’Assessore alle Attività Produttive, David Vecchiariello, e alcune rappresentanze sindacali, tranne la Uil impegnata in altre situazioni, per un aggiornamento circa la nuova problematica occupazionale inerente la Panapesca e dell’ipotesi del ricorso alla Cassa Integrazione per circa 18 lavoratori del reparto produzione dell’azienda.

“Si tratta di un ripetersi di situazioni già viste che, per quanto riguarda la Panapesca, perdurano ormai da almeno un decennio. Questa volta sarà coinvolta la metà dell’intero comparto produttivo, per il quale l’azienda avrebbe intenzione di chiedere la messa in Cassa Integrazione per un anno fino alla primavera 2013 – spiega Vecchiariello – L’occasione è stata importante per conoscere dal punto di vista dei rappresentanti sindacali la natura dei problemi che hanno innescato, a distanza di poco meno di due anni dalla precedente vertenza, la nuova situazione di crisi nella Panapesca”.

“Salvo un probabile prossimo incontro con la proprietà per constatare le motivazioni che hanno indotto a tale scelta, ai sindacati è stata ribadita nuovamente la posizione dell’Amministrazione: vicina ai lavoratori con l’impegno a proseguire tutte le azioni, per quanto di competenza, che potessero essere utili a rendere più proficuo il confronto tra la parte datoriale, lavoratori, sindacato e istituzioni regionali – prosegue Vecchiariello – I cambiamenti profondi nei processi produttivi di molte aziende del territorio (non ultima anche la recente situazione della Pozzi Ginori) ed i cambiamenti nei piani occupazionali di queste ditte preoccupa la città e l’Amministrazione e vengono seguiti con la massima attenzione, nella speranza che si possano trovare le soluzioni a breve termine”.
 




TUSCANIA, LEGA INFERMIERE E DERUBA ANZIANI. IN ARRESTO

Redazione

Pensava di farla franca. A volto coperto, un grosso coltello in pugno, ha costretto le infermiere in servizio in una casa di riposo di Tuscania, in provincia di Viterbo, a entrare in una stanza di servizio, le ha legate e ha rubato agli anziani degenti denaro, oggetti di valore e cellulari. Poi si e' dileguato a bordo di un auto. Prima ancora che scattasse l'allarme, e' stato bloccato da una pattuglia dei carabinieri. In seguito e' emerso che il giovane aveva una complice di 40 anni, dipendente della stessa casa di riposo




ALBANO: "SCARICATO" AGONIZZANTE IN OSPEDALE, MUORE. ARRESTATI IN 3 PER OMICIDIO

Redazione

Sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Albano, diretto dal dr. Erminio Massimo Fiore, al termine di lunghe e complesse indagini.

Per A.F. 51enne,  R.P. 40enne, entrambi di Velletri e G.G. 29enne romano, tutti pregiudicati, sono scattate le manette con l’accusa di  omicidio preterintenzionale in concorso nei confronti di C.G., 56enne di Velletri.

I fatti risalgono al 29 ottobre 2010, quando il 56enne viene accompagnato nella notte presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Albano in gravissime condizioni, da uno sconosciuto che si è allontanato dal nosocomio, dopo averlo lasciato.

C.G. è deceduto dopo un mese di agonia,  presso l’ospedale di Tor Vergata di Roma.

Da successive indagini, è emerso che le lesioni riportate dall’uomo risultavano compatibili con un’aggressione.

Gli investigatori del Commissariato di Albano sotto la direzione della Procura della Repubblica di Velletri hanno perciò approfondito i trascorsi giudiziari della vittima, le sue frequentazioni e gli spostamenti antecedenti l’aggressione.

Hanno inoltre osservato con discrezione i partecipanti alle esequie della vittima, a Velletri, ricomponendo un puzzle che ha portato a ritenere gli arrestati quali probabili responsabili della morte del Crespi.

Gli agenti hanno registrato da subito una forte reticenza tra alcuni testimoni che, provando a fuorviare le indagini, hanno ipotizzato il decesso dell’uomo per un “infortunio sul lavoro” tacendo ove questo sarebbe avvenuto.

Le risultanze investigative, suffragate da intercettazioni telefoniche, riscontri elettronici e  perquisizioni, hanno portato a ritenere che nel teatro in cui poi è maturato l’evento vi era la presenza dei tre sospettati, tutti legati tra loro da una specifica dimestichezza di furti ai danni di casseforti con l’utilizzo di miscele di gas esplosivi.

In tale teatro sarebbe maturata una violenta aggressione che avrebbe poi portato a cagionare il decesso del C.G. ma che questo sia derivato quale conseguenza non voluta.

Nei confronti di A.F., R.P. e G.G. il Tribunale ufficio GIP di Velletri ha emesso  le Ordinanze di custodia Cautelare, che sono state eseguite dagli Agenti del Commissariato di Albano lo scorso 2 marzo.

Gli arrestati si trovano attualmente presso il Carcere di Velletri, dove presto saranno interrogati dall’Autorità Giudiziaria sui fatti che li riguardano.




