ROMA AURELIO, LITIGA CON LA CONVIVENTE E PRENDE IN OSTAGGIO IL FIGLIO DI POCHI MESI

Redazione

Roma – Quando gli agenti sono arrivati in via della Cava Aurelia, una donna in forte stato di agitazione gli è andata incontro chiedendo il loro aiuto.

La 36enne italiana,  all’ennesima lite con l’ex convivente, ha deciso di far intervenire la Polizia.

L.P. cittadino romeno di 37 anni, dopo essersi allontanato da casa per trenta giorni, si è ripresentato nella tarda mattinata di ieri all’ ex convivente inscenando l’ennesima discussione.

Gli agenti del commissariato Aurelio, diretto dal dr. Fabrizio Calzoni, sono intervenuti dopo pochi minuti in seguito ad una richiesta di intervento pervenuta al 113 e che segnalava una violenta lite in strada.

La situazione è sembrata subito preoccupante con la donna che con il passeggino si è diretta verso i poliziotti e l’ex convivente che urlava e la minacciava. 

Alla vista degli uomini in divisa i due  si sono apparentemente tranquillizzati: i poliziotti hanno parlato con entrambi cercando di far tornare la calma ed aiutarli a chiarirsi.

Ma mentre erano intenti a conversare, L.P., con un gesto fulmineo, ha prelevato il bambino di pochi mesi dal passeggino e dopo averlo preso in braccio ha cercato di allontanarsi. Quando uno degli agenti lo ha inseguito ed ha cercato di avvicinarsi all’uomo per riportarlo alla calma, questi ha infilato la mano nella tasca dei pantaloni estraendo un oggetto metallico, mimando il gesto di ferire il figlio.

Il poliziotto ha quindi instaurato una sorta di trattativa con l’uomo che ormai aveva preso in ostaggio il bambino.

E mentre questi tentava di farlo ragionare, ha permesso all’altro agente prima di aggirarlo, ed una volta giunto alle sue spalle, di bloccarlo.

Il minore è stato subito preso in consegna dal poliziotto, mentre l’uomo ha reagito colpendo con calci e pugni l’altro agente cercando di guadagnarsi la fuga.

Al termine di una colluttazione è stato bloccato e arrestato per il reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

I poliziotti hanno poi recuperato il mazzo di chiavi che l’uomo aveva lasciato cadere in terra e con le quali aveva minacciato di ferire il minore.




