ROMA VIALE MARCONI, AUTISTA 39 ENNE ROMANO UBRIACO ALLA GUIDA DI UN AUTOBUS DI LINEA

Redazione

E’ stato fermato ieri sera alle 22:00 in viale Marconi.

L’uomo, 39enne romano, stava effettuando il turno di servizio serale al volante di una vettura dell’ATAC, la linea 170.

Un passeggero però, “spaventato” dal modo di guidare dell’autista, è sceso alla prima fermata utile, fermando immediatamente una pattuglia della Polizia.

L’uomo ha “chiesto” ai poliziotti di fermare quell’autobus, in quanto l’uomo alla guida non era assolutamente in grado di guidare.

Raggiunto, l’autobus è stato fermato in viale Marconi all’altezza della via del Mare.

Già alla vista degli agenti, l’uomo è apparso in uno stato psico-fisico alterato; evidenze poi suffragate dall’alcol-test hanno evidenziato un tasso alcolemico di 2,30g/l.

All’interno di un vano porta oggetti, accanto al posto di guida, gli agenti hanno anche trovato due bottiglie di birra vuote.

All’uomo, dopo essere stato accompagnato negli uffici di Polizia, è stata ritirata la patente, ed è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica.

Nei suoi confronti, l’azienda di trasporti, ha avviato un procedimento disciplinare, oltre alla sospensione immediata dal servizio.




ROMA DELITTO PARCO DEGLI ACQUEDOTTI: FERMATO L'OMICIDA A L'AQUILA

Redazione

È stato fermato questa mattina presso la Questura de L’Aquila, da uomini della Squadra Mobile romana e dell’omologo ufficio abruzzese, Giovanbattista Cricelli, calabrese di 42 anni responsabile dell’omicidio di SALAH KAMAL Ali Mohamed Mahmoud, ferito mortalmente con tre colpi d’arma da fuoco al torace nel primo pomeriggio di ieri.

Al Cricelli è stato notificato il provvedimento di Fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Roma alla luce delle risultanze delle indagini condotte dalla Squadra Mobile capitolina nell’immediatezza dei fatti.

L’arma del delitto, una pistola calibro 6.35, è stata sequestrata.

L’omicidio sarebbe riconducibili a controversie connesse al rapporto professionale che legava la vittima all’omicida.

 




ROMA BOCCEA, RISSA TRA BENGALESI: CALCI, PUGNI E COLPI D'ACCETTA

Redazione

Ieri pomeriggio, subito dopo le ore 16, diverse telefonate al “113” hanno segnalato una rissa tra numerose persone, in atto in via di Boccea – angolo via Gregorio XI.

Sono state quindi  immediatamente inviate sul posto  due pattuglie del Reparto Volanti e una del Commissariato Aurelio.

Quando gli agenti sono arrivati, hanno trovato diverse persone che si stavano picchiando con pugni e calci.

Alcuni di questi alla vista della Polizia sono scappati, ma gli agenti sono comunque riusciti a bloccarne 7.

Ristabilita la calma, gli agenti hanno provveduto a soccorrere alcuni di loro che, a seguito delle percosse, avevano riportato diverse contusioni e che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale Cristo Re e dell’Aurelia Hospital.

In terra, da un sopralluogo effettuato, è stata rinvenuta un’accetta che, secondo una testimonianza, era in mano ad uno dei corrissanti.

Le sette persone fermate, tutte originarie del Bangladesh e con un’età compresa tra i 24 ed i 42 anni, al termine sono state tutte arrestate per rissa aggravata.

Le successive indagini effettuate dagli investigatori del Commissariato cercheranno di individuare i motivi che hanno scatenato la furia dei 7 arrestati, anche se da una prima ricostruzione il tutto sembrerebbero essere stato determinato da motivi economici.




ALBANO LAVORI DI PUBBLICA UTILITA': FIRMATA CONVENZIONE TRA ASSESSORATO E TRIBUNALE DI VELLETRI

 

Redazione

Albano apre le porte ai lavori di pubblica utilità. Con la convenzione sottoscritta lo scorso 26 ottobre tra assessorato alle Politiche Sociali, nella persona di Fauzi Cassabgi, e Presidente del Tribunale di Velletri Francesco Monastero, il Comune potrà avvalersi della prestazione di attività non retribuita in favore della collettività (in base all’articolo 54 del decreto legislativo 274 del 28 agosto 2000 e del decreto ministeriale del 26 marzo 2001).

