FRASCATI FIAMME GIALLE, "CASERME APERTE" PER LA GIORNATA DELLE FORZE ARMATE

Redazione

Frascati – In occasione della festa dell’unita’ nazionale e della giornata delle Forze Armate (4 novembre), presso le “Scuderie Aldobrandini” di Frascati, il Comando Gruppo Guardia di Finanza di Frascati presenta l’iniziativa “Caserme Aperte”.   

Per tale circostanza, al fine di garantire l’integrazione tra la cittadinanza e le Forze Armate, nonché favorire la promozione della legalità e la conoscenza dei compiti assegnati alla Guardia di Finanza, è stato pianificato, per il giorno 31 ottobre p.v., alle ore 09,00, un incontro con alcune scuole locali per stimolare gli studenti a “dire la loro” sulle attività del Corpo.

Il programma prevede:

Ø alle ore 09,30, la proiezione di un video istituzionale della Guardia di Finanza, al termine del quale verranno illustrate alcune delle più significative attività operative condotte, nonché i risultati ottenuti, nel corso dell’anno 2012, dal Gruppo della Guardia di Finanza e dai Reparti dipendenti;

 

Ø trasferimento dei giovani ospiti all’interno di Villa Aldobrandini – sede del Comando – dove si svolgerà un’esibizione delle unità cinofile del Gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Roma;

 

Ø visita guidata degli uffici del Comando, durante la quale gli alunni potranno verificare di persona la quotidiana attività svolta dai militari del Corpo.

 

 Interverrà il Comandante del Gruppo Guardia di Finanza Frascati – Magg. Antonio Cannavacciuolo.

 

 All’evento, oltre ai vertici delle Forze di Polizia locali, presenzierà il Sindaco del Comune di Frascati – Dr. Stefano Di Tommaso ed il Vescovo di Frascati – Sua Eccellenza Mons. Raffaello Martinelli.

 




FRASCATI, L'OPPOSIZIONE CHIEDE TRASPARENZA SULL'ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA POPOLARE

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Angelo Parca

Vincenzo Conte del gruppo consiliare Pdl, vuole vederci chiaro circa l'assegnazione da parte Comune di Frascati (Castelli Romani) di alloggi di elizia popolare e la verifica delle certificazioni Isee. Un tema che scotta a Frascati e che vede molte polemiche rivolte all'operato della giunta Di Tommaso. "Ho partecipato alla commissione patrimonio in rappresentanza del Gruppo consiliare del PDL – dice Vincenzo Conte –  ed ho rappresentato come la non trasparenza sia nell'assegnazione degli alloggi di edilizia popolare, sia la non verifica delle certificazioni ISEE da parte della GdF, come fanno molti comuni limitrofi, costituisce pregiudizio per coloro che attendono pazienti l'assegnazione dell'alloggio. Lunedì ritirerò il verbale della seduta della commissione  – conclude Conte – e pubblicherò le durissime dichiarazioni che ho messo a verbale in materia di alloggi popolari e gestione del patrimonio. Ho chiesto di rivedere la decisione dell'affitto del locale commerciale a 300 euro, anche alla luce del possibile danno all'erario. Ho richiamato per iscritto il vice Sindaco Iacono e la dottoressa Magnanimi ai loro doveri di ufficio. Ritengo che su questo argomento per cui mi sto battendo da tre anni con iniziative concrete, tra cui molte articolate segnalazioni alla Corte dei Conti, che come è noto stanno avendo effetti concreti, sia l'unico strumento efficace per contrastare la politica della maggioranza su questi temi".




