ROMA, OMICIDIO SAN BASILIO: ECCO LE FOTO DELL'INCIDENTE

Redazione

 

Roma – La questura di Roma, invia le foto dell'incidente mortale a San Basilio. Giovedì notte in via Morrovalle, a San Basilio, periferia est della Capitale, un autotrasportatore di 29 anni ha ucciso un ragazzo di 27 e ferito la fidanzata, ricoverata in osservazione in ospedale. Luca P. è stato arrestato dagli agenti del commissariato San Basilio intervenuti poco prima dell’una per un incidente all’incrocio fra il furgone e l’auto della coppia.

ARTICOLO PRECEDENTE:

ROMA, 29 ENNE DI TIVOLI UBRIACO DANNEGGIA UN AUTO E SCAPPA COL SUO FURGONE: PROVOCA UN INCIDENTE E MUORE UN 27 ENNE




ROMA, 29 ENNE DI TIVOLI UBRIACO DANNEGGIA UN AUTO E SCAPPA COL SUO FURGONE: PROVOCA UN INCIDENTE E MUORE UN 27 ENNE

 

Redazione

Roma – E’ successo questa notte nella zona di S. Basilio.

Una pattuglia del Reparto Volanti, nel transitare poco dopo la mezzanotte in via Fiuminata, ha notato un giovane che alla vista dei poliziotti è fuggito a piedi dirigendosi verso uno stabile adiacente, cercando di far perdere le sue tracce.

Inseguito, è stato individuato mentre cercava di nascondersi dietro ad una siepe.

Gli agenti hanno subito notato alcune ferite in varie parti del corpo, che il giovane ha cercato di giustificare dicendo di essere stato vittima di una rapina.

Il suo racconto però, è apparso agli agenti da subito impreciso e contraddittorio, mentre il giovane in forte stato confusionale, si muoveva in maniera completamente scoordinata mostrando tutti segni caratteristici di uno stato di ebbrezza alcolica.

Mentre i poliziotti stavano ancora effettuando il controllo, alcuni passanti li hanno informati di un grave incidente avvenuto poco distante tra un furgone ed un’autovettura.

Recatisi sul posto, all’incrocio tra via Fiuminata  e via Morrovalle, hanno capito i motivi per cui il giovane da loro fermato stava fuggendo.

All’interno di un furgone Fiat Ducato, infatti, venuto in collisione con una Fiat Punto, vi erano i suoi documenti.

All’interno dell’autovettura erano ancora a bordo i due occupanti, che solo con l’ausilio dei Vigili del Fuoco è stato possibile soccorrere.

Entrambi sono stati condotti dal 118 in ospedale, dove R.A., di 27 anni, è deceduto a seguito delle lesioni riportate. La giovane conducente della Fiat Punto, R.P., di 33 anni, ha invece riportato numerose fratture.

Sono scattate immediate le indagini degli agenti del Reparto Volanti e del Commissariato S. Basilio, che in breve tempo sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Il giovane a bordo del furgone, identificato per P.L., italiano di 29 anni, poco prima dell’incidente aveva danneggiato un’autovettura  parcheggiata  nei pressi di un bar di via Tiburtina ed era stato inseguito dal proprietario.

Successivamente P.L., alla guida del suo furgone è andato a sbattere, in via Fiuminata, contro una Fiat Punto con a bordo il conducente ed un passeggero.

P.L. , sul posto, è stato sottoposto ad alcoltest, che ha confermato i sospetti dei poliziotti.

Il suo tasso alcolemico è risultato infatti ben oltre i limiti consentiti.

Gli esami, ripetuti presso una struttura ospedaliera presso la quale è stato condotto per medicare le contusioni riportate nell’incidente, hanno rilevato anche la presenza di tracce di stupefacenti nel sangue.

Al termine degli accertamenti pertanto, il giovane è stato tratto in arresto.

Dovrà rispondere di omicidio colposo, omissione di soccorso e lesioni colpose.

 




GENZANO DISCARICA, I VERDI SI MUOVONO IN REGIONE. QUALI INIZIATIVE PER BONIFICARE L'AREA?

