MONTE COMPATRI ACCOLTELLAMENTO, PARLA IL GENERO DEL PRESUNTO AGGRESSORE: "MIO SUOCERO NON E' UN MOSTRO"

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

 C.R.

“Sono addolorato quando vedo che mio suocero viene dipinto come un mostro”, una telefonata è giunta pochi minuti fa alla redazione de L’osservatore laziale, è il genero del pensionato che si sfoga e ci espone la sua versione dei fatti: “mio suocero è invalido al 100 per cento, fa l’insulina tre volte al giorno, non merita di stare in carcere. Ha una costola rotta, gli fa male la testa, doveva essere fuori dopo 48 ore e invece non ci fanno sapere niente, siamo addolorati. Le cose non stanno come sono scritte sui giornali, mio suocero era andato a comprare il pane, al suo rientro a casa lo aspettavano in tre: l’uomo di quarantadue anni, la moglie e il cognato. Gli si sono scaraventati contro e allora mio suocero ha tirato fuori il coltello da innesto, che si usa in campagna, ma non l’ha aperto. Il coltello, ripeto, è rimasto chiuso. Tanto è vero che il vicino di casa non ha riportato alcun taglio da coltello e gira tranquillo per Monte Compatri. Ritengo che non sia una persona raccomandabile. Loro ce l’hanno con noi perché pensano che mio suocero gli abbia avvelenato il cane. Ecco le motivazioni reali. Sono convinti che mio suocero gli abbia ucciso il cane, ma non è così”.




LAZIO INCENDI, PROTEZIONE CIVILE E CORPO FORESTALE LAVORANO SENZA SOSTA: 50 INTERVENTI DA QUESTA MATTINA

Redazione

Sono circa 50 gli incendi, principalmente boschivi, che da stamattina hanno interessato il territorio regionale richiedendo l’intervento di uomini e mezzi della Protezione Civile regionale, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con il Centro operativo aereo unificato del Dipartimento nazionale della Protezione civile (Coau). La più colpita è stata la provincia di Roma, con 23 fronti su cui al momento si è intervenuti, 8 gli incendi che hanno interessato la provincia di Frosinone, 7 la provincia di Latina, 6 la provincia di Viterbo e 5 la provincia di Rieti.

Nella provincia di Roma la Protezione Civile della Regione Lazio è al lavoro per domare le fiamme divampate a Castel Gandolfo, colpito su diversi fronti. Mobilitati i mezzi aerei: al momento sul posto sono presenti un elicottero regionale e un Canadair del Coau, mentre a terra sono all’opera complessivamente 5 autobotti della Protezione Civile della Regione Lazio e 7 squadre di volontari, Vigili del Fuoco, uomini della Forestale e 2 squadre di Guardiaparco.

Sempre nella provincia di Roma, ad Artena, per spegnere un incendio di grandi dimensioni e che a tratti lambisce alcune zone abitate, sono stati inviati un elicottero della Forestale ed un elicottero dei Vigili del Fuoco, un’autobotte della Protezione Civile regionale oltre a 6 squadre di volontari a terra, uomini dei Vigili del Fuoco e della Forestale. Rogo anche a Castel Madama, dove è stato inviato un elicottero della Forestale e un’autobotte regionale e a Genazzano, dove sta operando un elicottero della Forestale.

Nella Provincia di Frosinone si sta intervenendo ad Esperia con un elicottero regionale e un mezzo aereo Coau, a Sant’Apollinare, dove stanno operando 2 elicotteri della Protezione Civile della Regione Lazio e a Filettino, dove è presente un mezzo aereo del Coau.