Infatti, in base alla legge è previsto che il Giudice di Pace può applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato.

«L’assessorato mostra, ancora una volta, il suo importante ruolo per il territorio – afferma il sindaco Nicola Marini – per questo rivolgo il mio ringraziamento all’assessore e agli uffici che hanno lavorato ad un importante progetto. Un progetto che non solo garantisce alla comunità maggiori servizi, ma che dà la possibilità a chi ha debiti nei confronti della legge di colmarli con lavori utili e che li reinseriscano all’interno del tessuto sociale».

«Con la sottoscrizione della convenzione – afferma l’assessore Cassabgi – questa Amministrazione ha espresso la sua disponibilità ad accogliere, presso la propria sede, coloro che fanno richiesta di svolgere la pena del lavoro di pubblica utilità. Si tratta di un altro importante traguardo raggiunto da questo assessorato che lavora instancabilmente al miglioramento della vita delle persone in difficoltà, rendendo allo stesso tempo un servizio utile alla comunità».

 




ROMA CASILINO, DOPO TRE GIORNI PRESO MALVIVENTE CHE HA TENTATO DUPLICE OMICIDIO NEL BAR

 

Redazione

È durata appena tre giorni la latitanza dell’uomo di 31 anni che il 23 ottobre scorso, a Roma, è entrato all’interno di un bar nella zona del Casilino, armato di pistola,  aprendo il fuoco contro la titolare dell’esercizio e il suo compagno.

Le immediate indagini avviate dagli agenti del Commissariato di zona, diretto dal dr, Antonio Roberti, avevano consentito di identificare quasi subito l’autore del tentato duplice omicidio, ma le ricerche presso il suo domicilio prima, e a casa di amici e parenti poi, anche nella città di origine, non avevano dato esito.

Durante le ricerche, gli investigatori del reparto Volanti, entrati in un parco non distante dal luogo dove si era consumato il fatto, erano riusciti a recuperare e sequestrare anche l’arma usata dal malvivente. Una pistola semiautomatica color oro con guanciole in madreperla.

Dagli accertamenti è emerso, che con molta probabilità, il 31enne L.I., originario della città di Taranto, mosso da risentimento verso la coppia, causa un processo che li vede tutti protagonisti nell’ambito di un procedimento penale per truffa, in danno di una Associazione di volontariato e solidarietà, abbia tentato di vendicarsi.

Ormai alle corde, messo alle strette dalla morsa degli  agenti che lo braccavano, nel pomeriggio di ieri l’uomo ha deciso di consegnarsi agli investigatori, e dopo aver fatto telefonare da un parente, ai poliziotti del Casilino, si è consegnato.

Prelevato dal luogo dove aveva trovato rifugio è stato accompagnato in ufficio.

Ultimati gli accertamenti sull’identità, per l’uomo è scattato il Fermo di indiziato di delitto per  duplice tentato omicidio.

Messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è ora rinchiuso nel carcere di Regina Coeli.

 

ARTICOLO PRECEDENTE:

29/10/2012 ROMA CASILINO, ENTRA IN UN BAR AFFOLLATO DI RAGAZZI E FA FUOCO

 




ROMA CASILINO, ENTRA IN UN BAR AFFOLLATO DI RAGAZZI E FA FUOCO

Redazione

Ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di una donna e del suo attuale compagno, ma questa volta la gelosia non c’entra.

È successo la mattina del 23 ottobre scorso, nella zona del Casilino, quando un uomo,  arma in pugno, è entrato nel bar gestito dalla donna ed ha fatto fuoco.

Fortunatamente, nonostante il locale fosse affollato da clienti e ragazzi della vicina scuola, i proiettili non hanno colpito nessuno.

Prima di darsi alla fuga, appena uscito dal bar, il malvivente ha sparato un ultimo colpo in direzione di un balcone al secondo piano di uno stabile, da dove, incuriosita dagli spari, si era appena affacciata la nonna di una delle due vittime.