CASTEL GANDOLFO ELEZIONI, MILVIA MONACHESI (PD): "DA RADICI SOLIDE UNA EVOLUZIONE POSITIVA"

Chiara Rai

Milvia Monachesi è il candidato a sindaco di Castel Gandolfo espresso dal Partito Democratico.

Dunque lei è il candidato a sindaco condiviso dal Pd, nonostante le primarie siano saltate.
Mi è molto dispiaciuto non aver avuto l’opportunità di concorrere effettivamente alle primarie, è uno strumento nel quale credo molto. Comunque sì, il Partito Democratico sostiene la mia candidatura. 

Su quali punti programmatici punterà la sua campagna elettorale?
Premesso che ritengono più che positivo il lavoro svolto finora dall’amministrazione Colacchi, penso sia importante proseguire su questa strada puntando ad un rinnovamento che onestamente sarà possibile solo grazie a tutto ciò che è stato seminato finora. E’ un po’ come un albero che continua a crescere sano grazie alle sue solide radici. Si è fatto molto, si sono realizzate opere e il bilancio di mandato ricorderà quello che è stato fatto. Detto questo, ritengo che sia  fondamentale andare avanti e concentrarci sui servizi, sulla partecipazione al fine di creare un senso di appartenenza, come dire di “castellanità”. L’attuale forte crisi ci porta a dover fare di più per stare vicino alle famiglie.

In che modo ritiene si possa fare di più?
Bisogna avere una rappresentanza su tutto il territorio ed è per questo che è importante istituire i comitati di quartiere che siano presenti e partecipi su ogni questione che riguardi Castel Gandolfo. Daremo dei fondi ad ogni comitato da poter gestire e insisterò affinché partecipino attivamente. Ad esempio, quando si farà il bilancio, i comitati dovranno condividerlo con noi. Ho pensato anche alla necessità di creare una sorta di sportello online dove ricevere in tempo reale le segnalazioni e poter interagire con i cittadini intervenendo tempestivamente sugli eventuali problemi che vanno dalla buca alle perdite d’acqua ecc.

Secondo lei cosa può essere fatto per rilanciare il turismo?
Noi abbiamo tante risorse, sicuramente dobbiamo creare opportunità di lavoro e coinvolgere le associazioni del territorio. Siamo noi a dover creare lo sviluppo utilizzando le ricchezze, umane e ambientali, che abbiamo. E ne abbiamo molte, perché ci sono innumerevoli associazioni che hanno competenze in più campi che vanno coinvolte per crescere insieme.


Ritiene che riaffidare le spiagge del demanio ai gestori sia un’azione positiva?

Ottima direi, anzi a tal proposito, il mio impegno sarà anche quello di chiedere la gestione diretta delle spiagge, dei siti archeologi perché ritengo che il Comune possa gestire più da vicino queste ricchezze e quindi anche mantenerle e curarle in maniera diversa dallo stato in cui versano attualmente.

Se la sente di commentare l’uscita di scena di Paolo Gasperini?
Non amo addentrarmi nelle polemiche, mi propongo io per quella che sono e non amo fare paragoni o commentare le posizioni altrui.
 




LANUVIO ELEZIONI, VOLPI (LPD): "HO DOCUMENTI E VERBALI PER DIMOSTRARE I PATIMENTI DI LANUVIO NEGLI ULTIMI 5 ANNI"