A Onano, nella provincia di Viterbo, è stato inviato un elicottero regionale mentre  a Petrella Salto, in provincia di Rieti, sta operando un elicottero della Forestale. Nella provincia di Latina un elicottero regionale lavora per domare un incendio a Fondi, mentre 2 elicotteri della Forestale sono impegnati per spegnere le fiamme a Roccagorga.

tabella PRECEDENTI:

20/08/2012 LAZIO INCENDI, LA REGIONE SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE PER DANNI A SELVA DI PALIANO
18/08/2012 LAZIO INCENDI, CRITICO IL FRUSINATE. PROTEZIONE CIVILE: IN TUTTO 42 INCENDI
17/08/2012 L'ITALIA BRUCIA, ALLE LEGGI CHE ABBIAMO DOVREBBERO SEGUIRE FATTI CONCRETI
11/08/2012 RIANO, IL SITO BRUCIA SENZA SOSTA… E SORGONO I DUBBI SULLA NATURA DEGLI INCENDI
10/08/2012 CIAMPINO: FIAMME IN UNA PALAZZINA, AGENTI DI POLIZIA LOCALE E PASSANTI EVITANO UNA TRAGEDIA
10/08/2012 LAZIO TRA LE REGIONI PIÙ COLPITE DAGLI INCENDI.
09/08/2012 RIANO BRUCIA. QUANTA DIOSSINA SI SAREBBE SPRIGIONATA SE CI FOSSE STATA UNA DISCARICA?
08/08/2012 INCENDI, PROTEZIONE CIVILE LAZIO IMPEGNATA SU 6 DIVERSI FRONTI
08/08/2012 MORLUPO, LE FOTO ESCLUSIVE DEL DEVASTANTE INCENDIO. L'INTERVENTO DEI VOLONTARI
06/08/2012 LAZIO, WEEK END DI FUOCO PER LA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE
19/07/2012 VELLETRI, BRUCIA IL MONTE ARTEMISIO
18/07/2012 RIETI, LA PROTEZIONE CIVILE LANCIA UN APPELLO ALLA POPOLAZIONE: SALVAGUARDIAMO IL PATRIMONIO BOSCHIVO
13/07/2012 PARCO VALLE DEL TREJA, IN FUMO 4 ETTARI DI VEGETAZIONE NEL COMUNE DI CALCATA



FRASCATI POLEMICA SULLA FESTA DEMOCRATICA A VILLA TORLONIA, PD: "IL PDL ABBAIA ALLA LUNA"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo nota del Pd locale

Assistiamo da giorni ad attacchi e dichiarazioni farneticanti da parte di alcuni rappresentanti del PdL sul nostro partito, sui nostri esponenti e sulla nostra Festa Democratica di settembre.

Sarebbe troppo facile rispondere a chi afferma di condividere in maniera assoluta, pur essendo del PdL, le norme di buon comportamento del PD che dallo stesso non abbiamo mai sentito una parola sull’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che in quanto a rinvii a giudizio, prescrizioni e processi ha un curriculum di tutto rispetto. Eppure non ci pare che gli stessi esponenti del PdL che si indignano in questi giorni abbiano mai chiesto le sue dimissioni o si siano risentiti per messaggi che ha mandato lo stesso Berlusconi al nostro comune in occasione di celebrazioni, come quella dell’8 settembre.

Sarebbe troppo facile rispondere a chi attacca la scelta di fare la festa in Villa Torlonia, aperta tutti, che basterebbe guardare a Roma dove il sindaco Alemanno, del PdL, ha concesso in egual modo il parco di Caracalla per la festa del PD e il parco del Celio per “Atreju”, la kermesse organizzata dall’on. Giorgia Meloni del PdL. Siamo sicuri che il sindaco Di Tommaso farebbe altrettanto, se il PdL volesse mai organizzare una festa del proprio partito.

Sarebbe troppo facile rispondere a chi continua a guardare in casa nostra che non è spostando l’asse della discussione che si risolvono gli enormi problemi di cui soffre il PdL locale e di cui abbiamo notizia dalle accuse che vari rappresentanti si lanciano ogni giorno.

Sarebbe troppo facile, per questo noi la chiudiamo qui, lasciando gli esponenti del PdL ad abbaiare alla luna.

Noi preferiamo continuare a lavorare per la nostra città e offrire ai frascatani, con la Festa Democratica di settembre, un’occasione di confronto, approfondimento e convivialità all’insegna dell’unità e della partecipazione, guardando a Frascati e all’Italia tutta intera.




LAZIO SOVRAFFOLLAMENTO CARCERI, HA PROBLEMI DI SALUTE E GLI VIENE REVOCATO L'AFFIDAMENTO AI SERVIZI SOCIALI: TORNA IN CARCERE PER SCONTARE SEI MESI

Redazione

Nella situazione di emergenza perenne che vivono le carcere italiane accade anche questo: che a un uomo di 54 anni con gravi problemi di salute, venga revocata la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali per scontare, in carcere, un residuo di pena di sei mesi. La denuncia di questo ennesimo caso di ricorso alla reclusione per pene residue di breve durata è del Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.