Partita oggi 8 novembre 2012 la lettera dei Verdi indirizzata a: Flavio Gabbarini Sindaco del Comune di Genzano di Roma / Giuseppe Tanzi Direttore della Direzione Regionale Ambiente Regione Lazio / Matteo Mauro Orciuoli Commissario Straordinario Ente Parco Regionale dei Castelli Romani / Comandante del Corpo Forestale dello Stato Coordinamento Provinciale di Roma / Dirigente Dipartimento IV "Servizi di Tutela Ambientale" Provincia di Roma

[ LETTERA ANGELO BONELLI CAPOGRUPPO DEI VERDI REGIONE LAZIO ]

 

Angelo Parca

Finché la questione della discarica di Genzano (localizzata in via in via del Perino a Genzano sul costone verde che si affaccia sul  lago di Nemi, sequestrata il 31 ottobre scorso dal Comando di Polizia locale diretto da Giulio Bussinello insieme al Tenente di Giudiziaria Gianfranco Silvestri) non sarà definitivamente risolta con bonifica, L'osservatore laziale terrà i riflettori puntati. In un precedente articolo, quando ancora si rinnovava l'allarme e la richiesta di intervento agli organi preposti, abbiamo scritto di aver allertato il presidente dei Verdi Lazio Nando Bonessio, [ GENZANO, ALLARME DISCARICA DENUNCIATA DAL 17 SETTEMBRE… CHE GLI ORGANI PREPOSTI INTERVENGANO AL PIU' PRESTO ] il quale ha assunto l'impegno di interessarsi della vicenda. Bonessio ha fatto azioni, non parole. "Come da impegni presi – scrive alla nostra redazione –  trasmetto la nota che come Gruppo Verdi Regione Lazio abbiamo inviato a ttuti gli Enti coinvolti nella tutela del territorio del Lago di Nemi. Nando Bonessio".

Nella nota del gruppo consiliare Verdi Regione Lazio, protocollata in data odierna 8 novembre, chiede "agli Enti di indirizzo, ciascuno per quanto di loro competenza, di sapere quali iniziative urgenti intendono adottare, al fine di bonificare le aree interessate dalle discariche abusive, e se ritengono opportuno potenziare la vigilanza del Parco. 

Dunque, adesso si attendono delle risposte. Ai sigilli dovranno seguire dei fatti e anche in Regione i Verdi si sono mobilitati per monitorare la questione. Questo è il classico esempio che dimostra come un organo di stampa insieme ai cittadini e a gruppi politici realmente presenti possa ottenere dei risultati. Ma la strada è ancora in salita e sulla tutela del territorio non è possibile abbassare la guardia.

tabella PRECEDENTI:

31/10/2012 GENZANO, DISCARICA ABUSIVA: AREA SEQUESTRATA
31/10/2012 GENZANO, ALLARME DISCARICA DENUNCIATA DAL 17 SETTEMBRE… CHE GLI ORGANI PREPOSTI INTERVENGANO AL PIU' PRESTO

   19/10/2012 GENZANO E NEMI: I CITTADINI SI ATTIVANO NELLA "VALLE DEL SILENZIO"

18/10/2012 GENZANO, DEGRADO VALLE DEL LAGO DI NEMI: FABIO PAPALIA (PDL) INTERROGA SINDACO E GIUNTA
17/10/2012 GENZANO BARACCOPOLI: L'OMBRA DEL SILENZIO SULLA DISCARICA… TOC TOC… CHE QUALCUNO SPIEGHI CHE COSA SI E' FATTO
04/10/2012 GENZANO, BARACCOPOLI: I CITTADINI VOGLIONO SAPERE COME STANNO LE COSE
20/09/2012 GENZANO – NEMI BARACCOPOLI, DA BRUTTI ANATROCCOLI A CIGNI… PERO' I COMUNI PUNTANO ALLA VALORIZZAZIONE
17/09/2012 GENZANO, UNA BARACCOPOLI SUL LAGO OPPURE UN MIRAGGIO?



GENZANO, IL 10 E L'11 NOVEMBRE ARRIVA LA "FESTA DEL NOVELLO"

Redazione

Genzano – A Genzano è “Festa del Novello”: sabato 10 e domenica 11 novembre al Palazzo Sforza Cesarini si potranno infatti degustare il vino novello 2012 e alcuni prodotti tipici e tradizionali locali. Organizzata dal Comune di Genzano – Assessorato alle attività produttive con il Consorzio Colli Lanuvini, la “Festa del Novello” non è però soltanto vino e degustazioni: nel corso della due giorni, infatti, saranno allestite a Palazzo Sforza Cesarini due importanti mostre fotografiche, una sulla vendemmia genzanese a cura dell’Associazione Gruppo Fotografico Genzanese, l’altra curata invece dall’Associazione Enrico Appetito, con le foto di scena di Gianni Caramanico che ritraggono, sui set cinematografici, personaggi come Alberto Sordi, Gigi Proietti, Claudia Cardinale e Vittorio Gassman.