BRACCIANO, ALFREDO MASSI: "MALCOSTUME" IN ITALIA E "MALA DEMOCRAZIA" A BRACCIANO

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Redazione

Nota del consigliere di opposizione Alfredo Massi – Bracciano è Tua

Bracciano – Alle deplorevoli vicende, che stanno emergendo e che sconvolgono l’opinione pubblica per il malcostume dimostrato da tanti pubblici amministratori, si aggiungono anche i comportamenti degli amministratori del Comune di Bracciano. Non bisogna necessariamente essere ladri o profittatori diretti del bene pubblico per dimostrare indegnità a ricoprire certi ruoli, ma basta essere arroganti negli atteggiamenti e nei fatti, calpestando le più elementari regole di democrazia. La delibera della decadenza dalle funzioni di consigliere comunale di Armando Tondinelli rientra in quella fattispecie di “mala democrazia” che inquina il nostro sistema, forse ancora più grave delle ruberie personali riferite a singoli farabutti, perché nel nostro caso viene evidenziata la concezione che la maggioranza che ci amministra ha della rappresentanza democratica . Innanzi tutto, quale capogruppo della lista “Bracciano è Tua”, di cui il consigliere Tondinelli fa parte, voglio esprimere la mia più profonda soddisfazione per la logica e positiva conclusione della vicenda, che consente allo stesso di poter rappresentare di nuovo i cittadini nel Consiglio comunale e rendere più coesa ed incisiva l’azione della minoranza. I fatti pregressi sono noti ma vale la pena di sintetizzarli.Il consigliere Tondinelli è stato denunciato dal Sindaco alla fine del 2010 perché aveva espresso pesanti critiche nei confronti dell’operato dell’Amministrazione in una intervista televisiva rilasciata in un servizio di RAI News. Per il contenuto delle parole pronunciate, il Sindaco aveva ravvisato gli estremi per una denuncia alla Magistratura perché l’intervista era stata ritenuta mistificatoria e lesiva dell’immagine della nostra città. Ma, a parte la denuncia, nessuna altra azione era stata intrapresa nei confronti del consigliere. Solo dopo che, a seguito delle elezioni del maggio 2012, Tondinelli era stato nuovamente eletto ottenendo un lusinghiero successo personale, il Sindaco ha ritenuto di dover richiedere, ed ottenere dalla maggioranza che lo sostiene, la decadenza dalla carica di consigliere di Tondinelli. La decadenza è stata richiesta in base ad una disposizione legislativa che prevede, genericamente, la non eleggibilità a cariche pubbliche di un cittadino che ha in corso vertenze giudiziarie con il Comune. La legge, in questi casi, al fine di consentire al cittadino eletto di rimanere nella carica, prevede che lo stesso possa rimuovere la causa della pendenza giudiziaria, cioè il dettato legislativo ritiene implicito che il cittadino sia in grado di rimuoverla. E come si fa a farlo quando è il Sindaco che ti ha denunciato non per fatti concreti ma per opinioni espresse? Con questo sistema il Sindaco, complice la sua maggioranza, potrebbe denunciare tutti i consiglieri eletti che non gradisce e quindi farli decadere dalla carica. Troppo comodo. Appare evidente che non può essere questa la democrazia rappresentativa tanto vagheggiata e sbandierata dall’attuale Amministrazione. Tanto evidente che il ricorso presentato al TAR ed alla Magistratura Ordinaria, da parte del consigliere estromesso, ha ottenuto l’effetto di un pronunciamento del TAR che reintegra Tondinelli nelle sue funzioni, con una sentenza i cui contenuti e giudizi sono molto pesanti nei confronti del nostro Sindaco, oltre ai danni economici previsti a carico del Comune. L’intera vicenda non solo macchia l’azione del Sindaco ma umilia anche la dignità dei consiglieri della maggioranza che si sono dimostrati succubi della volontà altrui, perché appare incomprensibile che tutti i cervelli siano stati portati all’ammasso. Quando il Tribunale Amministrativo del Lazio accusa il Comune di incompetenza ed illegittimità, appare evidente a tutti che sussistono troppi elementi che debbano far riflettere, soprattutto quando il Collegio giudicante asserisce che “non è possibile escludere né la eventuale sussistenza di una responsabilità erariale per i danni derivanti dalla vicenda a carico del bilancio pubblico, né la possibile sussistenza di responsabilità penali in relazione ad eventuali estremi di reato. L’accoglimento del ricorso determina, pertanto, la necessaria trasmissione degli atti di causa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia, sezione competente, ed alla Procura della competente Sezione giurisdizionale (Roma) della Corte dei Conti”. Ma non è degli aspetti giudiziari, che pur coinvolgono il Comune su più fronti, che vorremmo parlare, bensì delle motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a tartassare i cittadini con una tassazione oltre ogni limite per un Comune in equilibrio finanziario e, soprattutto, che cosa intende realizzare a favore della comunità con i proventi di queste gabelle.

tabella PRECEDENTI:

18/10/2012 BRACCIANO, IL TAR LAZIO REINTEGRA IL CONSIGLIERE ARMANDO TONDINELLI
10/07/2012 BRACCIANO CONSIGLIO COMUNALE: PATRIZIA RICCIONI SUBENTRA AD ARMANDO TONDINELLI DICHIARATO INCOMPATIBILE
13/06/2012 BRACCIANO, CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA L'INCOMPATIBILITA' PER ARMANDO TONDINELLI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE



LAZIO EMERGENZA RIFIUTI, E' UFFICIALE L'A VISITA DELLA COMMISSIONE PETIZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO

[ PROGRAMMA VISITA DELLA COMMISSIONE EUROPA PER EMERGENZA RIFIUTI ]

 

Redazione

Lazio – “É una vittoria degli ambientalisti e dei comitati locali l'arrivo in Italia dei rappresentanti della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo che, sollecitati dalle qualificate petizioni dei comitati dei cittadini che denunciano le tante emergenze rifiuti, saranno ufficialmente nel Lazio e in Campania dal 29 al 31 ottobre. – questo è quanto dichiara con soddisfazione il presidente dei Verdi Lazio Nando Bonessio –   Per quanto riguarda il Lazio gli esponenti della UE visiteranno nella giornata di lunedì 29 ottobre, dalle ore 10,30, i siti dell'impianto Tmb A.M.A. di via Salaria e di Riano Pian dell'Olmo; nel pomeriggio i siti di Malagrotta e dei Monti dell'Ortaccio. Al termine di ogni sopralluogo è previsto l'incontro con i firmatari delle petizioni inviate al Parlamento Europeo -ha comunicato Nando Bonessio Presidente Verdi Lazio". “Oltre a ciò incontreranno il segretario generale del MinAmbiente Maurizio Pernice, il Commissario ai rifiuti Goffredo Sottile e gli enti locali. Per la Provincia si è reso disponibile l'Assessore Michele Civita, mentre nessuno, per ora, è stato designato dal Comune di Roma e dalla Regione. Questa visita ha un significato importante perchè grazie al lavoro dei cittadini, tra cui si deve segnalare l'iniziativa di Maurizio Lacellotti esponente dei comitati di Riano, si è superata l'inerzia di Comune e Regione e si è riusciti a interessare l'Unione europea che ha dimostrato tutt'altra sensibilità verso il problema e le popolazioni residenti. Accompagneremo la Commissione europea come Verdi del Lazio e chiederemo alla rappresentate dei Verdi europei, Margrete Auken, un incontro specifico con i comitati, affinché possano rappresentare il proprio punto di vista a un esponente ambientalista europeo che riporti a Bruxelles le istanze della popolazione, supporti efficacemente in Europa i tanti ricorsi alla Commissione Europea che sono stati presentati e sostenga un'auspicabile intervento dell'Europa che superi la manifesta incapacità degli Enti territoriali laziali.”
 