A quanto appreso dal Garante il 54enne – affetto da diabete, cardiopatia, ipertensione e crisi respiratorie – dal 2 agosto è tornato in una cella del carcere “Mammagialla” di Viterbo a causa di una ordinanza, non conosciuta né notificata, che ha revocato la misura alternativa della messa in prova ai servizi sociali, per scontare una pena residua di 6 mesi.

Una decisione che arriva in un momento in cui il sovraffollamento sembra essere una delle emergenze più gravi del pianeta carcere italiano: basti pensare che, alla fine di luglio, le presenze nelle carceri italiani erano di 65.860 unità, contro una capienza regolamentare di 45.590. Nel Lazio, in particolare, i detenuti presenti erano 6.960 contro una capienza di 4.839.

«Casi come questo – ha commentato il Garante dei detenuti Angiolo Marroni – finiscono per mortificare sia l’umanità della pena per il detenuto, che il lavoro degli operatori sanitari, degli agenti di polizia penitenziaria e di tutti coloro che vivono e lavoro nel carcere alle prese, tutto l’anno, con le gravi lacune del sistema che, soprattutto nei mesi estivi, tendono ad acuirsi in maniera drammatica. Sarebbe il caso di  individuare, per i casi come quello citato, con brevi fine pena e condizioni di salute precarie, soluzioni alternative al carcere nell’ottica di rendere più vivibile il carcere» .




ROMA PRIMAVALLE, L'ASPETTA SOTTO CASA E MINACCIA LA EX CONVIVENTE IN PRESENZA DELLE FIGLIE MINORI

 Redazione

Negli ultimi 15 giorni quelle minacce erano diventate sempre più assidue, anche in presenza delle due figlie minorenni.

Quando i poliziotti del reparto Volanti diretto dal dr. Eugenio Ferraro, hanno raggiunto via Varzi nel quartiere di Primavalle, pensavano di trovarsi di fronte ad una lite tra ex conviventi.

In realtà però la donna stava tentando disperatamente di porre fine a quella insopportabile persecuzione.

Negli ultimi 15 giorni infatti I.E. 30enne, suo ex convivente l’attendeva sistematicamente sotto la sua abitazione coprendola di insulti e minacciandola, anche in presenza delle due figlie minori. 

La vicenda ha origine diversi mesi fa quando, in seguito alla decisione della donna di porre fine al loro rapporto, l’uomo comincia a mostrare i primi segni di una insofferenza a quella  situazione determinatasi.

La sua rabbia si manifesta quindi attraverso minacce ed offese, attraverso pedinamenti ed appostamenti alla sua ex compagna che se lo trova davanti nei momenti più impensati.

In qualche circostanza la donna in compagnia delle due figlie è stata costretta a farsi ospitare a casa di parenti e di amici per non rischiare di trovare l’ex compagno, che era ancora in possesso delle chiavi, nel suo appartamento.

Ieri mattina l’ennesimo episodio e l’ennesima lite.

Questa volta però la donna, a cui viene strappato anche il cellulare dalle mani, decide di formalizzare una denuncia nei confronti del suo ex per atti persecutori.

L’uomo sorpreso sotto l’abitazione della donna nel corso dell’ennesimo litigio viene accompagnato negli Uffici di Polizia ed al termine degli accertamenti e della denuncia della ex compagna, arrestato per il reato di stalking.




ROMA TESTACCIO, LITIGANO PIENI DI DROGA…..LI SCOPRE LA POLIZIA

 Redazione

Erano troppo impegnati a litigare, per pensare che le loro urla prima o poi avrebbero spinto qualcuno a richiedere l’intervento della Polizia.

Quando gli agenti del Reparto Volanti, diretto da Eugenio Ferraro, sono stati inviati dalla Sala Operativa della Questura in un appartamento in via Mastro Giorgio, a Testaccio, per una segnalazione di lite hanno trovato una scena ben diversa.  