Sabato pomeriggio, alle 17:00, ci sarà inoltre la presentazione del programma “Paesaggi ipogei: Genzano sotterranea” a cura della Fondazione Terre Latine, un progetto che partirà nel mese di dicembre e che mira a valorizzare e rendere fruibile un grande patrimonio sommerso legato alla storia e alla vita della città di Genzano. Durante il weekend, infine, dalle 9:00 alle 17:00 di sabato e di domenica, al Piazzale Sforza Cesarini ci sarà un mercato ortofrutticolo a km zero curato dalla Coldiretti.

 

Programma della manifestazione

 

Sabato 10 novembre

 

dalle ore 9.00 alle 17.00

Piazzale Sforza Cesarini

Mercato ortofrutticolo a km zero a cura della Coldiretti

 

ore 17.00

Palazzo Sforza Cesarini

Apertura della “Festa del Novello”

 

dalle ore 17.00 alle ore 21.00

Degustazione del Novello 2012 e dei prodotti tipici e tradizionali locali

Mostra Fotografica a cura dell’Associazione Enrico Appetito, con le foto di cinema di Gianni Caramanico

Mostra fotografica sulla Vendemmia a cura dell’Associazione Gruppo Fotografico Genzanese

Presentazione Progetto Genzano Sotterranea a cura della Fondazione Terre Latine

 

Domenica 11 novembre

 

dalle ore 9.00 alle 17.00

Piazzale Sforza Cesarini

Mercato ortofrutticolo a km zero a cura della Coldiretti Castelli Romani

 

dalle ore 10.30 alle ore 21.00

Palazzo Sforza Cesarini

Degustazione del Novello 2012 e dei prodotti tipici e tradizionali locali

Mostra Fotografica a cura dell’Associazione Enrico Appetito, con le foto di cinema di Gianni Caramanico

Mostra fotografica sulla Vendemmia a cura dell’Associazione Gruppo Fotografico Genzanese




ROMA – LATINA, UN'AUTOSTRADA VOLANO PER L'EDILIZIA DEL TERRITORIO. E I DISAGI?

Riceviamo e pubblichiamo

Nota di Nazareno Ferrazza coordinatore dei Castelli Romani – Aprilia del Partito Liberale Italiano.

Campoleone (RM) – Aprilia, con l’autostrada  Roma-Latina il nostro territorio, subirà dei miglioramenti ma anche dei disagi. Nel progetto vi è un adeguamento della via Apriliana tra il parcheggio della stazione di Campoleone e il futuro casello di Aprilia Nord. La strada secondo i progettisti è lunga 5,2 km, attualmente la strada è stretta, verrà adeguata per raggiungere gli 80 km orari di velocità programmata. Se si pensa che l’importo complessivo dell’intervento per la costruzione della Roma-Latina e la Cisterna – Valmontone  è pari ad euro 2.728.654.822 iva esclusa. È la più grande opera pubblica che interessa il nostro territorio, finanziati al 60% da capitale privato, quest’opera darà fiato al mercato dell’edilizia fermo ormai da anni. Ma vediamo insieme cosa accadrà con questa opera, si chiuderanno gli svincoli di via del Tufetto (che incrocia la ex strada statale 207 Nettunese a Campoleone), via Fossignano-via Vallelata, le uscite  via delle Valli – via della Riserva Nuova-Centro commerciale Aprilia 2, Aprilia-Anzio-via Nettunense, via del Commercio-via Mascagni, viale Europa, via di Guardapasso, via Selciatella. Restano solo gli svincoli delle due uscite autostradali, progettati Aprilia Nord via Apriliana  fino al ponticello di Campoleone,  e Aprilia sud su Via dei Giardini fino alla Nettunense.

