ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI: "RICORREREMO IN CONSIGLIO DI STATO, LE IRREGOLARITA' RIGUARDANO LA MANCATA NOMINA DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE 15"

Chiara Rai

All’indomani del pronunciamento del Tar Lazio che ha annullato le elezioni del 2011 ad Ariccia, interviene il Sindaco Emilio Cianfanelli: “Abbiamo appreso la motivazione con la quale il Tar ha annullato le elezioni ad Ariccia. E la motivazione sostanzialmente unica è che mancava la nomina formale del presidente di seggio della sezione 15. Questo mero errore formale, che ha portato all’annullamento di tutte le elezioni, è però l’oggetto di un’indagine penale che vede impegnate la magistratura ed i carabinieri nel fare piena luce sullo svolgimento dei fatti". Cianfanelli asserisce inoltre che sulla vicenda risulta indagata una funzionaria comunale e che il candidato sindaco Di Felice e il consigliere del suo gruppo Indiati sarebbero stati interrogati sui fatti. Ma su questo presunto interrogatorio arriva secca la risposta di Di Felice, il quale smentisce nella maniera più assoluta di essere stato interrogato. Lo stesso vale per Indiati. Roberto Di Felice fa presente ai lettori de l'osservatore laziale che l’unico condannato in via definitiva dalla Corte Suprema di Cassazione per diffamazione aggravata è Emilio Cianfanelli e che destinatario di altre denunce per lo stesso reato è sempre il medesimo soggetto. "La vita di Roberto di Felice è trasparente – dice Di Felice –  dall’inizio dei suoi giorni fino ad oggi e se qualcun altro, che non lo è, si definisce trasparente allora Roberto Di Felice merita di essere considerato il campione di trasparenza".

Intanto proseguono le dichiarazioni di Cianfanelli che puntualizza: "Ribadisco che noi con questa torbida situazione non c’entriamo nulla, che il Tar non parla affatto di brogli ma di una sola circoscritta irregolarità formale (e non ben 12 come voluto da Di Felice) per la quale non c’è alcuna indagine penale nei confronti di alcuno della nostra maggioranza. La nostra trasparenza è assoluta e forti di questo presenteremo ricorso al Consiglio di Stato. Questa sentenza, che annulla il voto ad Ariccia per una sola mera irregolarità formale, getta la città in una situazione di grande confusione”.     
 




ARICCIA ELEZIONI TAR, DI FELICE: "CIANFANELLI E' IN POLITICA PER DIFENDERE GLI INTERESSI, QUESTI SI' VERI, DEI PROPRI FIGLI"

Redazione

Roberto Di Felice, candidato a sindaco alle ultime elezioni ariccine, nonché vincitore dei ricorsi al Tar che di fatto hanno annullato le operazioni elettorali del 2011, risponde alle ultime affermazioni di Emilio Cianfanelli.  "Io non commento le sentenze, – dice Di Felice –  le rispetto. I commenti li lascio agli esperti di diritto e, siccome emilio Cianfanelli non è un giurista, i suoi giudizi sull’operato del Tar sono mero rumore di bocca. Per quanto riguarda i rampolli di famiglie di persone che svolgono attività imprenditoriali e che io avrei dovuto tutelare con la mia candidatura, rispondo che è la solita mistificazione del diffamatore Emilio Cianfanelli. Invece egli è in politica per difendere gli interessi, questi sì veri, dei propri figli. Poi Emilio Cianfanelli dovrebbe spiegare perché tra i politici che hanno subito arresti in carcere o domiciliari negli ultimi anni ad Ariccia, tutti hanno sostenuto la sua candidatura. Inoltre dovrebbe spiegare perché hanno sostenuto la sua candidatura persone che nel passato, facendo parte di determinati movimenti politici, volevano sovvertire l’ordine democratico dello Stato. Io credo che la parte migliore del Pd di Ariccia dovrebbe prendere le distanze da questo personaggio per far si che anche ad Ariccia finalmente termini il secolo balordo del ‘900, secolo in cui, attraversando tutte le stagioni politiche, la famiglia di Emilio Cianfanelli ha indossato tutte le camicie del potere a cominciare da quella nera. Invito il Prefetto a tutelare il buon nome della giustizia amministrativa, in questo caso il Tar , la cui sentenza, secondo una delle tante esternazioni di Emilio Cianfanelli, viene definita la punta di un iceberg ben più preoccupante per Ariccia come se vi sia una sorta di collusione. Il pericolo vero per Ariccia era, è e rimane Emilio Cianfanelli, come dimostra l’enorme regalo concesso alla società Panorama". 