Seguendo le grida, che si potevano udire anche dalla strada,  i poliziotti hanno bussato alla porta di un appartamento dove, una coppia di giovani poco più che ventenni, stavano affrontandosi a male parole.

Una volta aperta la porta della loro camera da letto, al naso degli agenti è giunto subito il caratteristico odore acre della marijuana.

Ben apparecchiata su una scrivania della camera da letto, gli agenti hanno infatti rinvenuto la marijuana.

Altra sostanza stupefacente è stata sequestrata all’interno della loro stanza, oltre al  materiale necessario per il confezionamento delle dosi, e ad una  cassetta di sicurezza metallica all’interno della quale è stata trovata  una somma di circa 2.200 euro in contanti, in banconote di vario taglio.

I due giovani P.R., di 21 anni, e M.J. di 20, sono stati accompagnati negli uffici del Commissariato Celio ed al termine degli accertamenti sono stati arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.




GROTTAFERRA, TAGLIO DEL NASTRO PER IL CENTRO SPORTIVO "LA MADONNELLA"


Redazione
 
L’amata e storica area sportiva di via di Villa Grazioli ha finalmente riaperto i battenti dopo un lunghissimo periodo di tempo ospitando già dal mese di Luglio 2012 il centro estivo ricreativo comunale e consentendo l’affitto dei campi da tennis. A completamento dei lavori di restauro, l’A.S.D. Polisportiva Grottaferrata, di concerto con l’amministrazione comunale di Grottaferrata, invita tutta la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di inaugurazione del centro sportivo “La Madonnella”, che si terrà Sabato 15 Settembre 2012 alle ore 16.00, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose e sportive della città e del territorio. 

Per l' occasione sarà presentata la nuova effige della Madonnella realizzata da un artista di Grottaferrata e supervisionata da Padre Emiliano Fabbricatore, Archimandrita dell’Abbazia di San Nilo.
 


Il centro sportivo, immerso completamente nel verde e lontano dai rumori del traffico, è attrezzato di 3 campi da tennis, 1 campo polivalente ed un nuovissimo campo di calcio a 5 in erba sintetica. E’ inoltre di ultimissima realizzazione una sala da palestra al coperto di 40 mq. e di uno studio medico adiacente. Inoltre, a “La Madonnella” sarà al più presto attivato un servizio di ristoro permanente.

Si ricorda con la presente che il Centro estivo ricreativo, organizzato insieme al Comune di Grottaferrata, sarà attivo di nuovo nelle settimane che vanno dal 27 al 31 Agosto e dal 3 al 7 Settembre con orario completo 7.30 – 17.00. Tutti coloro che sono interessati ad iscrivere i propri figli o che vogliano ricevere tutte le informazioni sul centro sportivo possono telefonare alla Segreteria al numero 06/9411866, oppure spedire una e-mail a: cslamadonnella@gmail.com.
 

 


 




GENZANO LANDI, VA IN SCENA "MISERIA E NOBILTA'"

Redazione

Sabato 25 agosto alle ore 21:00 in piazza Lotte contadine arriva “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta, la kermesse di beneficienza organizzata dall’associazione “Progetto Adriano”, con il patrocinio del Comune di Genzano, messa in scena dalla compagnia teatrale “Dilettanti all’opera”. “Miseria e nobiltà”, un classico del teatro italiano che andrà in scena con la regia di Pietro Giammatteo, narra le vicende di due famiglie squattrinate che, per dividere le spese, condividono lo stesso appartamento. In realtà, non avendo denaro, le uniche cose che riescono a condividere sono la miseria e la fame, finché un bel giorno viene fatta loro una proposta che proprio non possono rifiutare…

L’appuntamento è dunque fissato a sabato 25 agosto, nella piazza della Frazione Landi. L’intero ricavato dalla serata, che prevede l’ingresso ad offerta libera, servirà ad acquistare supporti per famiglie con bambini in difficoltà e case famiglia.




 



TIVOLI, ARMATO DI COLTELLO RAPINA UN FIORAIO E SCAPPA….POCO DOPO ACCIUFFATO DALLA POLIZIA!

Redazione

Ancora una volta è stata l’esperienza e la tenacia degli Agenti della Polizia di Stato che ha permesso di assicurare alla giustizia l’autore di una rapina a mano armata. E’ accaduto nel pomeriggio di ieri a Tivoli.