Il problema nasce, se un camionista oppure un autista di bus turistici, prende l’uscita  di Aprilia Nord prende l’Apriliana in direzione Campoleone fa tutta la strada arriva al fatidico ponticello ferroviario, dove non possono passare i mezzi pesanti, blocca l’Apriliana per fare marcia indietro, fino all’entrata del parcheggio della stazione di Campoleone, gira inutilmente perché il parcheggio  non è collegata con la Nettunense, il progetto del collegamento è fermo nell’ufficio tecnico del Comune di Aprilia, in attesa che la Regione Lazio lo finanzi. Il nostro autista non può fare altro che tornare indietro e riprendere l’autostrada. Un altro disagio lo subiranno speriamo di no i pendolari Cotral della Roma-Latina, Roma – Terracina, Roma S.F.Circeo. Infatti c’è il rischio che su un Autostrada non possa fare una fermata il Cotral attualmente sulle linee dirette c’è una fermata al ponte della Montarelli ad Aprilia, inoltre ché fine faranno le fermate di Aprilia centro, via De Gasperi, Via Matteotti e via Nettunense davanti la stazione di Aprilia, tenuto conto che  l’attuale entrata della Pontina sarà chiusa. E la fermata successiva Vallelata –Fossignano anche questo svincolo verrà chiuso! Noi liberali siamo favorevoli ai Project financing, perché apporta un investimento privato ad un’infrastruttura pubblica, ma chiediamo con l’occasione di migliorare la viabilità specialmente quelle strade che collegano gli  scali ferroviari. Perché la scelta di utilizzare l’autostrada deve essere un’opportunità e non un obbligo dovuto alle strade limitrofe intasate. Per migliorare la mobilità locale è fondamentale investire sulla viabilità che porta alla stazione di Campoleone. Nello scalo fermano i treni provenienti da Nettuno, Napoli, Terracina, Aprilia, Minturno, Latina, Roma, Pomezia ecc., con un cadenzamento in certi orari di un treno ogni 15 minuti, inoltre alcuni treni raggiungono Roma Termini in 18 minuti. C’è un parcheggio di 1024 posti auto e ben 10 stalli di autobus, questi ultimi sono vuoti, perché gli autobus non riescono a passare nel ponticello. Con la bretella Nettunense parcheggio stazione di Campoleone, diventa un nodo per l’interscambio gomma- ferro, infatti, in questo modo possono raggiungere gli stalli, il Cotral Roma – Nettuno, gli autobus locali provenienti da Ardea, Ariccia, e quando si decideranno ad allargare il ponte provinciale sulla via Laviniense anche gli autobus provenienti da Lanuvio,  Genzano e Velletri.




ANZIO. RUBAVA OGGETTI IN ORO E DENARO A PAZIENTI E MEDICI ALL’OSPEDALE DI ANZIO. INFERMIERA IN MANETTE.

Redazione

Anzio – Sono finora tre i furti accertati e riconducibili inequivocabilmente alla stessa persona. Ma a questi se ne potrebbero aggiungere molti altri.

E’ per questo motivo che gli agenti del Commissariato di Anzio diretto dal dr. Fabrizio Mancini  vogliono fare piena luce su una serie di furti avvenuti a partire dal 2010 all’interno dell’ospedale di Anzio.

Episodi che inizialmente potevano sembrare isolati, ma che da quanto emerso finora su tre di essi, potrebbero ricondurre alla “stessa mano”.

Gli investigatori del Commissariato avevano già avviato le indagini, ma nel corso degli ultimi tempi alcune circostanze hanno fatto emergere delle responsabilità oggettive proprio a carico di una dipendente del plesso ospedaliero.

Gli oggetti, monili in oro, catenine, denaro ed altri preziosi erano spariti proprio quando in servizio in quel reparto era presente C.M., infermiera 55enne.

Le indagini degli investigatori si sono orientate oltre che nella struttura ospedaliera, anche in alcuni “compro oro” della cittadina.

Sono state infatti oltre 50 le circostanze in cui la donna ,da quanto emerso dalle indagini degli investigatori, si sarebbe presentata presso le rivendite di preziosi  per poter vendere degli oggetti in oro.

Ad inchiodare l’infermiera sono stati proprio alcuni oggetti sottratti poco prima in ospedale e che la donna aveva tentato di “piazzare”, oggetti sulle quali erano incise le iniziali della vittima.

Da quanto emerso dalle indagini, quella di rivolgersi a rivenditori di preziosi era una pratica piuttosto ricorrente da parte della donna ed è anche quanto hanno potuto accertare i poliziotti verificando i registri di entrata ed uscita delle merci degli esercizi commerciali.

Gli agenti stanno ora verificando le denuncie effettuate dalle vittime che venivano opportunamente scelte tra i frequentatori dell’ospedale, sia che fossero pazienti, visitatori o personale dipendente della struttura ospedaliera.

Al momento dell’arresto, all’interno del portafogli della donna, gli agenti hanno anche sequestrato un involucro contenente cocaina, mentre una piccola quantità di marijuana è stata scoperta all’interno della sua abitazione.

Gli accertamenti della Polizia proseguono per acquisire informazioni anche su altri episodi alcuni dei quali potrebbero non essere stati denunciati, ma che potrebbero essere comunque riconducibili alla stessa responsabile.




CIAMPINO, RISTORANTE ABUSIVO IN VIA SUPERGA: IL TEMPO PUO' CURARE LE FERITE?

La redazione de L'osservatore laziale ha chiesto al Comune di poter intervistare e sentire anche la posizione del consigliere Pd Mastroianni. Ad oggi si attende ancora una risposta.