NEMI, DOMENICA 28 OTTOBRE APPUNTAMENTO CON SILVANO MOFFA PER PARLARE DELLA CITTA' METROPOLITANA

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Riceviamo e pubblichiamo

Nota del Comitato Insieme per Nemi

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Nemi – Appuntamento da non perdere domenica 28 ottobre 2012 con l'inaugurazione della nuova sede in Corso Vittorio Emanuele, 9. Alle ore 10 si terrà la presentazione della Mostra “Nemi nel Grand Tour” a cura dell’Avv. Renato Mammucari, mentre alle ore 11 ci sarà un incontro con ospite l'On. Silvano Moffa che illustrerà le funzioni della Città metropolitana. Tutta la popolazione è invitata ad intervenire. "Con l’inaugurazione della nuova sede di C.so V. Emanuele, 9  – fanno sapere tutti i membri del Comitato Insieme per Nemi – rinnoviamo l’impegno del nostro gruppo ad operare in maniera ancora più forte e determinata per rianimare le coscienze e per contribuire alla crescita civile della comunità nemese. La nostra presenza, da sempre impegnata politicamente, vigilerà con determinazione alla tutela del territorio e nessuno sconto verrà fatto a chi non opererà nel rispetto delle leggi. L’Amministrazione Comunale deve sapere che non abbasseremo la guardia e affiancheremo la popolazione offrendo uno sportello informativo costante e dettagliato su tutto ciò che avviene all’interno del Comune. E non solo politica… Molti gli appuntamenti culturali ed iniziative in ambito sociale. Offriremo la competenza dei nostri professionisti in vari campi, come aiuto concreto a chi ne farà richiesta presso la nostra sede. A tutti i cittadini chiediamo supporto con proposte, idee e progetti atti a conservare e tutelare al meglio il nostro patrimonio collettivo per riscoprire insieme i valori autentici di una società che sembra perduta".




ROMA PROVINCIA: UN RICCO PROGRAMMA PER "TENIAMOLI D'OCCHIO"

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Redazione

Lazio – Parte lunedi 22 ottobre alle ore 21.00, dal cinema Virgilio di Bracciano, con Et in terra pax di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, la prima edizione di TENIAMOLI D’OCCHIO, progetto di promozione cinematografica ideato e realizzato da La rete degli spettatori in collaborazione con la provincia di Roma, assessorato alle politiche culturale e con il patrocinio della Roma Lazio Film Commission. La manifestazione farà tappa nelle sale cinematografiche di Grottaferrata (cinema Alfellini), Tivoli (cinema Giuseppetti), Tolfa (Teatro Claudio) e Bracciano (Cinema Virgilio) per sensibilizzare il pubblico della provincia di Roma verso il cinema italiano di qualità e per sostenere le sale dei piccolo centri cittadini in difficoltà contro lo strapotere dei multisala. Venti le proiezioni previste, con il meglio della cinematografia italiana d’autore delle ultime stagioni rappresentata dagli autori e dagli interpreti. Ospiti della manifestazione saranno: Matteo Botrugno, Giorgia Cecere, Guido Chiesa, Roberto Citran, Daniele Coluccini, Ivan Cotroneo, Claudio Cupellini, Gaetano Di Vaio, Filippo Gravino, Valerio Jalongo, Francesco Pamphili, Marco Pettenello, Marco Pozzi, Paola Randi, Michele Rho, Marina Spada, Matteo Torre e Luca Vendruscolo.