LAZIO, CONTO ALLA ROVESCIA PER LA CHIUSURA DEI PARCHI NAZIONALI E RISERVE NATURALI

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Redazione

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Roma – Il popolo dei parchi scende nuovamente in piazza a Roma il 25 ottobre 2012, dalle ore 11.00,  dopo due anni, per manifestare contro l’ennesimo taglio alle spese dei parchi nazionali. Il decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 (cosiddetta "spending review"), convertito in legge il 31 luglio scorso, riporta le disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica. La razionalizzazione della spesa, perseguita con l’obiettivo, del tutto condivisibile, di garantire l’efficienza e l’economicità dell’organizzazione degli enti e apparati, incide, però, pesantemente sui parchi nazionali, già oggetto di tagli e restrizioni negli ultimi anni, portando al collasso i piccoli enti deputati alla gestione. La legge prevede che, testuale: le … riduzioni del personale possono essere effettuate selettivamente, anche tenendo conto delle specificità delle singole amministrazioni, in misura inferiore alle percentuali ivi previste a condizione che la differenza sia recuperata operando una maggiore riduzione delle rispettive dotazioni organiche di altra amministrazione. Ma i Ministeri vigilanti si ostinano a non volere riconoscere la specificità dei Parchi nazionali, enti piccoli, di nuova generazione, che svolgono funzioni altamente specialistiche e tutelano gli ultimi gioielli del Bel Paese! L’applicazione della speding review, comporterà l’eliminazione di oltre 60 posti dagli Enti Parco, che prevedono per 23 parchi nazionali operanti, circa 780 dipendenti. La soppressione dei posti sarà adottata con DPCM entro il 31 ottobre (!) e rischieranno il licenziamento persone in servizio, in altre parole esperti e appassionati funzionari che da anni stanno difendendo il patrimonio naturale di tutto il Paese e della comunità internazionale. Una riduzione di organico che rispetto all'attuale situazione già deficitaria a causa dei tagli e restrizioni precedenti, vorrebbe dire vanificare gli obiettivi e le finalità per i quali l'area stessa è stata istituita. Questi provvedimenti rappresentano una grave regressione per il sistema dei Parchi. Meglio che si abbia il coraggio di dire che è in corso un processo di smantellamento del sistema dei Parchi!  A questo le Associazioni dicono NO e lanciano quindi una sfida al Ministro Clini, al Governo e al Parlamento. Dal 2005, siamo giunti al 37% effettivo di taglio delle spese del personale (45% sommando le percentuali di riduzione dei vari provvedimenti). Ciò è inaccettabile, e provocherà di fatto, sommato alle altre restrizioni, la paralisi dei parchi nazionali italiani, con ciò che conseguirà in termini di tutela della biodiversità, difesa del paesaggio e dei beni culturali, attivazione di politiche di valorizzazione delle qualità per il rilancio di economie basate proprio sull’azione di tutela. Ma non sono questi i temi vincenti per il rilancio dell’economia nazionale? Agli effetti nefasti per il mancato raggiungimento degli obiettivi della legge quadro n. 394/91, si aggiunge il dramma umano e sociale, ulteriormente aggravato dal fatto che tale dramma non porterà risparmi ma, anzi, nuove spese per il Paese. Se il Governo, in cui il Ministro dell’Ambiente rappresenta il sistema delle aree protette, si attiverà concretamente con strategie pluriennali, le aree protette sapranno dimostrare in maniera più efficace l’enorme beneficio in termini di conservazione e di sviluppo socio economico sostenibile. Sarebbe un’occasione perduta, proprio adesso che si fa una gran parlare di uscire dalla crisi con la valorizzazione dei beni ambientali e culturali! Tutte le Aree Protette Nazionali, pari a oltre il 5% del territorio nazionale, costano oggi poco più di  60 milioni di euro annui, comprese le spese per il personale, appena un caffè all'anno per ogni italiano! Ma per il Governo, evidentemente, l'ambiente, la biodiversità e lo sviluppo sostenibile, temi strategici a livello mondiale, non valgono neppure questo caffè! Per il 25 ottobre,  le Associazioni che rappresentano il mondo dei parchi (dipendenti, direttori, giude escursionistiche, guardia parco, educatori ambientali) e molte altre, ambientaliste e culturali, hanno organizzato un sit- in al Ministero dell'Ambiente, per dire NO a un taglio irrazionale e indegno di un paese civile, con licenziamento di professionisti della tutela, con una grave violazione di diritti costituzionali, comunitari  e internazionali. Per quella occasione, una delegazione chiederà di incontrare il Ministro. Vogliamo una risposta:  Venga permesso ai parchi di lavorare per quello per cui sono stati istituiti, altrimenti terminiamo qui un’esperienza che e’ stata riconosciuta assai positiva da tutti, in occasione dei vent’anni della legge 394/91  compiuti l’anno scorso. Lo stesso Presidente della Repubblica, nel 2010, in risposta ad un appello dei presidenti dei parchi nazionali in occasione del taglio del 50% dei finanziamenti, rispose: non posso che ribadire l'auspicio di un’attenta valutazione della posta in gioco rispetto al destino dei parchi nazionali, e di una conseguente attenzione da parte delle istituzioni competenti. Chiediamo dunque che il ministro, e per suo tramite il Governo e il Parlamento, si impegnino per il raggiungimento dei seguenti obiettivi Immediati:

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– impedire la paralisi dei 23 parchi nazionali che deriverebbe dall’ applicazione lineare al sistema dei dettami della spending review, con conseguenze anche sociali gravissime, riconoscendo la specificità dei Parchi Nazionali e compensandone integralmente il taglio. 

– l’istituzione urgente di una commissione presso il ministero dell’Ambiente che stabilisca le effettive necessità per il funzionamento dei Parchi Nazionali, compresa la definizione di consistenze adeguate delle dotazioni organiche, in funzione delle specificità e complessità dei singoli territori di competenza, con personale idoneo a perseguire gli obiettivi di legge dei Parchi Nazionali.

– la definizione di una strategia nazionale per le aree protette, a seguito di un confronto con tutti gli attori, anche tramite un’apposita conferenza nazionale per le aree protette (richiesta inutilmente da tempo), al fine di attivare, finalmente, un vero sistema nazionale, come previsto dalla legge Quadro sulle aree protette del 1991.  Sono invitati a partecipare tutti i cittadini, per la difesa dell'ambiente e dei Parchi.

 Appuntamento a Roma alle ore 11.00 di giovedì 25 ottobre in via cristoforo Colombo 44, di fronte al ministero dell’ambiente.




INCHIESTA FINMECCANICA. SCAJOLA: "DI QUESTA STORIA NON SO NULLA, SONO SERENO!"

Redazione

Italia – ''Di questa storia non so nulla. Ma nonostante tutto credo ancora nella giustizia. Mi metto a disposizione della magistratura. Subito''. Cosi' Claudio Scajola, ex ministro allo Sviluppo Economico, indagato nell'ambito dell'inchiesta Finmeccanica per corruzione internazionale per un presunto ruolo di mediazione nell'affare delle forniture dell'industria italiana in Brasile, intervistato dal quotidiano ''La Repubblica''. Mai sponsorizzato Fincantieri? ''L'ho fatto con tutte le nostre imprese – spiega -, grande, medie, piccole. E' stato il mio lavoro per due mandati, ne sono orgoglioso. L'export e' quello che tiene in piedi la nostra industria. Dobbiamo tutelare e promuovere le nostre eccellenze, soprattutto all'estero. Il Brasile e' un paese in crescita, la concorrenza di Usa e Germania era fortissima''.

Sull'ipotesi che siano girate tangenti, Scajola afferma di non poter sapere ''quali siano le strategie delle aziende".

Per quanto mi riguarda, tutto si e' svolto regolarmente. Ho spinto perche' vincesse un'azienda italiana, alla luce del sole. E poi, se davvero ci fossero state delle trattative anomale, crede che lo avrebbero fatto sapere ai ministri coinvolti?''.

La gente, dice ancora, ''scherza quando dico 'a mia insaputa'. Ma io dimostrero' che ho ragione. Anche in questo caso. In passato ho dato le dimissioni da ministro senza essere ancora indagato. Era un segno di rispetto per le istituzioni, e' stato interpretato come un'ammissione di colpevolezza. Che tristezza''. Infine, una parola sul Pdl: ''C'e' chi utilizza il 'fuoco amico''' e in casa nostra ''si getta del fango per minacciare: 'Levati, che in quel posto mi ci metto io''. Insomma, ''quella del Pdl e' una faida che fa male. Non ne posso piu'. Da due anni lavoro a un partito progressista e riformista. E ora anche un libro: lo intitolero' 'A mia insaputa'''. (Fonte: Asca)




INSEGNAMENTO LICEO: AUMENTO ORE DI LEZIONE DA 18 A 24. DIGRESSIONE ALGEBRICA DI UN INSEGNANTE.