 

Chiara Rai

Ciampino (RM) – La storia del ristorante abusivo nel centro polisportivo di via Superga a Ciampino non pare avere molte possibilità di ancoraggio se non portare il tempo (inteso come arco temporale: giorni, mesi, anni) dalla propria parte. In sintesi si tratta di un manufatto di proprietà del Comune costruito abusivamente dalla società sportiva (che vede come presidente onorario il consigliere Pd Mastrianni) in una proprietà del Comune. Ergo la società non è proprietaria del terreno. Ciononostante è facoltà della società chiedere una sanatoria, pareri vari e nel contempo ricorrere al Tar. Queste azioni congelerebbero l'esecuzione da parte della società dell'ordinanza di demolizione e con il tempo tutta la vicenda potrebbe avere nuovi risvolti. Questa dinamica, purtroppo si è già verificata in altri Comuni e non è del tutto campata in aria. Certo è che possibilità di sanatoria non c'è perché è tutta una contraddizione, perché non sono previste sanatorie al momento e perché il Comune dovrebbe sanare una sua creatura realizzata abusivamente da una società. Ricapitolando, il Comune non potrebbe neppure procedere all'acquisizione perché di fatto il ristorante è già suo in quanto ricadente sul suo terreno. Ma è abusivo tanto è vero che c’è una ordinanza di demolizione. Insomma in questa storia si può soltanto prendere tempo, far passare degli anni. Ma di fatto, questa vicenda, appare molto grave e potrebbe incespicare in risvolti di carattere penale di notevole rilevanza.

Intanto riceviamo e pubblichiamo a firma di Sergio Pede, ex vicesindaco di Ciampino, una lettera aperta al sindaco Simone Lupi. Facciamo inoltre presente che, in qualità di testata giornalistica, abbiamo chiesto di poter intervistare e sentire anche la posizione del consigliere Pd Mastroianni, ma ancora attendiamo risposta.

 

Ecco la lettera aperta di Sergio Pede:

Buongiorno Sig. Sindaco,

Le scrivo questa lettera pubblica, per esprimerLe la mia solidarietà per la vicenda di Via Superga dove c’è stata la costruzione abusiva di un Ristorante, su un terreno di proprietà del Comune di Ciampino, senza che lo stesso avesse concesso l’autorizzazione.

L solidarietà non è ironica ma vera. Dico questo perché la vicenda parte molto da lontano, quando Lei non era ancora Sindaco. Come ricorderà la concessione alla Polisportiva del complesso, il cui Presidente era un consigliere del PD, suscitò polemiche ed addirittura ricorsi al TAR. Ricordo perfettamente che l’On. Antonio Rugghia, già Sindaco di questa città, giudicò questa assegnazione “uno scandalo”.

La conosco da molti anni, avendo fatto fra l’altro l’Assessore con Lei nella precedente Giunta. L’ho considerata e La considero una persona per bene. L’ho difesa pubblicamente anche quando l’accusavano di progettare le Tombe al cimitero, come se Lei facendo l’assessore, avesse dovuto abbandonare il lavoro. Fra l’altro gli incarichi le venivano dati dai cittadini e non dal Comune. Credo però che in questa vicenda sia stato molto ingenuo, e forse anche superficiale, ma certamente non colpevole.

I colpevoli se ci sono, sono ben altri, ed è su questi che Lei deve agire.

La polisportiva nel novembre del 2011, si legge nel comunicato della Sua amministrazione, ha presentato una DIA per l’inizio dei lavori. Devo presumere che non si trattasse del Ristorante, altrimenti la risposta sarebbe stata no. Era qualcosa di diverso che sarebbe interessante conoscere.

Nel maggio del 2012 è stata presentata la variante, non accettata dagli uffici, presumibilmente per la costruzione del ristorante, ma a quel tempo, lo stesso si dice, era stato già costruito.

Perché allora aspettare Novembre 2012 per fare l’ordinanza di demolizione, quando il caso era “deflagrato” sui Social Network (ai quali va un sentito ringraziamento)?

Perché il Suo Assessore all’Urbanistica non è intervenuto? Perché il Dirigente dell’Urbanistica, sempre solerte nel “complicare le cose” su questa pratica non è intervenuto subito? Perché il Comandante dei Vigili Urbani, persona splendida, capace, corretta, non è intervenuto?

Ho la netta impressione che Lei in questa vicenda è stata una inconsapevole vittima, anche se poteva risparmiarsi di frequentare quel ristorante sapendolo abusivo. Che fare ora?

Ovviamente demolire il Ristorante, visto che di cemento ne abbiamo anche troppo;

Revocare la concessione alla Polisportiva Ciampino, e recuperare immediatamente i canoni arretrati che sembra la stessa debba al comune di Ciampino.