La Rete degli spettatori è un progetto del movimento dei 100 autori finalizzato alla valorizzazione del linguaggio cinematografico e audiovisivo e alla crescita culturale del pubblico italiano, grazie alla realizzazione di una rete nazionale di sale, scuole e università che garantiscano a ciascun spettatore la sua libertà di scelta. Il progetto gode del patrocinio dei comuni di Bracciano, Grottaferrata, Tivoli e Tolfa. Si ringrazia della collaborazione la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia e il comune di Allumiere.

 

 

A seguire il programma della manifestazione:

 

22 ottobre Bracciano                        ET IN TERRA PAX di M. Botrugno e D. Coluccini

ospiti Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, registi

 

23 ottobre Grottaferrata                   CAVALLI di Michele Rho                                               

ospite Michele Rho, regista

 

24 ottobre Tivoli                               LA SCUOLA E’ FINITA di Valerio Jalongo                 

ospite Valerio Jalongo, regista

 

26 ottobre Tolfa                 UNA VITA TRANQUILLA di Claudio Cupellini        

Ospiti Claudio Cupellini e Filippo Gravino, regista e sceneggiatore

 

29 ottobre Bracciano                        LA KRIPTONYTE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo              

ospite Ivan Cotroneo, regista

 

30 ottobre Grottaferrata                   IL MIO DOMANI di Marina Spada

ospite , produttore Francesco Pamphili

 

 

 

31 ottobre Tivoli                               ET IN TERRA PAX di M. Botrugno e D. Coluccini   

Ospite Matteo Botrugno, regista                   

 

5 novembre Bracciano                     LA BAS – EDUCAZIONE CRIMINALE di Guido Lombardi

ospiti Gaetano Di vaio, produttore e Jean Claude Lopez, critico cinematografico

 

6 novembre Grottaferrata                LA SCUOLA E’ FINITA di Valerio Jalongo 

Ospite Valerio Jalongo, regista

 

7 novembre Tivoli                            IL PRIMO INCARICO di Giorgia Cecere                                     

ospite Giorgia Cecere, regista

 

9 novembre  Tolfa                             CAVALLI di Michele Rho                               

ospite Michele Rho, regista

 

12 novembre Bracciano                   IO SONO LI di Andrea Segre                                                         

Ospite Marco Pettenello, sceneggiatore

 

13 novembre Grottaferrata              LA BAS – EDUCAZIONE CRIMINALE  di Guido Lombardi

Ospite Gaetano Di Vaio, produttore

 

14 novembre Tivoli                          BORIS di M. Torre, G. Ciarrapico e L. Vendruscolo                                                

Ospiti Mattia Torre, Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, registi

 

16 novembre Tolfa                            IO SONO LI di Andrea Segre                                                         

ospite Roberto Citran, attore

 

19 novembre Bracciano                   MALEDIMIELE di Marco Pozzi                                   

Ospite Marco Pozzi, regista

 

20 novembre Grottaferrata              INTO PARADISO di Paola Randi                                 

Ospite Paola Randi, regista

 

21 novembre Tivoli                          IO SONO CON TE di Guido Chiesa                               

Ospite Guido Chiesa, regista

 

23 novembre Tolfa                            LA KRIPTONYTE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo              

Ospite Ivan Cotroneo, regista

 

30 novembre Tolfa                            IL MIO DOMANI di Marina Spada                               

Ospite Marina Spada, regista

 

 

ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

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Maria Lanciotti

La popolazione si difende. Tutti in piazza con la forza del Diritto alla vita. Una forza grande, immensa, incontrastabile. Il corteo cittadino contro l’inceneritore dei Castelli è sfilato ieri, nel pomeriggio di sabato 20, da piazza Mazzini ad Albano fino a piazza di Corte di Ariccia, tutti con la faccia al sole e la speranza nel cuore. Contro l’inceneritore di Albano, e contro tutti i misfatti che si stanno compiendo da anni attorno a una indecente ‘gestione dei rifiuti’, che si è fatta oro colato per troppa gente, capitanata da un eccellentissimo ‘intoccabile’ (o che tale sembra). E cosa chiede tutta questa gente accorsa in piazza? Ecco, facciamo parlare loro, tante sigle e tanti movimenti e gruppi ambientalisti che si danno sostegno in questa battaglia di civiltà: “No, no, no, stavolta non ci sto, o arriva la raccolta Porta a Porta o arriva la rivolta”; “Scendi giù, scendi giù, manifesta pure tu, sai perché, sai perché, avvelena pure te!”; “L’inceneritore non lo vogliamo, noi alla salute ci teniamo!”; “L’alternativa non è un miraggio, raccolta porta a porta e compostaggio!”; “Agli amministratori dei nostri territori, chiediamo spazi verdi e no inceneritori”.