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Redazione

Gentile Ministro Profumo,

sono un insegnante di Matematica e Fisica di un Liceo del profondo Sud. Uno dei tanti. Questa mattina mi sono svegliato e, da bravo matematico, mi è venuta la travolgente voglia di fare due calcoli (la mia, purtroppo, è una mania irrefrenabile). Ho pensato che forse questa mia digressione algebrica avrebbe potuto esserle d'aiuto nel momento in cui dovrà giustificare, in un giorno spero non troppo lontano, la sua proposta circa l'aumento delle ore di lezione frontale dei docenti, da 18 a 24.

Come tutti ben sanno, i docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori) sono una categoria super privilegiata: hanno tantissimi giorni di ferie e, quelle poche volte che lavorano, lo fanno solo per 18 ore settimanali. A questo punto entra in gioco la mia indole freddamente calcolatrice. Dunque ho cercato di capire se faccio qualche altra cosa per la mia scuola e per i miei studenti, aldilàdi queste 18 misere ore. Ecco cosa, con mio grandissimo stupore, ho scoperto. Ci sono 40 ore annuali tra scrutini, consigli di classe, Collegi Docenti, riunioni dipartimentali e colloqui scuola famiglia. Un'ora ogni due settimane per i colloqui antimeridiani con le famiglie. Per preparare lezioni e materiali per il giorno seguente impiego circa un'ora. Le settimane di lezione in un anno scolastico sono 41, togliendo ogni festività. In ogni settimana ci sono 5 giorni di lezione. Quindi alle 40 ore di cui sopra si vanno ad aggiungere 21 ore di colloqui con antimeridiani con le famiglie e 205 ore per preparare lezioni e materiali. Il totale è presto fatto: 266 ore. Giusto per essere pignolo ho provato a contare le ore che impiego per correggere i compiti in classe e le prove oggettive dei miei poveri studenti. La correzione di un compito in classe, di matematica o di fisica, di un singolo alunno porta via circa 20 minuti. Ogni correzione di prova oggettiva porta via circa 10 minuti. Tenendo conto del fatto che mi fregio di avere 42 alunni a cui insegno Matematica e 62 a cui insegno Fisica, che in un anno scolastico svolgo 8 compiti in classe e due prove oggettive, per ogni classe e per ciascuna materia, arrivo ad un totale di 416. A queste vanno aggiunte circa 40 ore per la preparazione delle tracce. Siamo arrivati ad un totale di 722 ore. Visto che, oltre ad essere un matematico, sono un irrimediabile filantropo stakanovista, ho deciso di non computare in questa mia folle corsa numerica le ore che passo su skype tutti i pomeriggi prima dei compiti in classe per aiutare i miei studenti negli esercizi che svolgono a casa, le ore in cui vado a coprire le classi gratuitamente, puntualmente dopo che si è esaurito il Fondo di Istituto e non ci sono soldi per coprire le supplenze, le giornate e le nottate che passo durante i Viaggi d'Istruzione per vigilare sui miei studenti, le ore che servono per organizzare visite guidate, viaggi d'istruzione e uscite didattiche durante tutto il corso dell'anno, le ore che servono per compilare verbali, pagelle, schede di valutazione intermedia, programmazioni, programmi finali, registri cartacei ed elettronici, corsi d'aggiornamento (che pago di tasca mia!!!). In tutto quanto questo non ho contato neanche tutte le ore che impiego per fare mille altre piccole attività funzionali al mio insegnamento. Ho voluto essere buono e ho fatto quell'atto di generosità che lei mi chiede. Però, aldilà di questo mio gesto di generosità, è doveroso che io faccia un ultimo calcolo. Le mie ore di lezione frontale in un anno scolastico sono circa 756. Se a queste sommo le 722 ore di cui sopra, ottengo un totale di 1478 ore. Lo stipendio di un insegnante di scuola superiore è di 1400 euro netti, che in un anno solare corrispondono a 17700 euro (compresi di tredicesima). In sostanza io gudagno circa 11,9 euro all'ora netti per le mie 1478 ore di lavoro all'anno. Adesso, gentile Ministro, paragoni il mio stipendio a quello di un qualsiasi collega europeo. Se le sembra imbarazzante il confronto, ripensi a quella sua proposta. Penso che la scuola meriti qualcosa di più.