Verficare le responsabilità interne ed esterne alla Sua amministrazione, con spostamenti e quanto altro riterrà opportuno fare.

Circondarsi di amministratori capaci. Mi dicono che molti non lo siano, ma che stanno li in base al “manuale Cancelli”.

Dia un taglio netto con i legami del passato. Lei è giovane, può avere un avvenire importante, ma non circondato da questa gente. Abbia il coraggio osare, la cittadinanza sarà certamente dalla Sua parte.

E se mi permette, rifaccia i calcoli sull’accordo con il Consorzio Barbuta, perché temo siano errati.

Metta mano alla gestione dell’ASP, perché non è pensabile che una Azienda che gestisce prevalentemente Farmacie, anche quest’anno ha perso quasi 800.000 Euro, quando i privati diventano invece milionari.

Ci pensi bene a fare la NEWCO ( la terza Società pubblica) per la costruzione dell’impianto di compostaggio a Gallicano nel Lazio, con una spesa , si dice, di oltre 20 milioni di Euro. ( Il Consorzio GAIA non le ricorda nulla?) Il Comune deve dare i servizi ai propri cittadini, e non fare l’imprenditore (perennemente in perdita) a danno dei cittadini.

Se poi gradisce, queste cose, in modo più approfondito, sono disposto a spiegargliele di persona.

Con stima ed affetto.

Sergio Pede

tabella PRECEDENTI:

06/11/2012 CIAMPINO, ABUSO RISTORANTE VIA SUPERGA: E' POLEMICA



CITTA' METROPOLITANE E TAGLI ALLE PROVINCE, IL LAZIO NEL PALLONE: TRA CONFUSIONE E DISSENSI NELLA GIUNGLA DELLE CIRCOSCRIZIONI

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Chiara Rai

Il governo ha deciso, le province scenderanno da 86 a 51, comprese le 10 città metropolitane. Dal primo gennaio 2013 le giunte provinciali saranno soppresse e il Presidente potrà delegare l'esercizio di funzioni a non più di 3 consiglieri provinciali.

Le città Metropolitane saranno Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria e saranno operative dal 1 gennaio 2014: a novembre 2013 dovranno tenersi le elezioni per decidere i nuovi vertici che, in qualità di nuovo ente di secondo livello, potranno esprimere un consiglio provinciale e il presidente della Provincia, con la relativa soppressione della Giunta.

Per il riordino delle Province delle Regioni a statuto speciale si vedrà poi: la legge sulla spending review concede a questi enti 6 mesi in più di tempo, a parte la Sardegna, che è già passata da 8 a 4 e la Sicilia. Senz’altro ci saranno risparmi, ma si poteva fare di più e meglio? Se tutto va bene si potrebbero risparmiare fino a 500 milioni di euro l’anno e la certezza che ci ritroveremo a combattere con la giungla delle circoscrizioni. Se invece si fossero aboliti totalmente gli enti locali il risparmio sarebbe stato di 2 miliardi l’anno.

Federico Bozzanca, segretario nazionale dell’Fp – Cgil, lancia l’allarme sul riordino delle province “il dibattito sul riordino delle Province parla di un’Italia campanilista e priva di coesione, ma dimentica di occuparsi delle funzioni di quegli enti e di che fine faranno, dei servizi che offrono e di come e se saremo ancora in grado di garantirli. Totalmente assente, anche nelle dichiarazioni del Ministro Patroni Griffi, e’ poi il futuro dei 60mila lavoratori delle Province”. A seguire le dichiarazioni del segretario generale Cgil Roma e Lazio Claudio Di Berardino, il segretario generale Cisl Lazio, Tommaso Ausili e il segretario generale Uil Roma e Lazio, Luigi Scardaone “la decisione del Consiglio dei ministri relativa al riordino delle province, che nel Lazio prevede l’accorpamento di Viterbo e Rieti, Frosinone e Latina, e l’istituzione della città metropolitana apre uno scenario nuovo che deve essere necessariamente oggetto di una seria discussione fra gli attori istituzionali, politici e sociali”.

Intanto oggi è prevista la prima udienza presso la Corte Costituzionale che esaminerà i ricorsi presentati da otto regioni italiani contro il decreto "Salva Italia" del 4 dicembre scorso.