Subito dopo il fatto sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di zona, diretti dal dr. Antonio Roberti, che, dopo aver raccolto le prime informazioni, a seguito di una battuta nelle vicinanze, hanno sequestrata una pistola, trovata incustodita in un parco non distante da dove si era consumato il fatto.

Ricostruita l’intera vicenda, anche con l’aiuto di alcuni testimoni presenti sul posto, gli agenti hanno avviato immediatamente le indagini, identificando, come possibile autore del tentativo di omicidio, un 31enne, originario della regione Puglia, che tuttavia si è reso da subito irreperibile presso il suo domicilio.

Dalle verifiche è emerso anche che l’episodio, con molta probabilità, sarebbe da ricondurre ad attriti insorti e che vede coinvolti tutti i protagonisti.

Le indagini sono ancora in corso e non si esclude che nelle prossime ore, il responsabile del duplice omicidio possa essere assicurato alla giustizia.




ALBANO CENTRO, 24 ENNE FINISCE IN MANETTE PER SPACCIO DI STUPEFACENTI

 

Redazione

L’attività investigativa volta al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nel centro di Albano Laziale (Castelli Romani) che ha già portato a numerosi arresti , ha portato gli uomini della Squadra Antricrimine del Commissariato di P.S. di Albano ad individuare un giovane incensurato insospettabile perché considerato da tutti un “bravo ragazzo” che arrotondava lo stipendio cedendo dosi di cocaina a ragazzi consumatori della zona anche minorenni. Nella mattinata di ieri 25 ottobre dopo un breve appostamento gli agenti con uno stratagemma riuscivano ad entrare nell'abitazione del giovane ed effettuavano una perquisizione che portava al rinvenimento ed al sequestro di 19 grammi di cocaina suddivisa in singole dosi pronte per essere cedute, oltre a  del denaro, sicuro provento dell'attività di spaccio, occultato in un armadio. G.V.di anni 24 veniva pertanto tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto nella mattinata odierna al Tribunale di Velletri  ove dopo l'udienza di convalida il ragazzo veniva sottoposto alla misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria in attesa di essere giudicato per rito direttissimo il prossimo 21 novembre.




EMMA BONINO E I CAVALLI DI BATTAGLIA DEI RADICALI: "CARCERI PIENE PER REATI LEGATI A UNA LEGGE CHE ANDREBBE CAMBIATA"

Redazione

Roma – Emma Bonino, in diretta a Repubblica Tv, ha risposto alle domande dei lettori sui temi di attualità politica: La corruzione, l'incandidabilità, la legge elettorale; la giustizia, le carceri e i cavalli di battaglia dei Radicali; dall'Italia in "completa assenza dello Stato di diritto" all'obiettivo Europa.

Una delle prime domande arrivate in redazione ha riguardato la legalizzazione delle droghe leggere e, soprattutto, il tema della giustizia e del sistema carcerario. "Quella che riguarda le droghe è per noi una battaglia importante. Nel nostro Paese i 3/4 dei carcerati sono in attesa di giudizio. Di questi, tantissimi attendono ancora il giudizio di primo grado. Il problema è che le carceri sono piene per reati legati a una legge che andrebbe cambiata".

Ddl anticorruzione. "La mia convinzione da radicale è che uno degli strumenti più efficaci e che non viene molto usato è la trasparenza su aziende pubbliche – ha continuato la senatrice -. Presenteremo proposte per l'anagrafe pubblica degli eletti. Il governo Monti ha finalmente inserito nel decreto 174 che chi è eletto deve rendere pubblico su Internet il patrimonio. Ma anche dei nominati, cosa che ancora il decreto non prevede, ma soprattutto quello che proponiamo è l'anagrafe pubblica delle aziende pubbliche e cioè chi fa parte del consiglio di amministrazione, il bilancio consolidato, chi viene nominato". E ha fatto l'esempio della Lega: "Ho sempre pensato – ha detto – che la cosa più grave fosse la nomina di Belsito (cassiere della Lega, ndr) a consigliere d'amministrazione di Fincantieri. È solo uno dei mille casi. C'è nel dossier corruzione tutto un grande dossier di fonte di corruzione nascosta nell'opacità dei bilanci, nelle nomine, nei bilanci consolidati che non ci sono. Basta pensare alle Asl: parecchie non hanno neanche il bilancio".