NEMI ELEZIONI, BIAGGI SCRIVE AL DIRETTORE DELL'OSSERVATORE LAZIALE

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alessandro Biaggi al nostro direttore Chiara Rai

Caro Direttore,
ho letto con grande attenzione l’intervista che Libanori ha rilasciato al Tuo giornale.
Fra i molteplici spunti di riflessione che mi ha ispirato, permettimi di proporne alcuni all’attenzione dei lettori.
Il linguaggio, le espressioni, i chiaro-scuri, il dire e non dire, il “prometterminacciando” sono frutto di un lessico politichese antico, stantio, superato nell’immaginario collettivo che vi intravede, e ben a ragione, le radici del male profondo che rischia di uccidere la POLITICA nel nostro momento storico.
È il costume di chi, rampante, scala le pareti scoscese, levigate, e pur porose di occhiuti appigli, delle segreterie polverose e dei corridoi delle sedi che contano, dove albergano i tentacoli della piovra carrieristica ed allignano i virus della corruttela di cui la Gente non vuole più sentir parlare.
E proprio per affrancare Nemi da siffatto pericolo che il nostro gruppo, INSIEME PER NEMI, ha dovuto fare pulizia in casa! Ma non è bastato aprire le finestre, ci sono volute le “pulizie di Pasqua” per realizzare la bonifica, mettendo in campo grande ed invitto coraggio.
Si, caro Direttore, grande coraggio del Sindaco, poiché era chiaro il rischio politico che si correva a ritirare le deleghe amministrative a chi non le meritava più. Il Sindaco e la Giunta erano consapevoli di incorrere nella vendetta di un gruppo agguerrito e senza scrupoli, ma sostanzialmente privo di quello spessore morale, unica garanzia al Buon Governo dell’amministrazione pubblica.
Buon Governo che nasce solo quando l’amministratore non coltiva interessi personali ma si pone al servizio della Cittadinanza in modo assolutamente trasparente.
Spesso non è così! Ed a Nemi, di recente, non è stato così! Tutti lo sanno!
Questi sono fatti inconfutabili.
Ma le polemiche intorno ad essi potrebbero essere tante, ed avremo tanto tempo per proporle e svilupparle.
Consentimene però, ora, una, piccola, piccola.
A parere di Libanori, la Cicerchia, protetta di Biaggi, avrebbe lasciato “un sacco di problemi” a carico di Nemi.
Ricordo a me stesso, e non serve farlo nei confronti di Libanori e del suo gruppo, perché lo sanno perfettamente, che l’Arch. Cicerchia ha lavorato per un decennio circa al servizio di Nemi e lo ha fatto sempre con competenza, dignità e, soprattutto, con onestà assoluta.
Altrettanto non si può dire per quello che è accaduto successivamente alla sua uscita dall’Ufficio Tecnico con la nuova dirigenza imposta dal gruppo Libanori-Bertucci.
Tanto è vero che è arrivata la Procura e ci sono gravissime indagini in corso! Computer sequestrati!
Con l’Arch. Cicerchia, per i dieci anni precedenti, questo non è mai accaduto. E temiamo molto che non sia ancora finita.
Ci sarà pur una ragione a tutto ciò. Ci saranno pure delle ragioni se in molti si domandano se nell’Ufficio Tecnico post – Cicerchia stava nascendo un comitato d’affari. Sarà vero? Sarà il Tribunale a confermarlo.
Caro Direttore, consentimi ancora di richiamare all’attenzione dei Tuoi lettori un fatto che si riallaccia alla critica generalizzata da parte dell’opinione pubblica al costume negativo della Politica che, come è noto è Nobile, se chi la interpreta è nobile, ma può essere Miserrima, se chi la interpreta è misero.
Una persona del popolo, di quelle semplici che ancora specchia la propria vita negli Ideali, mi ha domandato, testualmente: “Perché Libanori, dopo aver tradito la Giunta Cocchi, con una scelta politica indegna, è stato premiato dalla politica entrando nel COTRAL? Con salto di carriera ed ottimo stipendio?”.
Ho risposto semplicemente che la lealtà e la coerenza, in politica, purtroppo di regola non pagano. La spregiudicatezza vince, di sovente può premiare secondo parametri di valutazione e criteri di selezione non sempre condivisibili, ispirati a logiche di spartizione.
Caro Direttore, chiedo scusa ai Tuoi lettori di questo che può sembrare uno sfogo, ma è solo l’incipit di un ragionamento che sta facendo il suo ingresso trionfante nell’attenzione dei cittadini che si chiedono e chiedono tante spiegazioni e sono stufi del dinamismo menzognero di certi personaggi e di qualche galoppino sguinzagliato.
Un esempio. Si è curiosi di sapere perché mai Libanori, prima di sposare definitivamente le scellerate scelte politiche di Bertucci, ha stazionato per mesi, con il cappello in mano (dicitur), dinanzi al Circolo del PD in attesa di una risposta al suo ennesimo “roboante progetto politico”, incentrato sul matrimonio, a Nemi, tra UDC e PD, e che solo al sentenziare del BRAVO Canterani: “Questo matrimonio non s’ha da fare!”, il PD gli chiudeva la porta in faccia. Ma non è comico?
Se mi consentirai, in seguito, Caro Direttore, Ti riporterò le supposizioni che circolano a Nemi sulle vere ragioni che indussero i TRE NOTI a sfiduciare il Sindaco Cocchi, salendo sulla barca della Sinistra, allora unita, seppure soltanto per lo spazio di un mattino.
Sempre Tuo
                        Alessandro Biaggi
 