Tra le otto anche la regione Lazio che gode di un forte contributo da parte della Provincia di Latina. Un ricorso, per vizio di incostituzionalità all'articolo 23 del decreto che di fatto svuota le competenze delle Province, modificandone anche il sistema elettorale. Il territorio pontino vive la minaccia di un accorpamento con la provincia di Frosinone. Il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, definisce il provvedimento “sbagliato”, dal momento che le nuove circoscrizioni che nasceranno dagli accorpamenti avrebbero dimensioni ingestibili.

Massimo Andolfi, consigliere comunale di Velletri, commenta così il “parto” del Governo: “Ci siamo Il governo ha partorito il riordino delle provincie. Molto particolare la situazione nella nostra regione (Lazio) data la presenza della Città Metropolitana di Roma, a cui c’è da sottolineare lo status di Roma Capitale. Il riordino accorpa le provincie in due macro provincie, Lazio nord e Lazio sud, e inserisce tutti i comuni della provincia di Roma nella Città. Come da anni sostengo tutto ciò ha poco senso se non quello di svilire i Comuni e le comunità, di essere anti democratico per l' iter con cui si procede alla riorganizzazione del territorio regionale dal punto di vista amministrativo, di rafforzare la centralità di Roma e della politica romana nel Lazio a tutto discapito degli interessi legittimi del resto della Regione , di annullare i tremila anni di storia di una delle regioni culla della civiltà occidentale e mondiale e infine di annullare ogni beneficio in termini di riordino della spesa e tagli alla politica ma di generare solo disservizi e ulteriori costi alla popolazione”.




CIAMPINO, ABUSO RISTORANTE VIA SUPERGA: E' POLEMICA

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Chiara Rai

Ciampino – Al centro d’interesse il presunto abuso del Ristorante nel complesso di Via Superga presso il campo sportivo dalla Polisportiva Città di Ciampino. Il ristorante di via Superga, della Società sportiva, vede come presidente onorario il consigliere comunale del Pd Mastroianni. Molti cittadini di Ciampino chiedono fatti: demolizione e ripristino del verde in origine. Senza escamotage di sorta. In questo momento storico dove le persone sono stufe di sentire parlare di “favoritismi”, l’interesse su questa vicenda è davvero acceso. Alcuni chiedono le dimissioni di questo consigliere.  

Il sindaco di Ciampino Simone Lupi fa sapere che è in corso l’avvio di procedura di rescissione del contratto nei confronti della società e nel contempo ha ordinato la demolizione.

Sostanzialmente il Comune intende mettere in chiaro che la suddetta società ha presentato una D.I.A. (dichiarazione inizio attività) in data 27/10/2011 e una successiva variante in data 18/05/2012, contestualmente alla richiesta di autorizzazione all’ufficio patrimonio.

Le stesse non sono state ritenute esaustive in quanto carenti di idonea e adeguata documentazione e, pertanto, i competenti uffici hanno provveduto ad emettere e notificare un provvedimento di demolizione.

L'Amministrazione comunale, si legge in una nota,  intende procedere ad esperire un'istruttoria volta ad accertare sia la compatibilità urbanistica che la prosecuzione del rapporto concessorio, nonché l'eventuale finalità pubblica dell’opera realizzata, al fine di stabilire le conseguenti azioni da intraprendere nel rispetto delle procedure di legge e nell’interesse della collettività.

Non è escluso che la società possa procedere a una richiesta di sanatoria, ma questa azione potrebbe far esplodere polemiche e proteste.

 

 

Maurizio Mistretta rende la sua versione dei fatti:

 

Hanno tirato fuori dal Cilindro un protocollo del 2011 che attraverso il meccanismo del ‘Silenzio assenso’’ e l’utilizzo della DIA (Denuncia di Inizio attività), sanerebbe l’abuso, anzi, l’abuso non sarebbe mai esistito.

Questo sarebbe il ‘’jolly’’ che vorrebbero vendersi per non finire denunciati e tutti a risponderne al Tribunale di Velletri.

Le prime reazioni dei Tecnici comunali ad un’ipotesi del genere la dicono lunga: ‘’silenzio assenso, per una struttura del genere? “…esiste la DIA, esiste anche la SuperDIA, ma per una costruzione del genere, la MegaDIA ancora non è contemplata"!

Un altro dipendente del Comune, Tecnico di valore da molti anni avrebbe dichiarato:’ "…il silenzio assenso per quella struttura è una follia, giustificare ed autorizzare questa operazione, sarebbe il più grande e vergognoso esempio di svendita del nostro patrimonio pubblico..’’

Vogliamo avvisare il sindaco e l’Assessore all’Urbanistica, che se questa fosse la strada, rischierebbero un Frontale con le Istituzioni davvero pericoloso.