La senatrice spera di ottenere più ascolto: "La storia dell'anagrafe pubblica degli eletti è una battaglia che facciamo da decenni e fu il punto della mia campagna elettorale nel Lazio, se qualcuno avesse ascoltato prima, ci saremmo evitati una serie di casi che non sono più casi, ma si stanno rivelando sistema".

Governo Monti. Per la vicepresidente del Senato il governo Monti, nato in condizioni difficilissime, "ha fatto e continua a fare tutto il possibile. Certo – ha aggiunto – non è un governo Radicale e ha commesso errori e penso che anche i partiti che lo sostengono non sono sempre lungimiranti". Bonino, però, è certa che il capo dell'esecutivo non uscirà presto di scena, anzi, sulla possibilità di Monti al Quirinale, ha aggiunto "Monti è senatore a vita e non penso che tornerà a fare il professore o si ritirerà a vita privata".

Primarie Pd. Chiamata a esprimere un parere sul duello Bersani-Renzi e sulle primarie del Pd, Bonino ha risposto che, secondo lei, "le primarie hanno un senso in un Paese bipartitico in cui le regole sono uguali e rispettate da tutti gli schieramenti. Questa mi sembra una sfida congressuale". Per la senatrice le primarie dovrebbero avere come presupposto che, chiunque vinca, il gruppo si unirà a sostenere il rappresentante. "Qui – ha detto – ci sono ompletamente diverse", rifiutandosi di esprimere una preferenza tra i due sfidanti.

Nobel pace all'Europa. "Il riconoscimento attribuito all'Europa è più al passato che non al presente. Oggi è un monito severissimo per riflettere dove sta andando l'Europa, che non è più quella zona di democrazia basata su uno stato di diritto, così come l'avevano pensata i nostri padri. Il Nobel – ha aggiunto – deve essere uno stimolo a fare meglio e a raggiungere quella costituzine di Stati Uniti d'Europa che era nella speranza di Spinelli".

Adozioni gay. Non sono mancate le domande relative alle adozioni gay. "Conosco molte coppie gay che hanno fatto questa scelta – ha risposto la vicepresidente del Senato – e ogni volta ho trovato situazioni di grande affetto. Io – ha proseguito – non ho avuto il coraggio di avere figli, ma penso che le adozioni siano meglio di orfanotrofi o abbandoni".




CIAMPINO ARRESTATO CARABINEIRE: TRAFFICO DI CLANDESTINI NEGLI AEROPORTI ROMANI

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Alberto De Marchis

Forse il suo stipendio non gli bastava o forse pensava che non sarebbe mai stato scoperto, fatto sta che addirittura un carabiniere dello scalo di Ciampino favoriva in cambio di mazzette una gang di albanese, che inviava clandestini nel Regno Unito. In pratica, proprio dentro all’aeroporto Pastine di Ciampino la banda, sgominata dalla Polizia di Frontiera del Leonardo Da Vinci, poteva contare sull’aiuto di questo militare che favoriva l’espatrio illegale di clandestini, peropiù albanesi, in cambio di soldi. Arrestato con l’accusa di corruzione, ora non potrà più aiutare la banda di malfattori che adesso rischiano dai 5 a 15 anni di reclusione. Gli albanesi gestivano un traffico di clandestini dagli aeroporti romani. Le indagini degli investigatori della Polaria di Fiumicino, coordinati dai dirigenti Antonio Del Greco e Rosario Testaiuti, sono partite dall’arresto di una 30enne italiana, sorpresa mentre tentava di far imbarcare per Dublino tre cittadini albanesi, in possesso di carte d’identità italiane falsificate, utili ad acquistare i biglietti aerei. La Polizia ha subito compreso come dietro la donna si celasse una grossa organizzazione criminale, con canali ben radicati nella Capitale, che riusciva a spostare verso il Regno Unito un rilevante numero di cittadini albanesi. Analizzato il materiale sequestrato ed incrociando i dati acquisiti con migliaia di liste passeggeri, gli investigatori hanno individuato anche una serie di ignare agenzie di viaggio, dove i malviventi acquistavano i titoli di viaggio utilizzati per i loro loschi traffici. Biglietti alla mano, gli stranieri entravano nelle aree sterili degli scali romani, dove venivano venduti loro i falsi documenti. Dopo appostamenti e pedinamenti, i poliziotti hanno stretto il cerchio intorno ai trafficanti, come già detto tutti albanesi, arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.