E per chi voleva c’era il banchetto itinerante che ha raccolto tante firme di cittadini castellani, per avallare il ricorso alla Corte Europea di Strasburgo dei Diritti dell’Uomo contro la costruzione dell’inceneritore di Roncigliano nel Comune di Albano. Perché, non va dimenticato, l’autorizzazione a procedere non è stata ancora invalidata. 

 

Sfoglia tutte le fotografie cominciando ad ingrandire la prima

Il Reportage fotografico allegato all'articolo è a cura della giornalista Maria Lanciotti




LAZIO REGIONE, LA GRANDE ABBUFFATA: UNA DIVAGAZIONE SUL TEMA

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Emanuel Galea

“… il sottosuolo di Roma non smette mai di riservare sorprese, è come se l’antica urbe gloriosa e splendida spingesse verso l’alto le fondamenta della città moderna per ritrovare ancora la luce del giorno”. ( inizia così un breve  saggio apparso su – quotidiano d’arte)

Il saggio si riferisce alla gloriosa storia custodita nei sotterranei delle Domus Romane di Palazzo Valentini a Via IV Novembre, sede della Provincia di Roma.

La mala gestione dei fondi pubblici assegnati ai gruppi consiliari del Consiglio Regionale del Lazio e quello che al riguardo sta venendo fuori con prepotenza in questi giorni in altre Regioni della penisola, è come un macigno che vorrebbe spingere le fondamenta delle istituzioni giù, giù in basso, tanto da rischiare di seppellire storia, etica e morale sotto le antiche rovine dell’urbe.

Una manovra d’aula nella quale i gruppi consiliari, senza un minimo di finalizzazione utile e soprattutto senza effettivi controlli, si sono assegnati  quella somma ingente di denaro pubblico e hanno corrotto l’appetito ingordo di taluni consiglieri.

Il caso “coperchio Fiorito” che sta scoperchiando il pentolone della Regione Lazio scredita politici, partiti ed ahimè le istituzioni.

Le consultazioni elettorali sono prossime ed i partiti cercano l’acrobazia dell’ultimo momento. Si chiamano tutti fuori. Con quel consiglio regionale laziale, secondo le dichiarazioni di tutti, i partiti non hanno niente a che spartire. Parla la sinistra ed incolpa la destra, la destra coinvolge la sinistra ed i partitini satelliti ridono sotto i baffi, cercando di fare intendere che loro sono completamente estranei alla misera vicenda.

Non è così. C’erano tutti, il dito nella marmellata lo hanno messo tutti i gruppi, sono stati tutti zitti e consenzienti fino a che la pattuglia Radicale non ha messo online il proprio reddito. Nessuno più può chiamarsi fuori.

La responsabilità civile e penale è una cosa, mentre la responsabilità morale è un’altra. Per la prima se la vedono con la legge, per la seconda devono dare conto  ai cittadini. Una sincera risposta sarebbe che nessuno di quei signori presenti in quel consiglio dovrebbe ripresentarsi a chiedere il voto di fiducia.

Ritirarsi di buon ordine, lontani dalla vergogna che li insegue, liberi di riflettere e, se gli riesce di dimenticare. 

L’antica urbe gloriosa e splendida ritornerà a spingere verso l’alto le fondamenta della città moderna per ritrovare ancora la luce e l’aria pulita.




FROSINONE SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SU RICORSO ISAENERGIA: E' BAGARRE TRA IANNARILLI E SCALIA

Iannarilli: "lascio alla riflessione di chi legge se sia deontologicamente giusto che un ex Presidente attacchi la sua Provincia, seppur da un punto di vista professionale, con richieste milionarie”.


Alberto De Marchis

Isaenergia S.r.l. aveva proposto ricorso nei confronti della Provincia di Frosinone, sostenendo l’ illegittimità dell’operato del Dirigente pro-tempore e di aver subito danni per 25milioni di euro. Aveva citato la Provincia per tale importo da pagare alla Societa. Ciò in seguito alla domanda di rilascio di autorizzazione per un impianto fotovoltaico risultata carente di molti requisiti prescritti. Anziché integrare la domanda di rilascio dell’autorizzazione secondo le richieste degli Uffici competenti della Provincia di Frosinone, la Società ha introdotto più giudizi, fino ad ora tutti respinti. Le sentenze del Tar e, in secondo grado, quelle del Consiglio di Stato confermano ancora una volta la giustezza delle tesi della Provincia di Frosinone.