Amen.




ANAGNI, SMOTTAMENTO QUARTIERE SAN FILIPPO: I RESIDENTI HANNO PAURA

Anagni – "effettivo peggioramento della situazione dello smottamento in questione, causato dal deflusso delle acque piovane che nel tempo, mancando le cunette laterali di convogliamento, hanno creato un vuoto che col passare del tempo potrebbe creare seri problemi alla viabilità e alla sicurezza stradale". Questa la denuncia di Valter Cecilia,  presidente dell'associazione "Obiettivo comune per il Cittadino" che ha denunciato l'assenza degli organi che dovrebbero ripristinare e mettere in sicurezza il territorio e in particolare i luoghi oggetto dello smottamento della strada in via Colle Saricone all'altezza del civico n. 30 che ha suscitato molta paura nei residenti del popoloso quartiere di San Filippo ad Anagni.




APRILIA CRISI MONTEBOVI, 21 LAVORATORI RISCHIANO LA CASSA INTEGRAZIONE: BRACCIA CONSERTE A FINE TURNO

Aprilia – I lavoratori dell'azienda Montebovi non calmano lo stato di agitazione che ormai va avanti da diversi mesi. C'è ancora il rischio che 21 lavoratori possano finire senza lavoro. Allora ecco che congiuntamente alle sigle sindacali daranno vita ad un altro sciopero per portare i vertici ad un confronto:  incroceranno le braccia un'ora ogni fine turno, fino al prossimo 30 ottobre. "Questa prima iniziativa è stata pianificata per dare un chiaro e diretto segnale all'azienda – hanno detto le sigle di Cgil, Cisl e Uil – in attesa che venga riaperta la trattativa. Il nostro principale obiettivo è tutelare i 21 lavoratori che finirebbero in cassa integrazione".




LAZIO POST – PISANOPOLI, GASBARRA (PD): "ALLA POLVERINI NON RIMANE ALTRO CHE FISSARE LE ELEZIONI IL 16 DICEMBRE E RIDARE LA PAROLA AI CITTADINI"

Redazione

Lazio – “La presidente Polverini continua a piegare le leggi al proprio volere, andando oltre ogni disposizione legislativa anche quando con grande chiarezza, come fa il decreto legge 174 del governo Monti, viene fissato il termine massimo di 90 giorni dalla data delle dimissioni del presidente di Regione, per lo svolgimento delle elezioni”. Lo scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra. “E’ il momento di mettere fine ai giochini sulle regole democratiche, agli espedienti regolamentari che hanno soltanto un fine: allontanare il più possibile le elezioni. A Renata Polverini non rimane che assumere i principi contenuti nel decreto legge, fissare le elezioni il 16 dicembre e – conclude Gasbarra – ridare la parola ai cittadini per voltare pagina ed aprire una nuova storia”.