SUTRI POLITICA, APPENA NATO IL TERZO POLO CERCA SUBITO SOSTENITORI

Redazione

A seguito di un incontro tra il circolo locale di Futuro e libertà’ per l’italia di Sutri e la sezione di Sutri dell’Unione di centro si è formalizzata l’intenzione di  costituire il gruppo del Terzo polo.
Le rispettive rappresentanze convengo sulla comune volontà di operare per definire programmi condivisi e forti scelte di rinnovamento nel rispetto della tradizione moderata della nostra città; il costituente comitato si augura che come a livello nazionale anche a Sutri i partiti che si ritrovano nel progetto del Terzo polo vogliano aggregarsi al fine di confrontarsi e sviluppare insieme un percorso politico che ci porti ad essere fortemente rappresentativi per ld elezioni del prossimo anno.
 




ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI A LIBANORI: "LIBANORI JUNIOR SI PRENDE TROPPO SUL SERIO"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo una nota ufficiale del sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli.

"Leggo dell’attacco dell’Udc per bocca di Libanori. Non conosciamo Giovanni Libanori, sappiamo solo che è il figlio di Franco Libanori esponente della vecchia DC e mio amico e che ha la fama di essere nella sua Nemi un “ammazzasindaci”. Sappiamo anche che ha un incarico ben remunerato in un’azienda regionale, datogli per appartenenza politica e non certo per essere stato eletto o per aver vinto un concorso pubblico, è lì solo per essere un signore iscritto all’Udc.  Io non penso a dimettermi perché sono stato eletto dai cittadini di Ariccia in maniera trasparente e le irregolarità formali (di cui ancora non abbiamo le motivazioni dal Tar) hanno portato anche, per alcune di esse, all’apertura di un’indagine penale. Questo dà la misura di quanto questa sia una brutta vicenda, una pagina nera per Ariccia, dove (presunti aggiunge l'osservatore laziale) grandi interessi edilizi provano a sovvertire per via giudiziaria una maggioranza votata e voluta dai cittadini. Riceviamo infatti continui attacchi perché su Ariccia i giovani rampolli scesi in campo con Di Felice (sarebbero aggiungel'osservatore) legati a interessi edilizi per migliaia di metri cubi di cemento. Rimaniamo sereni, perché in tutto questo noi non c’entriamo nulla.
Tengo poi a precisare che io non ho mai insultato il Vice Presidente Ciocchetti, anzi, sono stato io oggetto di pesanti attacchi nel corso dello scorso convegno promosso dall’Udc sul Piano casa. Convegno organizzato da Ciocchetti e dal suo membro del consiglio provinciale non credo per questi (presunti aggiunge l'osservatore laziale) interessi edilizi, ma per il bene della comunità ariccina che noi per primi e da sempre intendiamo tutelare da inutili cementificazioni a vantaggio di pochi costruttori, cementificazioni che ai nostri giovani e alle nostre famiglie non danno una reale soluzione abitativa.
In ultimo, leggendo la sollecitazione che Libanori junior fa al Prefetto, invitandolo a commissariare Ariccia (sempre per il bene della nostra città), l’unico commento che posso fare è che a Libanori junior manca l’autoironia del suo più famoso padre il quale ha avuto il merito di essere eletto e non nominato. Crediamo che si prenda troppo sul serio, è il caso che si valuti con più rigore".




ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE

Redazione

“Il muro di terra (terrapieno) alto 15 metri, posto tra il VII invaso e Villaggio Ardeatino, che nasconde alla vista esterna la discarica di Roncigliano lì non potrebbe starci. Stessa cosa, in buona sostanza – sostengono dal No Inc – può dirsi per il II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso. Qualcuno, quindi, non solo avrebbe costruito queste due opere senza le prescritte autorizzazioni previste dalla legge ma le avrebbe anche, subito dopo, collaudate. Chi, inoltre, avrebbe dovuto intervenire per farle rimuovere non si sarebbe attivato a dovere”. Questa la sostanza del nuovo esposto depositato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, nella persona del sostituto procuratore Dott. Travaglini, dal No Inc. Proprio oggi, difatti, i No Inc hanno depositato una nuova querela penale nei confronti del Direttore Lavori – sotto la cui responsabilità è avvenuta la realizzazione del terrapieno nonché del II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso – il notissimo e stimatissimo Ingegner Bruno Guidobaldi – nei confronti della Soc. Pontina Ambiente srl di Cerroni, proprietaria della discarica – nonché del collaudatore in corso d’opera (sia del I° sia del II° sub-lotto) Geologo Francesco Nolasco, sotto la cui responsabilità tali opere sono state recentemente collaudate (26 Luglio 2011 e 20 Gennaio 2012).
Poche settimane fa anche l’Ufficio Urbanistico del Comune di Albano fu oggetto d’un esposto. La querela riguardava, in modo particolare, una presunta omissione da parte dell’Ufficio Urbanistico del Comune di Albano che prima ha rilevato, correttamente e tempestivamente, l'irregolarità del muro di terra ma poi, subito dopo, non avrebbe dato seguito a precisi poteri-doveri previsti e disciplinati dal D.Lgs n.380/2001, ovvero un’ordinanza d’abbattimento e ripristino dello stato dei luoghi: “Il dirigente od il responsabile (comunale) – recita il testo unico edilizio richiamato – quando accerti l'inizio o l'esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree assoggettate da leggi statali, regionali o da altre norme urbanistiche vigenti o adottate, a vincolo di inedificabilità (…) provvede alla demolizione ed al ripristino dello stato dei luoghi”.
 
Il terrapieno, quindi, sarebbe stato costruito davvero troppo a ridosso della strada provinciale Ardeatina, in “zona agricola di rilevante valore”, incompatibile con l'ampliamento delle discariche (Ptpr): piano nel quale l'area in questione è soggetta a vari vincoli, quello storico-archeologico e quello paesaggistico-ambientale. Anche il II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso si troverebbe, secondo le associazioni ambientaliste locali, sia all’interno d’un punto tipicizzato – con fascia di rispetto di 100 metri lineari – sia all’interno della fascia di 100 metri lineari prevista dal vincolo archeologico posto a partire dalla Via Ardeatina, fasce di rispetto previste dal Ptpr della Regione Lazio: area, anche in questo caso, a “tutela agraria” incompatibile con l’ampliamento della discarica. Perciò, sottolineano i No Inc, sarebbero stati necessari sia il parere della Soprintendenza ai beni archeologici sia la specifica autorizzazione degli uffici competenti della Regione Lazio. Oltre a tutto ciò, a loro dire, mancherebbe pure il necessario nulla osta del Genio Civile.
  