"Un’altra sentenza del Consiglio di Stato in favore della Provincia di Frosinone, rappresentata dall’Avv. Andrea Gemma, sulla questione dell’impianto fotovoltaico Isaenergia Srl, rappresentata dall’Avv. Francesco Scalia". Sono queste le prime dichiarazioni di Antonello Iannarilli, Presidente della Provincia di Frosinone in merito alla pronuncia dei giudici. In questo caso il Consiglio di Stato ha ritenuto, nella sentenza depositata ieri, 18 ottobre 2012, che “l’appello presentato dalla Isaenergia avverso la sentenza di primo grado risulta improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse in quanto, per un verso, l’inerzia denunciata con il ricorso originario è venuta meno e, per altro verso, la verifica, anche a fini risarcitori, della fondatezza della pretesa sostanziale azionata, postula il vaglio della legittimità del provvedimento in esame all’esito del relativo giudizio pendente in prime cure. Ribadisco un concetto che purtroppo sono costretto a replicare: lascio alla riflessione di chi legge se sia deontologicamente giusto che un ex Presidente attacchi la sua Provincia, seppur da un punto di vista professionale, con richieste milionarie”.

“Non pretendo che Iannarilli capisca di diritto, ma mi aspetto che gli avvocati della Provincia gli spieghino come stanno realmente le cose”. Così Francesco Scalia replica alle dichiarazioni del presidente della Provincia di Frosinone riguardo la sentenza del Consiglio di Stato sulla questione dell’impianto fotovoltaico Iaseenergia Srl. “ La sentenza cui si riferisce Iannarilli – chiarisce Scalia – è relativa ad un giudizio, peraltro curato da me solo nella fase di appello, avverso il silenzio della Provincia nei confronti di un’istanza di autorizzazione unica per un impianto fotovoltaico. La Provincia, infatti,  che avrebbe dovuto decidere entro 180 giorni, non ha provveduto per ben tre anni. Il Consiglio di Stato quindi non ha rigettato l’appello ma lo ha dichiarato non più procedibile perché è venuto meno l’interesse allo stesso, avendo la Provincia nel corso del giudizio deciso sull'istanza con l’archiviazione, sia pure nel gennaio del 2007, ed essendo pertanto venuto meno il silenzio. Isaenergia ha fatto ricorso contro il provvedimento di archiviazione, ricorso tuttora pendente dinanzi il TAR di Latina. Sulla richiesta dei danni il Consiglio di Stato ha statuito che sarà lo stesso TAR di Latina a decidere all’esito del giudizio avente per oggetto il provvedimento di archiviazione”.

“Quanto alle considerazioni gratuite di Iannarilli nei miei riguardi – conclude Scalia –  gli ricordo che la mia professione è anche difendere cittadini ed operatori economici nei confronti di un ente, come l’attuale amministrazione provinciale, che ne pregiudica i diritti non provvedendo sulle loro istanze. Se il nostro territorio soffre economicamente, è anche per responsabilità di chi, come l’amministrazione provinciale, non dà risposte alle imprese nei tempi previsti. Isaenergia è solo una delle tante imprese che, a causa dell’inerzia della Provincia guidata da Iannarilli, ha dovuto rinunciare ad investimenti per milioni di euro che avrebbero creato occupazione e dato ossigeno alla nostra economia”.




ROMA LAVORATORI A SAN GIOVANNI: "NO AD UN FUTURO PRECARIO"

Redazione

Oggi il sindacato Cgil in piazza San Giovanni a Roma per il lavoro, per dire 'no' – spiega il segretario Susanna Camusso – ''a una politica che sta determinando un progressivo impoverimento del paese''. ''Non si puo' dire a due generazioni – aggiunge il numero uno della Cgil – che il loro futuro e' la precarieta'''.

"Rispetto tutte le opinioni". Così il ministro del Lavoro Elsa Fornero, commenta entrando al convegno InNovaCamp la manifestazione della Cgil. "Ho rispetto per la manifestazione dei lavoratori. Lavoratori e sindacati, tutti coloro che vogliono parlare sanno che non mi sono mai tirata indietro. Il lavoro è la mia prima preoccupazione".

Nessun corteo, ma una piazza trasformata in un "agorà del lavoro" considerato l'unica chiave per uscire dalla crisi. Trenta stand, ventuno regionali e gli altri di categoria, riempiono la piazza, dominata dal palco su cui si alterneranno musica (Casa del Vento, Tosca, Eugenio Finardi) e storie e testimonianze di lavoratori, concluderà la manifestazione l'intervento, previsto per le 16-16,30, del segretario generale Susanna Camusso. Si tratta quindi di una no stop per il lavoro, partita adesso e che proseguirà fino alle 17,30. L'obiettivo della Cgil "é ricordare al Governo di mettere il 'lavoro prima di tutto'", lo slogan dell'iniziativa. La manifestazione è così anche l'occasione per dare voce e riunire le centinaia di vertenze.