GRAFFIGNANO TANGENTI: IN MANETTE SINDACO E ASSESSORE ALL'AMBIENTE

Redazione

Graffignano (VT) – Il sindaco di Graffignano, nel Viterbese, Adriano Santori e l'assessore all'ambiente Luciano Cardoni sono stati arrestati all'alba dalla Guardia Forestale nell'ambito di una indagine su una serie di appalti truccati per la raccolta differenziata di rifiuti, lavori stradali e ristrutturazioni di edifici pubblici. Nel corso della stessa operazione, alla quale hanno preso parte circa 300 agenti, sono stati eseguiti altri 11 arresti, tra funzionari pubblici e imprenditori di varie regioni. (fonte: Ansa)




OSTIA, 22 ENNE ROMANO USAVA L'ASCENSORE COME NASCONDIGLIO PER LA DROGA

Redazione

Ostia – Aveva preso in “prestito” l’ascensore di un condominio di via Umberto Grosso ad Ostia, all’interno della quale nascondeva le dosi di droga pronte per essere spacciate.

Il “sali e scendi” dell’uomo però, ha insospettito alcuni condomini che hanno deciso di comporre il 113 e avvisare la Polizia.

Dopo un primo sopralluogo della Volante del Commissariato di zona, gli agenti hanno deciso di approntare un servizio di appostamento nell’immobile.

Trascorse alcune ore infatti, gli investigatori hanno sorpreso il giovane segnalato che, con fare sospetto, stava nascondendo nel soppalco dell’ascensore una busta di plastica.

Bloccato il ragazzo, dopo aver proceduto alla sua identificazione, i poliziotti hanno ispezionato l’ascensore trovando la busta, appena occultata dal fermato, con alcune dosi di cocaina già confezionate, all’interno.

La conseguente perquisizione domiciliare del soggetto, R.S., romano di 22 anni, ha consentito agli agenti di recuperare altre dosi di marijuana e hashish, oltre ad una somma di denaro pari a 1.600,00 euro circa.

Terminati gli accertamenti per il 22enne sono scattate le manette.

Messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria dovrà difendersi dalle accuse di possesso e spaccio di sostanze stupefacenti.




GROTTAFERRATA CRISI AIMERI: LICENZIATI OTTO DIPENDENTI. PREVISTI DISSERVIZI PER LA CITTADINANZA

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Redazione

Grottaferrata – Stante la situazione di crisi che coinvolge, a livello nazionale, la società AIMERI, si potranno verificare disservizi per i cittadini.

L’assessore ai Rifiuti Urbani, Giovanni Guerisoli, ha oggi partecipato all’incontro dei dipendenti AIMERI di Grottaferrata, dipendenti in agitazione per via della situazione di crisi che coinvolge la società sul piano nazionale e che si ripercuote sulla città di Grottaferrata con il licenziamento di 8 effettivi.

Gli effetti della crisi della società AIMERI, si ripercuotono anche sul piano operativo, in quanto non vengono  garantiti i servizi essenziali come la manutenzione dei mezzi o la pulizia, questo inevitabilmente si ripercuote sul servizio nei confronti degli utenti, dura la replica dell’assessore: «Come amministrazione, abbiamo subito preso l’iniziativa di inviare una lettera all’azienda per annunciare la messa in mora, sul contratto firmato con il Comune era indicato esplicitamente il numero di dipendenti che devono essere utilizzati per il territorio di Grottaferrata, visto che nella gara di appalto la scelta è caduta sulla società AIMERI anche per il numero di lavoratori presenti e il servizio offerto.

Il lavoratori AIMERI – continua l’assessore –  a cui va il ringraziamento dell’amministrazione per la loro dedizione alla causa, hanno denunciato la perdurante situazione di precarietà derivante dalla mancata realizzazione dell’isola ecologica, cosa della quale le forze politiche presenti in consiglio comunale che hanno impedito che fosse realizzato l’originario progetto di via delle Vascarelle se ne assumono la responsabilità. Li ho informati dei lavori delle commissioni consiliari che hanno individuato nell’aria di Villa Senni la probabile ubicazione, questo però rallenterà notevolmente la realizzazione del progetto, facendo permanere una situazione logistico-ambientale inaccettabile.

Concludo, segnalando il positivo completamento, da parte dell’ENEL l’allaccio alla rete elettrica del centro servizi, per quanto riguarda la rete idrica, perdura invece la negativa posizione da parte dell’ACEA, occorrerà inserire i lavori nel prossimo piano delle opere del comune di Grottaferrata»