Un giovane armato di coltello, dopo aver rapinato dell’incasso il proprietario di un negozio di fiori, è riuscito ad assicurarsi la fuga. 

Tempestivo e determinante è stato l’intervento degli agenti della volante che hanno subito raccolto  varie testimonianze.

Decisiva quindi è stata l’immediata attività investigativa degli agenti della squadra anticrimine del Commissariato di Tivoli, coordinati dal Dr. Luzi, che ha permesso in poco tempo di individuare  ed arrestare  D.M., 34enne del posto, già noto alle forze dell’ordine.

Infatti, è proprio sulla base delle testimonianze e soprattutto la descrizione del rapinatore,  il suo abbigliamento ed in particolare la presenza di alcuni tatuaggi, che gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo, già noto per episodi analoghi.

Nella stessa serata, pertanto, al termine di un’intensa attività di ricerca, i poliziotti sono riusciti ad individuarlo ed a bloccarlo in un’abitazione di Tivoli.

Condotto presso il Commissariato di zona è stato tratto in arresto. Dovrà rispondere del reato di rapina aggravata.

    




ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE

Redazione

È stato appeso in mattinata sulla sede del Municipio lo striscione contro la costruzione dell’inceneritore di Roncigliano. No all’inceneritore, Sì alla salute lo slogan con cui l’amministrazione ha voluto manifestare, ancora una volta, la propria contrarietà all’impianto.

 

tabella DI INTERESSE:

30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"

27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE

25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI

24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO

19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH

 




INSEGNAMENTO: LA BEFFA DEI TFA E LA RABBIA DEI NEO LAUREATI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Angelo Parca

Gli esperti di miss Gelmini sbagliano a formulare una domanda su 5 dei test per l'ammissione ai Tfa: i Tirocini formativi attivi che servono per abilitare all'insegnamento circa ventimila laureati. Così l'accesso a numero chiuso alla carriera di insegnante si trasforma in una roulette russa. Ai ragazzi laureati, le domande sono parse da subito strane, mal formulate, e con più    o nessuna    risposte corrette. Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo ha subito annunciato la nomina di una commissione di accademici per dare un'occhiata ai 38 test    uno per ogni classe o gruppo di classi di insegnamento    che devono selezionare i nuovi insegnanti.

La vita è diventata molto dura per gli aspiranti insegnanti perché da quest'anno, per insegnare alla media e al superiore occorre iscriversi ad un corso universitario a numero programmato di cinque anni per poi frequentare un anno di Tirocinio formativo attivo, prima di ottenere l'abilitazione. Il ministero ha ammesso alla frequenza del solo tirocinio coloro che sono in possesso della laurea vecchia maniera. Una selezione a numero chiuso che prevede un test di ammissione, due scritti e un colloquio. Ma la prima uscita dei Tfa è stata un fallimento. I neo laureati promettono battaglia, vogliono far sentire la loro voce, si sentono umiliati, scoraggiati e stanchi. Hanno voglia di prendere la valigia e andarsene. Ma perché lasciare il loro Paese? Chiè stato incompetente, loro o gli esperti? Chi ha sbagliato? Intanto un gruppo di 27 tra esperti ed esponenti del mondo della cultura umanistica italiana    da Guido Baldassarri, presidente dell'Associazione degli Italianisti (Adi) a Gabriele Burzacchini, presidente della Consulta Universitaria del Greco (Cug) fino a Rita Librandi, presidente dell'Associazione per la Storia della Lingua Italiana (Asli)    è intervenuto contro le prove di accesso al Tirocinio Formativo Attivo inviando una lettera al Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, pubblicata da Adnkronos, per sollecitare "modalità di valutazione davvero consone alla professione di insegnante". Per Luciano Canfora si è trattato di "quiz degradanti, buoni per i cretini" e per Nuccio Ordine di semplice "nozionismo di bassa lega e quiz avvilenti".

 

Alla nostra redazione de L’osservatore laziale è arrivata una lettera da una giovane laureata, Saviana Colazza che scrive una lettera dalla quale si evince l’indubbio malessere che purtroppo colpisce le persone più preparate che vogliono costruire il loro futuro in Italia. Ma noi, cosa gli offriamo?