"Non ho visto nessuno, non me ne sono accordo": così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha risposto in merito alla manifestazione della Cgil da un convegno che si tiene proprio accanto alla piazza della manifestazione, nell'Università Laterananse.

Per il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, "manifestazioni" come quella di oggi della Cgil, "non sorprendono e devono essere considerate con grande attenzione". A margine del forum della Coldiretti a Cernobbio, Passera sottolinea che "stiamo chiaramente in un momento di grande difficoltà, questo è l'anno peggiore in cui si sono accumulate, come previsto, tante difficoltà".

La Rete degli Studenti Medi e l'Unione degli Universitari aderiscono alla manifestazione indetta dalla Cgil. "Saremo in piazza al fianco dei lavoratori per ribadire – spiega Daniele Lanni, Portavoce nazionale della Rete degli Studenti – che è necessario rimettere al centro dell'agenda politica dell'Italia la scuola, l'università e il lavoro. Perché è arrivato il momento in cui il Governo e le forze politiche del nostro Paese ascoltino le nostre voci e le nostre idee su queste questioni: l'impegno comune di studenti e lavoratori in questo senso è fondamentale. La condizione del diritto allo studio in Italia ha raggiunto ormai – continua Lanni – livelli drammatici. I costi di accesso al mondo della scuola e dell'università rappresentano ormai ostacoli invalicabili per moltissime famiglie italiane, e questo si traduce inevitabilmente in un danno per il futuro del Paese tutto". "Scenderemo in piazza – dichiara Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Udu – anche per ribadire il nostro secco no alle scelte di questo Governo di non rispettare la nostra Costituzione. Finanziando, con la Legge di Stabilità, 223 milioni di euro alle scuole private, si ledono palesemente gli tabella costituzionali che non prevedono oneri per lo Stato per le strutture private e che invece garantisce l'accesso ai livelli più alti della formazione ai meritevoli anche se privi di mezzi. Per questo chiediamo al Governo – conclude Orezzi – di destinare i 223 milioni al fondo per il diritto allo studio, perché la scusa della mancanza di soldi non regge più, è una questione di priorità di spesa ed è arrivato il momento che i giovani e il futuro di questo Paese tornino una priorità dell'agenda del Governo".

(Fonte:Ansa)

Nota di Francesco Scalia Pd

 “I dati diffusi dalla CGIL su disoccupazione, cassa integrazione e mobilità nella nostra regione sono allarmanti e richiedono un intervento urgente della politica e delle istituzioni”. Così Francesco Scalia commenta i dati pubblicati dalla CGIL regionale sullo stato dell’economia e del lavoro nel Lazio. “Secondo la CGIL – continua Scalia –  la regione ha superato 63 milioni di ore di cassa integrazione con una concentrazione del 75 per cento del totale su Roma e Frosinone. Le imprese non riescono a sopravvivere a questa crisi perché non ci sono misure di sostegno valide, ed è evidente che il governo Polverini non è stato capace di trovare soluzioni idonee. Dopo due anni e mezzo di totale immobilismo – conclude – è giunto il momento di affrontare questa crisi creando nuove opportunità di sviluppo e occupazione, e per iniziare abbiamo bisogno di un governo regionale in grado di creare contesti favorevoli per le nostre imprese, a partire dalla infrastrutture, dai servivi e dalla formazione, assicurando ai lavoratori della nostra provincia un futuro meno incerto”.





ROMA VIA DEL CORSO, POLVERINI SFRECCIA CONTROMANO IN AUTO BLU PER COMPRARE SCARPE GRIFFATE…SCOPPIA LA POLEMICA SUL WEB

Redazione

Ecco il commento che ha fatto incendiare ed indignare il web:


"Ore 19 circa. Via del Corso direzione piazza Venezia. Io in vespa in coda nel traffico. Improvvisamente una macchina-shuttle vetri neri sfreccia a sinistra. Per abbreviare i tempi fa tutta via del corso contro mano agevolata dal benestare di vigili vari. Incuriosita la seguo e vedo che il vigile birillo di piazza Venezia bl

occa il traffico da tutte le direzioni per assicurare il passaggio al macchinone. Mi accanisco. Sarà il Papa? Il macchinone incalza. Direzione via del teatro Marcello, a quell'ora – come da copione – tutti in diligente colonna fino alla Bocca della Verità. Ma Matrix se ne frega e via contromano anche qui. All'incrocio i vigili ossequiano! Allora è la Madonna. La seguo. Dove finisce la storia? Di fronte ad un negozio di scarpe. Chi scende? La Polverini, la quale alle 19.20 corredata di scorta e amichetta bionda, scende dal macchinone per ingresso trionfante da Boccanera a Testaccio. L'urgenza stavolta erano un paio di scarpe."