Le opere che possono essere eseguite con la procedura della denuncia di inizio di attività (DIA) sono ben specificate dalla legge e certamente non sono contemplate opere che un concessionario può realizzare su una proprietà pubblica. Se questo fosse possibile sarebbe la fine del patrimonio pubblico italiano.

“Sindaco, questa cosa è gravissima e aprirebbe un precedente per la svendita del Patrimonio Pubblico di Ciampino”.

Se Lei e la sua Giunta volevate autorizzare la costruzione in quel luogo, avreste dovuto perseguire questa strada come minimo:

Fare una delibera di indirizzo politico della Giunta comunale, dove per urgenti e motivati problemi di carattere sociale, e nell’esclusivo interesse pubblico, si dava mandato all’ufficio Tecnico dell’urbanistica di verificare se esistevano i presupposti per autorizzare una costruzione commerciale, con fondi privati, su un luogo pubblico.

La delibera doveva essere portata alla discussione del Consiglio ed eventualmente approvata o respinta. In questo caso il Dirigente dell’Ufficio Urbanistica, avrebbe dovuto motivare in maniera esplicita ed esaustiva, come fosse possibile autorizzare un privato a costruire un locale da adibire a Ristorante su un luogo pubblico.

Insomma, significa, che gli attuali sei soci del Ristorante, fra cui un consigliere comunale del Pd, stanno guadagnando denari propri su un bene pubblico.

Questa assurdità non potrà mai passare, sarebbe un precedente pericolosissimo, significherebbe che domani, tutte le associazioni che hanno in gestione un bene del Comune, potranno modificarlo, trasformarlo e farci soldi.

Noi non sappiamo se quando fu presentato questo famoso ‘’jolly’’ l’assessore all’urbanistica era la signora Anna Maria Perinelli, oppure il sig. Verini attuale, ma quello che sappiamo di certo, è che questo jolly vale meno del 2 di coppe quando regna bastoni.

Le ricordiamo la vicenda dell’Energy, quando 8 dipendenti comunali e un assessore del suo partito finirono arrestati per qualcosa di molto ma molto meno grave di questa.

“Sindaco Lupi, fermati finché sei in tempo, da parte nostra noi, se non bloccate questa vicenda vi promettiamo solennemente che perseguiremo tutte le strade consentiteci dalla legge. Dalla Procura della Repubblica al Tar. Non credo che ci possono essere tecnici comunali che possano autorizzare una cosa del genere, il rischio per loro sarebbe davvero altissimo. Sindaco si fermi e piuttosto si preoccupi di recuperare 32.000 euro che l’Ufficio Tributi deve ancora avere dalla Società che gestisce il Ristorante, per il consumo idrico dell’acqua. A un privato e semplice cittadino il servizio sarebbe già stato interrotto per morosità”.




ALBANO, CECCHINA NELLA STORIA: AL VIA L'APPROFONDIMENTO SULLA CULTURA E L'IDENTITA' DELLA FRAZIONE

Redazione

Albano Laziale (Castelli Romani) – Cecchina nella storia. Con questo slogan sta iniziando un percorso che porterà alla riscoperta di una delle frazioni di Albano Laziale. Partirà un corso specifico all’Università delle Tre età, tenuto dall’archeologo Christian Mauri, e il 13 dicembre prossimo si terrà una conferenza sul tema della storia di Cecchina. Il prossimo anno oggetto di studio sarà l’altra frazione, Pavona.

L’obiettivo finale è quello di ridare una cultura e un’identità sia a Cecchina, sia a Pavona, con ricerche storiche approfondite e verificate e che possano portare anche alla realizzazione di uno stemma ad hoc. Il tutto finalizzato a creare le basi per una festa di tutto il Comune, con una rievocazione storica dove Albano, Cecchina e Pavona sfileranno con i proprio colori.

 




GROTTAFERRATA, ATTI VANDALICI RESIDENZE ATER: ARRIVA L'ORDINANZA

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Grottaferrata – Arriva l’ordinanza contro vandali per le residenze ATER. Il Sindaco di Grottaferrata, Gabriele Mori, in seguito agli atti vandalici intercorsi in ottobre ottobre e nei mesi precedenti, nella zona di Colle Sant’Antonio, ha firmato un’ordinanza, indirizzata al Presidente Pro-Tempore dell’ATER Provincia di Roma –Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale in qualità di proprietaria degli stabili siti in Grottaferrata, via Suor Giuseppina Vannini in cui dispone la collocazione dei contenitori carrellati per la raccolta differenziata, all’interno di un’area privata, idoneamente protetta contro ulteriori atti vandalici. I contenitori dovranno essere posti all’interno degli spazi privati dopo la fine del servizio di raccolta, non accessibili ad estranei.