 
 




LANUVIO ELEZIONI, IL CANDIDATO GALIETI INCONTRA I GIOVANI MERCOLEDì

Redazione

"Lanuvio è un paese per giovani? A chiederselo è Fabio Evangelista  Presidente dell'Associazione Culturale " Lanuvio per la Democrazia Giovani",
organizzatore dell'incontro " Galieti incontra i Giovani" che si terrà Mercoledì 14 marzo ore 18:00 presso l'Aula Consiliare del Comune di Lanuvio. In questa pubblica riunione, dichiara Evangelista chiederemo al candidato della la Lista Civica Luigi Galieti come intende coinvolgere le nuove generazioni
nell'organizzazione della macchina amministrativa e nel rilancio del nostro bel paese. Dobbiamo prendere atto, conclude la sua nota il portavoce dei giovani, che l'amministrazione Leoni ha fallito nell'interazione col mondo giovanile provocando una spaccatura insanabile tra mondo associazionistico giovanile ed il Comune, nessun investimento sulle strutture sportive e la scarsa attenzione del primo cittadino al tema della disoccupazione giovanile hanno contribuito ad allontanare i giovani dalla politica e dal volontariato. Da Galieti ci aspettiamo maggiore attenzione e un impegno costante nell'ascoltare e valorizzare i giovani"
 
 




CASTELLI CONFINI DEL PARCO REGIONALE, SEL INDICE MOBILITAZIONE PER GIOVEDI'

Redazione

Il Coordinamento di SEL Castelli – Litoranea – Valle del Sacco ha indetto un pomeriggio di mobilitazione davanti la Sede del Parco Regionale dei Castelli Romani a Villa Barattolo, a Rocca di Papa.La data è quella di giovedì 15 marzo, dalle ore 16:00.
“Un pomeriggio di mobilitazione indispensabile, per porre all’attenzione della comunità dei Castelli Romani il tentativo in atto da parte della gestione commissariale dell’Ente Parco di restringerne i confini, in violazione del perimetro Ravaldini, confermato da tutte le sentenze del TAR e con una procedura assolutamente irregolare”. È quanto dichiara in una nota Andrea Tupac Mollica, Coordinatore territoriale per l’Area Metropolitana di Roma.
“È un tratto distintivo della destra al governo – spiega Mollica – la sistematica aggressione alla rete di tutela e conservazione del territorio, un atteggiamento che costringe i cittadini e le comunità ecologiste ad una continua allerta. L’idea di sviluppo che c’è dietro il saccheggio del territorio – prosegue il Coordinatore – genera grandi profitti per le tasche dei costruttori di turno e disagio e impoverimento per le comunità locali, perché un territorio massacrato dall’asfalto e dal cemento è un non-luogo senza più prospettive di crescita sana e diffusa”.
“Invece di tagliuzzare il Parco – ribadisce Mollica – sarebbe doveroso che la Regione si decidesse ad approvare il Piano d’Assetto regolarmente adottato dalla precedente amministrazione ordinaria dell’Ente e che giace ad ammuffire in chissà quale cassetto. Uno spreco di denaro pubblico insopportabile”.
“Nel presidio lanceremo le nostre parole d’ordine – conclude il Coordinatore di SEL. Approvazione del Piano d’Assetto del Parco, in cui sono contenute non solo le norme di tutela, ma anche la pianificazione dello sviluppo possibile. Secco no ad ogni ipotesi di riduzione dei confini del Parco, come il Commissario dell’Ente vorrebbe fare. Chiusura della fase commissariale e regolare nomina del Consiglio Direttivo del Parco, per restituire democrazia e partecipazione all’Ente. Ed infine che si esca da questa fase di stallo nel Parco, che riprendano i controlli e le attività di promozione ed educazione ambientale, che si torni a vigilare sul territorio per porlo al riparo da abusi, bracconaggio e sversamento dei rifiuti.”
“Chiediamo a tutti i cittadini, alle associazioni e alle comunità ecologiste dei Castelli Romani di incontrarci in questa iniziativa, per condurre insieme la battaglia in difesa del nostro territorio, del nostro diritto ad un’economia sana ed autocentrata, della nostra identità culturale”.