Renata Polverini contromano per lo shopping di lusso. Si accende l'indignazione sul web e la polemica politica. Ma anche questa volta la governatrice sembra avere le regole dalla sua parte: ''era la mia auto di scorta non un'auto blu e deve garantire la mia sicurezza tutto il giorno ma considerate le ultime notizie ne chiedo la sospensione'', fa sapere in serata dopo che per tutto il giorno l'auto che sfreccia impavida per condurla in un negozio chic era diventato un tormentone anche politico.

La governatrice dimissionaria del Lazio, gia' nella bufera da settimane per la questione delle elezioni, sarebbe stata 'pizzicata' ieri sera da una motociclista che avrebbe seguito la sua auto, di senso vietato in senso vietato, da via del Corso fino a Testaccio. Fino a vederla scendere sulla soglia di Boccanera, un negozio specializzato in scarpe delle griffe piu' prestigiose e non proprio a buon mercato. Insomma: dopo la giunta che ha approvato milioni di fondi in extremis, un po' di personale relax, anche se, secondo l'anonima testimone, a tutto gas per le vie del centro e contro il codice della strada.

La Polverini, e' noto, ama i vestiti firmati ed essere sempre elegante e all'ultima moda. E il racconto della 'cronista per caso', che incuriosita dal macchinone coi vetri oscurati l'avrebbe tallonato fino a destinazione, ha fatto il giro della rete rimbalzando tra giornali on line, Facebook e Twitter, incrementando gia' il ricco curriculum on line della governatrice dal video di Genzano alle canzoni ad hoc per lei.

Renata Polverini contromano per lo shopping extra lusso. Si accende l'indignazione sul web e la polemica politica. Ma anche questa volta la governatrice sembra avere le regole dalla sua parte: ''era la mia auto di scorta non un'auto blu e deve garantire la mia sicurezza tutto il giorno ma considerate le ultime notizie ne chiedo la sospensione'', fa sapere in serata dopo che per tutto il giorno l'auto che sfreccia impavida per condurla in un negozio chic era diventato un tormentone anche politico.




ROMA SAN GIOVANNI, RAPINA ARMATI DI COLTELLO AD UNA SALA SLOT: ARRESTATE DALLA POLIZIA TRE PERSONE.

Redazione

Con dei collant da donna calati sul capo sono entrati armati uno di un coltello e l’altro di uno svita bulloni all’interno di una sala giochi nel quartiere San Giovanni.

L’uomo armato di coltello si è subito diretto verso il titolare della sala giochi e lo ha minacciato mentre il complice, armato di uno svita bulloni si è avvicinato ad una cliente con il chiaro intento di costringere il responsabile a consegnare tutto il denaro contenuto nella cassa.

Obiettivo raggiunto.

Infatti il titolare sotto la minaccia di una lama di 13 centimetri e davanti alla scena dell’altro rapinatore che minaccia una cliente ha deciso di cedere.

Ha aperto quindi il box cassa ed ha consegnato ai due rapinatori la somma in esso contenuta oltre ad alcuni involucri sigillati con del nastro adesivo contenenti monete.

I due hanno abbandonato la sala giochi e sono saliti a bordo di una autovettura nella quale un complice li attendeva e si sono allontanati.

Alcuni testimoni sono riusciti però a rilevare alcuni numeri della targa della vettura ed il suo colore ed hanno immediatamente chiamato il 113.

Gli agenti del Reparto Volanti hanno effettuato un controllo nella zona ed hanno intercettato l’auto corrispondente alle descrizioni in Via Tuscolana poco dopo.

I poliziotti hanno fermato l’auto con i tre occupanti recuperando l’intero bottino, circa 600 euro e sequestrando il coltello che era stato nascosto nel vano portaoggetti e la chiave svita bulloni che era stata appoggiata su uno dei due sedili posteriori.  

A qualche decina di metri dalla sede della sala slot i poliziotti hanno poi recuperato anche un cappello di paglia indossato da uno dei due rapinatori .

I tre rapinatori, Boffa Orazio,D ‘angelo Marco e Pescatori Diego, tutti romani e di età compresa tra i 20 e i 40 anni, sono stati accompagnati negli uffici del Commissariato San Giovanni ed arrestati per il reato di rapina aggravata a mano armata in concorso.

Tutti e tre annoverano dei precedenti di Polizia e gli investigatori vogliono fare luce su altri episodi avvenuti nella zona ed in particolare proprio in quella sala giochi.

Già nei giorni scorsi infatti sala slot era stata oggetto di altri episodi di rapina che i poliziotti stanno cercando di ricostruire anche esaminando le riprese effettuate dalle telecamere interne.