ANGUILLARA: CHI DETERMINA LE DETERMINE OSCILLA TRA IL LEGGITTIMO E L'INOPPORTUNO

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Anguillara (Rm) – Tanti ignorano che la Giunta Comunale esprime norme di indirizzo politico-amministrativo a mezzo delle delibere. La formalizzazione ed esecuzione degli indirizzi espressi nelle delibere viene attuata a mezzo delle determine dirigenziali che spettano ai dirigenti, capo area.

I dirigenti e i capo area sono quindi direttamente responsabili in relazione agli obiettivi dell’Ente. Nonché della correttezza amministrativa, dell’efficienza e dei risultati della gestione. Ogni determina, impegna le somme necessarie su apposito capitolo del bilancio comunale.  A seguito di un decreto del Sindaco, si procederà ad autorizzare il servizio oppure la fornitura di un bene e successivamente si procederà al relativo pagamento.

Questo in breve l’iter delle maggiori spese che fanno traballare i bilanci del Comune. A molte persone può sfuggire che i contributi versati dai cittadini nelle casse comunali sono in larga misura gestiti dagli impiegati del Comune. Impiegati che non risponderanno mai direttamente ed in prima persona ai cittadini. A tutela dei cittadini il legislatore, conscio che solo la legge può derogare le attribuzioni dei dirigenti, ha emanato il Decreto Legislativo del 30 luglio1999 n. 286, che al Capo I, art.1 – principi generali del controllo interno, recita:

1) Le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati a:

a) garantire la legittimita', regolarita' e correttezza dell'azione amministrativa (controllo di regolarita' amministrativa e contabile);

b) verificare l'efficacia, efficienza ed economicita' dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi

interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati (controllo di gestione);

c) valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale (valutazione della dirigenza);

d) valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti (valutazione e controllo strategico).

Esaminando alcune determine dirigenziali disponibili sul sito del Comune di Anguillara è sorto il dubbio che qualche capo area, procedendo ad autorizzare  le spese non abbia valutato attentamente le risorse comunali disponibili.

Un esempio di quanto appena evidenziato è il caso di qualche settimana fa: a Rivoli, il funzionario del Comune firma le determine per affidarsi il lavoro. L'impiegato ha incaricato se stesso e un collega di redigere una variante urbanistica e poi si è pagato. Ma non ci sono state violazioni né di legge né di regolamenti: l'affidamento di mansioni agli interni è previsto per limitare i costi. Ma il Sindaco non ha gradito: "Provvedimenti non illegittimi, ma inopportuni". Provvedimento inopportuno, giustamente ha dichiarato il primo cittadino.

Ad Anguillara le figure che hanno facoltà di vigilare sulle spese dell’Ente, onde evitare emorragie inopportune, esistono e sono:

1) Il segretario comunale che ha il compito di vigilare a monte di ogni determinazione di spesa. Ma ad Anguillara, questa figura importante è stata ridotta al ruolo di part time.

2) Il Nucleo di Valutazione, attualmente formato da 4 commissari esterni. Nella passata consiliatura era composto di 3 membri. I compiti di questo nucleo sono: vigilare sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente all'acquisizione delle entrate, all'effettuazione delle spese, all'attività contrattuale, all'amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione, agli adempimenti fiscali ed alla tenuta della contabilità; l'organo di revisione svolge tali funzioni anche con tecniche motivate di campionamento.

Sui compiti, sostituzione ed esclusione del Segretario comunale si è pronunciata la Cassazione civile, sez. lavoro, sentenza 12.06.2007 n. 13708 che rende superflue ulteriori argomentazioni.