NEMI ELEZIONI, SEL CHE NON SUGELLA L'INTESA CON PD E FDS: "IL RINNOVAMENTO NON DEVE ESSERE A PAROLE, MA NEI FATTI"

Redazione

Il coordinatore Patrizia Corrieri e la ex consigliera Azzurra Marinelli di Sinistra Ecologia Libertà – che hanno partecipato al tavolo della coalizione di PD e FdS – inviano una nota nella quale intendono specificare la natura del problema per il quale hanno deciso di non appoggiare questa alleanza elettorale. "La questione non è legata a "cariche da ricoprire" – tant'è che fino alle ultime battute ci è stata proposta una "poltrona" molto importante per esortarci a rientrare nel gruppo – bensì al METODO con il quale questa coalizione ha inteso organizzare il proprio lavoro. Lo stesso metodo con cui ci sono state negate le primarie e che ci ha visto riconvocati solo per ratificare decisioni e assegnazioni di ruoli decise già dai vertici.
Se questo metodo non ci interessava a dicembre, non ci interessa neppure oggi: per noi di SEL il rinnovamento non deve essere a parole, ma nei fatti".




SANITA' AMBULATORI APERTI H24, QUELLO DI PIAZZA ISTRIA NON RICEVE SOLDI DA UN ANNO

Redazione

“Meglio tardi che mai. Ieri anche la Polverini sposa il nostro progetto degli ambulatori aperti h24 e 7 giorni su 7 con dotazione tecnologica di base. Determinante, in questo senso, è stato l’intervento del Ministro Balduzzi che ha sottolineato la necessità di limitare l’abuso del Pronto Soccorso potenziando la medicina del territorio attraverso i medici di famiglia. Ricordo soltanto che una nostra proposta di legge, la numero 198 del 27 aprile 2011, è tuttora completamente ignorata dal centrodestra e prevede proprio questo. Questa proposta, già un anno fa, prevedeva di realizzare su scala regionale la sperimentazione del modello virtuoso del Poliambulatorio di Piazza Istria che attualmente non riceve i soldi da un anno e costa meno di qualunque campagna pubblicitaria. Una legge studiata per assicurare l’apertura di almeno uno studio medico per ognuno dei 55 distretti in cui sono divise le Asl, anche nei week-end e nei giorni festivi, ricalcando il modello storico delle farmacie. In questo modo i cittadini, le mamme che lavorano, gli anziani, i malati cronici, avrebbero una copertura assistenziale 365 giorni l’anno senza dover ricorrere per forza, come oggi, ai Pronto Soccorso in caso di bisogno. Una proposta già scritta nero su bianco che sviluppa e mette a regime una rete che già esiste ma che viene sfruttata poco e male. Ci sono nella nostra Regione 358 studi di medici di base e pediatri aperti dalle ore 9 alle 19 dal lunedì al venerdì. Eppure i cittadini non li conoscono per le poche informazioni che arrivano dalla Giunta Polverini, dal sito regionale e da quello delle Asl di riferimento sul territorio. Se si vogliono diminuire gli accessi impropri nei Pronto Soccorso, garantire una maggiore appropriatezza delle prestazioni, realizzare una continuità assistenziale adeguata ci sono già mezzi, uomini e strumenti in campo. La legge che realizza sul territorio tutto questo è pronta, la disponibilità dei medici di famiglia c’è. Ora sulle rive della sanità territoriale approda anche la Presidente. Bene, e allora si calendarizzi subito la discussione della nostra proposta di legge. Si può fare tutto entro l’estate, forse in tempo per evitare un’altra stagione di vergogna nei Pronto Soccorso del Lazio”. Lo dichiara in una nota Estrino Montino (Pd)




FROSINONE, CRISTOFARI CONGELA DIMISSIONI: LA SINISTRA RACCOGLIE I COCCI

Redazione

Fabrizio Cristofari, che neppure un mese fa aveva annunciato le sue dimissioni da segretario del Pd di Frosinone e motivato i suoi maldipancia, ha 'congelato' le dimissioni seppur non cambiando affatto idea sul fatto di volersi comunque mettere da parte. Probabilmente lo farà non appena sarà ufficializzata la candidatura a sindaco della coalizione di centrosinistra.