Ecco la lettera di Saviana Colazza

"Nella notte delle stelle cadenti, nella notte dei desideri, noi giovani insegnanti, aspettiamo di vedere una meteorite perché solo quella, potrà realizzare il nostro desiderio più grande: abilitarci all’insegnamento.

Reduce dai Tfa, umiliata, offesa  e rammaricata aspetto la mia stella, ho smesso di credere nei sogni, ho smesso di sperare in un futuro, non mi resta che il miracolo.

Laureata con 110 e lode in lettere, con fatica e lavorando costantemente (cameriera,  postina, commessa) cresciuta con pane e amore per la lettura e la giustizia sociale. Amore che cerco di trasmettere ai miei alunni costantemente e quando mi viene data la possibilità.

Invece mi trovo qui, davanti ad un foglio bianco per sfogare la mia rabbia, per chiedere aiuto, sostegno, diritto per questa classe sociale che un tempo era ritenuta ammirevole, fondamentale per la crescita dei ragazzi ed oggi è bistrattata.

Perché un laureato che ha svolto tutti gli esami abilitanti, iscritto nelle graduatorie,  che fa supplenze, deve fare un test per entrare in una scuola di abilitazione, per di più a pagamento? Perché devo fare un test per pagare 3000 euro?  Perché devo pagare due classi di concorso accorpate per poi fare un solo test?

Non sarebbe più semplice, come in altri mestieri, appena laureati fare uno o più anni di tirocinio e poi svolgere un esame finale?

Certo che no, le università, lo stato hanno bisogno di soldi e dove li prendono? Dalle casse dei precari della scuola, quelli che prendono mille euro al mese, quelli che d’estate vanno a cercarsi lavoretti come camerieri perché non percepiscono stipendio, quelli che non possono comprarsi una macchina, progettare il futuro perché non sanno se a settembre verranno di nuovo chiamati. Quelli che partecipano in massa, facendosi prestare i soldi dai genitori ai Tfa…”è l’unica strada da intraprendere -si dicono- proviamoci”.

 Mentre insegnano, lavorano, studiano, si preparano a questo test, ci credono, hanno speranze.

Giungono lì, preoccupati, con i sogni nel cuore ed ecco l’orrore: gente con cellulari accesi, vocii continui, domande assurde, errate. A cosa è servito studiare? A cosa è servito imparare Dante Boccaccio, Ariosto, quando si chiede Il Cardillo Addolorato? Quando si chiede Niccodemi che nemmeno sui manuali di letteratura  c’è…Dove lo avremmo dovuto imparare?

 Dove avremmo potuto leggere la poesia di montale che non c’è nemmeno sull’opera omnia? Come avremmo potuto sapere le date di un programma così vasto? Non siamo computer, siamo esseri umani che insegnano ad i loro alunni che le date non sono fondamentali, che bisogna sapere i perché, i come, le cause le conseguenze,  tirare fuori le emozioni. Invece siamo giudicati con numero, solo numeri…

Aspettiamo i risultati, a Roma, nella mia facoltà, Tor Vergata, ne sono passati  22  su più di 400 iscritti….siamo tutti incompetenti, ignoranti..??

Per finire il Ministero della Pubblica Istruzione chiede scusa per gli errori, promettendo di far valutare la prova da una commissione di esperti.

 Finalmente ieri esce il giudizio definitivo, nella mia classe di concorso sono state abbonate 11 domande e beffa delle beffe..6 sull’analisi del testo, la più semplice, quella a cui tutti avevamo risposto bene…

Ulteriore presa per i fondelli!  Mi chiedo come si possono  abbonare 11 domande, in altre classi di concorso addirittura 25? Che cosa significa? Chi sono gli incompetenti? Noi o chi ha preparato le prove? Come si può in un test ministeriale, in teoria serio, che decreta il nostro futuro, commettere tali e tanti errori? Noi che fine facciamo? Dobbiamo fermare questa mediocrità, disonestà.

Si deve fermare tutto…annullare tutto.

Non possiamo restare in silenzio, non possiamo permettere di essere trattati in questo modo. Dobbiamo gridare, far sentire la nostra voce!".