Si è maturata l’idea che il Comune soffra di eccessiva dipendenza da responsabili delle aree. Infatti si trovano spese per partecipazione a corsi di formazione, quote associative annuali a riviste, contributi ad associazioni culturali, contratti, acquisti, assegnazione lavori. Tutti voci di spesa che oscillano da 800,00 a 40.000,00 euro.  Come diceva il Sindaco di Rivoli, provvedimenti legittimi ma non sempre opportuni.

Il Segretario comunale di Anguillara dr. Caterina Cordella cosa potrà mai fare nelle mezze giornate che dedica al comune? Il Nucleo di Valutazione, quattro commissari esterni, riescono a garantire il controllo a priori delle spese?

Purtroppo, secondo il TUEL solo la legge può derogare alle attribuzioni dei dirigenti a prescindere dalle possibilità che offre all’amministratore la legge 286/99. Ultimamente la Giunta ha rimosso il capo area dr. Di Donato ed al suo posto ha inserito l’architetto Villelma Carucci. L’assessore Stronati, sul social Fb, ha rilasciato questa dichiarazione: “…LL.PP. e Manutenzioni devono stare insieme, per questo pensiamo ne serva solo uno e la direzione per noi doveva essere fatta da un tecnico esterno. Scelte dell'amministrazione, che si basano su nostre considerazioni che, non mi pare il caso di rendere pubbliche”.

Certamente, i cittadini non chiedono di rendere pubblico chissà cosa, però l’assessore insegna che ‘volere è potere’, un sistema esiste che permetterebbe, eventualmente, di disciplinare un/una capo area che non rispetti i parametri rigorosi dell’Ente, che non riesce a distinguere tra “il legittimo” e “l’inopportuno”. Cercheremo di affrontare questa materia più dettagliatamente in prossimi tabella. Per ora basterebbe avere delle risposte su alcune determine, sugli incarichi ai professionisti e sulla scelta dei signori/signore capo area, scelte non illegittime ma purtroppo non sempre opportune. Si auspica che chi è preposto a vigilare sulle spese ‘opportune’, specialmente in questo momento critico, sappia che il controllo fatto a posteriori non serve che per discuterci sopra e a nulla serve per diminuire il rosso del bilancio.

tabella PRECEDENTI:

16/10/2012 ANGUILLARA, IL POTERE DISCREZIONALE DEI CAPO AREA: INCOGNITE PER IL BILANCIO DEI COMUNI
12/10/2012 ANGUILLARA, ECCO I COSTI SOSTENUTI DALL'AMMINISTRAZIONE PER L'ARCHITETTO CARUCCI
08/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA TRICOLORE, CONTRATTO DA 60MILA EURO E GLI AUMENTI IMU
06/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA DA SINDACO EXTRALUSSO: TRA TESI, COLPE E SPESE L'IMU AUMENTA
05/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA EXTRALUSSO DA SINDACO: LA VERITA' SULLA PATERNITA' DELL'ORDINE DI ACQUISTO
04/10/2012 ANGUILLARA, LA COLPA NON E' DELLO SPECCHIO, MA DI CHI GLI STA DAVANTI
03/10/2012 ANGUILLARA, LA FASCIA TRICOLORE DEL SINDACO E LE ALIQUOTE IMU



POMEZIA, UNA MAMMA CERCA DISPERATAMENTE IL COMPUTER DELLA FIGLIA MORTA

Redazione

Pomezia – Aiutiamo una mamma Anna Kiszkiel che vive a Pomezia, a ritrovare il computer di sua figlia che purtroppo è morta. Il Pc è stato rubato la scorsa notte nel negozio Syrtis.it della città. Ecco l'appello diramato dall'Associazione Donne per la Sicurezza Onlus.

"A chi ieri notte e entrato da syrtis.it a pomezia: avete preso un computer che stava in assistenza. Apparteneva a mia figlia che ora non c'e piu….c'erano tutti i suoi documenti, la tesi di laurea, le foto di cui non abbiamo il backup. Per voi questo computer e obsoleto, per noi e un ricordo molto importante."