Redazione

"Durante la campagna elettorale per le primarie Leoni – dichiara in una nota Andrea Volpi Consigliere Comunale della Lista Civica Lanuvio per la Democrazia – ci ha riservato una serie di insulti mai registrati in precedenza, addirittura è stato in grado di affermare che la Lista Civica non sarebbe  un’alternativa reale di governo e che la nostra opposizione è stata sterile e povera di proposte. Con un gergo politicamente vecchio e pieno di rancore, Leoni, ha indicato come avversario politico il candidato di Lanuvio per la Democrazia, non badando minimamente al fatto che ad oggi di candidati ce ne sono altri. In questa competizione elettorale, precisa Volpi, noi non abbiamo avversari, avversiamo piuttosto la politica che Leoni in primis ha messo in atto, una politica fatta di piccole cose e da troppi fallimenti. Se Leoni in questi cinque anni –  puntualizza il Consigliere della Lista Civica –   avesse preso in considerazione almeno una proposta fatta dal nostro gruppo , forse adesso, non si troverebbe una cava sequestrata oppure costretto a istallare due depuratori esterni per depurare l’acqua dall'arsenico (vedi S. Lorenzo). Il fatto che il Sindaco uscente abbia dovuto battersi alle primarie per confermare la candidatura, e che le altre scelte venissero proprio da quella che per cinque anni è stata la sua Giunta, è la conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto in merito ad un conflitto interno che ha paralizzato l’amministrazione e reso Leoni inoperoso. Cosa significa per Leoni alternativa di Governo? Per noi, continua Volpi,  e per tutti coloro che si esprimono nel linguaggio italiano corrente vuol dire che c’è una parte che ha la possibilità di governare al posto di quella che lo ha fatto. Purtroppo, commenta il Consigliere di minoranza,  noi della Lista Civica, non abbiamo avuto il mandato elettorale per governare, bensì abbiamo tentato di espletare al meglio la nostra funzione di opposizione, controllando e incalzando la Giunta Leoni rispetto a temi e problemi che secondo noi hanno condannato Lanuvio a rimanere un’eterna incompiuta. Quindi, sia chiaro, noi non abbiamo governato! e Leoni con questo linguaggio improprio e provocatorio sta tentando di delegittimare chi per cinque anni, ha rappresentato una spina nel fianco di chi non è stato mai abituato al confronto democratico. La mole di lavoro che abbiamo prodotto per sollecitare l’amministrazione, puntualizza Andrea Volpi,  basterebbe a chiunque per affermare che chi ha governato male Lanuvio è  Umberto Leoni e quanti al suo cospetto hanno saputo coltivare solo dei piccoli interessi offuscando quelli della collettività. Se Leoni ci avesse ascoltato, oggi,  un cittadino interessato all’attività del Consiglio Comunale avrebbe avuto la possibilità di andare sul sito istituzionale del Comune e leggere le interrogazioni e le interpellanze che il nostro gruppo consiliare ha protocollato e tentato di discutere in Consiglio Comunale. Al contrario, dichiara Volpi, sul sopra citato sito, non troverete le nostre richieste, non leggerete le nostre interrogazioni, più di 100 per la cronaca, e non scoverete mai i verbali dei Consigli Comunali. Il democratico Leoni, commenta con ironia l'esponente della Lista Civica,  ha persino spostato le bacheche comunali per evitare che la Lista Civica riuscisse a comunicare con i cittadini. Parliamo del Sindaco che ci ha costretto a scrivere al Prefetto per chiedere il rispetto del Regolamento Comunale, puntualmente calpestato dall’arroganza dei numeri espressi dalla maggioranza. Mentre gli addetti ai lavori della politica, Sindaco in prima linea, sono impegnati a racimolare consensi, conclude Volpi, il Consiglio Comunale non si riunisce per questioni importanti, nessuna risposta alle interrogazioni che abbiamo continuato a presentare e l’impressione che Lanuvio non abbia un Sindaco da qualche mese. Ci sono strade al buio e case senz’acqua, grandi problemi di sicurezza e scelte improvvisate come quella di istallare un depuratore in via di S. Lorenzo che toglierà parcheggi e creerà molti disagi ai residenti. E il Sindaco? Ha dimenticato quali sono le sue responsabilità o è forse più impegnato a riconfermare la poltrona?".


 




LATINA, DE MARCHIS (PD): L'ASSESSORE FANTI TOGLIE LA BIBLIOTECA AGLI ANZIANI PER APRIRE UFFICIO AMMINISTRATIVO"

"Abbiamo visitato il centro anziani di Via Vittorio Veneto a Latina ed abbiamo scoperto l’incredibile – con queste parole inizia la nota di Giorgio De Marchis, capogruppo Pd di Latina – . L’Assessorato ai servizi sociali del Comune, anzi per meglio dire l’Assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti, ha sottratto al centro ed ai suoi utenti un salone precedentemente adibito a libreria, biblioteca e sala ludica per usarlo come ufficio amministrativo. Abbiamo provato a chiedere quale fosse l’utilità di distaccare un ufficio amministrativo nella sede del centro per anziani, ci hanno risposto che in quella sala c’è un impeigato che nelll’orario di ufficio sta li non si sa bene a che fare.

La cosa è ancora più grave se si pensa al fatto che l’impegato è stato sottratto all’ufficio servizi sociali del Comune che è cronicamente carente di personale. Risulta difficile interpretare la “volontà” dell’Assessore, se non nella necessità di “normalizzare” il centro in vista del rinnovo della presidenza, un argomento che interessa molto all’assessore visto che ha proposto la modifica del sistema elettorale.

Quanto accaduto nel centro di via Vittorio Veneto è la chiara dimostrazioen che per l’amministrazione Di Giorgi i servizi sociali hanno l’unica valenza nell’ambito di un rapporto di gestione legato al potere dove poco o nulla conta la qualità del servizio, si arriva addirittura a sottrarre spazi agli anziani pur di assecondare la volontà “normalizzatrice” contro la vontoltà degli utenti del centro.

Diversamente quando si tratta di investire l’Assessore Fanti fa finta di non vedere. Da due anni è presente all’interno del centro il cantiere per la realizzazioen dell’ascensore che, non si capisce bene perchè non è stato installato. Il cantiere è pericoloso è limiti l’accesso ad un’area e l’amministrazione si disinteressa al tutto.

Suggeriamo all’assessore di “restituire” agli anziani la sala libreria, riportando l’impiegato distaccato in forza al personale dei servizi sociali, inoltre gli suggeriamo di impegnarsi un pò di più nella risoluzione dei problemi veri, come l’installazioen dell’ascensore piuttosto che pensare al sistema elettorale da usare per favorire qualche suo “pupillo”, non è questo il modo di tutelare le esigenze della terza età!!!"